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UN EROE di Asghar Farhadi in Blu-Ray

 
 
 
 
 
Dopo essere stato presentato in anteprima, in concorso, alla 74ª edizione del Festival di Cannes dove si è aggiudicato il Grand Prix Speciale della Giuria, “Un eroe”, diretto da Asghar Farhadi, approda sul mercato dell’Home Video, realizzato da Lucky Red e distribuito da Koch Media, in una eccellente edizione Blu-Ray.

Si tratta di un piccolo grande evento per gli appassionati di Cinema poiché il regista iraniano Asghar Farhadi è oggi considerato tra gli autori più importanti del panorama internazionale; ne sono testimonianza i due suoi film che hanno vinto l’Oscar al Miglior Film Straniero: “Una separazione” nel 2012 e “Il cliente” nel 2017. Dopo la parentesi in terra di Spagna per girare “Tutti lo sanno”, il melodramma a sfondo famigliare con Penelope Cruz e Javier Bardem, in verità non molto riuscito, Asghar Farhadi ===Consulta la Filmografia=== è tornato a girare in patria e a cimentarsi con argomenti che lo intrigano maggiormente, e che lo hanno fatto conoscere in tutto il mondo con “Una separazione” nove anni fa, ovvero i tormenti morali della piccola borghesia iraniana in una esplorazione ricca di sfaccettature fra Bene e Male, e sulle contraddizioni dell’animo umano. E tutto questo nonostante egli mantenga un rapporto non sempre facile con il proprio paese, tra censura del regime degli ayatollah e istanze radicali. Ispirandosi ad un fatto di cronaca il film narra di Rahim Soltani (Amir Jadidi), un uomo quarantenne e divorziato di bell’aspetto, condannato per un debito che non è stato capace di onorare, ma non per colpa sua ma di un socio truffaldino. Uscito temporaneamente dal carcere con un permesso di 48 ore in libertà vigilata, l’uomo torna nella natia Shiraz, una delle maggiori città iraniane, e crede di poter risolvere i suoi problemi quando la donna cui si accompagna, Farkhondeh (Sahar Goldust), e con cui vorrebbe ricostruirsi un futuro, trova per strada una borsa contenente 17 monete d’oro. Infatti il primo istinto della coppia è cercare di vendere le monete, per mettere insieme parte della cifra da restituire e convincere così il creditore Bahram (Mohsen Tanabandeh) a ritirare la denuncia, ma all’ultimo momento Rahim si tira indietro, affermando che non è corretto approfittare un piccolo tesoro che appartiene a qualcun altro; il suo obbiettivo è di cercare chi ha smarrito la borsa per restituirgliela. L’onestà dell’uomo colpisce i dirigenti del carcere ed il tam-tam mediatico, tra televisioni, mondo dei social, moralisti sempre in ‘calore’ e quant’altro portano il caso all’attenzione generale facendo di Rahim un eroe nazionale. Poi tutto si complica, e qualcuno comincia ad alimentare qualche dubbio in svariate sfaccettature perché, si sa, sui social predominano sospetti ed invidia… Quando esce di galera vediamo Rahim a Shiraz, culla dell’antica cultura persiana, attraversare proprio l’area archeologica con le imponenti rovine di Persepoli, nei pressi della Tomba di Serse, che rimandano simbolicamente ad un passato glorioso di civiltà che non trovano alcun riscontro con la quotidianità dei giorni nostri, e questo in qualche modo vuole essere una cartina tornasole della tematica principale del film. Nel film nessuno dice mai tutta la verità ed ognuno si sente autorizzato ad esprimere il proprio parere, ottenendo l’effetto contrario alla verità, cioè il dilagare della confusione. Per dimostrare (o forse sottolineare) come la Verità sia un elemento di contorno, relativo, superfluo, perfino inesistente. Torto e ragione si equivalgono e si integrano senza soluzione di continuità. Nemmeno Farhadi cerca di dare risposte, per non arrogarsi d’esprimere la verità, e si impegna come sempre, nella piena consapevolezza della messa in scena, a indagare i comportamenti degli esseri umani, nella spirale diabolica del pensiero multiplo, dei conflitti e delle ipocrisie al centro della vita sociale del suo paese. Durante la conferenza stampa di presentazione del suo film Asghar Farhadi ha tenuto a sottolineare come il suo cinema parli meglio di come possa fare lui: «Non amo spiegare quello che succede nei miei film, lascio allo spettatore dedurlo». Aggiungendo poi, a voler dare una risposta a certe polemiche che lo hanno investito: «Da anni mi accusano di essere di una certa parte, finora non avevo mai risposto ma quest’anno l’ho fatto con una lettera aperta, in cui prendo le distanze dal sistema iraniano. Faccio film, se il fatto che “Un eroe” rappresenti il paese agli Oscar mi deve essere fatto pesare, allora sono pronto a ritirare il film. Non sento di dover nulla a nessuno, per il fatto di rappresentare l’Iran a Hollywood». I fatti narrati, nella loro geometria narrativa, fanno riflettere, vogliono interrogare lo spettatore a misurarsi con i nodi tematici e stimolarlo ad esprimere una autonoma risposta emotiva. I social sono onnipresenti anche nella società iraniana, così come i programmi televisivi che cercano la lacrima facile. Ciascuno giudica in funzione dei suoi criteri personali. Lo spettatore prova empatia per il personaggio principale, sempre sorridente e fiducioso di riuscire a dimostrare la sua buona fede. E sebbene siamo dinanzi a questioni calate in un identificabile scenario geografico da noi distante, riescono ad avere un respiro universale che possono riguardare chiunque, perfette metafore della condizione umana. Ci ha colpito la figura del bambino, il figlio del protagonista, ai cui occhi viene screditata la figura del padre e che tanto ci ha ricordato una situazione simile in “Ladri di biciclette”, il capolavoro di Vittorio De Sica. “Un eroe”, del quasi cinquantenne regista persiano, è un film bellissimo ed amaro, un film sociale perfetto che, come detto, è stato premiato con il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes, il 13 luglio dello scorso anno, un film limpido e lineare nel linguaggio cinematografico adottato ma altrettanto complesso e sfumato sul piano dell’interpretazione sociale, etica e morale.
TECNICA
In un quadro generale (video e audio) perfettamente il linea con i migliori prodotti oggi in commercio, e tenendo conto che non è certo questo il tipo di film che possa essere utilizzato per esaltare le qualità dell’impianto Home Theater domestico, diventa interessante segnalare che i Contenuti Extra, oltre allo scontato Trailer, prevedano la Conferenza stampa con Farhadi della durata di 22 minuti.

(Luigi Lozzi)                                                            © RIPRODUZIONE RISERVATA

NOTE TECNICHE
Il Film 

UN EROE
(Qahremān/A Hero)
Iran/Francia, 2021, 128’
Regia: Asghar Farhadi
Cast: Sarina Farhadi, Amir Jadidi, Mohsen Tanabandeh, Fereshteh Sadre Orafaiy, Sahar Goldust, Ehsan Goodarzi, Alireza Jahandideh, Maryam Shahdaei.

Note Tecniche del Blu-Ray
Aspect ratio: 2.39:1 1920x1080p/AVC MPEG-4 24 fps
Audio: Italiano, Farsi DTS-HD Master Audio 5.1
Distributore: Lucky Red/Koch Media