Cinema

LA MUMMIA di Alex Kurtzman

 

 

 

 

La MUMMIA: ARTE DEL REMAKE O NUOVO UNIVERSO?
Se hanno diritto di cittadinanza nel Cinema l’Universo Marvel (Walt Disney), che ha fatto scuola, quello DC Comics (Warner Bros.) e il Monster Verse (sempre targato Warner Bros.) che ha rigenerato Godzilla e King Kong – devono essersi chiesto le teste pensanti della Universal – perché non anche alimentare e far crescere un Dark Universe con i mitici personaggi Horror creati dalla Major negli anni Trenta sotto l’illuminante guida produttiva di Karl Laemmle jr., figlio del fondatore della Universal Studios, Karl Laemmle?

La Mummia, di fatto uno dei ‘luoghi’ topici dell’immaginario cinematografico, è tornata sugli schermi per affascinare/terrorizzare gli spettatori (soprattutto) giovani, anche questa volta utilizzando una quantità industriale di effetti speciali com’era accaduto nel 1999 per il film diretto da Stephen Sommers (ed interpretato da Brendan Fraser e Rachel Weitz), primo di una Trilogia ===Leggi la Recensione=== che ha annoverato gli altri due capitoli nel 2001 e 2008, l’ultimo dei quali diretto da Rob Cohen. La nuova versione de “La Mummia” (dall’8 giugno nelle sale) è ispirato dal classico film della Universal del 1932, un ‘cult-movie’ e caposaldo per tutti gli appassionati del genere Horror, con il celebre Boris Karloff nei panni (o meglio, nelle bende!!) della terribile creatura, ed ha Tom Cruise ===Consulta la Filmografia=== nella parte del protagonista, anche se non è proprio lui la mummia oggetto della narrazione. E Karloff, lo ricordiamo, era stato l’anno prima, nel 1931, il protagonista anche di “Frankenstein”. Ora, il reboot de “La Mummia”, segna l’inizio di una nuova era per lo Studio Universal e questo Universal Cinematic Universe fa intravedere sviluppi importanti nei prossimi anni in fatto di serializzazione (programmata con largo anticipo) delle uscite cinematografiche in tal senso che abbiano, come Marvel e DC Comics ci hanno insegnato, connessioni l’un l’altra. Torneranno così a rivivere, e far paura, figure quali Dracula, Frankenstein, i più celebrati eponimi dell’horror gothic e dai nobili ascendenti letterari, e poi l’Uomo Lupo, l’Uomo Invisibile, il Fantasma dell’Opera e ancora il Mostro della Laguna Nera, ideato più tardi negli anni Cinquanta; l’idea è quella di gettare le basi per una narrazione complessa che leghi tra loro elementi e personaggi che saranno introdotti ed ampliati via via nei prossimi (previsti numerosi) capitoli. il prossimo film in uscita dovrebbe essere “La moglie di Frankenstein”, con la regia di Bill Condon, e seguiranno film su l’Uomo Invisibile (prenotato Johnny Depp) e Frankenstein (con Javier Bardem). Purtroppo però, come era accaduto lo scorso anno per l’ambizioso “Batman V Superman: Dawn of Justice” di Zack Snyder, che doveva piantare paletti per conquistare porzioni di mercato importanti e strategiche da parte di una DC Comics in forte espansione, ed accorciare la distanza ancora evidente da Marvel/Disney, anche in questo caso sono andate disattese le aspettative con un risultato, almeno per il primo approccio di giudizi della critica e risultati al box-office (dove il film, nel week-end d’apertura, è stato sopraffatto dall’antagonista DC Comics “Wonder Woman”), parzialmente deludente. Ovviamente, è presto per esprimere giudizi definitivi sull’intero progetto Dark Universe, per cui bisogna dare comunque tempo alla novità d’essere metabolizzata dagli spettatori e tempo di radicarsi nell’immaginario cinematografico collettivo. Come per “La Mummia” del 1999, nell’incipit del film c’è un corposo prologo, qui tra antico Egitto e un sepolcro dei crociati che serve ad introdurci ai giorni nostri, tra l’Iraq e Londra, il personaggio di Nick Morton (Tom Cruise), un mercenario che collabora con l’esercito ma che ha un debole per i tesori archeologici nascosti. In una enorme grotta in Mesopotamia l’uomo scopre il sarcofago di un’antica principessa egizia maledetta, Ahmanet (interpretata dalla carismatica Sofia Boutella), mummificata viva (come abbiamo appreso nel prologo) per punizione, per aver tentato di far incarnare in un corpo umano il terribile dio Set. Gli eventi volgono al peggio quando il recupero del prezioso sarcofago, caricato su un aereo militare destinazione Londra che precipita, porta al risveglio della malefica creatura, cattiva e tatuata, a migliaia di anni dalla sua sepoltura, e sempre animata dal diabolico progetto originario. Al fianco di Nick Morton, nelle mille peripezie cui va incontro nel corso della narrazione filmica, c’è l’archeologa Jenny Halsey (Annabelle Wallis), alla quale l’uomo aveva in precedenza rubato la mappa con le indicazioni per trovare l’antica tomba, e l’amico Chris… Una delle ragioni che ci ha lasciato maggiormente perplessi alla visione del film è la presenza accentratrice di Tom Cruise, un divo a tutto tondo e star che veicola il prodotto, che (purtroppo) calamita su di sé le attenzioni delle platee e disperde le tante possibili energie che un progetto del genere avrebbe potuto meglio, e con maggiore forza, sprigionare. Insomma Cruise distoglie l’attenzione dal Dark Universe; sarebbe stato molto più proficuo utilizzare un interprete che fosse meno autoreferenziale. Un altro motivo di delusione è determinato da quella significativa mancanza di energie originali, coraggio creativo e spessore drammatico, che non hanno difettato a suo tempo alla Marvel e che sostanzialmente impedisce al nuovo “La Mummia”, primo capitolo del nuovo franchise, di distaccarsi dalla facile e più ovvia omologazione con i prodotti blockbuster realizzati dall’industria di Hollywood da molti anni a questa parte; alla prova dei fatti l’essenza stessa del film ci dice che più che ad un Horror siamo dinanzi ad un Action Movie ben confezionato. Funzionale all’obbiettivo della Universal, di far convivere in ognuno dei film previsti nei prossimi anni creature dell’universo Dark, è di certo, nel nuovo “La Mummia”, la figura del dottor Henry Jekyll, interpretato da Russell Crowe, un cacciatore di demoni nella Londra del 21esimo secolo, che nel trailer del film accoglie i suoi ‘ospiti’ al British Museum con le parole: “welcome to a new world of gods and monsters”. I “gods and monsters” citati poi meritano un minimo di approfondimento poiché era questo lo slogan con cui nei Trenta ad Hollywood si identificavano le creature della Universal e “Gods and Monsters” (“Demoni e Dei”) è anche il titolo del film del 1998 diretto da Bill Condon ed interpretato da Brendan Fraser e Ian McKellen, incentrato sulla figura di James Whale, il regista del primo “Frankenstein” nel 1931. Su una sceneggiatura di Christopher McQuarrie, David Koepp e Dylan Kussman alla regia c’è Alex Kurtzman, praticamente all’esordio visto che in precedenza si è distinto come sceneggiatore (“Into Darkness – Star Trek”, “Cowboys & Aliens” alcuni capitoli di “Transformers”) ed ha diretto appena un paio di episodi televisivi di “Una famiglia all’improvviso”; della sua inesperienza ci si rende conto in più di una circostanza, manca la tensione e manca lo spettacolo, mentre invece abbiamo trovato assai efficace la scena dell’aereo che precipita, nella quale le riprese sono state effettuate in un’area a gravità zero e l’effetto finale ha un notevole impatto filmico. Purtroppo, aggiungiamo, degli aspetti gotici e romantici della storia originale non rimane granché, e manca pure il senso di avventura e di divertimento che avevano accompagnato “La Mummia” diretto da Stephen Sommers. C’è un particolare però da segnalare a chi ci legge, e cioè che i realizzatori del reboot hanno provveduto ad inserire un importante riferimento che non è sfuggito ai più attenti tra coloro che hanno già visto il film e che collega questo a quello del 1999, ed è il Libro d’Oro di Amun Ra presente nella libreria del laboratorio del Dr. Jekyll, il Libro della Vita (nel film di Sommers faceva il paio con il Libro Nero dei Morti che risuscitava Imhotep)  che infrangeva la maledizione e rendeva la Mummia mortale. Lo si vede quando Jekyll si trasforma in Hyde e la giovane archeologa lascia cadere il libro per terra.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione di Universal Pictures Italia)

