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SHARK – IL PRIMO SQUALO di Jon Turteltaub in Blu-Ray

 

 

 

 

 

 

Da quando nel 1975 Steven Spielberg lanciò in tutto il mondo il suo blockbuster “Lo Squalo”, la figura del predatore più temuto degli oceani è assurto a figura simbolo del terrore inconscio che le profondità marine possono incutere in chi si avvicina alle acque azzurre di spiagge e distese marine. Non sorprende quindi che un film come “Shark – Il primo squalo”, nonostante sia stato concepito come ‘horror del profondo’ eccessivo e debordante, possa essere stato un successo ben oltre i suoi meriti precipui.

Shark – Il primo squalo” è un blockbuster di grandi dimensioni (budget da kolossal di 150 milioni di dollari) come sono grandi le dimensioni del megalodonte (da qui il titolo originale di “The Meg”) protagonista del film, gigantesca creatura preistorica che scorrazzava negli oceani del Paleozoico, tre volte più grande del suo parente più stretto, già di suo temibile, lo squalo bianco, e al cui confronto il predatore di spielberghiana memoria impallidisce. Nel Cinema si sa – sono alcuni trattati di psicologia a confermarlo a più riprese – le creature minacciose delle profondità marine affascinano lo spettatore perché fanno riemergere non solo mostri spaventosi ma riportano in superficie anche un inconscio di ognuno di noi strettamente legato alla fase prenatale vissuta nel ventre materno. Film come “Moby Dick” di John Huston o addirittura “Chiedo Asilo” di Marco Ferreri, con Roberto Benigni protagonista, e lo stesso “Lo Squalo” di Spielberg, sono significativi a tal proposito. Ecco quindi che, in questi anni di iper-sfruttamento e ‘consumo’ degli effetti speciali, un film del genere possa andare incontro al consenso delle platee senza difficoltà alcuna. Il film è derivato da un romanzo di Steve Alten uscito nel 1997, “Meg”, che non aspettava altro che essere adattato per il grande schermo. A questo aggiungiamo che già una decina d’anni fa avevano fatto capolino alcuni ‘z-movie’ dedicati ad una mostruosa e gigantesca creatura capace di fare cose impensabili che, dopo il primo spiazzante impatto, si erano ritagliati un angolo di ‘cult’ nel Cinema dell’eccesso. Era la casa di produzione Asylum che ci ha regalato la saga di “Sharknado” con tanto di squali volanti e motoseghe. Sinossi: l’esperto in missioni di salvataggio a profondità marine estreme Jonas Taylor ha deciso di ritirarsi nel momento in cui alcuni dei suoi collaboratori più stretti sono venuti a mancare. Intanto, al largo delle coste cinesi, dove è collocata l’avveniristica stazione Mana One, viene fatta una scoperta rivoluzionaria: esiste un’area dell’Oceano Pacifico che è addirittura più profonda della Fossa delle Marianne. In una operazione esplorativa alcuni studiosi rimangono intrappolati a grande profondità ed è per questo che Taylor ritorna indietro sulle sue decisioni e si rende disponibile ad intervenire, visto che tra le persone che rischiano la vita c’è anche la sua ex-moglie. Nel tentativo di riportare in superficie il veicolo anfibio dalle profondità degli abissi l’uomo si ritroverà faccia a faccia con un antenato preistorico degli squali, un mastodontico megalodonte che riemerge in superficie, avvicinandosi minaccioso alle coste piene zeppe di bagnanti e imbarcazioni, con gli immaginabili danni che può arrecare… A farsi carico del progetto arricchito da capitali cinesi, dopo svariati avvicendamenti (in predicato c’è stato pure Eli Roth ed il soggetto è transitato pure dalle mani di Jan De Bont e Guillermo Del Toro), ha provveduto Jon Turteltaub ===Consulta la Filmografia===, un regista di sicuro affidabile; è la terminologia che si utilizza per autori di solida esperienza, ma Turteltaub ha dalla sua probabilmente qualcosa di più. Il suo cinema spazia fra commedie romantiche e film fantastici, lo ricordiamo autore del delizioso “Cool Runnings – Quattro sottozero” (1993) ispirato alla Nazionale di bob della Giamaica che partecipò ai Giochi Olimpici Invernali di Calgary nel 1988, del misterioso, ma alla fine strappalacrime, “Phenomenon” (1996), con John Travolta, di “Instinct – Istinto primordiale” (1999), con Anthony Hopkins, della trilogia avventuroso-fantastica interpretata da Nicolas Cage e composta da “Il mistero dei Templari” (2004), “Il mistero delle pagine perdute” (2007) e “L’apprendista stregone” (2010) e di “Last Vegas” (2013) con i simpatici vecchietti Michael Douglas, Robert De Niro, Morgan Freeman e Kevin Kline protagonisti. Il film diverte come un ‘pop-corn movie’ per famiglie, carico di stereotipi e non dissimile da film come “Jurassic World”, “Paradise Beach: dentro l’incubo”, “L’orca assassina”, “Anaconda”, “Piranha” o “Godzilla”, per un paio d’ore lascia a riposo il cervello, piacerà a quelli che amano questo genere di Horror e lascia scaturire qualche brivido lungo la schiena; e si sappia che per necessità di ampliare i potenziali fruitori sono state peraltro tagliate o edulcorate le sequenze più sanguinose. A mediare le finalità globalizzate della produzione tra Stati Uniti e mercato asiatico, in particolare quello cinese, per “Shark – Il primo squalo” sono stati scelti quali interpreti l’inossidabile star britannica dell’Action Jason Statham ===Consulta la Filmografia=== e la popolare attrice cinese Bingbing Li, già utilizzata in occidente per film come “Resident Evil: Retribution” (2012), di Paul W.S. Anderson, e “Transformers 4 – L’era dell’estinzione” (2014), per la regia di Michael Bay. Statham, perfettamente a suo agio nelle scene più movimentate, conferma quella ‘presenza fisica’ da eroe indistruttibile che lo ha reso un beniamino del pubblico dell’Action, molto amato anche sul mercato cinese. In capo agli innumerevoli ‘monster movie’ realizzati, il predatore implacabile, in questo caso, è inedito e ben fatto, per cui, benché si vada ben oltre ogni verosimiglianza, di certo il divertimento ‘elettrizzante’ e fracassone, da multisala pieno di popcorn o da visione domestica in allegra compagnia, è garantito.

