ESCAPE ROOM TRILOGY in Blu-Ray da Midnight Factory
Tuttavia rientra nel novero d’un filone che negli ultimi tempi ha calamitato le attenzioni degli appassionati ed ottenuto a sua volta molti consensi e buoni risultati al Box-Office. Negli ultimi anni infatti è esploso in tutto il mondo, Italia compresa (ce ne sono a Roma e Milano), il fenomeno ludico delle ‘Escape Room’, gioco di logica e fuga dal vivo, stanze a tema in cui si viene rinchiusi con i propri amici e solo quando viene data soluzione ad alcuni indovinelli si ottiene la possibilità di uscire. L’Escape Room è un gioco di società nato nel 2008 in Giappone da Takao Katoe e si è sorprendentemente diffuso a macchia d’olio dall’Asia all’Europa, fino in America. Nella stanza ci sono soprammobili, monitor con pasword da trovare, cassettiere chiuse da lucchetti, e ovunque enigmi da risolvere. Esistono ambientazioni di ogni tipo: da quelle vittoriane a quelle in stile Los Angeles noir anni Quaranta. Saper fuggire è un’arte, soprattutto se per farlo bisogna dare fondo alle abilità di logica, calcolo e intuizione. La sfida è sbloccare le porte nel minor tempo possibile e la vittoria risiede nella soddisfazione dell’avercela fatta. Il fenomeno – come detto – sta spopolando in tutto il mondo, tanto che sono state allestite un po’ dappertutto stanze sempre più grandi, enigmi sempre più complessi, diversi livelli di difficoltà che producono un business clamoroso che si riverbera inevitabilmente sugli schermi cinematografici. E sulle ali di questo successo si è registrata la creazione di numerosi film costruiti sugli elementi caratteristici del gioco; racconti intrecciati e sviluppati in un percorso, tra indovinelli, enigmi, misteri e soluzioni che portano al rebus successivo. Di natura Horror come è facile intuire. Più in generale possiamo affermare che l’Horror è genere che gode in assoluto di buona, se non ottima, salute. Infatti l’universo dell’horror a basso costo, negli ultimi anni, ha riscosso notevoli successi e sfornato pellicole di ottimo livello: vedi i titoli targati Blumhouse che hanno sbaragliato la concorrenza in quanto ad originalità e contenuti. I film della trilogia in questione però, oltre ad avere il merito di essere stati realizzati prima di quello di Robitel e di avere una decisa componente splatter, aggiungono quel quid di trappola mortale, che può portare anche alla morte, e mettono pepe alla narrazione. Nuove sfide, enigmi sempre più contorti, la vita che si trasforma in un gioco mortale. Il primo “Escape Room” è arrivato direttamente in Home Video pochi mesi fa, nella prestigiosa collana Midnight Factory, nonostante nel maggio del 2018 fosse stato in predicato per una uscita in sala, poi misteriosamente annullata, ed ha il merito di aver bruciare sul tempo la concorrenza, dando alla luce il primo horror dedicato alla nuova forma di intrattenimento. Sinossi: Sei amici, in cerca di una serata alternativa, provano un’escape room, un gioco reale in cui, chiusi in una stanza, dovranno risolvere una serie di enigmi per poterne uscire. Ma stavolta oltre all’uscita, dovranno guadagnarsi il diritto a sopravvivere… Film a basso costo che è stato affidato dalla Voltage Pictures a Will Wernick, giovane cineasta di Los Angeles, già conosciuto per alcuni cortometraggi e i più lunghi “Alone” e “The Breaks”. Un pizzico di “Cube – Il cubo” del 1997, un pò delle radici claustrofobiche ed enigmatiche della saga di “Saw”, un tocco di “Hostel” e di “Quella Casa nel Bosco”, sono i precedenti cinematografici con l’escape room, il film attinge totalmente dall’immaginario horror e thriller degli ultimi anni, ci riesce sufficientemente bene, offrendo
intrattenimento e adrenalina al suo pubblico; ed il gioco tra reale e immaginario rimanda pure a “Scream 3” di Wes Craven e perfino “The Game” di David Fincher. Nel film la svolta imprevedibile avviene quando ci si accorge che l’inferno di manette e porte da aprire in cui si è capitati non è un gioco, ma è reale; e gli errori si pagano con la propria vita. I protagonisti devono usare solo la loro intelligenza per poter andare avanti. Solo coloro che saranno in grado di sopravvivere avranno superato la loro terribile prova, questo i protagonisti lo sanno bene, ciò che invece scoprono con il tempo è che non c’è spazio per un eventuale aspetto ludico della faccenda: è tutto reale, non c’è nulla di scenografico, neppure la morte. Con queste premesse per nulla rassicuranti, “Escape Room” dà inizio al suo asfissiante e claustrofobico racconto instillando sin da subito nel pubblico una tensione destinata a crescere con il passare dei minuti, poiché quello che scorre sullo schermo coinvolge lo spettatore oltre misura. L’incipit è dei più intriganti; l’insopportabile Christen (Elisabeth Hower) vuole festeggiare il compleanno del suo ragazzo, l’altrettanto insopportabile Tyler (Evan Williams), con una sorpresa molto originale quando sventola una serie di biglietti per un ‘Escape Room’, a cui devono prendere parte anche gli amici comuni presenti alla festa. Un furgone arriva per prelevarli e li conduce in un posto misterioso per iniziare il gioco della durata di 60 minuti. Sembra un compleanno originale, ma siamo certi che sia solamente un
