IL MIO AMICO MASSIMO di Alessandro Bencivenga in Blu-Ray
Il 19 febbraio scorso Massimo Troisi avrebbe compiuto 70 anni e il documentario “Il mio amico Massimo” è una sorta di omaggio al grande attore e regista napoletano scomparso prematuramente quasi trent’anni fa nel giugno del 1994. Il Blu-Ray viene pubblicato grazie a Lucky Red, che ha prodotto il docu-film, e Plaion Pictures che l’ha distribuito.
Il documentario, racconta un pezzo privato ed intimo, ma al contempo leggero e a tratti ironico, del comico napoletano relativo a momenti della sua vita, del suo percorso artistico, a partire dagli inizi con il trio La Smorfia, assieme a Lello Arena e Enzo Decaro, fino a “Il postino”, il suo ultimo ‘faticosissimo’ film, che vengono proposti attraverso voci narranti di Lello Arena e Cloris Brosca, e le parole di chi lo ha conosciuto: ci sono le testimonianze di Gerardo Ferrara, controfigura nel suo ultimo film, Gaetano Daniele, Carlo Verdone, Nino Frassica, Roberto Benigni, Massimo Bonetti, Clarissa Burt e Maria Grazia Cucinotta, Ficarra e Picone, Renato Scarpa, e molti dei suoi più intimi collaboratori. Ricordi, ma soprattutto, emozioni e sentimenti. “Il mio amico Massimo” è così opera ricca di suggestioni, di ricordi e di preziosi materiale d’archivio, tra foto d’epoca, momenti delle esibizioni cabarettistiche con La Smorfia, registrazioni televisive e quant’altro, con l’aggiunta di stralci di interviste (nuove e di repertorio) fatte ad amici ed esponenti del mondo dello spettacolo; puntando tutto sugli amici del passato e del presente. Le testimonianze di repertorio si riferiscono ai contributi di Pippo Baudo e Renzo Arbore, per il resto si passa dalle risate di Alfredo Cozzolino alle lacrime di Gerardo Ferrara. Massimo è stato una delle figure più rappresentative della ‘napoletanità’ al pari di Totò, Eduardo De Filippo e – direi – Maradona, rappresentando da antieroe la cultura di Napoli in modo originale ma pur sempre nel solco della tradizione, mettendo alla gogna luoghi comuni e stereotipi col suo inimitabile senso dell’umorismo. La passione per il cinema – si racconta per il tramite di un’intervista concessa da Troisi a Pippo Baudo – pare sia venuta al Massimo bambino alla visione di “Roma città aperta”, di Roberto Rossellini, di nascosto, fuori dal cinema Diana a San Giorgio a Cremano e poi, subito dopo, sovvertire ogni aspettativa di chi lo ascoltava dicendo che, non appena uscito dalla visione, decise che nella vita voleva fare… il geometra. In buona sostanza il docu-film in memoria di Massimo Troisi è scarno ed essenziale nella sostanza, primo di riflessi filmati estrapolati dai suoi film, ad eccezione di alcuni passaggi televisivi. Il lascito artistico di Massimo Troisi ===Consulta la Filmografia=== è patrimonio di tutti coloro che hanno amato ed apprezzato la sua arte, il suo animo gentile, e quel suo cuore malandato che lo ha portato a morire prematuramente (a soli 41 anni il 4 giugno del 1994) ci ha privato di una presenza importante nel Cinema italiano. Siamo tutti orfani di un artista pigro per carattere che ha fatto dell’imperfezione e dell’incompiutezza la propria cifra stilistica, con una recitazione ‘sospesa’, nutrita di esitazioni, disagi, parole sussurrate a bassa voce, gesti reiterati, sintesi poetica della precarietà della condizione umana e rifiuto di qualsiasi retorica e delle frasi fatte. Il docufilm di Alessandro Bencivenga mette l’accento sul tema dell’amicizia e della grande generosità dell’artista. »«Sensibile, ironico e insieme malinconico, innamoratissimo delle donne. Era la persona più fragile e più creativa con