 

 

La Mummia
(The Mummy, Usa, 2017)
Regia: Alex Kurtzman
Cast: Tom Cruise (Nick Morton), Sofia Boutella (Ahmanet), Annabelle Wallis (Jenny Halsey), Russell Crowe (Dr. Henry Jekyll), Jake Johnson (sergente Vail), Courtney B. Vance (colonnello Greenway), Marwan Kenzari (Malik), Javier Botet (Set), Selva Rasalingam (re Menehptre), Dylan Smith (Lorenzo Montanari), Rez Kempton (Foreman), Chasty Ballesteros (Kira Lee).
Soggetto: Jon Spaihts, Alex Kurtzman, Jenny Lumet
Sceneggiatura: Christopher McQuarrie, David Koepp e Dylan Kussman
Fotografia: Ben Seresin
Montaggio: Gina Hirsch, Paul Hirsch, Andrew Mondshein
Musica: Brian Tyler
Effetti Visivi: Dominic Tuohy
Scenografia: Jon Hutman, Dominic Watkins
Trucco: Liz Barlow, Bella Ava Georgiou, Charlie Hounslow, Georgia-mai Hudson, Eva Marieges Moore, Keleigh Thomas
Genere: Horror Action
Durata: 107 min.
Produttori: Sarah Bradshaw, Sean Daniel, Alex Kurtzman, Chris Morgan
Produttori esecutivi: Jeb Brody, Roberto Orci
Casa di produzione: Sean Daniel Company, Secret Hideout, Universal Pictures
Distribuzione Italiana: Universal Pictures Italia
Uscita USA: 9 Giugno 2017
Data di uscita: 8 Giugno 2017
Sito ufficiale: https://www.universalpictures.it/film/la-mummia/