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FIRST MAN – IL PRIMO UOMO di Damien Chazelle in Blu-Ray 4K Ultra HD

 

 

 

 

L’affascinante ed autentica storia di Neil Armstrong, il primo uomo che sbarcò sulla Luna, viene raccontata in “First Man – Il primo uomo” che è arrivato in DVD, Blu-Ray, 4k Ultra HD e Digital HD il 20 febbraio 2019 con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

 

 

 

 

«Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità», fu la celebre frase pronunciata da Armstrong quando, primo nella storia, mise il suo piede sulla Luna. Il film firmato dal 34enne Damien Chazelle ===Consulta la Filmografia===, regista dei sorprendenti “Whiplash” (3 Oscar su 5 candidature) e “La La Land” (premiato con 6 Oscar, su 14 candidature, e 7 Golden Globe), è stato presentato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia lo scorso settembre e, nella Notte degli Oscar appena conclusasi si è aggiudicato la prestigiosa statuetta per i Migliori Effetti Speciali in capo a 4 ‘Nomination’ iniziali. Era il 20 luglio 1969, quasi cinquant’anni fa, quando il ‘mitico’ Neil A. Armstrong metteva i piedi sulla superficie lunare seguito in ogni angolo del mondo dagli occhi trepidanti di quattrocentocinquanta milioni di spettatori incollati allo schermo del televisore. Fu Neil a rendere ‘reale’ un sogno coltivato nei secoli nell’immaginario di poeti e sognatori che vedevano lassù, in quel globo luminoso, prendere forma a fantasie romantiche e figure misteriose. Utile pure ricordare, in termini cinematografici, come nel 1902 Georges Méliès avesse messo in scena il suo “Viaggio nella Luna”; a ben vedere quello, allora, era un film di pura Fantascienza, quello di oggi è un film ‘storico’. Non è stato accolto con entusiasmo dalla critica, che sovente mostra di avere segni di insofferenza per quel certo modo di affrontare vicende edificanti, ma comunque il film di Chazelle è destinato a rimanere a lungo nella memoria degli spettatori. La ricostruzione del primo leggendario sbarco dell’uomo sulla Luna, ci ricorda una volta di più quanto l’uomo (inteso nell’universalità dei suoi gesti) possa davvero avere lungimiranza ed una visione coraggiosa del suo futuro; e questo – se visto in una ottica di gesti ‘politici’ – potrebbe facilmente essere da monito per la ‘compagnia di giro’ dei politici che oggi affollano (indegnamente) i posti del potere in giro per il mondo. Paradossalmente a quei tempi, mezzo secolo fa, il mondo era diverso, molto diverso, quando l’era digitale nemmeno si pensava cosa fosse, né si ipotizzasse ancora e la ‘Corsa allo Spazio’ era il pepe della rivalità egemonica tra russi e americani, ben oltre la Guerra Fredda di tempi addietro, nella sfrenata competizione sulle spedizioni nello spazio tra le due più grandi potenze del mondo. Il problema maggiore con cui si è misurato Chazelle è stato quello di come raccontare in maniera nuova una storia notissima, già corroborata a suo tempo da un amplissimo ventaglio di immagini iconiche, ed il regista vi ha provveduto concentrando la sua attenzione su una visione claustrofobica e sulla nostalgia per la dimensione umana tenendo ben fermi i piedi sugli accadimenti realistici della missione. In effetti il film riesce a resuscitare un’epoca apparentemente così lontana, rendendola epica e collettiva nei risultati, senza però smarrire il senso profondo del contributo dato dagli individui all’impresa. E gli affetti in questa direzione assumono un ruolo decisivo, quasi struggente. Il mondo, successivamente, è cambiato ancora più velocemente e la nostra centralità è stata occupata dai computer e dal digitale e lo spazio si è trasformato