L'angolo del Kult!

JESUS CHRIST SUPERSTAR di Norman Jewison in Blu-Ray

 

 

 
 
“Jesus Christ Superstar”, opera di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, è uno dei più fortunati musical di tutti i tempi (sia a Broadway che nel West End londinese) e film che ha inaugurato nel 1973 una formidabile stagione di successi che ha arriso a tanti film di questo genere (“The Rocky Horror Picture Show”, “Hair”, “Tommy”, “La febbre del sabato sera”, “Quadrophenia”, “Grease”, per arrivare nei primi ’80 a “Blues Brothers”, “The Wall” e “Saranno famosi”).

 

 

Il Musical, come il Western (fatta salva la rilettura operata da Sergio Leone con lo Spaghetti-Western), è un genere tipico ed esclusivo (in quanto ad invenzione, codifica e tradizione) del cinema hollywoodiano, in voga fin dagli anni ‘40. La svolta registratasi all’inizio dei ’70 è figlia non solo di un restayling – più che necessario – del genere, che iniziava a dare segnali di cedimento nel gusto del pubblico, dopo la mitica ‘Golden Age’ ed una serie di fortunati Musical nei Sessanta (“West Side Story”, “Tutti insieme appassionatamente” e “Mary Poppins“ su tutti), ma anche per la prepotente affermazione del Rock sulla scena dell’intrattenimento globale. Per cui moltissimi dei musical cinematografici di maggior successo dei ’70 sono stati basati su colonne sonore in stile Pop & Rock. Sono soprattutto i fermenti della cultura della contestazione alla guerra del Vietnam a caratterizzare due di questi film, “Hair” di Milos Forman (1979) e “Jesus Christ Superstar” di Norman Jewison (già artefice del più tradizionale “Il violinista sul tetto”). “Jesus Christ Superstar”, tratto dall’omonimo musical scritto da Tim Rice (autore dei testi) e Andrew Lloyd Weber (autore della musica), viene indicato come una delle primissime ’opere rock’, ed è diventato subito, alla sua uscita, un film di culto, facendo breccia in un pubblico (ampio) meno bigotto, ma ha anche scatenato veementi polemiche visto che venne ritenuto blasfemo. Oggi celebra i suoi 40 anni e, nonostante sia fortemente caratterizzato dall’epoca in cui fu realizzato (la cultura hippie, il rock applicato al musical, lo scontro generazionale), sarebbe magnifico se le nuove generazioni ne facessero la conoscenza perché si porta ancora dietro un’aura mitica ed una forte e coinvolgente carica rivoluzionaria. Nel musical prima (uscito nel 1971), e nel film di Norman Jewison dopo (del ’73), venne messa in scena – in una visione laica della religione – gli ultimi sette giorni della vita di Gesù di Nazareth in forma originale ed anticonvenzionale (i fatti narrati dalla prospettiva del punto di vista di un Giuda afro-americano, Cristo umanizzato e poco divino, e che non compie miracoli, gli apostoli rappresentati come fossero degli hippie, una Maddalena innamorata, l’assenza di Maria), cantata e priva di parti recitate, assecondando i paradigmi di certi teatri off newyorkesi e/o (che dir si voglia) ‘action theatre’. Il ruolo di Gesù, che in un primo momento doveva essere affidato al cantante dei Deep Purple, Ian Gillian, che lo aveva interpretato a teatro, venne affidato invece a Ted Neely, per l’indisponibilità di Ian, impegnato con la sua band. Giuda afroamericano è interpretato da Carl Anderson che quasi ruba la scena al protagonista. Ed entrambi sono stati sono stati candidati al Golden Globe nel 1974. Anche la colonna sonora, dall’impronta rock ed uno stile vocale volutamente ‘heavy’ e in falsetto, ottenne un considerevole successo. Con grande sincerità devo dire che il film appare oggi piuttosto datato ma ha il suo appeal – e mi rivolgo alle generazioni ultime di appassionati cinefili – proprio nell’originalità dell’impianto filmico.
Codifica 2.36:1 (dall’originario 2.39:1) per un trasferimento HD che non è degno dell’anniversario che si celebra: presente un rumore video significativo (con grana palese in più frangenti: tra scene notturne ed altre a cielo aperto) che indica una scarsa cura dedicata dalla Universal al prodotto finale, erroneamente (a mio avviso) sottovalutato come titolo ‘non importante’). Peccato!. Direi appena sufficiente il ‘look’ visivo (comunque migliorativo del dvd), anche in presenza di un buon dettaglio (nei primi piani soprattutto). Audio in lossless DTS-HD Master Audio 2.0 di buona dinamica, adeguato nel riprodurre il primario corpo della colonna sonora musicale; soddisfacente la separazione stereo di alcuni passaggi musicali. I contenuti extra prevedono: Intervista esclusiva al maestro Tim Rice;
(immagini per cortese concessione della Universal Pictures)

 

NOTE TECNICHE
Il Film

JESUS CHRIST SUPERSTAR – 40° ANNIVERSARIO

(Jesus Christ Superstar)

Usa, 1973, 107’
Regia: Norman Jewison
Cast: Ted Neely, Carl Anderson, Yvonne Elliman, Barry Dennen, Bod Bingram, Robert LuPone, Joshua Mostel, Bob Bingham, Larry T. Marshall, Kurt Yaghjian, Philip Toubus, Pi Douglass, Jonathan Wyne, Thommie Walsh, Richard Molinaire, David Devir, Jeffrey Hyslop, Richard Orbach, Shooki Wagner.

 

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Video: 2.35:1 1920x1080p/VC-1
Audio: Inglese DTS-HD Master Audio 2.0 (sottotitolato)
             Inglese DTS Digital Surround 2.0
Distributore: Universal Pictures
Prezzo: Euro 12,90 

 

La Colonna Sonora del film fu pubblicata in vinile dalla MCA Records nel 1973. La versione in doppio CD fu pubblicata una prima volta nel 1993 e ristampata nel 1998, ed oggi è disponibile nel catalogo della Universal Music.
Tracklist:1).Overture (5:26)
2).Heaven on Their Minds (4:22)
3).What’s the Buzz? (2:30)
4).Strange Things Mystifying (1:50)
5).Then We Are Decided (2:32)
6).Everything’s Alright (3:36)
7).This Jesus Must Die (3:45)
8).Hosanna (2:32)
9).Simon Zealotes (4:28)
10).Poor Jerusalem (1:36)
11).Pilate’s Dream (1:45)
12).The Temple (5:26)
13).I Don’t Know How to Love Him (3:55)
14).Damned for All Time / Blood Money (4:37)
15).The Last Supper (7:12)
16).Gethsemane (I Only Want to Say) (5:39)
17).The Arrest (3:15)
18).Peter’s Denial (1:26)
19).Pilate & Christ (2:57)
20).King Herod Song (3:13)
21).Could We Start Again, Please? (2:44)
22).Judas Death (4:38)
23).Trial Before Pilate (7:47)
24).Superstar (3:56)
25).Crucifixion (2:40)
26).John Nineteen: Forty-One (2:20)