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MISSION: IMPOSSIBLE – TUTTI I FILM IN 4K ULTRA HD

 

 

 

Per celebrare i ventidue anni trascorsi dal primo film, e per accompagnare l’uscita sugli schermi del sesto capitolo della saga, “Mission: Impossible – Fallout”, che vede ancora una volta Tom Cruise unico ed indiscusso mattatore, la Universal Pictures Home Entertainment ha pubblicato da circa un mese, in 4K ULTRA HD, i cinque precedenti titoli della fortunata serie.
 

Per il nuovo film – uscito il 27 luglio scorso sugli schermi internazionali – è stata messa in moto una capillare e roboante macchina mediatica che ha sottolineato principalmente il livello di rischio ‘estremo’ affrontato dalla troupe e dall’attore, che veste i panni nei panni dell’agente segreto Ethan Hunt, per garantire agli spettatori una serie di momenti ‘action’ mozzafiato; il massimo per qualsiasi appassionato di ‘Action-Movie’. Il primo “Mission: Impossibile” del 1996 rimane ancora oggi un buon esempio di cinema d’azione diretto da mani sapienti, quelle di Brian De Palma ===Consulta la Filmografia===, straordinario calibratore di immagini e di tempi filmici: ricorderete certamente la magnifica e lunga sequenza iniziale a Praga oppure quella, bellissima e ricca di suspense (ma d’altra parte non era forse De Palma conosciuto come un ‘mago del thriller’?) in cui Tom Cruise ===Consulta la Filmografia=== cerca di impossessarsi di un floppy-disc con informazioni vitali calandosi dal soffitto in una sala di sicurezza nel quartier generale della CIA? La pellicola si era ispirata alla omonima celebre serie televisiva partorita dalla mente di Bruce Geller nel 1966, con l’agente Ethan Hunt impegnato in missioni volte a diradare i dubbi calati sulla sua persona accusata di essere una spia ed un assassino; la serie venne trasmessa in Italia col titolo “Missione Impossibile” tra i ’60 e i ‘70. La trasposizione per il grande schermo cambiava parzialmente la sua natura rispetto ai telefilm per adattarsi meglio al budget multimiliardario erogato. La regia venne affidata all’esperto Brian De Palma ed il ritmo dell’azione divenne pirotecnico, con una serie di sequenze d’azione di grande impatto e alto livello high-tech. Possiamo affermare senza tema di smentita che, a 22 anni di distanza, il primo “Mission: Impossible” si difende ancora egregiamente nonostante esso sia profondamente diverso dall’impianto action-oriented di tutti i successivi film. Perché già da “Mission: Impossible 2”, con il passaggio del testimone a John Woo ===Consulta la Filmografia===, i toni si fanno fracassoni e più spettacolari. “Mission: Impossible” uscì in contemporanea sugli schermi americani e italiani il 22 maggio del 1996. L’abile regia di un maestro e la presenza di un attore di grande richiamo come Tom Cruise hanno reso il film un campione di incassi inequivocabilmente, nonostante che al momento della sua uscita sugli schermi “Mission: Impossible”, voluto dallo stesso Cruise qui in veste anche di produttore, avesse diviso equamente il pubblico e la critica tra detrattori e fautori. La mano della regia di De Palma si nota soprattutto nel lungo piano sequenza iniziale ambientato a Praga, cui si è già accennato, e nell’abilità a gestire i tempi della suspense, con stile e virtuosismo indiscusso. Già il film successivo, “Mission: Impossible II”, diretto da John Woo nel 2000, asserviva il plot narrativo alle esigenze dello spettacolo e del Dio Botteghino, e in ogni successiva occasione i realizzatori si prefiggevano l’obbiettivo di alzare l’asticella (spettacolare) nelle attese dei fan, e questo più o meno accadeva all’epoca in cui il vortice dell’esasperazione e del ritmo incessante coglieva un po’ tutti nell’action movie, realizzatori e pubblico, perché era il Cinema stesso – fondamentalmente – che aveva alzato quell’asticella. Qui tutto diventa iperbolico, in una scena-clou del film vediamo Cruise, in forma perfetta con fisico palestrato e capelli insolitamente lunghi, aggrappato alla parete di un canyon su un solo braccio, e il resto del corpo penzolare nel vuoto su uno strapiombo a settecento metri d’altezza, laddove l’occhio dello spettatore non riesce a capire se c’è un trucco o se si tratta più pacificamente di uno stunt-man. Il film è diventato oggetto di culto per la straordinaria efficacia delle scene d’azione, ma anche perché dietro la macchina da presa, è stato messo un regista molto estetizzante e assai amato dai critici, John Woo, eccessivo e unico nel suo genere: non c’è inquadratura che non porti a chiare lettere la sua firma. In “Mission: Impossible II” ci sono tutti gli elementi che hanno reso Woo un regista di culto, sia nei suoi primi film girati ad Hong Kong che nel suo successivo nuovo corso americano: sparatorie acrobatiche e scambi di identità, melodramma e folklore mistico-religioso, sequenze al rallentatore e simboliche apparizioni di colombe, tutti elementi di fascinazione che abbiamo imparato ad amare con “Face/Off”, con l’accoppiata cattivo-buono/buono-cattivo formata da John Travolta e Nicolas Cage. con il suo talento lirico, moderna evoluzione dei western di Sergio Leone, il regista di Hong Kong con “Mission Impossible 2” ha realizzato un esplosivo film di spionaggio e d’azione. Il tratto che ha contraddistinto le gesta dell’agente Ethan Hunt, e che film dopo film è andato crescendo a dismisura, è sicuramente dato dalla capacità sua di agire al limite… dell’incredibile e dell’impossibile, in quello che è uno dei franchise più rappresentativi del genere Action. A 6 anni di distanza da “MI2” Ethan Hunt ritorna sugli schermi, questa volta guidato da J.J. Abrams ===Consulta la Filmografia===, il creatore di “Lost”, all’esordio come regista cinematografico, confezionando un prodotto che è il giusto e bilanciato compromesso tra l’efficacia thriller del film di De Palma e la spettacolarità di quello di Woo. Il personaggio leader, interpretato da Tom Cruise, deve misurarsi con un ‘villain’ spietato e convincente cui dà spessore lo scomparso Philip Seymour Hoffman. Il quarto capitolo della saga, “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma” (prodotto da J. J. Abrams), del dicembre 2011, suggella la tendenza avviata con indiscussa eleganza formale da Brian De Palma nel ’96, proseguita dall’action-director per eccellenza, John Woo, nel 2000 (“Mission: Impossible II”) e approdata tra le mani dell’allora emergente J.J. Abrams nel 2006 (“Mission: Impossible III”). “Protocollo Fantasma”, con la regia di Brad Bird – La trama banalmente riguarda la caccia a una valigetta con codici per il lancio di missili nucleari – surclassa tutti per effetti digitali (innovativi), scene rocambolesche, suspense e frenesia, adrenalina erogata e gadget tecnologici, e, particolare non trascurabile, si è rivelato (economicamente) il più proficuo tra i quattro film fino ad allora prodotti; segnale che ha di fatto aperto le porte ad un nuovo capitolo, il quinto, “Mission: Impossible – Rogue Nation” del 2015, e poi ancora all’ultimo del 2018, “Mission: Impossible – Fallout”, che è ancora programmato nelle sale. Non è risultata affatto banale la scelta dei produttori di affidare la regia a Bird, proveniente dal mondo dell’animazione (un rischio? No, niente affatto!) e artefice dei magnifici “Gli Incredibili” e “Ratatouille” per la Pixar, per infondere alla serie spionistica nuova, elettrizzante, linfa vitale. Quarta diversa regia su quattro film è un buon segnale di differenziazione stilistica (visti i nomi di chi si è succeduto nella cabina di regia) ed evitare così la standardizzazione del franchise. Alla base vi è un impianto narrativo ben congegnato. Si parte con un attentato terroristico al Cremlino in seguito al quale l’agente Hunt e i suoi più stretti collaboratori (messi ufficialmente al bando dal loro governo) operano senza copertura alcuna nel tentativo di evitare che si scateni una guerra nucleare per mano del solito folle terrorista. Poi in una escalation di azione pura, mozzafiato, assistiamo prima alla fuga da una prigione russa, poi ad una serie di imprese scandite ad un ritmo forsennato (e di grande impatto visivo) che fanno sembrare il nostro eroe (Ethan Hunt, alias Tom Cruise, agente della Impossible Mission Force IMF) più un supereroe, quasi fosse un personaggio virtuale, capace di sopravvive a qualsiasi accidente gli capiti lungo il cammino, che ad un essere umano in carne ed ossa: salta, cade e rimbalza senza apparenti conseguenze fisiche. Il tutto in una costante, ininterrotta e asfissiante lotta contro il tempo sullo sfondo di città quali Dubai, Mosca, Praga, Budapest e Mumbai. I momenti di ironia sono affidati alla presenza di Simon Pegg nei panni di un esperto di tecnologie. Tom Cruise, produttore oltre che interprete, che in molti davano per ‘bollito’ dopo gli insuccessi degli anni precedenti (“Leoni per agnelli”, “Operazione Valchiria”, “Innocenti bugie”), il clamoroso licenziamento da parte della Paramount (dopo oltre 14 anni di collaborazione sinergica) e dopo le svariate polemiche gossippare che hanno accompagnato la sua vita privata, con un colpo di coda ha saputo ribadire – come solo i cavalli di razza sanno fare – il suo status di star hollywoodiana, un dei pochi attori capaci di giustificare, dati alla mano, le cifre che gli vengono corrisposte per ogni nuovo film (cui si aggiungono le percentuali sugli incassi). Nel film mostra anche notevoli doti fisiche ad onta dei cinquant’anni compiuti (il 3 luglio) all’epoca della realizzazione del film, e risulta sicuramente elettrizzante (nella fiction cinematografica) la vertiginosa arrampicata sulle pareti di vetro del grattacielo più alto del mondo, a Dubai. Girato in parte con camere IMAX (65 mm IMAX e Iwerks 8/70) il film regala agli spettatori uno spettacolo sorprendente ed inedito, una sorta di ‘New Generation’ visiva dell’action pronta ad essere adottata nel Cinema da questo momento in poi. È davvero spettacolare la sequenza girata in IMAX e realizzata sul grattacielo, con Tom Cruise che (come è possibile verificare nei Contenuti Extra) ha di fatto ‘passeggiato’ in verticale sui vetri dell’edificio. E poi, ancora, ci sono altre spettacolari scene d’azione, l’utilizzo di tecnologie ultramoderne e la narrazione calata in scenari suggestivi – oltre Dubai – di alcune delle più belle città del mondo: Mosca, Praga, Mumbai e Vancouver. Dopo che un attentato terroristico ha distrutto il Cremlino, il governo degli Stati Uniti attiva il ‘Protocollo Fantasma’ e l’intera Impossibile Mission Force (IMF) viene accusata dell’attacco. Lasciato senza risorse e sostegno, Ethan Hunt e la sua squadra fuggono, per operare al di fuori della loro agenzia e riscattarla, ed allo stesso tempo sventare un altro attacco nucleare. A complicare ulteriormente la situazione, Ethan è costretto ad intraprendere questa missione col supporto di una squadra di fuggitivi della IMF dei quali non ne conosce le motivazioni personali. Dopo soli tre anni di distanza, a rimescolare l’abitudine di attendere circa un lustro per un nuovo film, arriva “Mission: Impossible – Rogue Nation”, diretto da Christopher McQuarrie, al quale verrà pure assegnata la guida del successivo e più recente “Mission: Impossible – Fallout” in controtendenza alle scelte consolidate di cambiare regista per ogni film della saga. Ethan Hunt & Co. devono sgominare un’organizzazione misteriosa mentre nel frattempo dà loro la caccia la CIA.

