LE BUONE STELLE – BROKER di Kore’eda Hirokazu in 4K ULTRA-HD
A ribadire la vitalità del cinema coreano, che ha mietuto successi di pubblico e di critica negli ultimi anni, sebbene diretto da un regista giapponese, arriva in formato 4k Ultra-HD, realizzato da Lucky Red e distribuito da Plaion Pictures, l’ultimo, incantevole, film di Kore’eda Hirokazu, “Le buone stelle – Broker”.
Un film che potremmo definire come un ‘inno alla vita gentile’ e che si avvale di una struttura da ‘Road Movie’. Vi si racconta di So-young, una giovane madre in difficoltà in quel di Busan (principale città portuale della Corea del Sud), che in una notte di pioggia torrenziale decide di abbandona il figlio appena nato nella ‘baby box’ di un ospedale. La mattina seguente quando cerca di riprenderselo scopre che è nelle mani di due trafficanti, Sang-hyun e Dong-soo, individui che portano avanti un’attività clandestina di contrabbando di bambini per i quali cercano i genitori giusti e meglio disponibili a versar loro un lauto compenso, e che la convincono a muoversi anche lei in questa direzione. Inizia così il viaggio del terzetto con bimbo al seguito senza sapere che sulle loro tracce si sono poste la poliziotta Su-jin e la giovane collega Lee, decise ad arrestarli una volta che li colgono sul fatto… Il regista giapponese Kore’eda Hirokazu, con un debole per le storie di famiglia complicate, è in forte crescita nei consensi della critica a livello internazionale da quando nel 2018 ha conquistato la Palma d’oro al Festival di Cannes con il film “Un affare di famiglia”. Da allora ha fatto tappa in Francia per dirigere nel 2019 “Le verità”, interpretato da Catherine Deneuve e Juliette Binoche, e quindi in Corea del Sud per questo “Broker”, presentato in concorso al 75º Festival di Cannes, dove Song Kang-ho, il protagonista principale del film (e già interprete di film acclamati quali “Parasite” e “A Taxi Driver”) ha vinto il premio per il Miglior Attore. “Le buone stelle – Broker” è una summa dei temi prediletti dal regista ma va sottolineato come il regista, pur mantenendosi coerente con i temi principali che compongono la sua filmografia (su tutti la famiglia, nucleo primario che va oltre anche ai legami di sangue), abbia ‘scelto’ di girare questa sua opera in Corea del Sud, con star locali come Song Kang-ho e Bae Doo-na (“Sense 8” e “Stranger”) per enfatizzare il suo pensiero sulle leggi per l’adozione di bambini e sulle politiche di welfare infantile adottate ai giorni nostre seppur a latitudini così diverse dalle nostre. Il regista giapponese intende la ‘famiglia’ (‘disfunzionale’ in questo caso) come impegno e responsabilità per fronteggiare le storture sociali di un sistema in via di disfacimento. Ancor meglio il regista giapponese ci pone dinanzi alla domanda su cosa formi davvero una famiglia e risponde sostanzialmente che ben oltre i legami di sangue sono utili la generosità e la disponibilità ad amare, visto che la forza degli affetti può superare qualsiasi ostacolo, in primis i preconcetti della morale comune. Il Road Movie di Kore’eda Hirokazu, nel mostrarci il ventaglio dei diversi casi di affidamento che si susseguono nella narrazione, vuol provare a prospettarci quali possano essere le possibili soluzioni cui si va incontro. Lungo il cammino di questa improvvisata e temporanea famiglia ci si imbatte in madri bisognose, in coppie che le hanno provate tutte, si entra in orfanotrofi e ospedali che accolgono i neonati abbandonati, ma si deve anche fare i conti con la polizia che deve applicare le leggi. L’idea della ‘baby box’ (a tutti gli effetti un buco in un muro, con ninna nanna incorporata), dove lasciare alle cure dello stato un figlio appena nato cui non si può dare un futuro oppure indesiderato, risulta essere un’immagine ‘forte’ che ha come rovescio della medaglia quello (forse) di incentiva le giovani madri all’abbandono. La ‘baby box’ è fenomeno molto diffuso in Corea, dove il mercato dei bimbi abbandonati risulta essere molto fiorente, ma pure in Giappone (potrebbe essere questa la motivazione che ha indotto il regista a trattare l’argomento direttamente in Corea) ed è la versione contemporanea di quella che a Napoli veniva chiamata Ruota degli Esposti. Il film poi si trasforma in una commedia familiare dal buon umore crescente. Poi alla fine il film non è costruito su una scarna e fredda contabilità di casi ma prende a cuore quelli in cui a prevalere sono i buoni sentimenti, l’empatia in una condizione istintiva e gentile, l’affetto fra adulti e bambini, la famiglia improvvisata e in fondo ci vuol dire che, anche senza averne le prerogative, si può diventare famiglia senza doversi assoggettare ai canoni più tradizionali, l’identità proviene dal rapporto con gli altri non dal sangue: il mondo reale oggi è questo. In “Le buone stelle – Broker” accade pure che chi all’inizio poteva sembrare un “cattivo” finisce per svelare anche la sua anima di “buono”, offrendo al regista l’occasione per regalarci ancora una volta la sua inimitabile leggerezza di tocco e l’abilità nel mettere in scena le emozioni. Così si crea un legame tra lo spettatore e questo gruppo di (apparenti) pessimi criminali dalla natura umana così sfaccettata e complessa, comprendiamo meglio le loro motivazioni ed arriviamo addirittura ad affezionarci a loro e a commuoverci.
TECNICA
“Le buone stelle – Broker” arriva sul mercato dell’Home Entertainment, grazie a Lucky Red e Plaion Pictures, con un trasferimento 1.85:1 HDR10 perfettamente adeguato al contesto filmico. Nonostante la prevalenza di tonalità luminose i dettagli sono nitidi, i bianchi accentuati e i neri donano un’eccellente profondità all’immagine. Le riprese negli interni, quei pochi in cui viene calato un ‘Road Movie’ come questo, offrono momenti di grande appagamento visivo. La texture degli abiti, i lineamenti dei volti e il design della produzione aggiungono un valore interessante al film. L’HDR10 esalta la naturalezza dei colori naturali ma nell’insieme a prevalere è la componente di tonalità naturali del territorio circostante. Risultato complessivo eccellente e nessun problema di compressione. Il comparto audio poggia su una solida traccia DTS-HD MA 5.1 che, nonostante non sia questo il tipo di film che possa esaltare la qualità di un impianto di alto livello, assicura un’esperienza uditiva assolutamente soddisfacente. I dialoghi sono puliti e chiari dappertutto senza problemi. I Contenuti Extra prevedono una bella intervista al regista Kore’eda Hirokazu e l’immancabile, ma piacevole, Trailer.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
NOTE TECNICHE
Il Film
LE BUONE STELLE – BROKER
(Broker)
Corea del Sud, 2022, 130’
Regia: Kore’eda Hirokazu
Cast: Song Kang-ho, Gang Dong-Won, Doona Bae, Ji-eun Lee, Joo-young Lee, Kang Gil-woo, Hee-joon Park, Seung-soo Im, Sae-Byuk Kim, Ryu Kyung-Soo, Dong-hwi Lee, Moo-Saeng Lee, Ji-yong Park, Sae-Byeok Song, Kim Sun-Young.
Informazioni tecniche del 4K ULTRA-HD / Blu-Ray
Aspect ratio 4K Ultra-HD: 2160p @23.98fps (4K-SDR) 1.85
Aspect ratio Blu-Ray: Blu-ray: 1080p @23.98fps 1.85
Audio 4K Ultra-HD: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio, Coreano 5.1 DTS-HD Master Audio
Audio Blu-Ray: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio, Coreano 5.1 DTS-HD Master Audio
Distributore: Lucky Red/Plaion Pictures