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DA CALIGARI A HITLER di Rüdiger Suchsland in DVD

 

 

 

 

Arriva in Home Video un documentario quanto mai efficace per comprendere quale valenza possa avere avuto il potere del cinema tedesco tra le due guerre, all’epoca della Repubblica di Weimar (1918-1933) e negli anni del nazismo, costruito a partire dalle teorie espresse nel libro omonimo “Da Caligari a Hitler” dal celebre sociologo Siegfried Kracauer.
 
 
 

È stata una delle epoche più esaltanti della Settima Arte, miracoloso punto di incontro tra avanguardia, cinema popolare, teoria dell’immagine, analisi sociale e politica. Il Cinema tedesco di quel tempo costituì uno dei modelli culturali e industriali più avanzati sul piano internazionale, capace di competere con quello hollywoodiano, uno spirito da ‘collettivo’ ne accompagnava i passi ed avvalendosi inoltre di un formidabile contributo teorico, della cui ricchezza metodologica ancora non sono stati compiutamente circoscritti il senso e la misura. Il film era visto come uno strumento culturale e da quel contesto presero l’abbrivio alcune delle poetiche autoriali più destabilizzanti e compiute, come quelle di Fritz Lang, Friedrich Wilhelm Murnau, Georg Wilhelm Pabst. Il documentario firmato da Rüdiger Suchsland – presentato alla Mostra del Cinema di Venezia tra i documentari di ‘Venezia Classici’ – aiuta a fare luce su un fenomeno cinematografico importante che più avanti, quando la stragrande maggioranza delle maestranze tecniche (registi, montatori, sceneggiatori, compositori etc., tutti ebrei), tra cui autori come Lubitsch, Lang, Murnau, Pabst, ha lasciato il vecchio continente europeo, a causa della minacciosa espansione del nazismo e della persecuzione nei confronti degli ebrei, per far vela verso gli Stati Uniti, ha profondamente influito sulla crescita del Cinema Americano. Dall’Espressionismo tedesco è nato il genere Noir, con tutto quello che ne è conseguito, e numerosi registi e compositori hanno offerto il loro notevole contributo alla Settima Arte in terra americana; perfino una scienziata austriaca – caso più unico che raro – come Hedy Lammar (nome d’arte di Hedwig Eva Maria Kiesler), colei che di fatto ha inventato il Gps, che dopo aver scandalizzato le platee in patria per essere stata la prima attrice a mostrarsi in scena completamente nuda (“Estasi” del 1932), è diventata diva hollywoodiana a tutto tondo (“Sansone e Dalila”, il kolossal firmato da Cecil B. De Mille nel 1949, il suo film più famoso al fianco di Victor Mature) e lavorato con attori del calibro di Spencer Tracy, Clark Gable, Judy Garland, James Stewart. Pietra miliare dell’Espressionismo tedesco è stato “Il Gabinetto del Dottor Caligari”, il film capolavoro diretto da Robert Wiene nel 1920, al tempo del Cinema Muto. Un film Horror nella forma, interamente influenzato dall’arte espressionista tedesca, che ruota intorno al tema del doppio e alla difficile distinzione tra allucinazione e realtà, in una visione distorta e malata della mente del protagonista, supportata da una scenografia allucinante che ha fatto epoca, caratterizzata da inconsuete forme geometriche, spigolose e squadrate, ombre e trucco pesante sul volto degli attori, strade tortuose. La grandezza e l’importanza del film sta nel fatto di aver rappresentato una particolarissima premonizione, in quanto ‘raccontava’ dell’uso del potere ipnotico da parte di Caligari per piegare al proprio volere le sue vittime inconsapevoli, una tecnica che anticipava quella manipolazione dello spirito che Hitler per primo esercitò su larga scala sul popolo tedesco. È importante sottolineare come questa ‘premonizione’ avveniva in modo del tutto estemporaneo, ispirata da uno di quegli oscuri impulsi che prendono forma e lenta evoluzione sotterranea in un popolo per germogliare poi in alcuni casi in autentiche visioni. Gli elementi narrativi e pittorici de “Il Gabinetto del Dottor Caligari” gravitano intorno a due poli opposti; uno può essere chiamato ‘autorità’ o più semplicemente ‘tirannia’, ed è quello che pervade lo schermo ossessivamente per tutta la durata del film, l’altro è il ‘caos’; qualsiasi fuga dalla tirannia sembra sprofondarla nel disordine totale, come più volte evocato e/o suggerito nella pellicola. Un’atmosfera d’orrore che