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VAN GOGH: SULLA SOGLIA DELL’ETERNITA’ di Julian Schnabel in Blu-Ray

 

 

 

 

 

Le vite dei grandi artisti sembrano tutte avere le stimmate per trasformarsi in soggetti perfetti per il Cinema. A questa regola non si sottrae Vincent Van Gogh cui Julian Schnabel ha dedicato un film, “Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità”, interpretato da Willem Dafoe, distribuito in Home Video da Lucky Red.

 

 

 

Julian Schnabel, a sua volta pittore oltre che regista, aveva diretto “Basquiat” nel 1996 ed oggi si cimenta con la figura celebre e intramontabile del pittore olandese, più volte portato sullo schermo in passato in un biopic che è stato molto apprezzato dalla critica per la felice commistione di narrazione e di visionarietà. In precedenza in tanti si sono cimentati con la materia, tra questi autori quali Alain Resnais con un breve documentario del 1948, Vincente Minnelli (“Brama di vivere” del 1956, con Kirk Douglas), Robert Altman (“Vincent e Theo” del 1990), Akira Kurosawa (“Sogni” del 1990, con Martin Scorsese nei panni del grande Vincent), Maurice Pialat (“Van Gogh” del 1991), l’originale animazione di “Loving Vincent” di Dorota Kobiela e Hugh Welchman del 2017. Sono davvero rari i casi di pittori che fanno cinema, potremmo prendere a paradigma i film di Andy Warhol, ma quella compiuta da Schnabel, a scandagliare opera e vita di Van Gogh, è certamente un’operazione unica e singolare, e niente affatto banale, energica ed intensa. Un ritratto d’artista dall’estetica affascinante nel quale – va sottolineato –, a capo d’una emozionante visione poetica, funziona egregiamente una sceneggiatura (opera di Louise Kubelberg e Jean-Claude Carrière, ques’ultimo già prestigioso collaboratore di Luis Buñuel), ricca di intuizioni felici e di suggestioni, che ha saputo dare lo spessore giusto al personaggio. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel settembre 2018 il Van Gogh di Julian Schnabel ===Consulta la Filmografia=== si è aggiudicato la Coppa Volpi per il Miglior Attore Protagonista (ha poi ottenuto pure una candidatura ai Premi Oscar, una al Golden Globes, una al Critics Choice Award), andata a Willem Dafoe ===Consulta la Filmografia===, assai somigliante, con il suo volto lungo lo incarna alla perfezione, artefice (forse) della più riuscita tra le immedesimazioni attoriali nel personaggio, calato con sensibilità e totalizzante partecipazione nei panni dell’artista per esprimere e dare forma figurativa (a colpi di invenzioni visive) alle sue ossessioni. Quello di Schnabel è film molto stilizzato che va oltre la semplice biografia, nel tentativo di ritrarre lo stato animo dell’artista, prova a ricreare il punto di vista del pittore, la visione e la percezione dell’artista nel momento della creazione dei suoi capolavori su tela. Una cosa del genere aveva già provato a farlo sessant’anni fa Henri-Georges Clouzot con il celebre documentario “Il mistero Picasso” ma, ovviamente, con una minore intensità creativa rispetto ad oggi. «L’unico modo di descrivere un’opera d’arte è fare un’opera d’arte» diceva tempo fa lo stesso regista. Nei momenti in cui dipinge il pittore trova la pace, perché quando dipinge, dice Van Gogh sullo schermo: «Più rapidamente dipingo, meglio mi sento. Dipingo per non pensare…». Il film ci concentra sugli ultimi anni di vita (quelli più intensi e creativi) del geniale pittore in quel di Arles, la cittadina della Provenza ostile ed indifferente nei confronti di Vincent dove giunse nel 1988, e poi a Auvers-sur-Oise, vicino Parigi, dove morì, nella Francia genuflessa ai piedi degli impressionisti, affettuosamente assecondato dall’amico dottor Gachet e dal fratello Theo (Rupert Friend), essendo costui il più convinto e viscerale sostenitore dell’arte di Vincent e che lo supportò fino alla fine dei suoi giorni, ci racconta degli amori brevi (o fantasticati) del pittore, della sua fragilità e della solitudine, il suo desiderio di essere riconosciuto dalla società in cui viveva, l’intensità febbrile del gesto artistico, del ricovero al manicomio di Saint-Rémy, la predilezione per il silenzio, l’inquietudine dell’ispirazione e i tormenti sulla “soglia dell’eternità” (come recita il titolo), della profonda amicizia con Gauguin (Oscar Isaac), alla cui partenza – un dolore per Van Gogh – sembrerebbe voler far risalire il celebre taglio netto di un orecchio. Antonin Artaud scriveva che era stata la società a uccidere Van Gogh. Ma Schnabel ci mostra anche la natura circostante, i fiori, gli alberi, il cielo con i loro colori caldi e accesi (Van Gogh voleva dipingere ‘quadri luminosi, dipinti in pieno sole’), e tutta una serie di oggetti che sono poi diventati i soggetti di tanti quadri del pittore, la sua sofferenza, il suo male d’esistere, le sue turbe e la follia che lo pervade e che inevitabilmente e dolorosamente lo porta alla morte, tra fatti reali e molte licenze poetiche. Vincent Van Gogh moriva misteriosamente nel 1890 per un colpo di pistola, forse suicida forse no, all’età di soli 37 anni. Schnabel insinua e fa sua una teoria (ipotizzata nel libro “Van Gogh The Life” uscito nel 2011) poco accreditata sulle cause della morte di Van Gogh, avvenuta non per un suicidio, come hanno sempre raccontato gli storici, ma per mano di due ragazzi. “Van Gogh: sulla soglia dell’eternità” è come un dipinto, essenziale nel narrate i fatti, ma ‘interiore’ nella sostanza figurativa voluta da Schnabel per il grande schermo, un tumulto silenzioso dell’anima che lo spettatore deve catturare. Al Box Office in Italia “Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità” ha incassato 4 milioni di euro.

