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BLACK HAWK DOWN di Ridley Scott in 4K ULTRA-HD

 

 

 

 

 

Al di là di una certa, inevitabile, retorica “Black Hawk Down” di Ridley Scott, del 2002, rimane uno dei racconti cinematografici militareschi tecnicamente meglio realizzati della storia del cinema per cui il suo approdo nel nuovo formato del 4K ULTRA-HD ad opera della Sony Pictures Home Entertainment (con la distribuzione curate da Universal Pictures Home Entertainment Italia) è un passaggio pressoché doveroso, capace di esaltare ulteriormente le qualità spettacolari del film.

 

 

 

Nel 2001, all’epoca dell’attentato alle Torri Gemelle, molte delle strategie di distribuzione e marketing del cinema hollywoodiano vennero drasticamente modificate per non sconvolgere ulteriormente il già fragile equilibrio psicologico degli spettatori. Alcuni film venivano fatti slittare, come “Big Trouble” che trattava l’argomento di un gruppo di terroristi che piazzano una bomba su un aereo, oppure, ad esempio, venivano apportate correzioni digitali: spariva il World Trade Center da film quali “Serendipity” e “Zoolander“, oppure veniva eliminato il poster di “Spider Man” raffigurante l’Uomo-Ragno che si arrampicava selle Torri. Insomma Hollywood provava ad allinearsi al sentire comune della gente. Non è stata presa alcuna misura cautelativa invece per “Black Hawk Down”, che affrontava una pagina controversa della storia recente, e, rischiando il flop, il film di Ridley Scott ===Consulta la Filmografia=== (pellicola da 90 milioni di dollari) è stato lanciato sul mercato pur raccontando tragico episodio, negativo, d’inefficienza militare americana, ovvero il disastro avvenuto in Somalia il 3 ottobre 1993, quando due elicotteri Black Hawk vennero abbattuti da soldati somali al servizio di Mohamad Aidid e i diciotto soldati a bordo brutalmente massacrati. Tratto dal libro di Mark Bowden il film racconta quindi la missione di un corpo speciale dell’esercito americano in Somalia, nel corso del conflitto che insanguinava il paese, per catturare due luogotenenti di un ‘signore della guerra’. Una cruda battaglia che ha lasciato numerose vittime sul campo, un impatto forte che viene esplicitato con assoluto realismo dalle immagini dell’opera di Scott. Per molto tempo si è guardato all’episodio con malcelata vergogna, un fatto reale, poco conosciuto – fors’anche rimosso – perfino dall’opinione pubblica statunitense, ma questo film prova a rileggere quanto accaduto in una chiave diversa, patriottica, che trasforma i soldati periti in eroi, colpevoli solo di essersi trovati al posto sbagliato nel momento sbagliato. L’Operazione Irene era stata organizzata nell’ambito di quella missione Restore Hope e di quella forza armata multinazionale spedita in Somalia per «riportare la pace e la democrazia» che si conclusero con un fallimento palese e sanguinoso. Un conflitto che è stato il più fallimentare per gli americani dopo il Vietnam e prima di Iraq e Afghanistan: 18 militari americani uccisi e 73 feriti, i cadaveri mutilati di due ranger trascinati come trofei per le strade della capitale somala di fronte alle televisioni di tutto il mondo, oltre 500 morti e feriti tra i somali, ed alla fine si registrò il ritiro delle truppe americane dalla Somalia. “Black Hawk Down” è basata sul libro del giornalista Mark Bowden ed è stata riscritta da Steven Zaillian, ed è arrivato sugli schermi dopo il successo de “Il Gladiatore” e il fallimento di “Hannibal”, ed è stato girato in Marocco in cinque mesi; ottimo il montaggio ad opera di Pietro Scalia, premio Oscar per “JFK”, e magnifica la fotografia del polacco Slawomir Idziak. L’importanza cinematografica del riportare alla luce un simile episodio? L’ha spiegata lo stesso Ridley Scott in un’intervista: «In realtà per la prima volta dopo il Vietnam, quella battaglia del ’93 ha rappresentato il primo contatto militare ravvicinato tra soldati americani e i loro nemici. Oggi, a differenza del Vietnam succede anche che la tecnologia militare ha raggiunto un livello impressionante, tale che un aeroplano può essere in grado di far cadere una bomba da tremila metri e colpire con precisione chirurgica il suo obbiettivo. Sono sicuro che in molti hanno cambiato idea sulle forze armate dopo l’11 settembre. La metà delle persone che conosco, prima di quella data era pacifista, il che rientrerebbe nella norma se il resto del mondo rimanesse tranquillo; ma poiché le cose non stanno esattamente così, un esercito forte si rende necessario. L’interrogativo che oggi si pone l’America è se sia giusto perdere vite americane per risolvere i conflitti altrui? Il senso del film diventa quello di porre nuovamente una certa domanda. Se lei vivesse a un isolato dal WTC — come mio figlio che ha visto entrambi gli aeroplani schiantarsi contro le torri e, da allora, non è più tornato nel suo appartamento — risponderebbe forse diversamente da chi queste cose le ha viste solo da lontano, alla televisione. Io sono inglese e figlio della seconda guerra mondiale: mi nascondevo nei sottoscala durante i bombardamenti. Penso che nel mondo non ci dovrebbero essere tante armi e tante occasioni per utilizzarle. Ma le armi ci sono. Questo film, non ho dubbi, è un film contro la guerra». Va detto che il film di Ridley Scott è un’opera stilisticamente assai efficace e quanto mai asciutta nella forma, ha il grande merito di aver eliminato tutto quello che non fosse puro scontro militare. Non ci sono pause di sorta né momenti di fraterno cameratismo tra soldati né situazioni che ammorbidiscano i toni (sempre) brutali del confronto guerresco.

 

TECNICA
Girato interamente in analogico, con aspect ratio 2.38:1 (3840 x 2160p) e codifica HEVC su BD-100, “Black Hawk Down” nella nuova edizione in commercio in ULTRA-HD può far leva sul recente scan 4K dell’internegativo che ovviamente consente al fruitore finale un deciso salto di qualità in più. La visione in 4K ULTRA-HD lascia qualche leggerissima perplessità dovuta alla presenza, in alcuni passaggi, di un velo di grana, bisogna però tener conto di quali siano state le scelte precise della regia nel dare alle immagini un taglio visivo particolare. Però siamo dinanzi ad un autentico spettacolo visivo assolutamente referenziale, esaltato dalla presenza dell’HDR-10, ed il livello di dettaglio è strepitoso. Per il Blu-Ray, il trasferimento in Alta Definizione su supporto BD 50 Dual layer disc, e codec MPEG-2, nonostante i quasi venti anni della pellicola, è di indiscussa qualità tecnica, sia visiva che sonora. Merito precipuo da assegnare all’abilità registica di Scott, alla pregnante fotografia di Slawomir Idziak (ricca di contrasto e neri solidi oltre misura), al montaggio serrato di Pietro Scalia. In alcuni frangenti, come per esempio l’incipit, il taglio voluto dal regista è documentaristico per calare con precisione la vicenda narrata nella storia del nostro tempo, laddove prevale un tono cromatico tendente al blu (viraggio in un arancione carico nelle riprese diurne e in deep-blue in quelle notturne) e la grana evidente è solo funzionale agli scopi del film. Per il resto poi immagini luminose e dal taglio incisivo, neri profondi. Quello che vorremmo sottolineare è l’assoluta adeguatezza visiva al contesto filmico, le scelte di regia, fotografia e montaggio calano lo spettatore nel bel messo della scena ‘sporca’ del documento reale ma non patinato. Si tenga sempre conto di questo. La tridimensionalità che si percepisce dalle immagini è impressionante, il livello del dettaglio pure in questo caso è altissimo. Il comparto audio è superbo: il missaggio sonoro è incredibile tanto che il film all’epoca vinse l’Oscar per il Miglior Sonoro, anche se, per l’italiano, è solo in un Dolby Digital 5.1 appena accettabile, non adatto ad esaltare le qualità dell’architettura sonora originale. Invece è referenziale la traccia originale inglese offerta in Dolby ATMOS e panorama sonoro straordinariamente dinamico, arricchito da un ampio ventaglio di elementi direzionali. Il Blu-Ray propone una traccia italiana in PCM (non compresso) 5.1 che garantisce un elevato senso di coinvolgimento sonoro grazie ad un range dinamico assai ampio e impeccabile separazione dei canali. Gli extra sono concentrati sul disco Blu-Ray per una durata complessiva di 149 minuti e comprendono: il commento dell’autore del libro Mark Bowden e dello sceneggiatore Ken Nolan, quelli del produttore Jerry Bruckheimer e del regista Ridley Scott, il commento infine del corpo scelto dei militari statunitensi del 1993, più un lungo ed esaustivo ‘Dietro le Quinte’ grazie al documentario “The Essence of Combat: Making Black Hawk Down”. Attenzione: in questa edizione c’è la versione da 144’ vista nelle sale e non quella più lunga di 9’ che è stata inclusa nella ‘Extended Cut’ del film.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

 

 


(immagini per cortese concessione della Sony Pictures Home Entertainment/Universal Pictures Home Entertainment)

 

 

 

 

 

 

NOTE TECNICHE
Il Film

BLACK HAWK DOWN – BLACK HAWK ABBATTUTO

(Black Hawk Down)

Usa, 2001, 144’
Regia: Ridley Scott
Cast: Josh Hartnett, Ewan McGregor, Tom Sizemore, Eric Bana, William Fichtner, Ewen Bremner, Sam Shepard, Gabriel Casseus, Kim Coates, Hugh Dancy, Ron Eldard, Ioan Gruffudd, Tom Guiry, Charlie Hofheimer, Danny Hoch, Jason Isaacs, Zeljko Ivanek.

Informazioni tecniche del Blu-Ray

aspect ratio: 2,40:1 3840 X 2160p UHD DOLBYVISION/HDR10 

Audio: Italiano, Francese, Portoghese, Russo, Spagnolo, Tailandese, Ungherese, Dolby Digital 5.1; Inglese Dolby ATMOS (Dolby TRUEHD 7.1 compatibile) / Inglese DTS-HD 5.1
Distributore: Sony / Universal Pictures Home Entertainment Italia (4K ULTRA-HD + Blu-Ray)