gioco? Dopo l’iniziale smarrimento dei protagonisti, sulla falsariga di “Saw”, i partecipanti al macabro gioco sono chiamati a fare delle scelte, poco altruiste ma molto legate alla volontà di sopravvivere, senza possibilità di tornare indietro sulle decisioni prese, che condurranno alla salvezza o alla sopraffazione estrema. E porta dopo porta, un inferno dopo l’altro, l’incubo e la tensione possono solo crescere e farsi insostenibili. In gioco c’è la propria vita per ognuno dei giovani. Il bagno di sangue è sempre assicurato. Ovviamente il film ha più di qualche lacuna; non brilla certo per la sua sceneggiatura, né gli attori non sono proprio – diciamo – il meglio che si potesse assemblare (per la maggior parte sono esordienti), e qualche passaggio appare piuttosto sconclusionato, pur tuttavia l’ambientazione e il contesto rendono davvero curioso questo esperimento cinematografico. Sia per l’efficacia degli enigmi da risolvere, sia per la bontà della scenografia delle anguste stanze in cui sono confinati i protagonisti, sia per un comparto musicale indovinato. “Escape Room: The Game” non va confuso con il film dello stesso anno di cui abbiamo parlato in precedenza, diretto da Will Wernick, con cui condivide lo stesso titolo originale. Un po’ lento a carburare il film ha però un prologo assai bizzarro – con quattro arabi che seppelliscono una scatola in pieno deserto – che potrebbe incuriosire gli spettatori. Tra gli interpreti del film si distingue Sean Young, l’affascinante ed ambigua replicante Rachael di “Blade Runner” che fa innamorare Harrison Ford, oggi sessantenne, della quale da tempo avevamo perso le tracce, per la triste parabola discendente che l’ha vista protagonista a causa di un carattere difficile, rissoso e ossessivo. Negli anni Ottanta era tra le attrici più in ascesa (ricordiamo pure “Senza via di scampo” del 1987 al fianco di Kevin Costner), poi si cono stati l’alcol, le disavventure amorose, l’oblio. Sean interpreta il ruolo di Ramona, una donna che gestisce un negozio d’antiquariato nel quale arriva un giorno Brice (Skeet Ulrich) deciso ad acquistare una misteriosa scatola (si può cogliere un riferimento a “Greenlins”) che la proprietaria non vuol vendere e che si rivelerà ‘demoniaca’. L’uomo decide allora di rubarla per ‘esibirla’ come decorazione nella Escape-Room di sua proprietà a Los Angeles. Quattro giovani arrivano per giocare ma ben presto si accorgono che non tutto è così divertente come si aspettavano. Avranno meno di un’ora per risolvere i quesiti, sfuggire ad un terrificante killer demoniaco ed uscire vivi… “Escape from Marwin” di Jordi Castejon, del 2018, offre richiami allo stesso tipo di situazione, con la presenza di una narrazione all’interno di una dimora prigione e sempre nell’ottica dei giochi al massacro. Sinossi: Nella vita meritiamo tutti una seconda possibilità, indipendentemente da ciò che abbiamo fatto. Ogni anno dei condannati a morte entrano in una ‘escape room’ penitenziaria: chi vince ottiene la libertà…
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
(immagini per cortese concessione della Midnight Factory/Koch Media)
ESCAPE ROOM TRILOGY
Distributore: Midnight Classics/Koch Media [3 Blu-Ray + booklet]
NOTE TECNICHE [1]
Il Film
ESCAPE ROOM
Escape Room
Usa, 2017, 90’
Regia: Will Wernick
Cast: Evan Williams, Annabelle Stephenson, Elisabeth Hower.
Aspect ratio: 2.35:1 1920x1080p/AVC MPEG-4
Audio: Italiano, Inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Informazioni tecniche del Blu-Ray
Aspect ratio: 2.35:1 1920x1080p/AVC MPEG-4
Audio: Italiano, Inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Distributore: Midnight Classics/Koch Media
NOTE TECNICHE [2]
Il Film
ESCAPE ROOM: THE GAME
Escape Room
Usa, 2017, 86’
Regia: Peter Dukes
Cast: Skeet Ulrich, Sean Young, Christine Donlon, Randy Wayne, Matt McVay, Ashley Gallegos, Hayley Goldstein, Iyad Hajjaj, Abraham Justice (Ibrahim Elkest), Taylor Piedmonte.
Informazioni tecniche del Blu-Ray
Aspect ratio: 2.35:1 1920x1080p/AVC MPEG-4
Audio: Italiano, Inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Distributore: Midnight Classics/Koch Media
NOTE TECNICHE [3]
Il Film
ESCAPE FROM MARWIN
Escape From Marwin
Usa, 2018, 103’
Regia: Jordi Castejon
Cast: Camilla Mathias, John De Luca, David Chevers, Christian Stamm, Stephanie Figueira, Jonas Linde, Wendy Lee Taylor, Aleida Torrent, Itziar Castro.
Informazioni tecniche del Blu-Ray
Aspect ratio: 2.35:1 1920x1080p/AVC MPEG-4
Audio: Italiano, Inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Distributore: Midnight Classics/Koch Media