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I MAGNIFICI 7 di Antoine Fuqua in Blu-Ray

 

 

 

 

 

A suo tempo “I Magnifici Sette”, diretto nel 1960 da John Sturges, entrò prepotentemente nell’immaginario collettivo in virtù della fascinazione dovuta ad un magnifico ed impareggiabile cast di interpreti (Yul Brynner, Steve McQueen, Charles Bronson, James Coburn, Peter Vaughan, Eli Wallach, Horst Buchholz),

 

 

al tema musicale iconico e indimenticabile di Elmer Bernstein, e nonostante, all’epoca, stesse iniziando la parabola discendente del genere cinematografico per eccellenza del cinema americano, il Western, il film è stato poi annoverato tra i più grandi di sempre e pure uno dei classici della storia del cinema, al punto che nel 2013 è stato selezionato per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America; a tutti gli effetti la definitiva consacrazione. Il film del 1960 era stato liberamente ispirato a “I sette samurai” di Akira Kurosawa di sei anni precedente ed ambientato nel Giappone dell’età feudale, e in controluce vi si leggevano nitidi e forti i temi cari alla Mitologia della frontiera americana del 19^ secolo, quali l’amicizia virile, l’onore, la ribellione a qualsiasi forma di ingiustizia, l’eroismo. Mito mescolato con la Storia, non sempre ‘autentica’, va detto, nella costruzione della Leggenda della Frontiera. Il remake realizzato lo scorso da Antoine Fuqua ===Consulta la Filmografia===, uno dei più affermati regista di film d’azione metropolitani (“Training Day”, “Shooter”, “The Equalizer”), e presentato alla Mostra del cinema di Venezia nella serata di chiusura, rende anzitutto omaggio al capolavoro di cinquantasei anni prima ma si propone anche come un tentativo di rinverdire i fasti di un genere ricco di suggestioni, e certamente immortale, ma poco frequentato dai cineasti contemporanei. Compito impegnativo, ovviamente, quello di Fuqua, vuoi perché le nuove generazioni di spettatori fanno fatica ad acclimatarsi con quel tipo di epica e vuoi perché, comunque, il confronto con un monumento come il primo “I Magnifici Sette” diventa pratica scomoda per chiunque. Ma Fuqua, con intelligenza e rispetto per un classico, ha scelto di non strafare, di non stravolgere lo spirito dell’opera originaria, ed ha optato per una nuova versione che fosse fedele all’originale, coinvolgendo nel progetto due amici, e abituali presenze nei suoi film, come Denzel Washington e Ethan Hawke. Il controcanto però recita che il film manca di quel quantum di inventiva e originalità che gli spettatori cinematografici più fedeli e navigati si attendono; e non solo si avverte pure la difficoltà di Fuqua di gestire (e scandire al meglio) i ‘tempi’ della narrativa epica western, abituato cm’è ai tumultuosi ritmi dell’action urbano di cui è maestro. Ma la coreografia del finale, della lunga resa dei conti, è ben orchestrata e ripaga lo spettatore più attento di qualche incertezza mostrata nel corso del film. Certo i personaggi, nel rispetto del «politically correct» più attento alle dinamiche della globalizzazione, sono diventati multirazziali (fin dalla presenza dell’afroamericano Denzel Washington ===Consulta la Filmografia=== al posto del calvo ed esotico Yul Brynner), femministi, il confine tra ‘buoni’ e ‘cattivi’ non è così netto come una volta, e questi mostrano quel livello di ferocia sanguinaria e di cattiveria che il film originale non poteva certo permettersi; anche solo numericamente il numero dei morti ammazzati è di gran lunga superiore rispetto al film di riferimento. Mettendo per un attimo da parte che sia John Sturges, con “I magnifici sette” (1960), che Sergio Leone, con “Per un pugno di dollari” (1964), si siano ispirati a due capolavori di Akira Kurosawa provenienti dall’Oriente (rispettivamente “I sette Samurai” del ’54 e “La sfida del samurai” del ‘61), e quindi erano a loro volta rifacimenti di film già esistenti, vanno ricordati i remake di “Quel treno per Yuma” (1957), di Delmer Daves (con Glenn Ford e Van Heflin), riproposto da James Mangold nel 2007, con Russell Crowe e Christian Bale protagonisti, e de “Il Grinta” del 1969, di Henry Hathaway, interpretato dal ‘Mito’ John Wayne, rifatto dai fratelli Joel e Ethan Coen nel 2010 con Jeff Bridges, Matt Damon e Josh Brolin. La storia che conoscono tutti (o quasi tutti) è quella del  manipolo di sette avventurieri dalle più disparate provenienze che decidono di difendere una comunità di umile gente dai soprusi di un prepotente. Al posto del villaggio di messicani troviamo una comunità urbana di coloni, Rose Creek, messa sotto scacco dal magnate Bartholomew Bogue (interpretato da Peter Sarsgaard) che posto le basi di una miniera d’oro nei paraggi e cerca con la violenza di convincere la gente a svendere la propria terra. La vedova Emma Cullen ingaggia così sette fuorilegge perché difendano la popolazione dal minaccioso Bogue … Così Fuqua, nel dichiarare il suo amore assoluto per Sergio Leone, ha spiegato le motivazioni che lo hanno indotto ad accettare la proposta di realizzare il remake del classico di John Sturges: «Quando da ragazzo ho visto per la prima volta “Il buono, il brutto e il cattivo” di Leone ho pensato: ecco, questo è proprio il ghetto dove sono cresciuto (un quartiere povero di Pittsburgh), dove tutti erano brutti, sporchi, sudati, cattivi; ma anche divertenti: uomini con i denti d’oro, i cavalli al posto delle macchine scassate, quelle strade strette tra i palazzi dove c’è sempre qualcuno che cerca di prenderti i soldi o i vestiti», aggiungendo poi: «Leggendo la sceneggiatura ho cominciato a pensare al personaggio del latifondista Bogue, come ad un moderno squalo di Wall Street, ho pensato al terrorismo e a tutti quelli che ancora oggi si approfittano dei più deboli in giro per il mondo; e gli uomini liberi che aiutano i meno abbienti fanno sì che tutta la gente possa ritrovare l’amor proprio e il coraggio di lottare per i propri diritti. Perché bisogna ribellarsi alle prepotenze, bisogna combattere il male». I sette fuorilegge e cacciatori di taglie, sette magnifici antieroi, sono Sam Chisolm (Denzel Washington), Josh Faraday (Chris Pratt), Goodnight Robicheaux (Ethan Hawke), Jack Horne (Vincent D’Onofrio), Billy Rocks (Byung-Hun Lee), Vasquez (Manuel Garcia-Rulfo) e Red Harvest (Martin Sensmeier); hanno origini anche etniche differenti, che Fuqua ha spiegato come maggiore aderenza alla realtà dell’epoca ma che in effetti strizza l’occhio alle platee multietniche globalizzate, e troviamo un afroamericano, un messicano, un nativo americano, un asiatico, un predicatore. Denzel Washington, cowboy di colore vestito di nero, è carismatico come sempre ma insolitamente silenzioso per ragioni di sceneggiatura. La colonna sonora di Simon Franglen e James Horner purtroppo non è all’altezza di quella epica (e diventata popolarissima) composta da Elmer Bernstein, sebbene in qualche frangente (per volere di Fuqua) ci siano richiami precisi al celebre tema.