in ‘virtuale’. E quell’allunaggio raccontato così in soggettiva, così ‘fisico’, regala una buona dose di suspense. Il cinema di Chazelle, classe 1985, come era già accaduto per i precedenti, significativi “Whiplash” e “La La Land”, fa leva sulle ossessioni che accompagnano i protagonisti; in “First Man” è la contiguità con la Morte che sembra seguire l’ingegnere aeronautico e pilota Armstrong (magnificamente interpretato da Ryan Gosling) passo passo come un’ombra anche al di là della rischiosa e pionieristica missione che lo ha reso celebre: a partire dalla morte della figlia a 2 anni, per un tumore, alla scomparsa di colleghi di lavoro ad altri segnali inquietanti. Il regista, alla lettura della biografia di Neil A. Armstrong (scritta nel 2005 dal professor James R Hansen, studioso di storia aereospaziale all’Università di Auburn in Alabama) è rimasto colpito dal travagliato cammino dell’uomo Neil verso la meta, punteggiato da contrattempi, rischi e (possibili) fallimenti, mettendo in evidenza la sfera intima dell’uomo che si mise al servizio di un progetto che era al contempo ‘idea’ e ‘speranza’, poi concretamente, a conti fatti, trasformatasi in una impresa memorabile; e superando quella linea di confine che separa il noto dall’ignoto, la sicurezza dalla paura. Alcuni momenti narrativi sono depotenziati dagli elementi drammaturgici per il fatto che lo spettatore sa già in anticipo che la missione finirà con un trionfo. Perché “First Man” non è un film di impianto biografico tradizionale, il cosiddetto biopic (acronimo inglese di ‘biographic motion picture’), ma propone un esemplare ed estenuante percorso di sopravvivenza, in un ambito (quello della missione estrema, sotto controllo ma non scevra da contrattempi fatali) che non consente di fare passi indietro, con Armstrong sottoposto ad una prova di resistenza fisica e mentale alle soglie dello spazio, un personaggio iconico, eppure schivo ed introverso, riluttante a considerarsi un eroe e niente affatto ambizioso. Ryan Gosling ===Consulta la Filmografia===, dopo il successo ottenuto con “La La Land”, torna a lavorare con Chazelle vestendo la tuta spaziale del famoso astronauta, mentre una bravissima e sorprendente Claire Foy interpreta il ruolo della moglie Janet in posizione per niente defilata rispetto al marito astronauta al centro delle attenzioni mediatiche, e Jason Clark veste i panni del collega Edward White tragicamente morto nell’incidente dell’Apollo 1 a Cape Canaveral del gennaio 1967. Vogliamo poi in tema ricordare il film del 1983 “Uomini veri”, di Phil Kaufman: “The Right Stuff”, il titolo originale, ovvero ‘la stoffa giusta’. Damien Chazelle è regista eclettico e disinvolto nell’intrecciare nei suoi film generi diversi in nome dell’entertainment ma, nonostante i premi ed i consensi ottenuti con i suoi film precedenti, è autore in parte non ancora ‘compiuto’, ha comunque tempo dinanzi a sé per affinare i contenuti e la forma espressiva del suo Cinema. Film scritto da Josh Singer (quello di “The Post” e “Il caso Spotlight”) e dallo stesso Hansen, autore della biografia prima citata, mentre produttore esecutivo è Steven Spielberg, “First Man” funziona bene nella prima parte, quella più intima, e per molti versi inedita alla maggior parte degli spettatori, quando l’epica della conquista spaziale viene decostruita e commisurata alla dimensione umana, poi alla fine, quando il ‘già scritto’ prende il largo rispunta inevitabilmente la retorica. Ma “First Man”, probabilmente, ad una lettura più attenta, può essere accomunato a “Whiplash” e “La La Land” da un sottile filo rosso, ovvero dalla nostalgia per un America che non c’è più.

