ZERO DARK THIRTY di Kathryn Bigelow
I MUSCOLI DELLE DONNE
Kathryn Bigelow, dopo il successo e la grande visibilità ottenuta con “The Hurt Locker” nel 2009, torna sui ‘luoghi’ battuti in precedenza con l’attesissimo film dedicato alla caccia e all’uccisione di Osama Bin Laden.
Il titolo del film, “Zero Dark Thirty”, in gergo militare indica qualsiasi ora della notte buona per dare inizio ad un’operazione militare ed ovviamente fa riferimento a quella notturna condotta dalle forze speciali della Marina Usa, i Navy Seals, a bordo di elicotteri speciali che portò all’uccisione del capo di Al Qaeda il 2 maggio 2011, esattamente alle ore 00.30. Il film inizia nel ‘silenzio accecante’ delle voci disperate delle vittime dell’attentato al Trade World Center, in quel tragico 11 settembre 2001, che ha segnato la storia recente dell’umanità, il punto d’inizio della caccia all’uomo del terrore, Osama Bin Laden. Nelle due ore e mezza di durata ammiriamo l’evolversi di un’operazione complessa ed articolata. L’ossessione che accompagna la giovane ufficiale della CIA, Maya, quanto mai determinata a raggiungere il suo obbiettivo, è resa in maniera pregevole e misurata, ma carica di tensione, dalla regista che si avvale dell’ottima interpretazione di Jessica Chastain. Una figura costruita al limite tra realtà e fiction, e messa al servizio di un evento reale (e ben noto) di storia recente, un’agente della CIA che per anni ha raccolto indizi sul campo, per mettere insieme prove sufficienti a scovare l’uomo più ricercato del mondo in questo primo scorcio di nuovo millennio, facendo uso solamente di tecnica, intelligence, forza di volontà e coraggio. Un personaggio che si delinea con credibilità, nel bel mezzo dello storico evento
dell’uccisione di Bin Laden, e che mostra tutta la capacità di non farsi influenzare dallo scetticismo dei superiori e delle dinamiche del potere militare (e maschilista) che l’hanno circondata. É lei che con determinazione identifica l’anonimo edificio di Abottabad, in Pakistan, dove si cela il Ricercato Numero Uno per l’amministrazione governativa americana, è sempre lei che si fa carico di insistere presso i suoi superiori per convincerli che Osama Bin Laden è proprio rintanato in quel luogo. Maya assume un atteggiamento ‘forte’ senza il bisogno di ricalcare i modelli maschili. La ‘solitudine’ (tutta femminile) di Maya all’interno dell’Intelligence è palpabile ed è sicuramente l’elemento sul quale la Bigelow costruisce il complemento introspettivo filmico al semplice racconto dei fatti; si guardi alla bellissima scena finale, una volta che si è conclusa l’operazione. Una caccia che è durata un decennio (nell’arco di due mandati presidenziali), ed è stata l’ossessione di un’intera nazione, e che la Bigelow ricostruisce con un taglio documentaristico (che si adatta alla quotidianità di certe immagini che giungono sugli schermi di casa nostra da posti dove si alimentano conflitti militari) impeccabile e di grande profilo cinematografico. Un paio di considerazioni personali; (forse) un po’ ridondanti le diverse (cruenti) sequenze di tortura, effettuate con la tecnica del ‘waterboarding’ (si porta in modo brutale il prigioniero vicino all’annegamento), dislocate nella prima parte del film e la scena clou finale dell’operazione militare nel covo di Bin Laden è sicuramente ben più lunga (dura circa tre quarti d’ora) di quanto non sia stata in effetti nella realtà. Il Cinema di Kathryn Bigelow – in questa occasione più che in altre -, al di là di una ‘muscolarità’ tutta maschile, sa esprimere in modo convincente un punto di vista comportamentale ‘al femminile’.
Al momento di vedere il film – ben prima dei Golden Globe, delle Nomination agli Oscar – avevo espresso la mia opinione secondo cui il film, essendo eccessivamente referenziale ad un fatto di storia reale e contemporaneo (mancandogli il filtro generato dalle riflessioni e dalla sedimentazione che solo il tempo può donargli) non aveva chance di vittoria nelle categorie principali di Miglior Film e Migliore Regia, cosa che puntualmente (mi sembra) sia stata confermata dagli esiti dei Golden Globe che di solito anticipano i responsi della notte degli Oscar. Ritengo – si tratta sempre di una convinzione personale, legittimamente non condivisibile – che “The Hurt Locker”, pur calato nella realtà della guerra in Afghanistan, sia ben più pregnante e denso di significati metalinguistici di “Zero Dark Thirty”: il film del 2009 ha racimolato ben 6 Premi Oscar, tra i quali Miglior Film, Regia e Sceneggiatura, nell’anno in cui erano in lizza
opere quotate come “Avatar”, “Bastardi senza gloria”, “Up”, “Tra le Nuvole” e “A Serious Man”. Il “Code Name: Geronimo” di John Stockwell, uscito pochi mesi fa, a mò di ‘instant movie’ per prendere in contropiede il film della Bigelow, per la sua natura televisiva e con il suo taglio (anche questo) documentaristico, seppur interessante, non regge in alcun modo il confronto con “Zero Dark Thirty” che gli sta più di una spanna sopra. D’altra parte è pressoché certo che le alte sfere militari e governative americane non hanno raccontato tutto sull’operazione condotta per scovare Bin Laden e reso pubblici i particolari della sua uccisione (sarà poi vero che l’hanno sepolto in mare, dopo un opportuno rito islamico, come hanno dichiarato, probabilmente per non dare punti di riferimento al Al Qaeda?) e la stessa sceneggiatura (di Kathryn e del suo compagno Mark Boal), per quanto riguarda la cronaca degli eventi, pur riuscendo a mettere le mani su una serie di informazioni ‘Top Secret’, non può essere presa per verità certa e documentata. Discusso sì, ma film inteso e sicuramente da non perdere.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Nuovo Trailer
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(immagini per cortese concessione di Universal Pictures)
ZERO DARK THIRTY
(Zero Dark Thirty, Usa, 2012)
Regia: Kathryn Bigelow
Genere: Drammatico
Durata: 157’ min.
Cast: Jessica Chastain, Taylor Kinney, Mark Strong, Joel Edgerton, Scott Adkins, James Gandolfini, Chris Pratt, Stephen Dillane, Jennifer Ehle, Mark Duplass, Kyle Chandler, Frank Grillo, Jason Clarke, Harold Perrineau, Lee Asquith-Coe, Mike Colter, Edgar Ramirez, Jessica Collins, Callan Mulvey, Fredric Lehne.
Sceneggiatura: Mark Boal
Produttore: Kathryn Bigelow, Mark Boal, Megan Ellison
Produttore esecutivo: Colin Wilson, Greg Shapiro, Ted Schipper
Fotografia: Greig Fraser
Montaggio: Dylan Tichenor, William Goldenberg
Musiche: Alexandre Desplat
Scenografia: Jeremy Hindle
Costumi: George L. Little
Casa di produzione: Annapurna Pictures
Distribuzione Italia: Universal Pictures
Uscita USA: 19 Dicembre 2012
Data di uscita: 7 Febbraio 2013
Sito ufficiale: www.zerodarkthirty-movie.com
LE IMMAGINI Dietro le Quinte di ZERO DARK THIRTY
PARTE 1
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PARTE 2
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PARTE 3
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PARTE 4
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