Complessivamente più che soddisfacente il riversamento in High-Definition del film, distribuito da Universal Pictures Home Entertainment Italia per conto di Sony Pictures, sebbene salti immediatamente all’occhio l’assenza della traccia lossless per il doppiaggio italiano (la sola presenza di una traccia multicanale in 5.1 Dolby Digital); una carenza direi ingiustificabile. Le immagini video sono solide, ben dettagliate, luminose, dall’ottimo bilanciamento cromatico, e si coglie bene la cura posta dai realizzatori nel ricreare un climax western carico di suggestioni visive. Il sonoro, nonostante quel che è stato segnalato in precedenza, offre una risposta dinamica e cristallina di buona godibilità con adeguato bilanciamento dei canali chiamati a intervenire. Certo questa non regge il confronto con l’originale inglese (7.1 DTS HD Master Audio). I Contenuti Extra prevedono una serie di featurette che approfondiscono gli aspetti artistici e produttivi del film; Modalità Vendetta con Antoine Fuqua e i Sette (Visione del film in compagnia del commento del regista e del cast), Quattro scene eliminate dal montaggio finale (07:29), I pistoleri (04:55), gli interpreti raccontano come si siano preparati per entrare nei panni dei personaggi, La conquista di Rose Creek (05:16), come è stata preparata e realizzata una delle scene chiave del film, La regia (05:03), intervento del regista, Bogue la canaglia (05:26), il profilo del ‘villain’ del film, I sette (08:36), presentazione dei protagonisti del film, Musica magnifica (04:10), il lavoro effettuato sulla colonna sonora.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione della Sony Pictures Home Entertainment/Universal Pictures)

NOTE TECNICHE
Il Film 

I MAGNIFICI 7
(The Magnificent Seven)
Usa, 2016, 133’
Regia: Antoine Fuqua
Cast: Denzel Washington, Chris Pratt, Ethan Hawke, Vincent D’Onofrio, Lee Byung-Hun, Manuel Garcia-Rulfo, Martin Sensmeier, Haley Bennett, Matt Bomer, Peter Sarsgaard, Luke Grimes, Wagner Moura, Billy Slaughter, Jonathan Joss, Carrie Lazar.
Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect ratio: 2.39:1 1920x1080p/AVC MPEG-4
Audio: Inglese DTS HD Master Audio 7.1
           Italiano, Francese, Spagnolo, Inglese (per non-vedenti) Dolby Digital 5.1
Distributore: Sony Pictures Home Entertainment/Universal Pictures Home Entertainment Italia