 

TECNICA
Realizzato da Lucky Red e distribuito da Warner Bros. Home Entertainment Italia, il Blu-Ray di “Van Gogh – Sulla Soglia dell’eternità” si propone sul mercato dell’Home Entertainment con un comparto tecnico all’altezza delle esigenze dei più attenti dei fruitori finali. Girato in digitale con risoluzione da sorgente 8K, poi finalizzato in 4K, il riversamento in High-Definition si è concretizzato su un supporto da 50GB, necessario per contenere sia il film (110’ di durata) che i Contenuti Extra. Il master di riferimento garantisce pulizia e definizione consistenti e di soddisfacente qualità complessiva. Vengono esaltati i dettagli di vestiti e volti. Per quanto concerne il reparto Audio il Blu-Ray propone le due codifiche lossless (per il doppiaggio italiano e per l’inglese) in formato DTS HD Master Audio 5.1, poco dissimili l’una dall’altra ed entrambe più che soddisfacenti nel sottolineare puntualmente i passaggi più interessanti del film. Il comparto dei Contenuti Speciali prevede una serie di featurette sufficientemente esaustive: un “Dietro le Quinte” (2’43”) con interventi del regista, degli sceneggiatori e del cast, interviste a Willem Dafoe (3’54”), Oscar Isaac (4’01”), allo sceneggiatore (4’30”) e al direttore della fotografia (4’09”), quindi il consueto Trailer e informazioni sui Credits.

 

(Luigi Lozzi)                                              © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

 

 

 

 

 


(immagini per cortese concessione della Lucky Red)

 

 

 

 

 

 

 

NOTE TECNICHE
Il Film

VAN GOGH – SULLA SOGLIA DELL’ETERNITA’ 

(At Eternity’s Gate)
Gran Bretagna/Francia/USA, 2018, 110’
Regia: Julian Schnabel
Cast: Willem Dafoe, Rupert Friend, Oscar Isaac, Mathieu Amalric, Emmanuelle Seigner, Stella Schnabel, Mads Mikkelsen, Niels Arestrup, Alan Aubert, Amira Casar, Lolita Chammah.

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect ratio: 1.85:1 anamorfico 

Audio: Italiano, Inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Distributore: Lucky Red/Warner Bros. Home Entertainment