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L’ARMINUTA di Giuseppe Bonito in Blu-Ray

 

 

 
 
 
 
 
Il film tratto dall’omonimo libro bestseller di Donatella Di Pietrantonio, vincitore del Premio Campiello nel 2017, e diretto da Giuseppe Bonito, è disponibile sul mercato dell’Home Video grazie a Lucky Red che l’ha portato nelle sale e a Koch Media che lo distribuisce.
 

 

«Ero l’Arminuta, la ritornata. Parlavo un’altra lingua e non sapevo più a chi appartenere. La parola mamma si era annidata nella mia gola come un rospo. Oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza», sono le parole del romanzo che delineano la figura delle protagonista tredicenne del film di Bonito che ha incontrato i consensi di critica e pubblico alla Festa del Cinema di Roma lo scorso ottobre; è stato l’unico film italiano in selezione ufficiale. ‘arminuta’, quindi, sta per ‘quella che ritorna’, la ‘rispedita’, e nel film, ambientato in Abruzzo nell’estate del 1975, si racconta di un’adolescente che (dalla città) viene ricondotta in campagna dai suoi genitori biologici (contadini), restituita alla famiglia cui ignorava di appartenere che, non potendola mantenere quando era nata, l’avevano data in affidamento a dei parenti benestanti. Quello che la ragazza non capisce è il perché di una decisione così radicale presa nei suoi confronti senza darle una spiegazione, per tutto il film si domanda cosa abbia fatto per meritarsi questo oppure se il suo trasferimento forzato sia strettamente legato alla malattia della madre Adalgisa. Cercherà di scoprire le cause del proprio repentino trasferimento che si espliciteranno solamente nel finale del racconto; e che noi non sveleremo. La ragazza trova una ‘nuova’, ma ‘antica’ e reale madre, una donna in vestaglia con un’aria di vissuto e di sofferenza, con un malcelato livore verso la vita e priva di qualsiasi parvenza di sorriso, a lei sconosciuta. Trova una ‘nuova’ sorella, più piccola di lei ma che sorregge tra le braccia una bimba ancora più piccola, e due fratelli più grandi. Poi un padre che, senza parlare, tra schiaffi e cinture massacra di botte uno dei figli. Lo sradicamento dalle sue abitudini borghesi determina in lei un impatto brutale: la ragazzina, con il vestitino della festa, si ritrova catapultata in un mondo arcaico e rurale edificato sull’ignoranza e sulle continue tensioni: dalla ridente cittadina di mare (Pescara) si ritrova nell’entroterra abruzzese, dall’agiata condizione borghese passa repentinamente alla povertà, dall’essere figlia unica eccola avere quattro tra fratelli e sorelle. Una storia di contrapposizioni, il racconto filmico procede assecondando il punto di vista dell’adolescente, ricondotta a forza in quella che è in realtà la sua natura, e che non riesce a comprendere il motivo di quel gesto per lei così doloroso. A nostro avviso Giuseppe Bonito, il quarantasettenne regista salernitano, ha inserito la sua opera nel corposo filone di Cinema dedicato alle sofferenze patite dai bambini con risultati soddisfacenti ed un linguaggio oltremodo asciutto; bisogna dire che una certa ‘rigidità’ (in quanto a ritmo, ricostruzione degli ambienti, definizione scarnificata e monodimensionale dei personaggi, sguardi più che movenze, sinteticità dei dialoghi) che si respira nel film, che per molti potrebbe essere un limite, in effetti diventa funzionale per rappresentare (soprattutto) il senso d’incomunicabilità che si percepisce per tutto il film. L’esordio di Bonito era avvenuto nel 2012 con “Pulce non c’è”, premio speciale della giuria di Alice nella Città al Festival di Roma (e Bonito candidato al Nastro d’Argento quale Miglior Regista Esordiente), tratto dal romanzo di Gaia Rayneri, nel 2020 è seguito poi “Figli”, per il quale il regista aveva sostituito all’ultimo momento Mattia Torre, scomparso prematuramente nel luglio del 2019, portandone avanti il progetto nel mentre “L’arminuta” era in fase di pre-produzione. “Figli” era tratto dal monologo scritto appunto da Torre “I figli invecchiano”, interpretato da Valerio Mastandrea che è stato protagonista anche nella pellicola cinematografica. “L’arminuta”, dal romanzo omonimo della teramana Donatella di Pietrantonio (ha firmato anche la

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sceneggiatura assieme a Monica Zapelli), è film riuscito anche per merito della bravura e della credibilità della coppia delle giovanissime interpreti. Non solo Sofia Fiore, chiamata ad interpretare un personaggio (dai capelli rossi, un segno della ‘diversità’) spaesato di ragazza che si ritrova sospesa fra due mondi e vive sentimenti intensi e contrastanti cui la giovane esordiente quattordicenne (originaria di Vasto, in Abruzzo) è riuscita a dare forma in maniera straordinaria. Ma anche la neo sorellina ‘ritrovata’, Adriana (l’incantevole Carlotta De Leonardis), si ritaglia uno spazio da co-protagonista a tutti gli effetti. Le due sorelline ritrovate si fanno forza vicendevolmente, soprattutto la più piccola nei confronti di quella ‘ritornata’, si scambiano segnali di complicità. Nel ruolo della madre ‘nata sotto una cattiva stella’, quella implicita della secolare sottomissione delle donne, è una bravissima Vanessa Scalera. Il padre contadino (interpretato da Fabrizio Ferracane), nonostante i modi ruvidi, mostra comunque momenti di sconosciuta umanità, Andrea Fuorto, il giovane fratello, esprime tutta la fragilità di un mondo sostanzialmente lontano dalla realtà, il sapore della desolazione e della sconfitta.
TECNICA
Sotto il profilo tecnico il Blu-Ray di “L’arminuta” è del tutto rassicurante; nella norma qualitativa dei prodotti medi di ultima generazione. Sebbene non faccia uso di artifici tecnici né tantomeno di effetti speciali e CGI la visione casalinga del film è assolutamente confortevole. I colori sono naturali e le immagini solide e ben dettagliate. Il comparto audio conta una traccia DTS-HD Master Audio 5.1, in Italiano, che pur senza raggiungere picchi elevati di ‘frastuono’ sonoro, e senza impegnare più del dovuto il subwoofer, ci restituisce dialoghi distintivi (seppur ‘sporcati’ da qualche forma dialettale) sul centrale ed un’ottima resa d’ambienza. I Contenuti Extra prevedono, oltre al Trailer, in ‘Dietro le Quinte’ assieme a Giuseppe Bonito, un’intervista al direttore della Fotografia, Alfredo Betrò, gli interessanti provini delle giovanissime protagoniste, ed una featurette su una Prova di Scena.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

NOTE TECNICHE
Il Film

L’ARMINUTA
(L’arminuta)
Italia, 2021, 113’
Regia: Giuseppe Bonito
Cast: Sofia Fiore, Carlotta De Leonardis, Vanessa Scalera, Fabrizio Ferracane, Elena Lietti, Andrea Fuorto.

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect ratio: 2.39:1 1920x1080p/AVC MPEG-4 24 fps
Audio: Italiano DTS-HD Master Audio 5.1
Distributore: Lucky Red/Koch Media