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FELLINI: SONO UN GRAN BUGIARDO di Damian Pettigrew in DVD

 

 

 

 

 

Questo insolito film-documento dedicato a Federico Fellini testimonia di una serie di colloqui che il canadese Damian Pettigrew ebbe con il regista romagnolo tra il 1991 e 1992, poco prima della sua scomparsa avvenuta il 31 ottobre 1993 per le conseguenze di un ictus che lo aveva colpito tempo prima.

 

Federico si mostra assai disponibile – benché intristito dalla forzata inattività dovuta ad alcuni problemi di salute – a colloquiare con il suo interlocutore abile nel conquistarsi la sua simpatia, e in quanto tale si tratta di un documento impedibile per tutti gli appassionati del cinema visionario e poetico di Fellini ma adatto anche per tutti coloro che abbiano in animo di perlustrare meglio la sua cinematografia. La rimembranza è la chiave di tutta la poetica felliniana, e le nuove generazioni dovrebbero comprendere che non c’è futuro senza la consapevolezza del passato. Fellini con il suo Cinema, ma anche con i suoi scritti, i suoi disegni, è sempre andato alla «ricerca del tempo perduto» di proustiano retaggio, trovando nei ricordi, nella memoria, nell’immaginazione, la fonte più viva d’una ispirazione che lo ha reso celebre in tutto il mondo. «Riusciva ad esprimere la sua verità sul grande schermo, ritornando senza sosta alla nostalgia della sua infanzia e dell’innocenza perduta, alla sua rappresentazione nevrotica e brillante della donna idealizzata – madre e sposa – e della donna nevrotica, femmina dalle forme mostruose o puttana affamata, di un uomo continuamente spinto alla conquista amorosa che scopre il suo vuoto esistenziale… Il suo stile rigoglioso, delirante, monumentale è stato quello di un poeta che non ha mai smesso di sognare e di rapportarsi con il mondo e con se stesso», così scriveva il quotidiano francese Le Monde all’indomani della morte. Aveva debuttato nel cinema nel 1952 con “Lo sceicco bianco”, presentato senza successo al Festival di Venezia, ma nella città lagunare si prendeva una rivincita l’anno successivo con “I vitelloni” che si aggiudicava il Leone d’Oro, ottenendo un clamoroso successo di critica e di pubblico che proiettava il regista riminese nell’Olimpo del cinema italiano. Con “La strada” vinceva nel 1957 un primo Oscar per il Miglior Film Straniero, poi ne sarebbero arrivati altri 4 (per “Le notti di Cabiria”, 1958, “Otto e mezzo”, 1964, “Amarcord”, 1975 ed uno alla Carriera nel 1993, proprio nell’anno della sua morte). Ma, si sa, gli Oscar non sempre danno popolarità duratura, mentre invece “La Dolce Vita” – statuetta vinta per i Migliori Costumi e solo ‘Nomination’ per Regia e Sceneggiatura Originale nel 1962 – fece conoscere Federico in tutto il mondo così come il suo protagonista, Marcello Mastroianni. Nel corso della lunga intervista, inframmezzata da scene ‘rubate’ sui set e dai contributi di alcuni dei più affezionati collaboratori del ‘Maestro’ (Benigni, l’ultimo guitto del suo cinema, Donald ‘Casanova’ Sutherland, Giuseppe Rotunno, Dante Ferretti), vengono portati alla luce episodi inediti ed alcune considerazioni utili ad arricchire il già ricco universo felliniano.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

NOTE TECNICHE

Il Film

FELLINI: SONO UN GRAN BUGIARDO
(Je suis un grand menteur)
Francia/Gran Bretagna/Italia, 2001, 102’
Regia: Damian Pettigrew
Cast: Federico Fellini, Roberto Benigni, Italo Calvino, Terence Stamp, Donald Sutherland, Tullio Pinelli, Dante Ferretti, Giuseppe Rotunno.
Informazioni tecniche del DVD

Video: 1.85:1 anamorfico
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0
Distributore: CG Entertainment