ARCA RUSSA di Aleksandr Sokurov in Blu-Ray
Antesignano di tutti i documentari, docu-film, apparati 3D sull’Arte, e di visite virtuali ai Musei, che negli ultimi anni hanno generato un filone di successo, anche nelle sale cinematografiche, è certamente questo “Arca Russa”, film del 2002 del russo Alexander Sokurov, che CG Entertainment, dopo una prima edizione in DVD pubblica nuovamente, questa volta pure in Blu-Ray.
Presentato al Festival di Cannes 2002, il film assume i toni di un insolito viaggio sperimentale che il regista Alexander Sokurov (“Madri e figli”, “Taurus”, “Moloch”) compie all’interno dell’Hermitage di San Pietroburgo. “Arca russa” si propone allo spettatore su due livelli di lettura: quello puramente cinematografico e quello storico. Parte da uno spunto surreale: un uomo della nostra epoca, di cui non vediamo il volto né conosciamo il nome ma di cui sentiamo la voce, senza sapere bene perché, si ritrova catapultato nel 1800 davanti all’ingresso dell’Ermitage di San Pietroburgo. La particolarità più evidente del film è il lungo piano sequenza che occupa tutto il film (96 minuti), un virtuosismo tecnico caro a tanti registi – basterebbe citare Martin Scorsese, Brian De Palma o addirittura l’Antonioni del finale di “Professione Reporter” – e che in questo caso viene estremizzato nell’utopia (cinematografica) di un ‘movimento continuo’ (privo di qualsiasi forma di montaggio e/o manipolazione). Tale scelta funziona come volontà dell’autore di immergersi in una sorta di viaggio nel tempo nella storia russa attraverso tre secoli di memoria storica russa, dal Settecento al grande ballo imperiale del 1913 e oltre, perlustrando i dipinti appesi alle pareti del celebre museo. Pietro il Grande, la Grande Caterina di Russia, gli zar, gli ultimi Romanov e altri personaggi storici rivivono in un pezzo di storia della Russia, anche moderna, nell’Hermitage, sbucando come fantasmi dal passato. Il narrato filmico si snoda nei due chilometri di saloni del Palazzo d’Inverno e dell’Ermitage a San Pietroburgo. I corridoi, le scale, i saloni dello splendido edificio diventano il teatro della Storia. Una misteriosa guida ci conduce attraverso le stanze del museo, poi ci si rende conto che si tratta della stessa macchina da presa del geniale regista siberiano Aleksandr Sokurov, resa eterea e metaforica dalle scelte di regia. “Arca Russa” è un sogno ad occhi aperti, reso possibile dall’utilizzo di una videocamera digitale della Sony, che consente al regista di riprendere tutto quello che accade davanti all’obiettivo in tempo reale, facendo così a meno del montaggio. Tecnicamente “Arca Russa” ha il pregio di utilizzare in maniera efficace le nuove risorse digitali a fini poetici e animo voyeuristico. Visivamente sontuoso (la splendida fotografia è di Tilman Büttner, i costumi di Tamara Seferyan, Lidiya Kryukova e Maria Grishanova) e magistralmente girato da un gigante della Settima Arte che non ha paura delle sfide, “Arca Russa” è un’opera strabiliante che allarga gli orizzonti del cinema e che rappresenta un imprescindibile punto di riferimento per chiunque volesse provare a fare qualcosa di simile. Geniale e indimenticabile la sequenza finale, che da sola vale decine di film e che dimostra quanto sia grande il talento registico di Sokurov. Questo è incentrato su un meraviglioso, coinvolgente e suggestivo ballo finale di prima della rivoluzione, calato nel 1913, laddove centinaia di variegate figure, tra militari, aristocratici, funzionari di governo, affascinanti signore, si accalcano e danzano prima di essere inghiottiti dal nulla, dal vuoto e dall’oblio. La parte documentaristica ha un’impostazione didascalica, divulgativa, l’altra assume – se vogliamo – contorni sperimentali da vera e propria opera d’arte a se stante, laddove si impongono immagini deformate e/o surreali, filtri e quant’altro. Ad un ulteriore terzo livello di lettura si coglie una decisa critica contro la società russa, che nel corso dei secoli non è riuscita a definire una propria identità. Insomma un film/documentario che travalica la sua natura apparentemente didattica per vestirsene di altri, più pregnanti; avrebbe fatto invidia all’Orson Welles sempre così affamato di novità, così desideroso di scrutare l’imperscrutabile, oppure avrebbe incuriosito Stanley Kubrick per uno dei suoi voli pindarici. Perché Aleksandr Sokurov (autore di film come “La madre e il figlio” nel 1997, “Moloch” nel 1999, “Faust” nel 2011), nonostante si definisca classico, è autore geniale e sperimentale, e “Arca Russa” è un film magnifico, affascinante, meraviglia plastica che mescola Storia ed eleganza, cultura e bellezza, fantasmagoria.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
(immagini per cortese concessione della CG Entertainment)
NOTE TECNICHE
Il Film
ARCA RUSSA
(Russian Ark/Russkij kovcheg)
Russia/Germania, 2002, 95’
Regia: Alexander Sokurov
Cast: Sergei Dreiden, Maria Kuznetsova, Leonid Mozgovoy, Alexander Chaban, David Giorgobiani, Sergej Dontsov, Maksim Sergeyev, Anna Aleksakhina, Vladimir Baranov
Informazioni tecniche del Blu-Ray
Aspect ratio: 1.78:1 anamorfico
Audio: Italiano DTS-HD Master Audio 5.1 / Russo DTS-HD Master Audio 2.0
Italiano, Russo Dolby Digital 2.0
Distributore: CG Entertainment
Consulta la pagina ufficiale del distributore www.cgentertainment.it