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CONNECTED di Benny Chan

 

Un altro film proveniente da Hong Kong, presentato al Far East Film Festival di Udine e pubblicato dalla Tucker Film direttamente in Blu-Ray ad incrementare un catalogo che si fa sempre più consistente per gli appassionati di un genere ‘popolare’ com’è quello hongkonghese. Remake di “Cellular” del 2004.

Intanto per questo film si registra un’inversione di tendenza; se avevamo assistito in passato a tanti film occidentali che prendevano spunto da oscure opere orientali qui avviene il contrario, perché “Connected” è il remake di un film del 2004, l’adrenalitico thriller “Cellular“, diretto da David R. Ellis e interpretato da un cast niente male composto da Kim Basinger, Chris Evans, Jason Statham (nei panni di uno psicopatico rapitore), William H. Macy e Jessica Biel. Film apparso sugli schermi e repentinamente rimosso da qualsiasi considerazione cinefila. E possiamo anche aggiungere che l’operazione in sé non è banale poiché il film firmato da Benny Chan (e presentato all’undicesima edizione del Far East Film Festival di Udine) risulta addirittura più efficace ed interessante dell’originale. La qualità del rifacimento è determinata dalla bontà della regia di Chan – che ha un passato da coreografo di scene ‘action’ – abile e fulminante nel creare suspense nel corso delle scene più concitate, in virtù pure di una perfetta scelta dei tempi del montaggio. Benny Chan è regista che gode di una buona reputazione tra gli addetti ai lavori nonostante lavori piuttosto altalenanti nella sua filmografia: si passa dai convincenti “Big Bullet”, “Invisible Target” e “New Police Story” ai deludenti “Man Wanted” e  “What a Hero”. Grace Wong, talentuosa ingegnere, viene rapita in casa propria da un gruppo di gangster violenti e determinati, e rinchiusa in un casolare abbandonato. I banditi in realtà cercano di arrivare a suo fratello per qualcosa di cui subito non ci vien dato di capire. La donna nel suo isolamento riesce miracolosamente a mettere insieme i pezzi di un telefono rotto e contatta un numero a caso. Le risponde uno sconosciuto di nome Bob che inizialmente crede si tratti di uno scherzo poi, quando ascolta direttamente dal cellulare acceso le minacce dei malfattori, si convince e si mette sulle loro tracce…

La trama del film di riferimento viene seguita passo passo fino ad un certo punto per prendere poi una strada diversa soprattutto nel finale che diventa ‘doppio’ ad offrire un ulteriore, inaspettato, colpo di scena, che dona alla pellicola ulteriore tensione in perfetto stile ‘Cinema di Hong Kong’. Il ruolo di ‘villain’ che nell’altro film era di Statham qui passa nelle mani di Ye Liu (conosciuto ed apprezzato in “La Città Proibita di Zhang Yimou e “Blood Brothers”). Louis Koo (“Flash Point”, “Rob-B-Hood”) veste i panni dell’uomo che raccoglie l’S.O.S. disperato della protagonista (che nell’originale era stato appannaggio di Chris Evans), e intorno al quale ruota tutta la narrazione filmica, e dona al personaggio una energia inedita; Barbie Hsu (“Silk”) quelli che erano stati di Kim Basinger. L’ottimo ‘mestiere’ che Chan mette in gioco si esplicita principalmente nella trasformazione di un thriller omologato dell’industria hollywoodiana in un peculiare action hongkonghese che non si porta dietro neppure una scoria inquinante e contaminante del cinema americano. Il regista, rispetto al film originale, imprime vigore inusitato alle scene decisive in un’esplosione rutilante di adrenalina e colpi ad effetto, movimenti di camera vertiginosi ma sempre accompagnato da una buona dose d’intelligente ironia. Ad esaltarsi soprattutto è il senso di spettacolarità che il film dispensa e che si imprime nella mente dello spettatore. Un paio di scene colpiscono più di altre l’immaginario filmico di chi è più avvezzo a questi materiali: una è il lungo inseguimento in auto, uno stilema standard del cinema action americano che però viene reso in maniera davvero efficace, l’altra è relativa allo scambio patteggiato tra Bob e i rapitori, da effettuare all’aeroporto, che si trasforma in un (lungo e indimenticabile) momento di scontro armato.

Proposto nell’originale ‘aspect ratio’ di 2.35:1 il trasferimento in High-Def si mostra non del tutto impaccabile alla visione, con evidenti problemi dovuti alla compressione che portano ad una definizione piuttosto limitata, accompagnata da un leggero aliasing e schema colore non del tutto convincente.  Molto meglio quel che concerne il reparto audio con la traccia in DTS lossless (sia italiana che cantonese) messa sotto esame sovente dalla continue scene ‘action’; sonoro privo di distorsioni, forte ed incisivo sull’intero fronte dei diffusori, bassi inclusi, buona sollecitazione dei canali posteriori e dialoghi distintivi. Gli Extra sono corposi e superano i 200’ di lunghezza; comprendono scene tagliate, estese e alternative; ‘Making Of’; Interviste al regista Benny Chan e agli interpreti Louis Koo, Barbie Hsu, Nick Cheung; ‘Dietro le Quinte’; Teaser, Trailer della linea Far East

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

NOTE TECNICHE

Il Film

CONNECTED

Bo chi tung wah

Hong Kong/Cina, 2008, 111’
Regia: Benny Chan
Cast: Louis Koo, Barbie Hsu, Liu Ye, Nick Cheung, Louis Fan, Eddie Cheung, Gong Beibi, Carlos Chan, Flora Chan, Ankie Black.

 

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect Ratio: 2.35:1 1920x1080p/ MPEG-4 AVC
Audio: Italiano, Cantonese DTS-HD Master Audio 5.1
             Italiano, Cantonese Dolby Digital 5.1 /Dolby Digital 2.0
Distributore: Far East Film/Tucker Film/CG Home Video
Prezzo: Euro 19,90