Musica

CD-Teca Ideale: 40 Anni – Limited Edition di Lucio Battisti

 

 
 
 
 
 
ARTISTA: LUCIO BATTISTI
TITOLO: 40 Anni – Limited Edition
ETICHETTA: Numero Uno / Sony Music (2 CD)
ANNO: 2012
 

 

 

Gli anni tra il 1971 e il 1973 sono stati i più ricchi e densi (per concentrazione) di capolavori della scena musicale internazionale in ambito rock di tutti i tempi. Se ne potrebbero segnalare così tanti che la cosa ci porterebbe via tanto dello spazio a disposizione. Vi possono bastare – scritti di getto e alla rinfusa – “Led Zeppelin IV” dei Led Zeppelin, “Imagine” di John Lennon, “All Things Must Pass” di George Harrison, “Harvest” di Neil Young, “Teaser and Firecat” di Cat Stevens, “Nursery Crime” dei Genesis, “Abraxas” dei Santana, “Island” e “Lark’s Tongues In Aspic” dei King Crimson, “Sticky Finger” dei Rolling Stones, “Aqualung” dei Jethro Tull, “Three Friends” dei Gentle Giant, “Tarkus” degli Emerson, Lake & Palmer, “Atom Heart Mother” e “The Dark Side Of The Moon” dei Pink Floyd, “4 Way Street” di Crosby, Stills, Nash & Young,  “Talking Book” e “Innervision” di Stevie Wonder, “Mud Slide Slim & The Blue Horizon” di James Taylor, “Tapestry” di Carole King, “Don’t Shoot Me I’m Only The Piano Player” di Elton John, “Made in Japan” dei Deep Purple, “Over-Nite Sensation” di Frank Zappa, “Ziggy Stardust” e “Aladdin Sane” di David Bowie, “All Directions” dei Temptations, “What’s Goin’ On” e “Let’s Get It On” di Marvin Gaye? E l’Italia non è stata a guardare, accanto ai gioielli del nascente Progressive italiano (di Banco del Mutuo Soccorso e Premiata Forneria Marconi), accanto ai celebratissimi “Non al denaro, non all’amore né al cielo” di Fabrizio De Andrè e “Radici” di Francesco Guccini, ci sono due dei capolavori assoluti nella discografia di Lucio Battisti, “Umanamente uomo: il sogno” e “Il mio canto libero” usciti nel 1972 e che vengono celebrati per il loro quarantennale con un cofanetto doppio ‘Limited Edition’ che li contiene entrambi. Erano quelli anni in cui i dischi di qualità erano anche gli stessi che entravano prepotentemente nelle classifiche di vendita, un trend che al giorno d’oggi non trova che pochissimi riscontri, in Italia come nel mondo anglosassone. Sappiamo bene come Battisti sia stato sovente oggetto di ristampe e di compilation, fors’anche inutili in qualche caso, per cui ad un esame appena superficiale anche questa potrebbe sembrare l’ennesimo assemblaggio selvaggio dedicato all’indimenticabile cantautore reatino, autentico ‘rivoluzionario’ della scena musicale italiana a partire dalla fine degli anni Sessanta. Invece il box a forma di libro contiene una serie di inediti legati a versioni di successi di Battisti, cantati dallo stesso Lucio, approntati per il mercato estero. E c’è un’altra ragione che ce lo fa apprezzare ed è la considerazione che intanto in questi 40 anni si sono avvicendate almeno un paio di generazioni di fruitori di musica, e non è del tutto certo che l’ultimissima di queste abbia una piena e sana consapevolezza di quanto l’artista sia stato importante e fondamentale sulla scena musicale.
Battisti è senza dubbio la personalità che più di qualsiasi altra ha concorso ad elevare il gusto della musica leggera italiana, impantanata tra Sanremo, Canzonissima e Zecchino d’Oro, in un periodo in cui ‘cuore’ continuava ancora a fare ‘rima con amore’. E in capo a pochi anni, dopo aver creato pure una sua etichetta discografica, la Numero Uno, assieme al sodale Mogol, ha sfornato nel 1972 due dei suoi più luminosi capolavori (musicali e concettuali): “Umanamente uomo: il sogno” e “Il mio canto libero”, rispettivamente sesto e settimo album della sua discografia. Il primo uscito il 24 Aprile 1972 quando Lucio aveva 29 anni, il secondo nel novembre dello stesso anno, con cui raggiunge una delle vette più alte della sua carriera e Mogol livelli di poesia inusitati con i suoi testi. Già con “Amore e non amore” del ‘71, l’ultimo inciso per la Ricordi, Battisti aveva iniziato a dare ai suoi album una compattezza espressiva prossima ai ‘concept’ tanto in voga in quel periodo, e su queste basi si collocano questi, come quelli successivi.
