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THIRST di Park Chan-wook in Blu-Ray

 
 
 
 
Park Chan-wook, il regista della ‘Trilogia della Vendetta’, amato dai cinefili e considerato tra i cineasti più importanti e influenti del cinema coreano, si è creato nel nostro paese un solido seguito di appassionati, per cui giunge quanto mai opportuno, in una filmografia non troppo corposa, il recupero di un suo film del 2009. Ci ha pensato Lucky Red a portarlo nelle sale a suo tempo e Koch Media, per il tramite della sussidiaria etichetta ‘cult’, Midnight Factory, a distribuirlo oggi sul mercato dell’Home Video.

La trilogia di culto che ha dato fama al regista coreano, visionario e nichilista, e amatissimo dalle nuove generazioni di appassionati, è composta da “Mr. Vendetta” (2002), “Old Boy” (2003) e “Lady Vendetta” (2005). La trama di questo “Thirst”, Premio della Giuria al 62° Festival di Cannes, ex-equo con “Fish Tank” di Andrea Arnold, seppur adattata in chiave orientale e horror/vampiresca (cinematograficamente), ha echi derivati dalla letteratura europea, essendo liberamente ispirata al romanzo “Teresa Raquin” di Émile Zola e parla in realtà di molto altro. Il pregio precipuo di Chan-wook è quello di trasportare, in contesti crudi e sospesi, temi abusati nel cinema come la vendetta e la colpa, laddove il male consuma tutto e tutti inesorabilmente. In un mix di dark e humour, il film si muove con assoluta personalità tra il comico e il demenziale, tra lo splatter e il fiabesco, tra l’oltraggio e la blasfemia e ricchezza di immagini talvolta dal forte impatto emotivo indotto da una sorta di disgusto. Il finale, però, è di struggente romanticismo. “Thirst” sta per ‘sete’, sete di sangue, propria dei vampiri, volto della decadenza dei valori. E tutti sanno bene quanto il vampirismo fosse di moda nella cultura cinematografica e massmediologica di inizio anni duemila. I vampiri di Park Chan-wook ===Consulta la Filmografia=== però, non hanno l’aspetto da giovani e dannati che si è velocemente diffusa in occidente, non gli incisivi pronunciati, ma celano tormenti e metafore di ben altra complessità. Il protagonista di “Thirst”, Padre Hyun, è un giovane prete cattolico, stimato e rispettato, che parte per l’Africa dov’è scoppiata una spaventosa epidemia. Nella ricerca di un vaccino contro il terribile virus Emmanuel si presta a testarlo su di sé al punto da rimanere contagiato; ma alcune trasfusioni di un sangue, di cui non si conosce la provenienza, lo rimettono rapidamente in vita; ed il sacerdote acquista una forza incredibile e riesce ad arrampicarsi sui muri in un battibaleno. Si muove di notte e trova rifugio in una bara di legno alle prime luci dell’alba. Eccolo trasformato in vampiro (la tonaca in fondo sostituisce il classico manto nero), ma la vera responsabile della sua trasformazione è l’incantevole Kim Ok-yin che, dopo averlo sedotto, lo convince ad uccidere il marito malato. Assistiamo ad una serie di comportamenti spregevoli e gesti violenti (una violenza disturbante, più morale che fisica però) al punto che anche il più piccolo atto di compassione e di redenzione, tra tanti egoismi e bramosie, sembra essere un autentico miracolo in mezzo all’arido deserto comportamentale. Ed il corpo umano, emblema della sacralità religiosa cattolica, diventa l’oggetto doloroso dal quale ‘abbeverarsi’. Facciamo anche la conoscenza di un vescovo cieco e paralitico, con una bottiglia di vino sempre a portata di mano, che non vede l’ora di trasformarsi anche lui in succhiasangue. In effetti il giovane prete nutre molti dubbi sull’efficacia delle preghiere tant’è che ad una suora depressa, che assiste malati terminali, più dell’Ave Maria consiglia di consultare uno psicanalista. Gli interpreti di questa ‘tragedia del dolore’ sono Kang-ho Song, grande attore della scena coreano (interprete, tra gli altri, diMemories of Murder” e “The Host” e attore feticcio di Park Chan-wook per “Mr. Vendetta” e “Lady Vendetta”), che presta il volto (e il corpo) a Sang-hyeon, donando al prete vampiro una doppia personalità, l’una che lentamente si trasforma nell’altra, e Kim Ok-bin, la cui Tae-ju è al livello delle più spietate ‘donne fatali’ del cinema Noir, che da vittima si trasforma in carnefice. “Thirst” – va detto che c’è una certa, parziale, somiglianza con “The Addiction” di Abel Ferrara –, un progetto accarezzato dal regista per dieci anni, è un’opera potente e sontuosa che si allinea con assoluta efficacia ai canoni del genere ‘Vampire Movies’ aggiungendo elementi nuovi ed originali al filone vampiresco. E chi già conosce (ed apprezza) il Cinema del regista di “Old Boy” rimarrà certamente estasiato da questa fiaba oscura sulle ossessioni dell’essere umano e sul degradi della nostra società.
TECNICA
Una ‘Limited Edition’ di “Thirst” è disponibile sul nostro mercato grazie a Lucky Red e Koch Media sia in DVD che in Blu-Ray, in versione originale in lingua coreana, con sottotitoli in italiano e la confezione include un booklet di 12 pagine con approfondimenti sul film. Sul fronte video il trasferimento 2.35:1 1080p è ottimale, con una predominante del colore blu, più fredda, che accentua l’aspetto ‘maudit’ della pellicola. Non ci sono graffi o macchie, la grana della pellicola è evidente senza essere assolutamente rumorosa. Non ci sono segni fastidiosi di DNR e i lineamenti dei volti e i dettagli degli incarnati sono eccellenti. I neri sono solidi e i bianchi ben bilanciati; talvolta emergono scure colorazioni marrone moka. Ovviamente, per via della narrazione, molte scene si ‘illuminano’ del rosso cremisi del sangue. Sul fronte audioThirst” beneficia di un ‘acceso’ mix coreano in DTS-HD MA 5.1 con sottotitoli in italiano. Trattandosi di un film horror a combustione lenta, il film fa inizialmente un ottimo uso di dialoghi e di atmosfere tranquille per creare la giusta atmosfera. Per tutto il film comunque non ci sono troppe scene d’azione che possano esaltare i canali surround mentre invece è assai ricco il paesaggio sonoro circostante, con sottili effetti direzionali, dialoghi e una colonna sonora straniante. Molte sequenze sono adeguatamente bilanciate, il mix è pulito ed efficace seppur poco dinamico; i canali anteriore/centrale/laterale mantengono alto il loro impegno, mentre l’attività dei canali ‘rear’ è poco incisiva. I Contenuti Extra prevedono il solo Trailer originale.

(Luigi Lozzi)                                                 © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

NOTE TECNICHE
Il Film

THIRST
(Bak-Jwi)
Corea del sud, 2009, 133’
Regia: Park Chan-wook
Cast: Song Kang-ho (Sang-hyun), Kim Ok-bin (Tae-ju), Kim Hae-sook (Madame Ra), Shin Ha-kyun (Kang-woo), Oh Dahl-su (Young-du), Song Young-chang (Seung-dae), Mercedes Cabral (Evelyn), Park In-hwan (Sacerdote anziano).

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect ratio: 2.35:1 1920x1080p/AVC MPEG-4 24 fps
Audio: Coreano DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: Italiano
Distributore: Midnight Factory/Koch Media