 

 

 

TECNICA
Il film, oltre che in 4K Ultra HD (in una confezione doppia che include il 4K Ultra HD Blu-Ray e il Blu-Ray), è disponibile anche nei formati standard singoli del DVD e del Blu-Ray. Il disco 4K Ultra HD comprende gli stessi Contenuti Extra della versione Blu-ray, tutti nella risoluzione straordinaria 4K. Il 4K Ultra HD, su opportuno televisore 4K HD, è la migliore esperienza visiva oggi realizzabile per la visione di un film, con risoluzione 6 volte superiore rispetto al DVD ed un sonoro in modalità surroud, identica a quella delle sale cinematografiche. Il 4K Ultra HD presenta la combinazione della risoluzione 4K di quattro volte superiore al classico HD, la brillantezza dei colori dell’High Dynamic Range (HDR) con una resa audio totalmente immersiva per un’esperienza sonora multidimensionale. Nel suo formato video “First Man”, che è stato girato in pellicola, si propone con diverse soluzioni che vanno dal più convenzionale ‘aspect ratio’ di 2.39:1 ad alcune parti girate in 16mm ed una addirittura in IMAX (favoloso, da riferimento assoluto), relativa alle spettacolari scene finali ambientate sulla Luna, con il quadro ampliato a 1.78:1. Il ‘look’ generale – fotografia e ambientazioni – del film cerca di recuperare il sapore ‘vintage’ dell’epoca in cui si svolgono i fatti, anche ricorrendo ad una certa grana, che non è elemento di criticità (se alcuni elementi del quadro video perdono di dettaglio ed altri appaiono ammorbiditi) quanto piuttosto funzionale allo scopo dei realizzatori nel voler fornire una visione ‘anni Sessanta’. Ovviamente sale sugli scudi la versione in Ultra HD, straordinariamente efficace nella fruizione domestica di “First Man”: nei contrasti e nei dettagli delle scene all’aperto, nella varietà delle soluzioni cromatiche, nei primi piani dei protagonisti così come all’interno della navicella spaziale. Il comparto audio si assesta sugli standard qualitativi prodotti negli ultimi tempi dalla Universal Pictures, per cui abbiamo la codifica Dolby Digital Plus 7.1 – sorprendentemente eccellente – per la traccia italiana e Dolby Atmos/True HD per l’originale inglese. Ottimo il contributo fornito dal canale LFE nelle scene operative di maggior appeal ‘spaziale’ (con il lancio di Apollo 11), laddove il campo sonoro diventa davvero incisivo. Naturalmente ancor più efficace è il Dolby Atmos inglese per dinamica e coinvolgimento sonoro. I Contenuti Speciali contemplano: Il Commento al Film del regista Damien Chazelle, dello sceneggiatore Josh Singer e del direttore del montaggio Tom Cross, le Scene tagliate ed eliminate e le featurette “Ricreare l’Allunaggio”Filmato in IMAX per mostrare la vastità della Luna, scoprite tutto ciò che è stato necessario per ricreare il momento più famoso nella storia della NASA, “Un Piccolo Passo per un Uomo, ma un Grande Balzo per l’Umanità” – Uno studio del personaggio eroico, “Puntare alla luna” in cui il regista spiega come è stato coinvolto nella realizzazione del film, “First Man – Il primo uomo” porta alla luce tutto l’incredibile lavoro dei singoli individui che ci hanno portato fino alla Luna e indietro, “Le Riprese alla NASA” – Sentite direttamente da Ryan Gosling e dal regista Damien Chazelle come girare alla NASA abbia apportato un’ineguagliabile autenticità al film, “L’Addestramento degli Astronauti” – Vola dietro le quinte del campo di addestramento di 3 giorni a cui ogni attore ha dovuto partecipare per poter effettuare le riprese di “First Man – Il primo uomo”, “Missione andata male” sulla ricostruzione dell’incidente occorso ad Armstrong e rievocato in “First Man”, e altro ancora. Peccato davvero per la mancanza di materiale storico d’archivio che sarebbe stato oltremodo opportuno consultare in questa occasione.

 

(Luigi Lozzi)                                                        © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 


(immagini per cortese concessione della Universal Pictures)

 

 

 

NOTE TECNICHE
Il Film

FIRST MAN – IL PRIMO UOMO 

(First Man)
Usa, 2018, 141’
Regia: Damien Chazelle
Cast: Ryan Gosling, Claire Foy, Jason Clarke, Kyle Chandler, Corey Stoll, Patrick Fugit, Christopher Abbott, Ciarán Hinds, Olivia Hamilton, Pablo Schreiber, Shea Whigham, Jon Bernthal, Cory Michael Smith, Lukas Haas, Brian d’Arcy James, Ethan Embry, Brady Smith, Perla Middleton, Nelson Bonilla, Anna Chazelle, J.D. Evermore, Steve Coulter, Philip Boyd, William Gregory Lee, Dustin Lewis, Stephanie Turner, Kris Swanberg, Gavin Warren, James R. Hansen, Chris Ward (I), John David Whalen, Charles Carroll, Mark Kelly, Maria Z. Wilson, Michael Lee Kimel, Luke Winters.

Informazioni tecniche del Blu-Ray 4K ULTRA HD

Aspect ratio: 2.39:1 2160p UHD DOLBYVISION/HDR10 

Audio: Inglese Dolby Atmos; Italiano, Francese, Ungherese Dolby Digital Plus 7.1; Ceco, Polacco Dolby Digital 5.1
Distributore: Universal Pictures Home Entertainment Italia