Tecnica

Shark – Il Primo squalo” è stato trasferito in High-Definition 1080p codificato AVC (Aspect ratio 2.40:1) ed è assolutamente di impeccabile fattura sotto ogni profilo e si attesta su standard elevati di nitidezza; neri assai solidi, grande livello di dettaglio sia nei primi piani che nei campi medi, mentre nei lunghi si perde un po’ di fuoco ma è cosa del tutto ininfluente. Il comparto audio poggia su una traccia italiana DTS-HD MA 5.1 mentre l’originale inglese è offerto in un Dolby Atmos che, anche grazie ai sottotitoli presenti, si lascia certamente preferire se si è alla ricerca di un sonoro coinvolgente e dinamico di alto livello e di buona resa surround. I Contenuti Extra (sottotitolati) comprendono il “Making of Chomp on This” (12′) e la featurette “Creating the Beast” (10′); credo proprio che si potesse fare meglio.

 

(Luigi Lozzi)                                                     © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

 

 


(immagini per cortese concessione della Warner Bros. Home Entertainment Italia)

 

 

 

 

 

NOTE TECNICHE

Il Film 

SHARK – IL PRIMO SQUALO 

(The Meg)
Usa/Cina, 2018, 113’
Regia: Jon Turteltaub
Cast: Jason Statham, Bingbing Li, Rainn Wilson, Cliff Curtis, Winston Chao, Shuya Sophia Cai, Ruby Rose, Page Kennedy, Robert Taylor, Ólafur Darri Ólafsson, Jessica McNamee, Masi Oka.

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect ratio: 2.40:1 1920x1080p/ MVC MPEG-4

Audio: Italiano, Inglese Dolby Atmos / Italiano DTS-HD MA 5.1 
Distributore: Warner Bros. Home Entertainment Italia