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UOMINI DI PAROLA – STAND UP GUYS di Fischer Stevens in Blu-Ray

 

 

 

 
3,3 milioni di dollari di incasso al box-office americano rappresentano davvero briciole, anche in tempi di crisi economica come questi; però ciò non vuol dire che un film interpretato da Al Pacino debba essere visto come un flop.

 

Diciamo che è il segno dei tempi (mutati), che un vecchio leone come l’attore de “Il Padrino”, “Scarface” e “Scent Of A Woman”, considerato uno dei più grandi attori di tutti i tempi, non incontra i favori delle grandi platee, perlopiù formate da adolescenti, e che solo uno zoccolo fedele di frequentatori delle sale cinematografiche ha ancora ben vivo nella mente lo splendore recitativo del tempo che fu. Val, Il personaggio interpretato da Al Pacino è appena uscito di galera dopo aver scontato una pena di 28 anni, è un bravo ‘ragazzo’ – lo ‘stand up guy’ del titolo – integro e rispettoso dei codici dell’onore e dell’omertà, e ad attenderlo fuori dal penitenziario trova l’amico di sempre, Doc che gli fa da accompagnatore nella prima ‘notte da leone’ dopo così tanto tempo, ma che a sua insaputa ha l’incarico di ucciderlo per ordine di un boss della malavita che ha perso il figlio nella rapina che ha invece condotto invece Val in carcere… Al di là dell’ovvietà del plot, sul quale si dipana la matassa narrativa, e delle situazioni va detto che a tener ben viva l’attenzione degli spettatori provvede un cast di attori sì, ‘avanti negli anni’ (tanto per usare un eufemismo), ma decisamente in grande spolvero. Aiutati peraltro da una regia di ‘mestiere’ (si dice così, mi pare?). È interessante seguire – noi spettatori ne siamo al corrente – il travaglio che vive Doc, il quale deve portare a termine il compito di esecutore della condanna sancita nei confronti dell’amico pena quella di diventare lui l’obbiettivo di un altro sicario. Nella nottata di bagordi e di eccessi recuperano pure Hirsch, un vecchio amico spericolato pilota d’auto, e si ritrovano sulla loro strada tre donne di varia umanità ed estrazione. Più che l’azione, ad una certa età, prevale la componente dei dialoghi, e non poteva essere altrimenti; non può essere certo per il fisico che i nostri eroi possono imporre la loro presenza in un film pensato soprattutto per gli attori che per altro, e dove anche la sceneggiatura non è che sia delle più impeccabili. Il terzetto dei protagonisti principali è composto oltre che da Pacino, da Christopher Walken (settant’anni compiuti) e Alan Arkin (prossimo agli ottanta), tutti vecchi leoni del cinema hollywoodiano più che navigati, tutti insigniti in carriera da un Oscar (“Scent Of A Woman” per Pacino, “Il Cacciatore” per Walken, “Little Miss Sunshine” per Arkin) oltre a svariate ‘Nomination’. Le loro peripezie sono accompagnate dalla colonna sonora firmata di Jon Bon Jovi. Il Cinema in generale sembra proprio non volersi staccare dai propri eroi di una volta, quasi si trattasse di un debito di riconoscenza verso questi attempati signori (più difficile che ciò accada per il gentil sesso a meno che non ci si chiami Meryl Streep) e fioccano ultimamente i film che hanno per protagonisti la vecchia guardia (si pensi a “Last Vegas” con De Niro, Michael Douglas, Kevin Kline e Morgan Freeman o a “Il grande Match” con l’accoppiata Stallone/De Niro, memori dei rispettivi fasti con la saga di “Rocky” e con “Toro scatenato”, di nuovo insieme dopo “Cop Land” del 1997). Il film mantiene i toni della gustosa commedia leggera sull’amicizia dalla vocazione malavitosa, si impregna di un senso di nostalgia e di malinconia del tempo andato, e riesce nell’impresa di intrattenere gli spettatori che decidessero di convertirsi alla visione. Al Pacino caratterizza al meglio il suo personaggio, istrionico come sempre e munito di tutto il corollario di gigionismo iperattivo che gli riconosciamo, sempre sostenuto dall’ironia di fondo, come pure Christopher Walken, pacato ed impassibile come sempre fino al momento di doversi far carico di una qualche scelta, Alan Arkin sprigiona la consueta carica di simpatia che ricordiamo fin dai suoi film migliori negli anni Settanta. Il trasferimento in Hig-Definition ha una buona resa complessiva; con un quadro video compatto, pulito e ricco di dettagli, anche nelle scene meno illuminate. Emerge solo un sottile velo di grana che non inficia la bontà della visione. Il comparto audio propone un buon DTS-HD anche per la traccia in italiano anche se come detto non ha soverchi elementi per mettersi in evidenza (salvo qualche opportuno e ben consono effetto d’ambienza e qualche momento più elettrizzante sostenuto dal fronte posteriore dei diffusori in alcune scene più movimentate) se non nei dialoghi puliti e cristallini. Tra i contenuti speciali troviamo un ‘Dietro le Quinte’ (12’), una featurette di 5 minuti sulla colonna sonora realizzata da Jon Bon Jovi, un’altra sulle scene più spericolate, e due scene tagliate (2’30”).

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

NOTE TECNICHE

Il Film

UOMINI DI PAROLA – STAND UP GUYS

(Stand Up Guys)

Usa, 2012, 95’
Regia: Fischer Stevens
Cast: Al Pacino, Christopher Walken, Alan Arkin, Julianna Margulies, Vanessa Ferlito, Addison Timlin, Lucy Punch.

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect Ratio: 2.40:1 1920x1080p/ AVC MPEG-4
Audio: Italiano, Inglese DTS HD Master Audio 5.1
Distributore: Kock Media
Prezzo: Euro 19,90