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A VENEZIA… UN DICEMBRE ROSSO SHOCKING di Nicolas Roeg in Blu-Ray

 

 

 
 
Nell’immaginario cinefilo di coloro che frequentavano le sale cinematografiche nella prima metà degli anni Settanta “A Venezia un dicembre rosso shocking” occupa una posizione di rilevo.

 

 

Vuoi per la materia così avvincente e dall’approccio (all’epoca) piuttosto insolito, vuoi per la suspense inquietante che vi si respira, vuoi per il composito impianto narrativo (tra flashback, incubi e premonizioni), vuoi per l’ambientazione in una Venezia dall’atmosfera quanto mai spettrale e cupa e vuoi per una scena bollente di sesso (peraltro molto chiacchierata allora perchè ritenuta ‘autentica’) tra i protagonisti Julie Christie e Donald Sutherland che è stata mitizzata oltremisura. Il finale a sorpresa tra le calle della città lagunare, poi, onirico, notturno e spaventevole, è un piccolo gioiello che suggella tutte le qualità del film mettendo a posto tutti i tasselli del mosaico narrativo. Fama ulteriormente accresciuta dalla quasi completa ‘invisibilità’ del film, in tutti questi anni, perché circolato in maniera – direi – ‘timida’, per usare un eufemismo ad indicare edizioni ‘unofficial’ di piccole etichette, e peraltro in copie pessime sia in VHS prima che in DVD poi. Insomma un ‘cult’ senza ombre di sorta, ma non per un vezzo cinefilo fine a se stesso – meno persone hanno visto il film più importante diventa perché io l’ho visto, “io c’ero!” -, il film ha avuto grande riscontro critico, finora era reperibile solo all’estero (nel 2002 pubblicato perfino dalla Paramount, nel 2011 c’è stata una nuova edizione) ma in Italia niente; e finalmente è disponibile sul mercato italiano (contemporaneamente in Blu-Ray e DVD) in un’edizione seria realizzata da Pulp Video per CG Home Video. Nicholas Roeg (===Consulta la Filmografia===), in precedenza direttore della fotografia per David Lean (in “Lawrence d’Arabia”), Roger Corman, Richard LesterFrançois Truffaut e John Schlesinger, tre anni prima aveva esordito con la co-regia di “Sadismo”, interpretato da Mike Jagger, con questo film avrebbe spiccato il volo nella considerazione della critica e di certo pubblico grazie anche alle opere immediatamente successive (“L’uomo che cadde sulla terra” nel ’76 con David Bowie, “Il lenzuolo viola” nell’80 con Art Garfunkel e Theresa Russel, due anni dopo sua moglie) ed in virtù della ‘complicità’ intrecciata con il mondo del Rock. Tratto da un racconto di Daphne Du Maurier, la stessa autrice dei romanzi cui Hitchcock si ispirò per “Rebecca la prima moglie” e “Gli Uccelli”: in seguito alla tragedia per la morte della piccola figlia, annegata per un banale incidente in un corso d’acqua nel parco della loro casa in Inghilterra, John Baxter e sua moglie Laura decidono di soggiornare a Venezia dove lui è impegnato nel restauro di una chiesa. La donna rimane scossa (e precipita nello sconforto) per l’incontro con una veggente cieca che dice d’essere entrata in contatto con lo spirito della figlia e mette in allarme John su un imminente fatto di sangue che lo minaccia; un misterioso serial killer trama nell’ombra mentre tutto viene complicata dalle misteriose continue apparizioni di una bambina con un cappottino rosso… Un film girato con grande maestria e raffinata padronanza del mezzo cinematografico da Roeg e corroborato da una magnifica fotografia (opera dello stesso Roeg, non accreditato, al fianco di Anthony Richmond) che in parte si smarrisce nella visione domestica per via degli anni che la pellicola si porta sulle spalle senza essere mai stata sottoposta ad alcun lavoro di restauro. Una considerazione importante da fare è che pur essendo una produzione inglese il film è una tipica ghost-story, ma con la sua ambientazione veneziana e le atmosfere psico-thriller, ha di fatto anticipato (oppure possiamo dire, è andato a braccetto con) il filone di genere Thriller all’Italiana che si è imposto nel nostro paese in quel tempo e segnatamente per quanto riguarda Venezia deve aver ispirato film come “Nero veneziano” di Ugo Liberatore e “Solamente nero” di Antonio Bido del 1978, “Giallo a Venezia” di Mario Landi del ’79, e anche “Noferatu a Venezia” di Augusto Caminito dell’88, così per citarne alcuni, Intanto l’anno prima, nel ’72, c’era stato “Chi l’ha vista morire?” di Aldo Lado, pure questo ambientato a Venezia. “A Venezia… un dicembre rosso shocking” poi deve aver sicuramente ispirato Pupi Avati per “La casa dalle finestre che ridono” del ’76, Lucio Fulci per “Sette note in nero” del ’77 e la scena finale (della scoperta dell’identità della persona celata dal cappottino rosso) è stata probabilmente metabolizzata da Dario Argento per una scena di “Phenomena” dell’85. Donald Sutherland è assai bravo nel restituirci il senso di colpa e l’angoscia di padre nel ricordo della figlioletta scomparsa, e così anche Julie Christie nel rendere le sfumature d’instabilità mentale in cui precipita la moglie traumatizzata dal lutto; accanto a questi brilla un cast peraltro composto da molti caratteristi italiani (Leopoldo Trieste, Massimo Serato, Renato Scarpa, Clelia Matania, Sergio Serafini). Musiche composte dall’allora esordiente (in materia di colonne sonore) Pino Donaggio che più avanti sarebbe approdato alla corte di Brian De Palma. La stampa inglese premiò le musiche di Donaggio quali miglior colonna sonora del 1973. Nel 1999 il British Film Institute ha inserito “A Venezia… un dicembre rosso shocking” al N° 8 della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo. Una curiosità: il video-clip del brano E=MC2 dei Big Audio Dynamite (1986) ===Guarda il video-clip=== contiene alcune scene del film assieme ad altre di film di Nicolas Roeg.
Il trasferimento in High-Definition, attesissimo da tanti appassionati (arriva praticamente allo scoccare del 40° compleanno della pellicola), si propone con una qualità di gran lunga migliorativi delle edizioni ‘timidamente’ (e introvabili) uscite in passato sul mercato – e questa è una notizia eccellente: quanto basta per non essere eccessivamente schizzinosi – ma non può reggere per ovvie ragioni il confronto a distanza con altri film datati sottoposti ad un qualche lavoro di restauro. In alcuni frangenti (pochi in verità) le immagini sono piuttosto discontinue (un po’ di grana è palese e talvolta fastidiosa) a causa (probabilmente) di un master non proprio impeccabile seppur in generale sono più che pulite, e nella sostanza ci si può dichiarare oltremodo soddisfatti; per quanto concerne dettaglio di alcune scene e cromatismo. Il comparto audio beneficia di un Dolby Digital 5.1 ‘gonfiato’ per questa edizione oltre alla presenza delle originali tracce inglese ed italiana; meglio queste ultime per una più corretta visione filologica. E fa la sua bella figura la colonna sonora firmata da Pino Donaggio. Badate bene: ci sono alcuni brevi pezzi non doppiati (e senza sottotitoli), evidentemente recuperati da edizioni estere. Come extra troviamo un trailer, una ‘Photo Gallery’ e alcuni contenuti a corollario di non eccessivo interesse disponibili su traccia Rom.

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

NOTE TECNICHE
Il Film

A VENEZIA… UN DICEMBRE ROSSO SHOCKING

(Don’t Look Now)
Gran Bretagna, Italia, 1973, 111’
Regia: Nicolas Roeg
Cast: Donald Sutherland, Julie Christie, Massimo Serato, Leopoldo Trieste, Clelia Matania, Sergio Serafini, Bruno Cattaneo, Renato Scarpa, Giorgio Trestini, Hilary Mason, David Tree.

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect Ratio: 1.85:1 / HD 1920x1080p/AVC
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1
             Italiano, Inglese Dolby Digital 2.0
Distributore: Pulp Video/CG Home Video