cui abbia mai lavorato. Sosteneva che le donne sono troppo gelose, possessive, esigenti e lui non si sentiva alla loro altezza. Ma gli piacevano da morire e, sapendo forse che gli restava poco da vivere, non si negava conquiste ed emozioni»; così ha detto di lui Francesca Neri in un’intervista e Maria Grazia Cucinotta ha aggiunto: «Mi ha insegnato a essere sempre sincera e vera. Chi era Massimo? Unico sia come artista e come uomo». E proprio riguardo le numerose relazioni avute con donne bellissime – come dice in una famosa intervista riproposta in questo lavoro – c’era tutto il suo desiderio di essere amato dalle donne che lo portava a non essere fedele con alcuna di queste. Al tempo delle riprese de “Il Postino” (diretto da/con Michael Radford) che Massimo volle con tutte le sue forze (residue), probabilmente presagendo che fosse poco il tempo rimastogli da vivere, per alcune scene dovette ricorrere all’uso di una controfigura, Gerardo Ferrara, al quale Troisi dedicò un toccante ringraziamento e la cui testimonianza è contenuta in questo documentario. La controfigura di Troisi sul set de “Il Postino” ci mostra il libro di poesie di Pablo Neruda (Philippe Noiret) utilizzato nel film, e la dedica che porta. Per legare insieme alcuno passaggi narrativo e costruire un ponte col passato, Bencivenga ha adottato l’espediente di far rappresentare l’infanzia di Massimo a San Giorgio a Cremano da un gruppo di ragazzini, a ricostruire la spensieratezza di un’infanzia passata per le strade di San Giorgio a Cremano.
TECNICA
“Il mio amico Massimo”, di Alessandro Bencivenga, è disponibile sul mercato dell’Home Video, in un’edizione tecnicamente eccellente, con il blu-ray prodotto da Lucky Red e distribuito da Plaion Pictures. La parte migliore è costituita dal video che risulta impeccabile e di consistente qualità nonostante quella inevitabile disomogeneità (propria dei docu-film) dovuta all’assemblaggio di filmati di diversa provenienza. Quello che è stato girato per l’occasione (le interviste e la ricostruzione di alcuni momenti dell’infanzia di Troisi) hanno un ottimo impatto visivo per nitidezza, resa del dettaglio e palette cromatica dal tocco opportunamente d’epoca. Ma anche i tanti filmati di repertorio, nonostante mostrino ovviamente i segni del tempo in quanto a pulizia, offrono comunque immagini compatte e senza troppe sbavature. Sul fronte audio il docu-film è proposto in DTS HD Master Audio 5.1 e si comporta egregiamente, sebbene i diffusori laterali e posteriori non siano sottoposti ad alcun ‘impegno’ supplementare trattandosi prevalentemente di dialoghi e parti parlate. Così i dialoghi (anche quelli più datati) risultano nitidi sul centrale e assolutamente comprensibili e gli effetti (pochi in realtà) d’ambienza soddisfacenti sull’asse posteriore. Nel finale i bassi prendono il sopravvento el suggestivo momento quando devono enfatizzare il battito del cuore in un momento molto malinconico e struggente. Peccato che nei Contenuti Extra sia presente solamente il trailer, ma poiché si tratta di un documentario la cosa è più che comprensibile.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
NOTE TECNICHE
Il Film
IL MIO AMICO MASSIMO
(Il mio amico Massimo)
Italia, 2022, 80’
Regia: Alessandro Bencivenga
Cast: Lello Arena (voce narrante), Cloris Brosca, Massimo Troisi, Gerardo Ferrara, Carlo Verdone, Nino Frassica, Clarissa Burt, Maria Grazia Cucinotta, Salvo Ficarra, Valentino Picone.
Informazioni tecniche del Blu-Ray
Aspect ratio: 2.35:1 1920x1080p/AVC MPEG-4 24 fps
Audio: Italiano DTS-HD Master Audio 5.1
Distributore: Lucky Red/Plaion Pictures