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LOVE & MERCY di Bill Pohlad in Blu-Ray

 

 

 

 

 

 

Periodo fortunato, quello che stiamo vivendo, per biopic musicali e docu-film sui grandi interpreti del Rock & Co., per la gioia e il diletto di tutti gli appassionati di questo genere di lavori; (….)

 

molti i film già realizzati (penso a quelli dedicati a Jimi Hendrix, Janis Joplin, James Brown, Kurt Cobain) e tanti in cantiere o prossimi ad uscire sui nostri schermi (su tutti il biopic su Nina Simone ma pure altri ancora inediti in Italia su Elton John, Chet Baker, Miles Davis e Hank Williams), e tra tutti uno dei più attesi è stato “Love & Mercy” dedicato alla geniale (ma anche tormentata) mente e leader dei Beach Boys, Brian Wilson. Perché non tutti i fan dei Beach Boys  conoscono i risvolti più dolorosi della vita di Brian; i Beach Boys con la loro musica che fondeva rock’n’roll con ricche armonie vocali caratterizzarono l’easy-listening per la middle class statunitense degli anni sessanta, quello che è stato etichettato come Surf-Rock Music: spiagge californiane, divertimento, ragazze in bikini, una gioventù spensierata in quegli anni prima della perdita dell’innocenza dovuta all’assassinio di Kennedy, ai conflitti interraziali e alla guerra del Vietnam, e ovviamente il surf praticato sulle onde dell’oceano. Ricordo queste cose a beneficio di chi non avesse mai sentito il loro nome e nemmeno una loro canzone; ma di questo mi permetto di dubitare perché i loro pezzi – ad esempio “Barbara Ann”, “Good Vibrations”, “Surfin’ Safari“, “Fun, Fun, Fun”, “Surfer Girl”, “I Get Around”, “Help Me,  Rhonda” e “California Girls” etichettate inizialmente solamente come allegre ‘canzoni da spiaggia’ – sono ormai entrate a far parte integrante dell’immaginario musicale collettivo. E aggiungiamo che a tirare le fila del gruppo californiano c’è stato uno dei musicisti più geniali e creativi della storia del Rock, Brian Wilson appunto, una personalità che non è stata seconda a nessuna delle altre grandi star universalmente riconosciute, quali possono essere per esempio McCartney & Lennon, Elvis Presley, Jagger & Richards o Phil Spector. Dovete sapere che per lungo tempo Brian ha sofferto di una acuta forma di schizofrenia paranoide seguita ad uno stato di depressione; insomma quella che per Wilson è stata una discesa autodistruttiva negli inferi, anche a causa delle droghe, e si è infine trasformata in una faticosa e sofferta rinascita personale. Il titolo scelto da Bill Pohlad per la biografia di questo grande musicista è lo stesso della canzone con cui Brian Wilson apriva il suo primo album da solista pubblicato nel 1988. Nei panni del protagonista si alternano su un doppio binario biografico (e due archi temporali narrativi) Paul Dano, per il Brian giovane dei Sixties (1965-1967, all’apice artistico), e John Cusack per quello più maturo degli Ottanta (1986-1992, coincidente con la rinascita dell’uomo); a raccontare gli anni dell’iniziale affermazione e quelli più bui e travagliati delle turbe mentali, della schizofrenia e della dipendenza dai farmaci e del ritorno alla vita. Su una sceneggiatura di Oren Moverman e Michael Alan Lerner il film, concepito con un tocco da Cinema indipendente e diretto da Bill Polhad (produttore di “The Tree Of Life” e “12 Anni Schiavo”), offre un ritratto singolare e per nulla convenzionale del cantante e compositore, incentrandosi pure sulla complessità del suo percorso creativo che passa giocoforza anche attraverso il momento della realizzazione di un immenso capolavoro rivoluzionario qual è stato “Pets Sounds” nel 1966 (N.B. quest’anno questo album compie 50 anni). Assai importante diventa, alla luce dei fatti