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LE BELVE di Oliver Stone in Blu-Ray

 

 

Oliver Stone è regista che ha sempre diversificato la propria proposta cinematografica in ambito autoriale (da “Fuga di mezzanotte” a “Scarface”, da “Salvador” a “Natural Born Killers”, da “U-Turn” a “J.F.K.”, da “Platoon” ad “Alexander”, da “The Doors” a “Nixon”, da “Wall Street” a “World Trade Center”), qualche volta entusiasmando critica e pubblico, altre volte suscitando perplessità ed andando incontro a critiche anche piuttosto velenose, ma ha comunque offerto un contributo forte e concreto alla causa della Settima Arte, per cui qualsiasi suo film – a mio avviso – andrebbe accolto sempre con la giusta curiosità cinefila.

 

 

Un’opera, quella di Oliver Stone, che mostra i prodromi d’una filosofia estrema, il gusto per una rappresentazione sovente debordante, l’estetica che colpisca immediatamente l’immaginario dello spettatore. Ancor più quando, come in questo caso, decide di battere i territori che si estendono tra thriller, pulp, noir contemporaneo e film di denuncia degli illeciti traffici di stupefacenti sul confine messicano che arricchiscono pochi loschi individui e portano spesso a sanguinose lotte intestine per il controllo del cartello della droga. Il regista, che con Tarantino sceneggiatore aveva realizzato “Assassini Nati”, è stato ammaliato dal romanzo ‘pulp’ – il regista l’ha definito «il thriller più originale che abbia mai letto», affascinato dall’originalità e dall’imprevedibilità della storia tra il lisergico e il surfista post-hippy – di Don Winslow che è diventato anche sceneggiatore del film: un ‘noir di giorno’ qualcuno l’ha etichettato. Il romanzo best seller di Don Winslow è stato indicato dal New York’s Time come uno tra i migliori dieci libri del 2010. Non tutto, a dire il vero, è riuscito, non tutto è convincete; è un lavoro incompiuto, un po’ pasticciato e confuso. Ma è un film solido e pregno di adrenalina, ferocemente violento (ma senza esagerazione), uno spettacolo cinematografico dall’estetica acida e noir e dalla scrittura post-moderna, assolutamente efficaci, da godersi senza farsi distrarre da considerazioni critiche verso il suo autore del tutto inopportune quando si ha a che fare con Cinema che sa comunque intrattenere. I due giovani, Ben e Chon, uno ex-marine reduce dalla guerra in Afghanistan, l’altro botanico e buddista, insieme coltivano e spacciano (a sentir loro) la migliore marijuana della California; portano avanti il loro business con grande e incauta leggerezza, e in un ménage à trois si dividono anche l’amore paritario della bella Ophelia. La vita scorre dunque idilliaca per questi californiani giovani e belli finché il Cartello messicano di Baja, guidato dalla terribile Elena e dal suo sanguinario braccio destro Lado, non decide inequivocabilmente (e in modo unilaterale senza possibilità di replica alcuna) di mettersi in affari con loro e per convincerli meglio rapiscono la ragazza… “Le belve” (“Savages” il titolo originale) ruota intorno ad una lotta per il controllo di un traffico di stupefacenti che scatena gli istinti più bassi ed incontrollabili. Spiega Stone: «Una vicenda di sopravvivenza; tutti sono belve selvagge, è la droga a renderli tutti tali, e chi non lo è all’inizio lo diventa in seguito. Alla fine del film molti dei personaggi saranno venuti meno a quello in cui credevano. Ho dovuto apportare modifiche al romanzo originale, riducendo a 20 le circa 350 scene narrate nel libro». Continua poi: «Il film può essere suddiviso in tre parti; una prima con questi giovani belli che sembrano avere il mondo ai loro piedi, un secondo atto che si trasforma in un violento noir messicano, ed una terza parte che è vero e proprio western. È al contempo un film nuovo e vecchio. Ho notato che ultimamente i film sono tutti cupi, bui, non si riesce più a distinguere bene le facce degli attori. Questo invece è un film luminoso, come i film di Sergio Leone, nel quale si crea il giusto equilibrio tra la violenza da una parte e la bellezza del paesaggio dall’altra». Ed ha un finale spiazzante, eccessivo, come a tratti il film, ed originale in perfetto stile western. Nel cast un mix di attori di primissimo piano accanto ad altri in forte crescita: oltre a John Travolta, Benicio Del Toro e Salma Hayek, ci sono Emile Hirsch e Blake Lively al fianco dei protagonisti Taylor Kitsch e Aaron Johnson. La presenza di Travolta nel film ha fatto immediatamente scattare in molti la fascinazione per trovarvi una possibile continuità con “Pulp Fiction” ma l’attore così ha raccontato dell’esperienza con Stone: «Era da tanto tempo che volevo lavorare con Oliver ed ho accettato subito senza pensarci; poi mi sono accorto che il personaggio affidatomi era addirittura migliore che nel romanzo. Mi sono messo a studiarlo, ho pure incontrato un vero agente antidroga, ho lavorato sull’aspetto fisico e ho costruito un personaggio camaleontico e sgradevole, pronto ad adattarsi a qualsiasi delle situazioni in cui si trova coinvolto». Mentre di Salma Hayek possiamo affermare che spesso le atmosfere ‘cool’ del cinema pulp anni ’90 l’hanno spesso vista protagonista.
La versione che arriva in Blu-Ray è stata estesa di 10 minuti rispetto al film passato nelle sale. Edizione in Alta Definizione di eccellente fattura; il quadro è nitido e il dettaglio assai pronunciato, anche sugli elementi in background, buono il senso di profondità complessivo che si percepisce perfino nelle panoramiche. Palette cromatica brillante e assai calda, utile – diciamo – ad ‘acclimatare’ lo spettatore con le bollenti ambientazioni di confine tra Stati Uniti e Messico (la fotografia è di Dan Mindel) ma non del tutto naturale per via dei colori così accesi. Le sgranature che si colgono al comparire di alcuni videotape ovviamente fanno parte di scelte stilistiche che non riguardano la qualità della resa video nel suo insieme. Il comparto audio può contare su una traccia italiana in DTS 5.1 soddisfacente ma certamente non all’altezza dell’originale HD Master Audio inglese, più dinamica ed aggressiva. Più che buona la distribuzione degli effetti sull’arco intero dei diffusori e più che buona la concretezza del subwoofer. Extra: scene eliminate (16’), ‘Making Of’ (33’) suddiviso in cinque diversi capitoli che trattano del romanzo da cui è tratto il film, della sceneggiatura, dello stile visivo adottato da Stone e dal suo team di collaboratori, dell’impegno del regista nel donare maggiore realismo al film, di alcune scene violente e dei giudizi dei realizzatori sulla pellicola.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione di Universal Pictures Italia)

 

NOTE TECNICHE
Il Film

LE BELVE

(Savages)

Usa, 2012, 141’ (versione estesa)
Regia: Oliver Stone
Cast: Blake Lively, John Travolta, Aaron Johnson, Salma Hayek, Emile Hirsch, Benicio Del Toro, Taylor Kitsch, Joel David Moore, Mia Maestro, Demiàn Bichir.

 

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect Ratio: 2.40:1 1920x1080p/AVC MPEG-4

Audio: Inglese DTS-HD Master Audio 5.1
             Italiano, Tedesco, Spagnolo DTS Digital Surround 5.1
Distributore: Universal Pictures
Prezzo: Euro 22,90  (Blu-Ray + Digital Copy)