Vinile

YOU’RE DRIVING ME CRAZY di Van Morrison in Vinile

 

 

 

 

ARTISTA: VAN MORRISON
TITOLO: You’re Driving Me Crazy
ETICHETTA: Exile/Legacy/Sony Music [2 LP]
ANNO: 2018

 

 

 

Attraverso la divisione Legacy Recordings, Sony Music Entertainment, ha pubblicato in doppio vinile, alla fine di aprile, “You’re Driving Me Crazy”, 39° album in studio per Van Morrison, nato da una collaborazione con l’organista statunitense Joey DeFrancesco, uno dei personaggi più in vista della scena jazz odierna.
C’è una qualità precipua nella carriera di Van ‘The Man’ Morrison che, al di là di tutte le considerazioni che possono essere fatta sulla sua musica, illumina d’immenso la sua arte; ed è che in cinquant’anni di carriera solista – “Astral Week”, un capolavoro autentico degli esordi è del 1968 –, e quasi cinquantacinque da musicista (l’esplosione nel ’64 con l’hit “Gloria” con i Them, ma Van era ‘on the road’ già da qualche anno) l’irascibile irlandese di Belfast ha saputo mantenere un livello qualitativamente alto e costante di appassionata presenza sulla scena musicale, con alti e bassi certamente, senza mai deludere però la folta schiera di suoi estimatori che si annidano tra pubblico e critica. Mi viene di definire una “splendida consuetudine” il rapporto che chi lo ama – ed io sono tra costoro – ha intrattenuto con questo straordinario artista nel corso degli anni, album dopo album, anche se egli consegna (talvolta) alle stampe con impressionante regolarità (e scadenza quasi annuale), album (nello spirito) splendidamente uguali a se stessi, in virtù di quella singolare capacità che ha Van Morrison di non apparire mai ripetitivo o monocorde. Il vecchio leone ha la qualità per soddisfare con rara maestria il gusto di quanti lo seguono con affetto da anni anche quando, in buona sostanza, la musica che propone non presenta alcun aspetto innovativo ma solamente un intrattenimento di gran classe, e che comunque non è poca cosa. Questo perché incarna a meraviglia il prototipo del perfetto bluesman di nuovo millennio, punto di riferimento per generazioni di nuovi artisti; ed è in questo che la sua musica non ha data di scadenza e nemmeno bisogno di essere veicolata, è un mantra nel suo reiterarsi, non delude mai e procura sempre straordinarie vibrazioni alle orecchie e al cuore degli indomiti fan del ‘rosso’ di Belfast. Così il nuovo disco dell’irlandese, “You’re Driving Me Crazy”, va visto come una consuetudine. La magnifica consuetudine di sempre o… la irritante consuetudine di sempre! In fondo egli stesso non nutre tra le sue ambizioni quella della conquista del mercato, sa di avere un suo pubblico fedele che lo segue con costanza ed è a questi che indirizza album onesti, mai banali, frutto di esperienza e di una grande capacità di scrittura e/o di rilettura, impregnati dei suoni della tradizione blues, blue-eyed soul, jazz, folk & rock: Van ha saputo coniugare le sue radici irlandesi con il Rhythm & Blues dei neri. Non è certo mia intenzione quella di imbonirvi ma ritengo che pochi artisti come lui siano stati in grado di conservare così a lungo il proprio carisma senza soffrire cali di tensione o mancanza di creatività. Non ha l’ansia di dettare formule, il nostro, o di colpire l’immaginario degli ascoltatori con una scossa vitaminica, ma quello che propone è la quintessenza per ogni collaudato fruitore di musica che desidera abbeverarsi alle radici della musica. Con lui si rinnova un appuntamento che non prevede stravolgimenti di sorta ma solo la manifestazione esemplare di quanta vitalità possa ancora sostenere lui e quanti lo amano. Il suo ‘status’ musicale è tale da conferirgli la statura, priva di ogni retorica, di autentica leggenda vivente molto vicina ai grandi bluesman, estintisi per raggiunti limiti di età, e per questo detentore di uno stile assolutamente personale. E al pari dei grandi padri del Blues, egli è straordinariamente prolifico discograficamente. In questo così ampio contesto bisogna sottolineare come il jazz abbia stimolato e influenzato sovente la musica di Van Morrison, addirittura fin dai tempi del capolavoro “Astral Weeks”, del 1968, a cui avevano collaborato Connie Kay, Jay Berliner e Richard Davis, e nel corso della sua carriera il ‘nostro’ si è esibito, o ha collaborato in studio, con un gran numero di musicisti jazz e blues tra cui ci piace ricordare John Lee Hooker, Ray Charles, Solomon Burke, Georgie Fame, Mose Allison, Bobby Bland, Robbie Robertson, Jeff Beck, Freddie Hubbard, Herbie Hancock, Maceo Parker, Candy Dulfer e tanti altri. Da parte sua Joey DeFrancesco (con il quale Van qui collabora), nella sua lunga e prolifica carriera (ha pubblicato più di 30 dischi), si è esibito con gente del calibro di Miles Davis, John McLaughlin, Grover Washington Jr., Jimmy Smith, Ray Charles, Bette Midler, David Sanborn e altri ancora, ed è stato lui, alla fine degli anni ’80, l’artefice dell’introduzione dell’organo Hammond nella musica jazz. Con “You’re Driving Me Crazy” l’artista irlandese esplora una serie di classici del jazz e del blues come “Miss Otis Regrets” di Cole Porter, “The Things I Used to Do” di Eddie Jones, “Every Day I Have the Blues” di Memphis Slim (scritto da Peter Chatman), accanto a nuove, affascinati interpretazioni in chiave jazz di alcuni suoi celebri brani quali “Have I Told You Lately” (tratto dall’album “Avalon Sunset” del 1989), “The Way Young Lovers Do” (da uno dei suoi capolavori, “Astral Weeks”, 1968), “Magic Time” (dall’album omonimo del 2005), “Celtic Swing” (da “Inarticulate Speech of the Heart” dell’83), “All Saints Day” (da “Hymns to the Silence” del 1991), “Close Enough for Jazz” (da “Born to Sing: No Plan B” del 2012), la trascurata “Evening Shadows” (da “Down The Road” del 2002). La title track venne scritta da Walter Donaldson nel 1930, un pezzo leggendario riproposto negli anni da prestigiosi interpreti quali Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Frank Sinatra e Bill Evans. I quindici brani che compongono il doppio album in vinile si suddividono così tra sette cover di pezzi di Morrison e otto di altri musicisti. Una “splendida consuetudine” avevo scritto a proposito di “What’s Wrong With This Picture?”, ed eravamo nel 2003; ad oggi altri album si sono succeduti, altre antologie, ma non saprei trovare una definizione diversa per raccontare il nuovo lavoro di un artista straordinario come Van Morrison, che rilascia, con impressionante regolarità, album splendidamente uguali a se stessi. Ha uno stile suo, personalissimo e riconoscibile, Van, e non duplicabile. All’età ‘importante’ di 73 anni (George Ivan ‘Van’ Morrison è nato il 31 agosto 1945 a Belfast, nell’Irlanda del Nord), l’artista nel giro di pochi mesi ha pubblicato ben tre album; “Roll With the Punches” (il 22 settembre 2017), “Versatile” (uscito il 1° dicembre 2017) e questo ultimissimo, appunto, “You’re Driving Me Crazy” assieme a DeFrancesco, pubblicato il 27 aprile di quest’anno. Già con “Versatile”, composto da dieci cover, Van ha spostato la sua attenzione sul jazz delle origini e i musical in stile Broadway (la cover “Foggy Day” di George Gershwin, ad esempio). L’omaggio ai classici vintage della musica popolare americana è proseguito quindi con questo “You’re Driving Me Crazy” in collaborazione con il jazzista Joey DeFrancesco, disco dallo splendido vestito sonoro. E l’ascolto riserva pura emozione, tra meraviglia e stupore, abbellito da nuovi arrangiamenti più aderenti al ‘sentire’ jazz, tra improvvisazioni vocali ed una grande eleganza strumentale assicurata da tutti i musicisti coinvolti nel progetto. Per il groove persuasivo dei giri armonici, per il timbro inconfondibile ed ipnotico della voce, che fa leva su uno stile erratico, per la sapiente miscela di blues, soul, jazz, gospel, country ed echi celtici, per le rarefatte atmosfere, per il suono di quel sax che Van ‘the Man’, da Belfast, spesso imbraccia per dare un’anima ai suoi pezzi – e vostro ideale sottofondo quando volete far emergere la parte più misticheggiante e sofisticata del vostro animo – il tutto rende bene la magia che si sprigiona ad ogni pezzo dell’artista. Qualcuno ha elaborato un’equazione molto semplice: “sapete perché Van Morrison piace a così tanti appassionati di musica? Perché Van ama la musica tanto quanto loro. E non solo la propria musica”. Vero. Nell’ultimo ventennio Van the Man ha suonato molta più musica di altri che sua, alternando dischi di suoi brani originali con altri che hanno costituito tributi ad artisti e genere tra i suoi preferiti (dal blues allo skiffle all’old-time rock). In “You’re Driving Me CrazyJoey DeFrancesco, oltre a svariati assolo di hammond e tromba – si ascolti la morbida apertura dell’intenso pezzo d’inizio album “Miss Otis Regrets” -, impreziosisce ulteriormente, con le rifiniture del suo organo, un brano di suo già splendido come “Magic Time”, stesso magnifico abbrivio di grazia swinging donata pure a “Have I Told You Lately”, in “Celtic Swing” si celebra una comunione d’intenti con il sax alto di Van e la chitarra elettrica di Dan Wilson. Chitarra e sax continuano a duettare sulla china del blues in “Goldfish Bowl” (da “What’s Wrong with this Picture” del 2003). Morrison e DeFrancesco imprimono il marchio del loro affiatamento in “Travelin’ Light” e “Every Day I Have the Blues”. Shana Morrison, figlia di Van, ‘asseconda’ vocalmente il padre in “Hold It Right There” e in “Have I Told You Lately”. “The Way Young Lovers Do”, nella nuova e ancor più raffinata veste jazzata, è una perla assoluta. Coinvolgente è poi la rilettura Rhythm & Blues, con tanto di coro Gospel, di “Sticks and Stones”, già in passato oggetto di rilettura da parte di Joe Cocker ed Elvis Costello. “You’re Driving Me Crazy” è un album che consiglio caldamente, soprattutto nella sua versione su vinile, per il suono caldo e pregno che sprigiona: grande energia, atmosfere vellutate, feeling ed energia vitali.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 


(immagini per cortese concessione di Legacy/Sony Music)

 

 

 

You’re Driving Me Crazy – Van Morrison
Tracklist (LP): 
Side One
1. Miss Otis Regrets – 5:15
2. Hold It Right There – 4:08
3. All Saints Day – 3:05
4. The Way Young Lovers Do – 4:13
Side Two
1. The Things I Used to Do – 5:55
2. Travelin’ Light – 4:18
3. Close Enough for Jazz – 4:45
Side Three
1. Goldfish Bowl – 7:05
2. Evening Shadows – 3:21
3. Magic Time – 5:13
4. You’re Driving Me Crazy – 4:46
Side Four
1. Everyday I Have the Blues – 5:38
2. Have I Told You Lately? – 4:52
3. Sticks and Stones – 2:46
4. Celtic Swing – 5:15

 

TRACKLIST AUTORI
Miss Otis Regrets (Cole Porter)
Hold It Right There (Clark Terry/Grey/Eddie “Cleanhead” Vinson)
All Saints Day (Morrison)
The Way Young Lovers Do (Morrison)
The Things I Used to Do (Eddie Jones)
Travellin` Light (John Mercer/James Mundy/James Young)
Close Enough for Jazz (Morrison)
Goldfish Bowl (Morrison)
Evening Shadows (Van Morrison/Acker Bilk)
Magic Time (Morrison)
You`re Driving Me Crazy (Walter Donaldson)
Every Day I Have the Blues (Peter Chatman)
Have I Told You Lately (Morrison)
Sticks and Stones (Titus Turner)
Celtic Swing (Morrison)

 

 

Musicisti:
Van Morrison: vocals, saxophones
Joe DeFrancesco: Hammond organ, trumpet
Dan Wilson: guitar
Michael Ode: drums
Troy Roberts: saxophone

 

 

Discografia di Van Morrison:
Album
Blowin’ Your Mind! (1967)
Astral Weeks (1968)
Moondance (1970)
His Band and the Street Choir (1970) 
Tupelo Honey (1971)
Saint Dominic’s Preview (1972)
Hard Nose the Highway (1973)
It’s Too Late to Stop Now [live] (1974)
Veedon Fleece (1974)
A Period of Transition (1977)
Wavelength (1978)
Into the Music (1979)
Common One (1980)
Beautiful Vision (1982)
Inarticulate Speech of the Heart (1983)
Live at the Grand Opera House Belfast [live] (1984)
A Sense of Wonder (1985)
No Guru, No Method, No Teacher (1986)
Poetic Champions Compose (1987)
Irish Heartbeat [con i Chieftains] (1988)
Avalon Sunset (1989)
Enlightenment (1990)
Hymns to the Silence (1991)
Too Long in Exile (1993)
A Night in San Francisco [live] (1994)
Days Like This (1995)
How Long Has This Been Going On [con Georgie Fame] (1996)
Tell Me Something: The Songs of Mose Allison (1996)
The Healing Game (1997)
Back on Top (1999)
The Skiffle Sessions – Live in Belfast 1998 [con Lonnie Donegan e Chris Barber] [live] (2000)
You Win Again [con Linda Gail Lewis] (2000)
Down the Road (2002)
What’s Wrong with This Picture? (2003)
Magic Time (2005)
Pay the Devil (2006)
Keep It Simple (2008)
Astral Weeks Live at the Hollywood Bowl [live] (2009)
Born to Sing: No Plan B (2012)
Duets: Re-working the Catalogue (Exile/Sony Music, 2015)
Keep Me Singing (2016)
Roll with the Punches (2017)
Versatile (2017)
You’re Driving Me Crazy [con Joey DeFrancesco] (Exile/Sony Music, 2018)

 

Raccolte
Lista parziale/essenziale
The Best of Van Morrison (1990)
The Best of Van Morrison Volume Two (1993)
The Philosopher’s Stone (1998)
Still on Top – The Greatest Hits (2007)
At the movies – Soundtrack Hits (2007)
The Essential Van Morrison (Exile/Sony Music, 2015)
..It’s Too Late To Stop Now, Volumes II, II, IV & DVD… (Exile/Sony Music, 2016)
..It’s Too Late To Stop Now, Volumes I (Exile/Sony Music, 2016)
The Authorized Bang Collection (Exile/Sony Music, 2017)