raccontati, l’incontro con quella che diventerà la sua seconda moglie, il grande amore della sua vita, che lo salverà dal mondo ossessivo e marcio delle case discografiche (che vedevano in lui unicamente una fonte di guadagno), a segnare la rinascita dell’uomo e dell’artista. E sullo sfondo, ad impreziosire ulteriormente l’efficacia narrativa, si ascoltano le canzoni più celebrate dei Beach Boys di cui Wilson è stato autore. Il racconto prende il via dall’incontro casuale (e dalla successiva frequentazione) di Melinda Ledbetter (una magnifica interpretazione di Elizabeth Banks), impiegata presso una concessionaria di auto, e un tizio dai modi strani che le viene presentato come l’uomo autore delle canzoni di uno dei gruppi pop-rock più famosi al mondo, i Beach Boys. Brian che sta vivendo un periodo di disagio psicologico mette a nudo la sua fragilità, la sua difficile infanzia, ed anche la difficoltà dall’affrancarsi dal controllo terapeutico dominante d’uno psichiatra, il dottor Eugene Landy (Paul Giamatti), che lo tiene in cura e che cerca solo di portargli via tanti e tanti denari, e la donna, che riesce a trovare la giusta chiave per entrare in rapporto intimo e fiduciario con Brian, rappresenta per lui un’ancora di salvataggio. Il film poi opera una serie di salti temporali all’indietro, al tempo in cui il protagonista iniziava a scrivere le sue meravigliose canzoni e raggiungeva la vetta delle classifiche in tutto il mondo assieme ai fratelli minori Dennis e Carl, a suo cugino Mike Love e all’amico Al Jardine. I due interpreti, John Cusak e Paul Dano, sono semplicemente straordinari nell’indossare i panni del protagonista in due epoche diverse della sua vita. Una storia empatica e coinvolgente da guardare con occhi disincantati e assorti come altri biopic dedicati a Ray Charles (“Ray” di Taylor Hackford, 2004) e Johnny Cash (“Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line” di James Mangold, 2005).
Il riversamento in High-Definition gode di un impeccabile trattamento ad opera della Sony; ottimale in ogni sua componente video e audio. Le scelte narrative imposte dalla regia di Bill Pohlad tracciano un solco distintivo tra un prima e un dopo, tra i fatti degli anni Ottanta e quelli precedenti degli anni Sessanta, agli esordi del percorso artistico di Wilson, che appaiono volutamente meno nitidi, e in parte girati addirittura in 16mm, proprio per creare la distinzione tra le due epoche. Ma tutto viene reso nella maniera più confortevole ed esauriente per lo spettatore. Sul fronte audio ovviamente la fanno da padrone le tante canzoni dei Beach Boys che si ascoltano nel corso del film, e fanno capolino anche altri brani classici dei ’60 come “Nowhere To Run” di Martha & The Vandellas e “You Don’t Have To Say You Love Me” di Dusty Springfield. I contenuti extra prevedono il commento audio del regista Bill Pohlad e dello sceneggiatore Oren Moverman, alcune interessanti scene eliminate e la featurette “Una storia californiana: la creazione del look del film”.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione della Sony Pictures Home Entertainment/Universal Pictures)

NOTE TECNICHE

Il Film

LOVE & MERCY
(Love & Mercy)
Usa, 2015, 121’
Regia: Bill Pohlad
Cast: John Cusack, Paul Dano, Elizabeth Banks, Paul Giamatti, Jake Abel, Joanna Going, Kenny Wormald, Dee Wallace, Max Schneider, Brett Davern, Erin Darke, Tyson Ritter, Graham Rogers, Jonathan Slavin, Diana-Maria Riva, Bill Camp.
Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect ratio: 1.85:1 1920x1080p/AVC MPEG-4
Audio: Inglese DTS HD Master Audio 7.1
           Italiano, Spagnolo DTS Master Audio 5.1
Distributore: Sony Pictures Home Entertainment/Universal Pictures Home Entertainment