L'angolo del Kult!

IL BARONE ROSSO di Roger Corman in Blu-Ray

 

Finalmente si rende disponibile per l’Home Entertainment digitale – e direttamente in Blu-Ray, affiancato solo ora dal DVD –, attesissimo dagli appassionati, il film che Roger Corman, maestro dell’horror e dei b-movie, dedicò nel 1971 all’asso dell’aviazione tedesca, l’aristocratico Barone Manfred von Richthofen, soprannominato dagli inglesi il ‘Barone Rosso’, temutissimo dominatore dei cieli nel corso della Prima Guerra Mondiale.

Morì forse abbattuto dalla contraerea dell’Unione, forse da un altro asso dell’aviazione, il canadese Arthur Roy Brown (come il film fa ritenere), a Vaux-sur-Somme il 18 aprile 1918 all’età di soli 26 anni. In pratica è lui il celebre nemico contro cui combatte Snoopy, quando immagina d’essere un aviatore della I^ Guerra Mondiale, nelle strisce che tutti (chi più chi meno) abbiamo almeno una volta incontrato nelle nostre letture a fumetti. Perfino Giorgio Gaber cantò una canzone, “Snoopy contro il Barone Rosso”, versione italiana di un pezzo di Gernhard e Holler. Nel suo campo il Barone Rosso, a bordo del suo Albatros triplano, è stato una figura davvero leggendaria e il film un’opera di culto per tantissimi appassionati del cinema indipendente del regista americano ma amato anche da chi ha focalizzato i propri interessi cinematografici intorno ai lavori sui conflitti bellici in generale. È un film di guerra senza avere tuttavia la struttura del film bellico, quant’anche sul versante ‘pacifista’; un suo riferimento possibile potrebbe invece essere “Le vie della gloria” (1936) di Howard Hawks, di cui ripropone il senso della storia accanto ad un palpabile sottotesto sulla morale individuale che accompagna i gesti e i comportamenti degli esseri umani coinvolti. E con esso l’avventura e l’amicizia. Dal punto di vista tecnico l’opera è molto ben realizzata, grazie anche all’uso di aeroplani dell’epoca; le magnifiche riprese acrobatiche, nelle battaglie in cielo, sono filmate con grande maestria da Roger Corman (che aveva sempre desiderato produrre un film sull’aviazione, sua antica passione, essendo egli stesso un pilota) e alla fine risultano essere uno dei punti di forza principali della pellicola, anche se qualcuno vi ha voluto cogliere una non puntuale aderenza storica dei fatti narrati: la figura di Brown più marginale e l’aereo pilotato da von Richtofen, un Fokker D.VII, entrato nell’aviazione tedesca anni dopo la sua morte. La vicenda narrata si dispiega secondo gli stilemi classici del cinema di guerra, pur tuttavia senza trascurare l’approccio con una componente psicologica che però non riesce ad emergere compiutamente per lo scarso supporto fornito dagli interpreti; la guerra viene vista come un male inevitabile, e viene rappresentata con un  tocco dolcemente malinconico. Brown (che condivide con Von Richthofen il ‘primo piano’ titolo originale) viene raccontato come l’avversario più temibile per l’aviatore tedesco. È un’opera eccezionale, rigorosamente disarmante e (nell’intimo) dolorosa dai significati complessi che vanno ben oltre la lettura più superficiale di un semplicistico film sull’aviazione bellica, efficace nel rendere chiara la profonda ambiguità della guerra. La storia del Barone Rosso segna anche il passaggio tra un’epoca di combattimenti (perfino) cavallereschi, tra gentiluomini, ad un’altra cupa, terribile, devastante, simboleggiata in modo inquietante dalle immagini finali con il tristemente noto (e cinico) tenente Hermann Göring che succede a von Richtofen (anche qui c’è un falso storico perché l’avvicendamento avvenne in realtà diversi anni dopo) una volta che questi è morto e subito ‘appare’ quale simbolo di una nuova, spietata, classe guerriera. Una scena nella fase iniziale è significativa: il Barone dopo aver abbattuto un nemico scende al suolo e va a togliere gli occhiali alla sua vittima che prima di morire lo fissa intensamente; è lo stesso sguardo che avrà lui quando verrà a sua volta abbattuto. La guerra combattuta nei cieli, solitamente dai nobili, trascende l’immagine della trincea, con il suo fango e la sua derelitta miseria. In effetti la Grande Guerra va inquadrata come il primo massacro ufficiale di milioni di derelitti che anticipa l’olocausto messo in atto nel II° conflitto mondiale. John Phillip Law veste i panni del protagonista, ed ha il ‘physique du rôle’ ed il volto adatto ad impersonificare l’asso dell’aviazione, e Don Stroud quelli del suo acerrimo rivale, ma nessuno dei due riesce a dare spessore al proprio personaggio, fors’anche serviti male dalla sceneggiatura di Joyce Hooper Corrington e dei fratelli John William. Un altro motivo che ha reso ‘cult’ il film è il fatto che successivamente a questo Corman abbandonava per lungo tempo (quasi venti anni) la regia per dedicarsi esclusivamente alla produzione cinematografica. In effetti (ad oggi) si tratta del penultimo film ufficialmente diretto dal regista americano – per “I gladiatori dell’anno 3000” del ’78 e “I magnifici sette nello spazio” dell’80 non venne accreditato per la regia -, l’ultimo essendo “Frankenstein oltre le frontiere del tempo” del 1990.

Aspect ratio a 1.85:1 (assai prossimo a un 1.66:1), quadro video in generale piuttosto spento, immagini pastose, prive di significativo appeal visivo, ma bisogna tenere conto che Roger Corman era celebre per i budget minimi dei suoi film, e per la velocità nella realizzazione produttiva (questo pare sia stato girato in sole 2 settimane). Al di là della magnificenza delle riprese aeree – di sicuro soddisfacenti – sono quelle negli interni ad essere in parte  insufficienti. Il sonoro, nonostante sia stato gonfiato in un Dolby Digital 5.1 dall’originario Mono, risulta piatto come ci si poteva aspettare vista la natura indipendente e a basso costo del film, gli elementi sonici sono labili e inadeguati ad imporsi per gli standard correnti di un film di guerra. Subwoofer assolutamente inoperoso. Poverissimi i contenuti extra che si riducono al trailer, ad una galleria di immagini ed alla riproduzione del poster originale nel di dietro della fascetta del blu-ray.

 

(Luigi Lozzi)                                             © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

NOTE TECNICHE

Il Film

IL BARONE ROSSO

Von Richthofen and Brown

Usa, 1971, 92’
Regia: Roger Corman
Cast: John Philip Law, Hurd Hatfield, Barry Primus, Don Stroud, Corin Redgrave, Karen Huston.

 

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect Ratio: 1.85:1 1920x1080p/AVC MPEG-2
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1
             Italiano, Inglese Dolby Digital 2.0
Distributore: Pulp Video/CG Home Video
Prezzo: Euro 21,90