invade ogni cosa, come quello dei nazisti, il mondo di Caligari rigurgita di sinistri presagi, di atti di terrore e di esplosioni di panico. Dietro le macchinazioni perfide del dottor Caligari, personificazione di una follia degenerata e collettiva, dietro la sua vocazione ad un potere malato, si poteva già intravvedere l’ombra inquietante di Adolf Hitler. Per chi volesse constatare di persona quella sorta di influenza visiva che “Il Gabinetto del Dottor Caligari” ha avuto sulla cultura pop contemporanea consiglio di andarsi a cercare su YouTube il video-clip del brano del 1999 dei Red Hot Chili Peppers, “Otherside”, estratto dal settimo album in studio del gruppo statunitense, “Californication”, video diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris in uno stile gotico ‘monochrome’ in B&N ispirato proprio al film di Robert Wiene. Nel video che accompagna la canzone dei Red Hot Chili Peppers ci viene mostrata la sequenza del sogno di un giovane, i componenti del gruppo sono inseriti in un contesto insolito e surreale, intorno alla torre di un castello, tra elementi di Cubismo e riferimenti al lavoro dell’artista grafico M.C. Escher, con John Frusciante che suona a fatica ma con veemenza una corda in un lungo corridoio come fosse quella della sua chitarra. Un video davvero esemplare sotto tutti i punti di vista. L’opera è considerata il simbolo del cinema espressionista tedesco. Con la salita al potere di Hitler, Wiene, che era nato a Breslavia nel 1873, figlio di un attore di teatro, emigrò prima a Budapest poi a Londra, per finire quindi a Parigi. Il libro di Siegfried Kracauer (pubblicato in Italia nel 1954), che ha ispirato il documentario omonimo “Da Caligari a Hitler” di Rüdiger Suchsland, è un saggio di sociologia del cinema dalle sfumature psicoanalitiche, incentrato sulla fenomenologia della stretta connessione tra le opere cinematografiche realizzate nella Repubblica di Weimar tra gli anni ’20 e ’30 e la condizione d’allora del ceto medio tedesco, prossimo a diventare la base sociale del regime hitleriano. Così il documentario di Suchsland è una riuscita indagine su quali fossero i rapporti tra il cinema e l’involuzione politica tedesca negli anni tra il 1928 e il 1933, quando Hitler divenne Cancelliere del Reich, per dimostrare che i film riflettono sempre la situazione politica nazionale. Partendo da Caligari, il protagonista del film manifesto dell’Espressionismo tedesco; un film sulla violenza, la manipolazione e la follia esplicitati attraverso la figura della ‘vittima’, Franz, e del destino della Germania, da poco uscita da una guerra che l’aveva segnata con la sconfitta e alla ricerca affannosa di una propria via alla democrazia. Più in generale “Da Caligari a Hitler” non è solo una maniera per tracciare tematiche, prospettive, allegorie e suggestioni dei film presi in considerazione, ma propone anche e soprattutto un viaggio nella produzione cinematografica di quella che è passata alla storia come Repubblica di Weimar, permettendo allo spettatore di fare il punto su un’epoca d’oro del cinema e di trovare collocazione più idonea ad opere significative e celebrate quali “Nosferatu”, “Metropolis” e lo stesso “Il Gabinetto del Dottor Caligari”, o altre meno conosciute come “Die Büchse der Pandora”, “Eine Symphonie des Grauens”, “Der Blaue Engel”, “Brüder”, “Asphalt”, “Die Verrufenen”, “Polizeibericht Überfall” o fare la conoscenza di registi quali Joe May, Werner Hochbaum, Ernö Metzner, Gerhard Lamprecht.

 

(Luigi Lozzi)                                                          © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

 


(immagini per cortese concessione della CG Entertainment)

 

 

 

 

 

NOTE TECNICHE
Il Film

DA CALIGARI A HITLER

(Von Caligari zu Hitler)
Germania, 2014, 114’
Regia: Rüdiger Suchsland
Cast: Siegfried Kracauer, Fritz Lang, Thomas Elsaesser, Elisabeth Bronfen, Volker Schlöndorff, Eric D. Weitz, Fatih Akin, Robert Wiene, F.W., Murnau, Billy Wilder, Georg Wilhelm Pabst, Walter Ruttmann, Josef von Sternberg, Ernst Lubitsch.

 

Informazioni tecniche del DVD

Video: 1.78:1 anamorfico 

Audio: Italiano, Tedesco Dolby Digital 5.1 / Italiano, Tedesco Dolby Digital 2.0
Distributore: CG Entertainment

 

 

Consulta la pagina ufficiale del distributore www.cgentertainment.it