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LA CONVERSAZIONE di Francis Ford Coppola in Blu-Ray

 
 
 
Per molti, ancor più della saga de “Il Padrino”, è questo l’autentico capolavoro di Francis Ford Coppola, un film ‘culto’ interpretato magistralmente da Gene Hackman.
 

 

 

 

Nel bel mezzo della magniloquenza dei due ‘Padrini’ Coppola riesce ad incastonare (perché il successo del primo “Il Padrino” gli permette di ricevere credito da parte delle Major) un gioiello che agli occhi di molti, me compreso, è il suo film più bello, “La Conversazione”, film minimalista nei toni ma assecondato da grande lucidità strutturale e drammatica, che in parte si rifà al “Blow Up” di Antonioni: là erano alcune fotografie a far scattare la molla dell’indagine sull’incomunicabilità del vivere contemporaneo, qui una serie di registrazioni sonore che vanno metaforicamente oltre il tema, arrivando a scrutare nella lacerante ed alienante frenesia della metropoli americana d’insinuarsi nella privacy della gente.  Il film – premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes, quasi a completare un inizio carriera già glorificata dai precedenti Oscar per “Il Padrino” – non solo conferma il genio di Coppola, ma lo rivela compiutamente e ci offre una straordinaria interpretazione di Gene Hackman. In effetti il premio assegnato al film a Cannes sancisce senza mezzi termini la consacrazione come autore di Coppola, perché è risaputo che gli Oscar sono tradizionalmente i premi all’industria del Cinema mentre la Palma d’Oro un premio alla qualità sancita da una giuria altamente competente.

Da un’intervista rilasciata nel ’74 alla rivista specializzata francese, Ecran, Coppola – che all’epoca aveva appena 35 anni – così spiegava la realizzazione del film: «A quell’epoca ero in cattive acque e non potevo produrre da me “La conversazione”, che avevo sempre pronta e che i produttori rifiutavano. Bisognava che trovassi un job, un lavoro per tirarmi fuori dai guai. È per questo che accettai di fare “Il Padrino” per la Paramount. Senza “Il Padrino” non ci sarebbe stata “La conversazione”. Se guadagno ancora molto denaro, l’utilizzerò per fare dei film ancora più ambiziosi di questo!». Il film fu il frutto di una formula produttiva e strategica indipendente grazie alla quale Coppola beneficiò di assoluta libertà creativa, al di fuori degli schemi delle Major. E il merito principale del regista è stato quello di declinare – come meglio non era possibile fare – il cinema americano di genere con il piglio poetico e autorale del cinema europeo. Il racconto intorno a cui ruota il film riconduce inesorabilmente allo scandalo autentico delle intercettazioni che hanno portato allo scandalo cosiddetto ‘affare Watergate’ che coinvolse l’allora presidente degli Stati Uniti, Nixon. E questo nonostante le dichiarazioni rilasciate dal regista che fanno risalire la stesura della sceneggiatura agli anni tra il ’66 e il ’69 e quindi preservano ampiamente le capacità di un autore di anteporre l’intuito alla realtà con i toni dell’arte cinematografica e costituirsi quale anticipatore dei tempi. In parte assecondando il paradosso espresso da Oscar Wilde secondo cui la vita imita l’arte. Il protagonista del film è Harry Caul, un professionista dell’intercettazione sonora – un ‘private eye’ – ingaggiato per svelare tradimenti o carpire segreti industriali, egli ricostruisce la realtà attraverso i frammenti delle sue intercettazioni, filtrando ed amplificando le schegge di suoni con raffinate tecniche di pulizia del suono che provengono dalle sue (per il tempo) sofisticate apparecchiature, ma sempre con un angolo di osservazione soggettivo e non oggettivo, e quindi (comunque) passibile di errore, di distorsione: la lettura dei fatti che si sviluppano sullo schermo sono il frutto della lettura della realtà esterna da parte di Henry, e solo di lui. Un solitario, egli è, che per hobby suona il sax, avviato sulla strada del deterioramento psicologico da un fatto che accade nel corso del suo lavoro e che non vale la pena qui di approfondire. Una lettura metalinguistica del film addirittura potrebbe configurare la vicenda che si sviluppa come una proiezione immaginaria degli incubi paranoici dello stesso protagonista. Per cui non viene svelato completamente allo spettatore se il delitto commesso (descritto con toni espressivi ‘sospesi’ e per molti versi iperrealistici) sia reale o solo immaginato. In estrema sintesi, di un film assai complesso che si presta a numerosi livelli di lettura diversi, possiamo indicare nella ‘violazione del privato’ il fulcro narrativo de “La conversazione”, un privato (altrui) che è il pane quotidiano di Harry ma deflagra quando è quello del protagonista ad essere messo in discussione, messo a nudo; l’intercettatore viene alla fine intercettato, la sua sfera intima è stata violata. Il finale è quanto mai espressivo ed inquietante, non solo della condizione di follia incipiente di Harry ma di quella (in prospettiva) di tutti coloro che ad un simile film si sono posti alla visione. Gene Hackman è perfetto nei panni dell’antieroei Caul, perché rappresenta l’americano medio e anonimo, ideale per dare corpo e anima al protagonista. Ha detto Coppola in proposito: «Hackman era ideale per quel ruolo per la banalità del suo fisico, elemento capitale per questo personaggio. È l’uomo invisibile per eccellenza. Passa il suo tempo a spiare gli altri, ed è talmente ossessionato di essere osservato a sua volta che ha praticamente cessato di vivere, si è ridotto a essere niente». A molti dei fruitori di Cinema, più navigati, questo film ricorderà da vicino un’analoga condizione che emerge da “La finestra sul cortile” di Alfred Hitchcock; lì era un fotografo (James Stewart) immobilizzato nel suo appartamento da un incidente a ‘guardare il mondo’ da un osservatorio privilegiato, il suo appartamento, e utilizzando l’obbiettivo della sua macchina fotografica per ingrandire i particolari della realtà che si configura al suo orizzonte.

 

 

 

 

 

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

NOTE TECNICHE
Il Film

LA CONVERSAZIONE

(The Conversation)
Usa, 1974, 114’
Regia: Francis Ford Coppola
Cast: Gene Hackman, Robert Duvall, Frederic Forrest, John Cazale, Harrison Ford, Cindy Williams.

 

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect Ratio: 1,85:1 / HD 1920x1080p
Audio: Inglese DTS-HD Master Audio 5.1
             Italiano, Spagnolo DTS Surround 2.0
Distributore: Studio Canal/Universal Pictures
Prezzo: Euro 12,90 

 

Extra:

Commento al film di Francis Ford Coppola
Commento al film di Walter Murch
Il Provino di Cindy Williams
Il Provino di Harrison Ford
Niente sigarette
Ieri e Oggi
Intervista a Gene Hackman
La Coversazione in primo piano
Trailer