Preceduto dalla pubblicazione nel novembre 1971 di ”La canzone del sole/Anche per te”, primo singolo della nascente Numero Uno e che negli anni diventerà la canzone più popolare di Battisti,  esce il primo album per la nuova etichetta nell’aprile del 1972, “Umanamente uomo: il sogno”. Fin nella concezione della label indipendente che vuole introdurre nuova freschezza nel panorama musicale italiano, con progetti giovani e innovativi, si coglie quanto importante e originale sia la svolta che la coppia Battisti-Mogol intende attuare. Così questo album si impone come fondamentale testimonianza del cambiamento voluto dall’artista che guarda ai suoi lavori non come semplici raccolte di canzoni ma come progetti compatti realizzati intorno all’ispirazione-guida di un particolare momento creativo. Nessuno delle canzoni presenti su “Umanamente uomo” è banale, ma certamente si elevano sulle altre “I Giardini di Marzo”, “E Penso a Te”, uno dei punti più alti della produzione battistiana, “Comunque Bella”, intimista e tutta giocata sul suono della chitarra,  e “Innocenti Evasioni”. Già “I Giardini di Marzo”, pezzo che apre l’album, è una canzone sublime, affascinante e soprattutto originale nella sua struttura, destinata a depositarsi per sempre nella memoria collettiva del nostro paese. Grazie al magnifico testo di Mogol racconta la solitudine (“L’universo trova spazio, dentro me/ Ma il coraggio di vivere quello ancora non c’è”) e l’incapacità di comunicare, ed è straordinariamente evocativo (“Io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti/ Il più bello era nero con i fiori non ancora appassiti”).
“Il mio canto libero”, al culmine di un approccio sperimentale lievitato anno dopo anno, è disco dalle trame musicali assai complesse, ma il pubblico di Lucio aveva imparato, fin dagli anni precedenti, ad ‘affidarsi’ e ‘fidarsi’ del percorso evolutivo del proprio beniamino, così che con questo album si realizzava un approdo ed una ‘comunione’ tra artista e il suo pubblico che solo 3/4 anni prima sarebbero stati impensabili. Vi si parla di libertà e amore, di rabbia e di grandi spazi, ed il supporto di Mogol è ineguagliabile (“come può uno scoglio arginare il mare?”) e prende forma l’animo ecologista della coppia di autori. Contiene alcune delle canzoni più elaborate di Lucio ma anche più conosciute ed amate dal suo pubblico che, vogliamo ricordarlo ancora una volta, è l’autentica cartina di tornasole per verificare la bontà dell’evoluzione della poetica di Battisti, passato da “La farfalla impazzita” (eseguita nel ’68 a Sanremo da Johnny Dorelli e Paul Anka) a un pezzo così ‘difficile’ e articolato come “La luce dell’Est” (“A te che sei il mio presente a te la mia mente/ e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri/ per lasciar solo posto al tuo viso/ che come un sole rosso acceso arde per me”). Ma ci sono pure presenti – meravigliose – la title track, “Il Mio Canto Libero”, che è un capolavoro assoluto, ricco di pathos e con quella indimenticabile melodia in crescendo, “Io Vorrei…Non Vorrei…Ma Se Vuoi…”, “Vento nel Vento”, “L’Aquila”, “Luci-ah”, “Confusione”, “Gente Per Bene e Gente Per Male”.
Il cofanetto che racchiude i due dischi insieme in una elegante confezione si distacca per bontà dalle numerose compilation antologiche e ristampe proposte in passato e a molti deve essere sfuggita la qualità del contenuto. Ai pezzi già presenti nei due dischi vengono aggiunte sei canzoni quali Bonus Track, tre per ogni disco: ”Anche per te” e “La canzone del sole” che erano state pubblicate all’epoca solo su 45giri; “The Sun Song”, (versione inglese de “La canzone del sole” già pubblicata sull’album “Images”), “La canción del sol” e “Mi libre canción” in spagnolo e infine “Luci-ah” in tedesco. La confezione comprende anche un interessante booklet di 52 pagine con foto, copertine, un racconto delle vicende che hanno portato alla costituzione della Numero Uno, e commenti ai brani presenti nei CD.

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

40 ANNI – Limited Edition – Box 2 CD – LUCIO BATTISTI

(Sony Music / Numero Uno 872544592)
CD 1: UMANAMENTE UOMO: IL SOGNO:
I giardini di marzo • Innocenti evasioni • … e penso a te • Umanamente uomo: il sogno • Comunque bella • Il leone e la gallina • Il fuoco • Sognando e risognando • Anche per te [Bonus Track] • La canzone del sole [Bonus Track] • The Sun Song [Bonus Track].
CD 2: IL MIO CANTO LIBERO:
La luce dell’Est • Luci-ah • L’aquila • Vento nel vento • Confusione • Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi • Gente per bene e gente per male • Il mio canto libero • La canción del sol [Bonus Track] • Mi libre canción [Bonus Track] • Luci ah [Bonus Track].