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TRASH di Stephen Daldry in Blu-Ray

 

 

 

 
 
Una favola moderna, una parabola edificante, ambientata negli slum terzomondisti del Brasile, servita con piglio action e con tre giovani ragazzi ed il loro sogno di giustizia al centro della storia.

Trash“, diretto da Stephen Daldry ===Consulta la Filmografia=== è l’adattamento dell’omonimo romanzo scritto nel 2010 da Andy Mulligan e sceneggiato da Richard Curtis (regista di “Quattro matrimoni e un funerale”, “Love Actually” e “I Love Radio Rock”), una garanzia di qualità nella scrittura, ed è stato presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nell’ottobre dello scorso anno dove è stato accolto da lunghi applausi al termine della proiezione e vinto il Premio del Pubblico BNL. Si narra di tre giovani ragazzi quattordicenni di una delle innumerevoli favelas di Rio de Janeiro, Rafael, Gardo e Rato, che campano alla giornata, razzolando quotidianamente in discarica e smistando i rifiuti; un giorno trovano un portafogli che si rivela prezioso per loro non per i soldi ma per quant’altro contiene, e che può risultare scottante e compromettente per un politico molto importante, portando alla luce una storia di corruzione. Sognano di dare una svolta alle loro vite, tant’è non accettano la ricompensa che vuol dar loro la polizia corrotta (scesa nella favelas alla ricerca dell’oggetto smarrito), nei confronti della quali i tre non nutrono né fiducia né simpatia, e si lanciano in un avventuroso percorso per trovare il legittimo proprietario in nome di un sintomatico senso di giustizia che motiva la loro azione, con l’aiuto di un prete americano (Martin Sheen) e di una coraggiosa volontaria (Rooney Mara). Stephen Daldry, il regista di “Billy Elliot”, “The Reader – A voce alta”, “The Hours” e “Molto forte, incredibilmente vicino” (i primi tre titoli citati, usciti tra il 2002 e il 2008, sono stati tutti candidati all’Oscar), cui non difetta certo il senso del ritmo, conosce a menadito le regole dell’entertainment cinematografico, ha grande mestiere e tocco elegante nel rendere la sua opera avvincente e coinvolgente, oltre che accattivante ed empatica per qualsiasi tipo di platea. Qualche similitudine nel film, dalla confezione impeccabile, si può cogliere anzitutto con “Waste Land” il documentario di Lucy Walker del 2011 ambientato nella più grande discarica di Rio, e quindi del mondo, in cui migliaia di poveracci raccattano l’immondizia per trarne profitto e provare a campare e dove l’artista Vik Muniz, con sguardo visionario, ha cercato di ‘creare’ un’opera d’arte con la spazzatura, ovvero trasformare in arte quello che appare come una realtà degradata e una contraddizione del capitalismo. Ma altre analogie ci conducono pure dalle parti “The Millionaire”, il film di Danny Boyle, un altro regista inglese, ambientato nelle baraccopoli di Mumbai, in India, che nel 2008 si è aggiudicato ben otto Oscar, e “City of God” di Fernando Meirelles. Daldry, dal punto di vista visivo, ha dato credibilità ambientale (etnica) all’impianto narrativo del suo progetto, servendosi tra l’altro di una troupe brasiliana, di un produttore esecutivo locale (Fernando Meirelles, proprio l’autore del film prima citato) e del contributo del direttore della fotografia brasiliano Adriano Goldman. È assai bella, significativa e ricca di informazioni visive la scena iniziale che introduce lo spettatore a quello che lo attenderà la visione completa del film; una maniera esemplare di scrivere cinema senza usare parole ma solo con l’ausilio di immagini. I tre giovanissimi protagonisti (i bravissimi Rickson Teves, Eduardo Luis e Gabriel Weinstein) sono stati scelti, tra migliaia di altri ragazzi, proprio grazie a dei casting fatti nelle favelas. Se proprio un appunto si può manifestare questo è di ordine etico e si riferisce allo sguardo ‘distaccato’ dell’opulento occidente quando ci riporta una realtà così degradata.
Arriva in High-Definition il film che, nonostante sia stato presentato al Festival di Roma, non ha avuto buoni riscontri al botteghino così che – è il nostro consiglio – diventa utilissimo il suo recupero per una visione casalinga in blu-ray, con tutti i comfort che le moderne tecnologie garantisco in quanto a qualità e godibilità. Ed il film di Daldry ha dalla sua un look visivo assolutamente coinvolgente perché sono più d’una le componenti che intervengono a suscitare e stimolare la ‘meraviglia’ dei sensi dello spettatore; sonoro e musica del soundtrack (opera del compositore brasiliano Antonio Pinto), regia con il taglio di particolari inquadrature, fotografia dai toni caldi e accesi e montaggio dal ritmo incalzante costituiscono un unicum che esalta il racconto proposto. C’è inoltre il contributo della Universal che distribuisce il film sul mercato dell’Home Entertainment ed è una ulteriore garanzia di qualità. Video compatto e dettagli straordinari, cromatismo acceso, imperfezioni ridotte ai minimi termini, ed audio coinvolgente sotto tutti gli aspetti, ricco di particolari, con separazione ottimale dei canali e contributo efficace di tutti i diffusori satellitari, in primis dell’asse posteriore. Purtroppo dobbiamo registrare (e lamentare) la completa mancanza di Extra che sarebbero stati preziosissimi per un film di simile importanza. Peccato davvero.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione della Universal Pictures)

 

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NOTE TECNICHE
Il Film 

TRASH
(Trash)
Gran Bretagna, 2014, 114’
Regia: Stephen Daldry
Cast: Rickson Tevez, Eduardo Luis, Gabrielle Weinstein, Martin Sheen, Rooney Mara, Wagner Moura, Selton Mello, André Ramiro, Jesuita Barbosa, Daniel Zettel, Nélson Xavier, Maria Eduarda, José Dumont, Gisele Fróes, Stepan Nercessian, Gabriel Weinstein.
Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect ratio: 2.40:1 1920x1080p/AVC MPEG-4
Audio: Inglese, Portoghese DTS HD Master Audio 5.1
     Italiano, Francese, Tedesco, Spagnolo DTS Digital Surround 5.1
Distributore: Universal Pictures Home Entertainment