Cinema

MONUMENTS MEN di George Clooney

 

 

 

 

“ARRIVANO I NOSTRI!” A SALVARE L’ARTE
Il nuovo film di George Clooney, in veste di regista prima che di attore, ci racconta una pagina singolare dell’ultimo conflitto mondiale: una task-force impegnata nella missione di salvare le opere d’arte di mezz’Europa che Adolf Hitler andava razziando in previsione della costruzione di un ambizioso Museo del Fuhrer.

 

 

George Clooney raccoglie a sé le funzioni di co-produttore, co-sceneggiatore, regista e protagonista del film con cui si propone di riportare alla luce un episodio in verità non molto conosciuto, ma autentico, che rischiava di scivolare nell’oblio. Quello dello storico dell’arte Frank Stokes – un nome di fantasia per un personaggio realmente esistito, di nome George Stout –, impegnato presso l’Harvard Art Museum, che nel 1944 otteneva dal Presidente Franklin D. Roosevelt l’incarico di recuperare le opera d’arte che Hitler aveva fatto nascondere per essere poi convogliate nel suo personalissimo museo. Un gruppo consistente di esperti d’arte (tra architetti, direttori di musei, mercanti d’arte, critici, storici e intellettuali conosciuti con il nomignolo di ‘Monuments Men’) impegnati tra il ‘43 e il ‘46 a proteggere il (o perlomeno a contenere i danni del) patrimonio artistico del Vecchio Continente dallo scempio perpetrato dai nazisti, che sulla strada della loro ritirata andavano distruggendo sistematicamente le opere precedentemente trafugate, laddove queste non fossero già andate andate perse o danneggiate in seguito ai bombardamenti avvenuti nel corso del conflitto (vengono mostrate le immagini de “L’ultima cena” danneggiata): all’inizio del film Stokes proietta una diapositiva d’epoca con l’Abbazia di Montecassino dopo i bombardamenti subiti (peraltro effettuati dalle forze alleate). Fatti, quelli narrati, in parte già proposti a suo tempo ne “Il treno” di John Frankenheimer del 1964. Mettendo a repentaglio la loro vita il gruppo reclutato da Stokes si pone alla ricerca, tra le varie opere d’arte, anche della “Madonna con il bambino” di Michelangelo e dell’”Astronomo di Vermeer”. Sembra che nella realtà il gruppo composto da circa 350 esperti, coordinati dal comandante delle forze alleate Dwight D. Eisenhower, abbia recuperato ben cinque milioni di opere trafugate dai nazisti, tra dipinti, statue e manufatti di varia natura. “Monuments Men”, tratto da un libro di Robert M. Edsel e presentato fuori concorso al 64° al Festival di Berlino, è un po’ kolossal bellico (per l’ambientazione negli anni cruciali della Seconda Guerra Mondiale), un po’ film patriottico ed eroico (perché non tutto è rigorosamente autentico), un po’ film di azione (da gioco degli scacchi per intenderci, alla “Ocean’s Eleven” e suoi sequel) con reminiscenze di “Quella sporca dozzina” o “Bastardi senza gloria”, insomma un mix ‘piacione’ fatto apposta per… piacere. Chi cerca in questo (quinto) film il regista di “Good Night, & Good Luck” e di “Le Idi di marzo” rimarrà deluso. ===Consulta la Filmografia=== di George Clooney. Conosciamo bene quanto Clooney, che è beniamino delle platee più ampie quando fa solo l’attore, sia amato dal pubblico cinefilo d’elite per le sue opere autorali da regista – da persona intelligente sa bilanciare sapientemente il suo impegno tra film di cassetta ed altri più impegnati – per cui la delusione è doppia. Come aveva sovente fatto in precedenza il territorio su cui George muove le sue pedine (coadiuvato nella sceneggiatura dal fidato Grant Heslov) è quello del passato, ma questa volta a differenza di altre occasioni il lavoro di Clooney non convince, rimane freddo, distante, non fa breccia nel cuore di chi lo guarda, non emoziona come (forse, nelle intenzioni del tuttofare Clooney) vorrebbe; vorrebbe essere un film bellico d’avventura ed è stucchevole e pieno di retorica patriottica d’accatto, vorrebbe essere impegnato mentre invece, in modo confuso e fastidioso, prevalgono aspetti (alla prova dei fatti) più dozzinali. È un film che probabilmente prova a cercare consensi maggiormente tra le platee europee, più sensibili e consapevoli del travaglio storico del Vecchio Continente alla metà del Novecento e dell’importanza dell’Arte per conservare e tramandare ai posteri (attraverso il rispetto del patrimonio storico) il senso forte di un’identità culturale. Ma lo fa in maniera approssimativa e poco coinvolgente, e quell’enorme potenziale narrativo (riflessione sull’arte e sulla cultura prima, rilancio di un genere bellico-avventuroso poi) insito nella scelta di un simile argomento perde qualsiasi significativa valenza. Agli ordini di George Clooney troviamo un cast all-star, attori ben identificabili, da Matt Damon (quello più a suo agio nel novero degli interpreti) a Bill Murray, a John Goodman, ma che patiscono le conseguenze di un progetto altalenante e fiacco, con l’aggiunta di Kate Blanchett, affascinante come sempre, nella parte di una curatrice al Jeu de Paume parigino dove i nazisti depositavano le opere d’arte trafugate, accusata di collaborazionismo.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione di 20th Century Fox)

 

Monuments Men
(The Monuments Men, Usa/Germania, 2014)
Regia: George Clooney
Genere: Drammatico
Durata: 118’
Cast: George Clooney, Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin, Hugh Bonneville, Bob Balaban, Dimitri Leonidas, Cate Blanchett, Diarmaid Murtagh, Sam Hazeldine, Lee Asquith-Coe, Mark Badham, Adrian Bouchet, Zahary Baharov, Alan Bond, Matthew John Morley, Adam Prickett.
Sceneggiatura: George Clooney, Grant Heslow dal libro omonimo di Robert M. Edsel e Bret Witter
Scenografia: James D. Bissell
Produttori: George Clooney, Grant Heslov, Christoph Fisser,  Henning Molfenter, Charlie Woebcken
Produttori esecutivi: Barbara A. Hall
Fotografia: Phedon Papamichael
Montaggio: Stephen Mirrione
Musiche: Alexandre Desplat
Costumi: Louise Frogley
Casa di produzione: Smoke House, Sony Pictures Entertainment, Twentieth Century Fox
Distribuzione Italia: 20th Century Fox
Uscita USA: 7 Febbraio 2014
Data di uscita: 13 Febbraio 2014