TECNICA
In prossimità quindi dell’uscita di “Mission: Impossible Fallout”, sesto capitolo cinematografico della saga con Tom Cruise, la Paramount (per il tramite della distribuzione di Universal Pictures Home Entertainment) ha pubblicato in UHD 4K tutti e cinque i film della serie, con le ‘Mission Impossible’ dell’agente Ethan Hunt; in confezioni che contengono oltre al nuovo formato anche il Blu-Ray tradizionale. La saga di “Mission: Impossible” trasferita in 4K UHD ci permette di rivedere tutti insieme i film e di esprimere qualche altra considerazione. I primi due “MI”, quelli più datati (1996 e 2000) sono supportati da nuovi D.I. predisposti appositamente per l’occasione e il salto qualitativo appare subito evidente ad una visione comparata (4K UHD / Blu-Ray), fatto questo che rende immediatamente sostanza alla scelta di aver proceduto al riacquisto dei film della serie ‘cult’. Fondamentalmente anche gli altri capitoli mostrano una sostanziale differenza qualitativa delle immagini al confronto con i rispettivi Blu-Ray, sebbene non sia così netta come per i primi due. Mentre pure “Mission Impossible Protocollo fantasma”, ad un esame comparativo, mostra la grande differenza oggi esistente tra (l’ormai) tradizionale Blu-Ray ed il formato 4K UHD che si sta velocemente imponendo nella visione domestica. Per l’audio invece nessun passo in avanti da parte di Paramount, e dobbiamo giocoforza accontentarci della traccia originale inglese lossless 5.1 e per l’italiano del semplice Dolby Digital 5.1. Sottolineiamo come l’audio inglese di “Mission: Impossible 3” viene fornito per la prima volta in versione lossless, visto che per il Blu-ray era in semplice Dolby Digital 5.1, mentre per “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma” è nell’originale in un puntuale e roboante Dolby True HD 7.1. Il prodotto in HD – in un’edizione molto curata e splipcover con stampa a rilievo – è assolutamente all’altezza delle aspettative degli appassionati dell’alta definizione, e non sono solo qualità dell’immagine e del sonoro a stupire. Il master digitale a 4K ottenuto dal mix di IMAX e Panavision è semplicemente impressionante, soprattutto in presenza delle ampie panoramiche che ‘tappezzano’ il film. Profondità, percezione tridimensionale, pulizia del quadro, dettaglio e definizione si collocano su livelli altissimi, la palette cromatica è brillante e rigogliosa nei colori, gli incarnati consistenti. Qualche problemino solo in qualche scena notturna. Traccia originale inglese Dolby TrueHD 7.1 di grande impatto sonoro (ma assai buono anche il DD 5.1 italiano), ricca nella dinamica ed efficace nella separazione dei canali. Peccato poi per quell’errore di sincronia (di pochi fotogrammi) a due/terzi della visione di “Mission Impossible 2”, dove l’audio anticipa le immagini, e da quel momento la situazione crea un certo disagio agli appassionati; salvo decidere di guardarsi il film in lingua originale. Gli extra sono gli stessi disponibili nelle edizioni Blu-Ray già pubblicate in passato.

 

(Luigi Lozzi)                                                    © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione di Paramount/Universal Pictures)

 

 

MISSION: IMPOSSIBLE [UHD] 
Genere: thriller
Regia: Brian De Palma
Interpreti: Tom Cruise, Emmanuelle Béart, Ving Rhames, Jon Voight, Jean Reno, Kristin Scott Thomas, Vanessa Redgrave
Durata: 110′
Anno: 1996
Aspect Ratio: 2.40:1
Video: 2160p HEVC, HDR10 + Dolby Vision
Audio: Inglese Dolby True HD 5.1 / Italiano, Tedesco, Francese, Spagnolo, Giapponese Dolby Digital 5.1 / Portoghese Dolby Digital 2.0 mono
Sottotitoli: Italiano, inglese, inglese non udenti, fra, ted, spa, por, dan, olan, fin, sve, nor, giap
Contenuti Extra:
“40 anni di creazione dell’impossibile” (11’), che parte dalle immagini della serie TV originale, “Imprese impossibili” (5’), “Museo internazionale dello spionaggio” (6’) e “Spie tra di noi (8’) che raccontano del ‘mestiere’ di spia, poi un breve inserto (3’) sugli effetti speciali applicati dalla ILM alla corsa in treno, i dossier degli agenti, un ritratto di Tom Cruise (9’), un paio di speciali sui premi ricevuti, spot televisivi, i trailer dei 3 film; una galleria fotografica.
Distribuzione: Paramount/Universal

 

 

MISSION: IMPOSSIBLE 2 [UHD]Genere: Action
Regia: John Woo
Interpreti: Tom Cruise, Dougray Scott, Thandie Newton, Ving Rhames, Anthony Hopkins, Brendan Gleeson
Durata: 124′
Anno: 2000
Aspect Ratio: 2.40:1
Video: 2160p HEVC, HDR10 + Dolby Vision
Audio: Inglese Dolby True HD 5.1 / Italiano, Tedesco, Francese, Spagnolo, Giapponese Dolby Digital 5.1 / Portoghese Dolby Digital 2.0 mono
Sottotitoli: Italiano, inglese, inglese non udenti, fra, ted, spa, por, dan, olan, fin, sve, nor, giap
Distribuzione: Paramount/Universal

 

 

 

MISSION: IMPOSSIBLE 3 [UHD] 
Genere: Action Thriller
Regia: J.J. Abrams
Interpreti: Tom Cruise, Philip Seymour Hoffman, Michelle Monaghan, Ving Rhames, Laurence Fishburne, Billy Crudup, Keri Russel, Jonathan Rhys Meyers, Maggie Q, Simon Pegg
Durata: 125′
Anno: 2006
Aspect Ratio: 2.40:1
Video: 2160p HEVC, HDR10 + Dolby Vision
Audio: Inglese Dolby True HD 5.1 / Italiano, Tedesco, Francese, Spagnolo, Portoghese, Giapponese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano, inglese, inglese non udenti, fra, ted, spa, por, dan, olan, fin, sve, nor, giap
Distribuzione: Paramount/Universal

 

 

 

MISSION: IMPOSSIBLE – PROTOCOLLO FANTASMA [UHD]Genere: Action
Regia: Brad Bird
Interpreti: Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Paula Patton, Michael Nyqvist, Vladimir Mashkov, Josh Holloway, Anil Kapoor, Léa Seydoux, Tom Wilkinson
Durata: 133′
Anno: 2011
Aspect Ratio: 2.40:1
Video: 2160p HEVC, HDR10 + Dolby Vision
Audio: Inglese Dolby True HD 7.1 / Italiano, Tedesco, Francese, Francese (Canadese), Spagnolo, Portoghese, Giapponese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano, inglese, inglese non udenti, fra, ted, spa, por, dan, olan, fin, sve, nor, giap
Distribuzione: Paramount/Universal

 

 

 

MISSION: IMPOSSIBLE – ROGUE NATION [UHD] 
Genere: Action
Regia: Christopher McQuarrie
Interpreti: Tom Cruise, Rebecca Ferguson, Jeremy Renner, Simon Pegg, Ving Rhames, Sean Harris
Durata: 131′
Anno: 2015
Aspect Ratio: 2.40:1
Video: 2160p HEVC, HDR10 + Dolby Vision
Audio: Inglese Dolby Atmos / Italiano, Tedesco, Francese, Francese (Canadese), Spagnolo, Portoghese, Giapponese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano, inglese, inglese non udenti, fra, ted, spa, por, dan, olan, fin, sve, nor, giap

Incassi al Box-Office americano e internazionale dei film della saga di “Mission: Impossible”:

 

Mission: Impossible (1996) [22/05/1996]Usa: $180,981,856
Fuori dagli Usa: $276,714,503
= Worldwide: $457,696,359
Budget: $80 million

 

Mission: Impossible II (2000) [24/05/2000]Usa: $215,409,889
Fuori dagli Usa: $330,978,216
= Worldwide: $546,388,105
Budget: $125 million

 

Mission: Impossible III (2006) [05/05/2006]Usa: $134,029,801
Fuori dagli Usa: $263,820,211
= Worldwide: $397,850,012
Budget: $150 million

 

Mission: Impossible – Ghost Protocol (2011) [16/12/2011]Usa: $209,397,903
Fuori dagli Usa: $485,315,477
= Worldwide: $694,713,380
Budget: $145 million

 

Mission: Impossible – Rogue Nation (2015) [31/07/2015]Usa: $195,042,377
Fuori dagli Usa: $487,671,890
= Worldwide: $682,714,267
Budget: $150 million

 

Mission: Impossible – Fallout (2018) [27/07/2018](N.B. dati al 22/08/2018, a meno di un mese dal debutto nelle sale, incassi destinati ad incrementarsi)
Usa: $184,934,114
Fuori Usa: $327,179,613
= Worldwide: $512,113,727
Budget: $178 million