Musica

NEW JERSEY (Deluxe Edition) di Bon Jovi

 

 

ARTISTA: BON JOVI
TITOLO: New Jersey – Deluxe Edition
ETICHETTA: Universal (2 CD + DVD)
ANNO: 1988/2014

Ricordo chiaramente, all’uscita di “America Graffiti” di George Lucas nel 1973, come si fosse guardato con nostalgica rimembranza agli anni Sessanta, a quelle canzoni che pullulavano nella colonna sonora del film, e se ne fosse costruito sopra un corposo revival; erano passati meno di dieci anni dall’assassinio di John Kennedy, data spartiacque per sancire la fine d’ogni illusione di un popolo, eppure sembrava passato un secolo. Queste considerazioni mi sono affiorate nella mente nel rigirarmi tra le mani e nell’ascoltare questa Deluxe Edition dell’album dei Bon Jovi, “New Jersey” che quest’anno compie 27 anni: la percezione del tempo (in termini di step musicali) si è fortemente dilatata e non sembrano proprio essere passati così tanti anni. È forse vero – lo domando a voi che mi leggete – che è anche colpa della staticità in cui versano il Rock e l’industria discografica? Forse. Seguendo il motto caro a Spielberg che da un certo punto in poi il cinema non ha fatto altro che riprodurre all’infinito modelli narrativi già delineati, anche i Bon Jovi, in fondo, non sono altro che diretta emanazione della Highway & FM Music dei ’70: definirli paladini del cosiddetto hair-metal è una definizione di comodo funzionale al brivido della novità; più corretto inquadrare il gruppo in quel fenomeno che ha preso il largo negli ’80 come ‘stadium-band’, per cui l’industria pianificava con cura i successi stratosferici dei beniamini del pubblico. I Bon Jovi sono stati artefici di una serie di anthem più divertenti che significativi sotto il profilo prettamente innovativo del Rock, e a questo disco va riconosciuto il merito (se di merito si può parlare) di aver piazzato 5 singoli (“Bad Medicine”, “Born to Be My Baby”, “I’ll Be There for You”, “Lay Your Hands on Me” e “Living in Sin”) nella top 10, cosa mai successa a nessun gruppo rock: un successo programmato nei minimi particolari: l’industria sapeva già come piazzare i suoi colpi. Ed ancora, l‘altro merito è quello d’essere stato il primo album ad essere messo in vendita in Russia. Nel 1988 doveva essere un doppio dal titolo “Sons Of Beaches”, ma alla fine ragioni di opportunità prevalsero ed il titolo è diventato “New Jersey”. Una dietro l’altra si susseguono brani che costituiscono una sorta di marchio di fabbrica della formazione di Jon Bon Jovi, che può essere considerato quasi un fratello minore (però assai meno dotato) di Bruce Springsteen. “New Jersey” è stato al #1 della Billboard 200 per 4 settimane consecutive ed ha ottenuto la bellezza di 7 dischi di platino, vendendo un totale di 20 milioni di copie di dischi in tutto il mondo. Troviamo inoltre tre rare bonus-track: “The Boys Are Back In Town”, il classico dei Thin Lizzy, “Love Is War”, pubblicata solo come B-Side del singolo “Living In Sin”, “Born to Be My Baby” in versione acustica. I 13 brani esclusi da quell’edizione trovano oggi posto nel CD supplementare alla Deluxe Edition rimixati per l’occasione. E si capisce il perché del cut originario: troppi pezzi scontati che suonano simili tra loro. Inoltre live performance, demo (“Homebound Train”, “Wild Is The Wind” e “Stick To Your Guns”) e alternate track, più un ghiotto booklet di 32 pagine. Per completezza dell’informazione segnaliamo che esiste anche una Super Deluxe Edition formata da 2CD+DVD. Nel DVD trovano posto il documentario “Access All Areas: A Rock & Roll Odyssey” e “New Jersey: The Videos”, inedito in digitale e precedentemente pubblicato solo in VHS.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA