DEBUT ALBUM + MOVING di Peter Paul & Mary
ARTISTA: PETER, PAUL & MARY
TITOLO: Debut Album + Moving
ETICHETTA: HooDoo/Egea
ANNO: 1961/2015
Nel film dei fratelli Coen “A proposito di Davis” – un must per qualsiasi appassionato di folk – il protagonista Llewyn Davis, alter-ego di Dave Van Ronk, sfiora appena Dylan nell’evolversi della narrazione filmica mentre invece incontra il (mitico) manager Albert Grossman e intrattiene rapporti di collaborazione con un duo, Jim e Jane, che rimanda esplicitamente a Peter, Paul & Mary. Bene, se la storia sta risarcendo la figura di Van Ronk, dandogli la giusta collocazione nella scala dei valori seminali del folk revival americano d’inizio sessanta, è opportuno pure rinsaldare – a beneficio delle ultime generazioni di fruitori di questo genere – la percezione che si ha del trio, che ha avuto un ruolo fondamentale nella sdoganamento del folk e della canzone di protesta nel mainstream pop, venendo fuori da quello straordinario laboratorio di idee che è stato il Greenwich Village – “il più popolare gruppo di folk acustico degli anni Sessanta“, come li definì il magazine Rolling Stone -; un radicamento che persiste tuttora. Lo si può fare per il tramite del loro disco di debutto, datato 1962, un lavoro acustico imprescindibile per appassionati e studiosi che ora si rende disponibile in una edizione economica e rimasterizzata, e che comprende anche il secondo album, “Moving”, e alcune bonus-track. Un exploit abilmente pianificato a tavolino; più che il talento poterono le capacità manageriali di Grossman che aveva in testa un’idea, quella del trio vocale folk formato da una ragazza dai capelli biondi ed un paio di giovanotti d’aspetto gradevole cui solo dopo avrebbe dato una forma musicale. Come dire che l’insieme era migliore della somma delle singole parti. Così Peter Yarrow, Noel Paul Stookey e Mary Travers dopo aver debuttato al Bitter End, nel Greenwich Village, nel 1961, firmavano un contratto per la Warner Bros. ed incidevano un album che arrivava in breve al #1 delle classifiche di vendita. Il gruppo reinterpretava a suo modo – con sensibilità, gusto e purezza di intrecci vocali – una serie di brani folk e gospel assai amati (“If I Had My Way” ad esempio), alcuni dei quali radicati nella musica popolare dei quaranta. “Lemon Tree” diventava il loro primo singolo di successo mentre “If I Had a Hammer” è stato il primo brano di protesta a fare il suo ingresso nel mainstream. In modo assai curioso fu proprio l’interpretazione del trio a dare al pezzo, scritto da Pete Seeger e Lee Hayes al tempo dell’esordio dei Weavers, una valenza politica che prima non aveva; stessa cosa si registrò per un altro brano di Seeger, “Where Have All the Flowers Gone“. “If I Had a Hammer” venne eseguita dal vivo nel 1963 alla marcia per il lavoro e la libertà che si tenne a Washington (la stessa nella quale Martin Luther King tenne il famoso discorso: “I Have a Dream”). Si ricordano poi “It’s Raining” e “500 Miles” mentre una classica canzone per bambini, “Puff, the Magic Dragon“, presente sul secondo album, fu un altro degli Hit del trio. Per giunta, Dave Van Ronk prima citato, avrebbe dovuto essere il terzo componente al fianco di Peter e Mary ma declinò l’invito di Grossman; a guardar bene è stato questi l’ennesimo colpo assestato alle labili fortune del povero Dave! Mary Travers è scomparsa nel 2009 all’età di 72 anni.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA