L'angolo del Kult!

LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE di Alfred Hitchcock in Blu-Ray

 
 
 
Ci sono talvolta ‘percorsi’ cinematografici che ci affascinano, che ci coinvolgono con l’intreccio dei rimandi e delle citazioni, e rendono più che attendibile l’affermazione che il Cinema sia un’arte, la ‘Settima’ per l’esattezza. Prendete Hitchcock per esempio…

 

Ad Alfred Hitchcock è stata affibbiata l’etichetta di ‘Maestro della suspense’; definizione del tutto aderente alla realtà, alla luce del lavoro svolto in tanti anni di attività dal regista e che ha riguardato soprattutto il genere ‘giallo’. Ma al di là di questo livello di lettura iniziale si può affermare che Hitchcock sia comunque uno dei più grandi geni del Cinema di tutti i tempi, e che ha utilizzato il ‘Thrillerunicamente come strumento della propria poetica. Riuscire a creare la ‘suspense’ (egli ci ha esplicitato) non è cosa scontata a priori; farlo (con risultati apprezzabili) richiede un’abilità ed una conoscenza approfondita dei mezzi a disposizione (ed un buon senso del ritmo), che non sono qualità alla portata di tutti. Ed il regista inglese, pur senza contare sulla quantità di effetti speciali oggi disponibili, in questo senso è stato un vero precursore. Basti pensare, ad esempio, a come egli riuscisse ad alimentare la suspense semplicemente collocando in primo piano, dinanzi alla cinepresa, un telefono di dimensioni molto maggiori del normale, e tale da rendere più inquietante e sinistro il suo trillo al servizio delle necessità narrative. La visione attenta (e la conoscenza) di questi aspetti, unita all’indubbio beneficio tecnico-qualitativo  di cui potete godere quali appassionati di ‘Home Theater’, vi consentirà di andare oltre la fase iniziale di approccio puramente spettacolare con il Cinema ed apprezzarne anche i contenuti. Così che sarà possibili discernere quelli che sono i grandi del Cinema da quelli che sono solo degli imitatori, e nemmeno troppo ispirati, oppure scoprire come il lavoro di alcuni autori venga adagiato nell’ampio solco tracciato da alcuni inarrivabili Maestri. Uno dei grandi è ovviamente Alfred Hitchcock e “La donna che visse due volte“, anche conosciuto come “Vertigo“ dal suo titolo originale, è unanimamente considerato dai critici come il più importante e significativo nella filmografia di Alfred Hitchcock ed uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi. Il film è nella forma un’appassionata  storia d’amore ambientata negli scenari (poi resi celebri dal film) di San Francisco, con Kim Novak, oggetto del desiderio per James Stewart (“L’uomo che sapeva troppo”, ”La finestra sul cortile”), uno degli attori preferiti del regista inglese. Hitchcock vedeva il soggetto del film che andava a realizzare come «la storia di un personaggio, il detective John Scottie Ferguson, che soffre di vertigini acute; viene incaricato da un amico di sorvegliarne con discrezione la moglie Madeleine che sembra soffrire di istinti suicidi ed è ossessionata dalla storia di un suo antenato. In un primo tempo l’eroe segue la donna senza farsi notare, poi la salva da un tentativo di suicidio e si innamora di lei, ma non riesce, per colpa delle sue vertigini, a salvarla una seconda volta, quando ella si lancia nel vuoto dalla sommità di un edificio. L’uomo, ossessionato dal senso di colpa per non essere riuscito ad impedire il suicidio della donna, poco dopo conosce una ragazza che sembra la sosia perfetta di Madeline, Judy, ma con una personalità molto diversa, e si sforza morbosamente di farla diventare come il suo amore perduto, la fa vestire nello stesso modo, le fa tingere i capelli e così via. Alla fine scopre di essere stato l’involontario strumento di un omicidio e che le due ragazze sono la stessa persona; così la perde di nuovo, e questa volta per sempre». Tratto da un romanzo di due scrittori francesi che lavoravano in simbiosi, Pierre Boileau e Thomas Narcejac (autori anche di “Les diaboliques”, dal quale era stato tratto uno splendido film da Clouzot), dal titolo “D’entre les morts”, il film è inquietante e si muove tra erotismo e necrofilia; vi si mescolano con una tecnica perfetta una storia d’amore, una ‘gialla’, una che esalta l’ambiguità del ‘doppio’, una psicoanalitica nei meandri della mente dei protagonisti e, di rimando, in quella del regista. “Vertigo“, infatti, con il tormentato e cupo romanticismo di cui è pervaso, ha valenza psicoanalitica per il suo stesso autore che, nel riproporre maniacalmente (qui come in gran parte dei suoi film) il prototipo femminile di donna bionda, algida e sensuale, probabilmente vuol riferirsi ad un antico amore frustrato nei suoi sentimenti, arricchendolo continuamente di connotazioni che indicano puntualmente un’unica tipologia femminile. Orson Welles ha definito il Cinema il più bel giocattolo che sia mai stato regalato ad un bambino, Fellini lo vede come un immaginario teatro in cui estrinsecare le proprie fantasie e renderle palpabili mentre Hitchcock, dal suo canto, lo vede come il mezzo per cui un uomo in preda a sensi di colpa può superare le proprie difficoltà manipolando le altre persone. Nel linguaggio metafilmico del regista niente è esattamente come appare, vi sono molteplici livelli di lettura nel suo Cinema ed è per questo riduttivo definirlo semplicisticamente ‘Re del Brivido’ o ‘Maestro della Suspense’; ma anche nel campo del thriller puro bisogna mostrare doti e qualità particolari. «E’ bello – ha affermato una volta – essere misteriosi, ma non si possono ingannare gli spettatori». I meccanismi della suspense sono delicati ed in questo Hitchcock è stato un autentico, inimitabile ed irraggiungibile maestro. Per “Vertigo“ – un cult assoluto per qualsiasi appassionato di Cinema – egli aveva in animo di trasformare lo shock della narrazione in suspense, e trasformare il film in un lavoro sull’illusione, sull’ossessione cui si può giungere partendo dalla realtà. Il gioiello espressivo realizzato in questa occasione dal regista è stato quello di rivelare quasi subito agli spettatori l’identità della seconda ragazza, contravvenendo le (presunte) regole narrative del ‘giallo’, ma avendo ben chiaro quello che voleva dare ai suoi affezionati spettatori, e cioè che se essi avessero saputo certe cose molto in anticipo rispetto al protagonista, le loro menti avrebbero chiaramente simpatizzato per lui e previsto le sue reazioni e quelle della donna; in altre parole, avrebbero saputo con chiarezza che cosa passava per la testa dei due personaggi, e proprio in questo si annidava il vero dramma. Kim Novak è perfetta, con il suo celeberrimo golfino verde, nel dar vita al fascino misterioso di Madeline/Judy e rappresenta il prototipo dell’immaginario hitchcockiano femminile, la quintessenza essendo rappresentata da Grace Kelly. E pensare che la sua parte era destinata a Vera Miles, già impiegata nel film precedente del regista, “Il ladro”, che fu costretta a rinunciare perché rimasta incinta. E’ celebre la scena in cui Stewart guarda nella tromba delle scale del campanile: per rendere la sensazione della vertigine in ‘soggettiva’, il regista ricorse ad un autentico prodigio tecnico per l’epoca, realizzando una carrellata indietro combinata ad una zoomata in avanti. Saul Bass è stato il disegnatore ed autore dei titoli di testa (anche per “Psyco” e “Intrigo internazionale”), che vi raccomandiamo di non perdere, oltre che del celebre poster, e la colonna sonora è opera del fedele Bernard Herrmann. Vi ricordiamo inoltre che il film fa parte di un pacchetto di cinque film firmati da Hitchcock e girati per la Universal nella seconda metà degli anni Cinquanta e che lo stesso regista acquistò togliendoli per lungo tempo dai circuiti di sfruttamento cinematografico, fino alla metà degli Ottanta quando la figlia, naturale erede, ne rivendette i diritti alla Major. Tra gli allievi va ricordato soprattutto Brian De Palma che, fin dalla prima ora del suo esordio cinematografico, si è dichiarato devoto e ‘cinefilo’ ammiratore del maestro del Thriller, tanto che in ogni suo film ha omaggiato l’inarrivabile regista inglese con una serie di citazioni o rimaneggiando a proprio uso e consumo alcune delle più importanti sue sceneggiature. Questo non significa che De Palma sia un semplice imitatore, egli è un fine cineasta alle prese con una materia (il Cinema, e in particolare quello di Hitchcock) che è diventata a sua volta oggetto di nuovo trattamento cinematografico. Così accade che uno dei suoi migliori lavori, “Omicidio a luci rosse”, si articoli su due dei canoni più celebri tra quelli creati da Hitchcock: il voyerismo dello spiare con un cannocchiale in casa altrui (“Una finestra sul cortile”) e il tema della doppia identità splendidamente esplicitata proprio in  “Vertigo – La donna che visse due volte”, intenzione che si coglie ancor meglio nel titolo originale del film di De Palma, “Body Double”.
Ed ora possiamo goderci il capolavoro di Hitchcock anche in Blu-Ray dopo che, lo ricordiamo, era stato riedito nelle sale cinematografiche nel 1996 ed era uscito nel 1998 in DVD in una versione rimasterizzata, e sottoposta a restauro del colore, sorprendente per qualità complessiva. Un ulteriore lavoro di pulizia e di rimasterizzazione è stato approntato per la versione del film in High-Definition, ed il risultato finale offre il meglio che era possibile ottenere da una pellicola conservata bene ma pur sempre assai datata e qualche piccolo difetto non si è riusciti ad eliminarlo. Per il fruitore finale una visione assolutamente godibile che diventa emozionante per chi il film lo conosce bene e lo ha incluso tra i suoi cult-movie già da tempo. Il quadro video risulta compatto, i neri solidi e profondi, i dettagli sono spiccati, fin nei particolari dei volti e nella texture degli abiti. Colori brillanti e palette cromatica quanto mai solida nel riconsegnarci la magnifica atmosfera che circonda il film (le location a San Francisco e dintorni). Giusto la scena iniziale dell’inseguimento sul tetto con Stewart ed il poliziotto appare un po’ sbiadita con i neri che ‘ondeggiano’. E qualche imperfezione nel trasferimento si coglie in alcuni momenti del finale nella scena all’interno del campanile. Il comparto audio può vantare per la traccia originale in inglese un trattamento surround in DTS-HD Master Audio 5.1 che non è stato invece riservato agli altri film di Hitchcock pubblicati in Blu-Ray e che sicuramente si lascia preferire alla traccia Digital Surround 2.0 italiana. In questo senso è considerevole l’impatto dello score composto da Bernard Hermann, uno di quelli che hanno fatto la storia dell’evoluzione delle musiche per film, riprodotta con assoluta fedeltà e ricchezza di dettagli. I dialoghi sono distintivi sul centrale. Ricchi i Contenuti Speciali che prevedono innanzitutto il commento del regista de “Il braccio violento della legge” e “L’esorcista”, William Friedkin, già presente nell’Edizione Speciale del film in DVD pubblicata per il 50° anniversario nel 2008, gli speciali “L’ossessione per La Donna Che Visse Due Volte: Il capolavoro di Hitchcock prende nuova vita” (29’) dedicato al difficile restauro del film, “Partner nel Crimine: i collaboratori di Hitchcock” (55’), suddiviso in più capitoli dedicati alla costumista Edith Head, al compositore storico dei film di Hitchcock, il grande Bernard Hermann, al mitico titolista Saul Bass ed alla moglie Alma Reville, insostituibile e fidata consigliera del regista, “Truffaut incontra Hitchcock”, un finale alternativo messo a punto per le edizioni estere, “Gli archivi de La Donna Che Visse Due Volte” (con fotografie, storyboard, i disegni, le foto di produzione, il materiale pubblicitario), trailer cinematografici, più il bonus rappresentato dal documento “100 anni della Universal: l’era di Lew Wasserman” che ripercorre la carriera dello storico produttore hollywoodiano.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione della Universal Pictures)

 

NOTE TECNICHE
Il Film

LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE

(Vertigo)

Usa, 1958 129’
Regia: Alfred Hitchcock
Cast: James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes, Henry Jones, Tom Helmore.

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect Ratio: 1.85:1 1920x1080p/AVC
Audio: Inglese DTS-HD Master Audio 5.1
             Italiano, Tedesco, Spagnolo, Francese DTS Digital Surround 2.0
             Giapponese DTS Digital Surround 5.1
 Distributore: Universal Pictures
Prezzo: Euro 18,90 [Blu-Ray + Cartolina da Collezione]