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IL BUCO di Michelangelo Frammartino in Blu-Ray

 
 
 
 
 
 
 
Koch Media distribuisce per conto di Lucky Red, in DVD e Blu-Ray, il bel film di Michelangelo Frammartino, “Il buco”, che ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria alla 78° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Sinossi: Mentre nel 1960, a Milano, si inaugurava l’avveniristico grattacielo Pirelli, simbolo del boom economico degli anni Sessanta, al Sud, l’anno dopo nel Parco del Pollino, in Calabria, un gruppo di dodici speleologi, ragazzi e ragazze, provenienti da Milano si avventurava all’interno di una grotta profonda quasi 700 metri, conosciuta come l’Abisso di Bifurto o la Fossa del Lupo. Un movimento verticale verso il basso, nella direzione delle viscere della terra, a contrasto (e speculare) di quello, invero ambizioso, verso l’alto del grattacielo meneghino (127 metri e 32 piani), familiarmente noto come il Pirellone, dove oggi ha sede il Consiglio regionale della Lombardia. In sintesi, ai tempi dell’esodo migratorio dal Sud verso il Nord, l’evidenza di un’Italia spaccata in due fra un Meridione arcaico e il Settentrione del boom. Michelangelo Frammartino è originario di Caulonia, piccola frazione nei pressi di Reggio Calabria, ed aveva esordito nel lungometraggio nel 2003 con “Il dono”, ambientato nel paese natale dei genitori, film realizzato grazie ad un premio in denaro vinto al Bellaria Film Festival e ad una cinepresa 16mm presa in prestito. In precedenza si era messo in luce con una serie di installazioni audiovisive all’Università IULM. Nel 2010 ha diretto “Le quattro volte”, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes e che una volta di più mostra quanto egli sia legato profondamente alle sue radici ed alla sua terra. “Il buco” è arrivato a undici anni di distanza dal suo secondo film e, presentato in concorso alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, oltre a vincere il Premio Speciale della Giuria, ha goduto di dieci minuti di applausi e beneficiato del consenso della critica. Frammartino prima di essere un regista è forse un video-artista, di certo un teorico del cinema, infatti è anche docente universitario ed insegna ai suoi alunni come interagire in modo intelligente e creativo con le immagini. Tornado al film, dopo diversi giorni di discesa e di rilevamenti, il gruppo arriva al termine del ‘buco’, alla profondità di 683 metri: allora la terza grotta più profonda al mondo. All’inizio, grazie ad un documento di repertorio, viene enfatizzata l’architettura verticale del grattacielo Pirelli fatto di calcestruzzo e vetro, proiettato verso la modernità ed il futuro tecnologico. Poi il viaggio verso la realtà rurale del Sud, verso la Calabria, è qualcosa di più di una metaforica discesa verso il basso; accostarsi a quel mondo rappresenta qualcosa di ancestrale. Il 54enne regista calabrese (milanese di nascita) ‘ricostruisce’ la spedizione utilizzando un gruppo di autentici speleologi e servendosi del minimo essenziale di mezzi tecnici e scenografici per ricreare l’atmosfera e la realtà (staticissima) di paese dell’epoca: auto e camionette di allora, una televisione in Bianco & Nero posta al di fuori del bar, immagini di repertorio RAI. Con un incedere lento e meditativo il tutto si consuma nella quiete dei luoghi del Pollino con gli speleologi che si calano nel ‘buco’ e i mandriani che assistono silenziosi alle operazioni mentre governano le loro mandrie. E a prendere forza espressiva è il paesaggio immobile tutt’intorno, secondo due percorsi di esplorazione: uno materiale ed uno esistenziale. Per il suo film Frammartino (un film senza attori, senza musiche e praticamente calato nel buio) deve essersi ispirato a “Cave of Forgotten Dreams”, il documentario realizzato da Werner Herzog nel 2010; girato in 3D so occupa della Grotta Chauvet nell’Ardèche, in Francia, famosa per conservare i più antichi dipinti dell’umanità, risalenti a 32mila anni fa. Sembra quasi che il regista abbia voluto porsi l’obbiettivo di far emergere la sostanza delle immagini dal buio della cavità, dalla sua profondità vertiginosa. Avendo dalla sua una serie di apprezzate installazioni audiovisive dal deciso sapore sperimentale, il regista – potremmo dire – prova a trasportare sullo schermo cinematografico una sua idea che mette in relazione gli uomini con gli spazi che li circondano. Al di là della bidimensionalità delle immagini cinematografiche Michelangelo Frammartino ci proietta in una realtà immersiva tridimensionale costruita sul buio, sulla profondità verticale, sugli sprazzi di luce e perfino su una colonna sonora ambientale (in Dolby Atmos) quanto mai incisiva sebbene sia fatta di silenzi, respiri (degli speleologi), inquadrature fisse. “Il buco” è un film sorprendente che ci ha conquistati mano mano che procedevamo nella visione.
TECNICA
Il Blu-Ray de “Il Buco” confezionato da Lucky Red e distribuito da Koch Media, sebbene costruito su pochissimi dialoghi e su una sorta di ‘silenzio’ ambientale, cala lo spettatore attento (e curioso) in una sorta di tridimensionalità emotiva di rara efficacia con il supporto sia delle immagini (statiche) che sul ‘rumore’ sordo del silenzio. Magnifico. Come Contenuti Extra sono presenti un “Making Of” del film e il Trailer.

(Luigi Lozzi)                                                            © RIPRODUZIONE RISERVATA

NOTE TECNICHE
Il Film

IL BUCO
(Il buco)
Italia/Germania/Francia, 2021, 93’
Regia: Michelangelo Frammartino
Cast: Leonardo Larocca, Claudia Candusso, Mila Costi, Carlos José Crespo, Antonio Lanza, Nicola Lanza.

Note Tecniche del Blu-Ray
Aspect ratio: 1.85:1 1920x1080p/AVC MPEG-4 24 fps
Audio: Italiano DTS-HD Master Audio 5.1
Distributore: Lucky Red/Koch Media