Vinile

TEN NEW SONGS di Leonard Cohen in Vinile

 

 

 

 

 

 

ARTISTA: LEONARD COHEN
TITOLO: Ten New Songs
ETICHETTA: Columbia/Sony Music
ANNO: 2001

 

 

 

Ten New Songs” di Leonard Cohen – decimo in studio della sua discografia  – veniva pubblicato nel 2001, dopo un silenzio discografico durato ben nove anni (“The Future” uscito nel 1992 il precedente album, che era stato un album importante e fondamentale); anni caratterizzati da momenti assai difficile per il cantautore canadese, segnato dalla depressione e volontariamente isolatosi (tra il 1994 e il 1999) in un monastero buddista a Mount Baldy, sulle colline nei dintorni di Los Angeles, dove si avvicinò alla religione e dove venne ordinato monaco con il nome di Jikan (che significa ‘silenzioso’). Dalla (per certi versi) improvvisa collaborazione maturata con Sharon Robinson in veste di produttrice e coautrice di tutti i pezzi, lei che a lungo era stata backing-vocal nelle registrazioni (presente sia in “I’m Your Man” che in “The Future”) e nei concerti live dell’artista, Cohen è apparso rinfrancato, ha recuperato lo spirito combattivo di un tempo, alle prese con un pugno di canzoni destinate a diventare anche esse classici del repertorio a tutto tondo; insomma ha dato il là ad una nuova, significativa fase della sua carriera. Il cantautore folk è stato riconosciuto sempre per lo scrupoloso ‘lavoro’ svolto sui testi delle sue canzoni, e in questo caso egli ha dato il meglio delle sue capacità. “Ten New Songs” è stato registrato negli studi casalinghi di Leonard Cohen e Sharon  Robinson a Los Angeles, e raccoglie dieci pezzi che raccontano di desolazione, ‘amor fou’ e di ‘beautiful loser’. Con una strumentazione dai toni tenui e soffusi, vagamente ‘synth’, la voce ‘dark’, tenebrosa e profonda, si passa dal desiderio impossibile di “In My Secret Life” all’ubriacatura triste di “That Don’t Make It Junk” condotta dal suono di una slide-guitar, al misticismo di “By The Rivers Dark”, e l’album, austero e intinto di misticismo, maneggia le fragilità dello smarrimento e della perdita della bellezza come mai prima era riuscito a fare Cohen. Ancora e sempre Leonard, in capo anche alle esperienze mistiche vissute, è cantore degli aspetti più reconditi dell’animo umano e poeta della malinconia, il tono ringhioso della sua vocalità, cupa e meditativa, appare addirittura più profondo e spettrale, i brani – come detto -, una volta di più, esplorano i tormenti interiori, come la già citata “In My Secret Life”, uno dei capolavori del disco che riflette sulla quotidianità, sull’eterno dualismo fra essere e apparire, sui gesti che si compiono abitualmente nello scorrere delle ore, su quella maschera che si indossa quasi inconsapevolmente. Oppure riflettono sulla caducità della vita o sul dolore straziante; in “A Thousand Kisses Deep” canta, quasi sospirando, ‘Confined to sex, we pressed against the limits of the sea/I saw there were no oceans left for scavengers like me’. Colpiscono nel segno le parole conclusive del disco, quelle di “The Land of Plenty” il brano di chiusura, un altro dei capolavori: ‘Per la decisione più intima/ alla quale non possiamo che obbedire/Per tutto quello che rimane della nostra religione/ Io alzo la mia voce e prego:/ Nella terra dell’abbondanza possano le luci / un giorno splenderà sulla verità’. “A Thousand Kisses Deep” è un’altra delle cose migliori, triste nel testo ma anche un tuffo a capofitto nei labirinti dell’anima, così come “Alexandra Leaving”, cantata in un magnifico duetto con la Robinson, che ci tocca nel profondo del’animo, e ci conquista, mentre “Love Itself” è pura e semplice nel racconto di un amore finito. Cohen ci ipnotizza con la sua voce ma ci induce contemporaneamente alla riflessione, e canta “But I’m always alone…“. “Here It Is” ha più di una reminiscenza dell’album di nove anni prima, “The Future”. Aggiungiamo che “Alexandra Leaving”, caratterizzata da una dolcezza venata di melanconia, è una interpretazione molto personale del poema del greco Constatine P. Cavafy. E prima della conclusiva, spirituale “The Land Of Plenty”, ci sono due brani di grande forza, impressivi come i gioielli del musichiere di Cohen, “You Have Loved Enough” e Boogie Street”, nei quali fa capolino il suono di un sassofono. Sharon Robinson, abbiamo detto, compare come autrice, backing-vocal e seconda voce (limpida e soul a contrasto con quella cavernosa del titolare), arrangiatrice di tutti i brani e questo è sicuramente il segno di un’apertura offerta da Leonard all’esterno del suo universo poetico, ma costituisce anche il segno di un ampliamento degli orizzonti musicali che colorano i suoi testi. “Ten New Songs”, con le sue incantevoli poesie venate di solitudine, rappresenta l’ode più genuina ai momenti più raccolti delle riflessioni notturne, tenere e disincantate. Si muove sinuoso tra atmosfere soffuse declinate da sonorità emblematiche ed austere, incisive seppur minimaliste, ed un senso di pacata rilassatezza e di poetica sospensione. Nel febbraio del 2001 questo disco era stato preceduto dal ‘Live’ “Field Commander Cohen: Tour of 1979”, relativo a registrazioni estrapolate da alcuni concerti tenuti in Inghilterra datati 1979. Il brano “By The Rivers Dark” è stato utilizzato dal regista Nicolas Vanier nella colonna sonora del film documentario “Il Grande Nord” del 2004 (ambientato nella regione dello Yukon in Canada, ai confini con l’Alaska) in cui si evidenzia il rapporto tra l’uomo e la natura. “Ten New Songs” è stato a suo tempo inserito nella classifica dei ‘100 Best Albums of the 2000s’.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA


(immagini per cortese concessione di Legacy/Sony Music)

 

 

Ten New Songs – Leonard Cohen (2001)
Tracklist (LP):
Side One
1. In My Secret Life  (feat. Bob Metzer alla chitarra) – 4:55
2. A Thousand Kisses Deep (feat. string arrangements by David Campbell) – 6:29
3. That Don’t Make It Junk – 4:28
4. Here It Is – 4:18
5. Love Itself – 5:26
Side Two
1. By the Rivers Dark – 5:20
2. Alexandra Leaving – 5:25
3. You Have Loved Enough – 5:41
4. Boogie Street – 6:04
5. The Land of Plenty – 4:35

 

Discografia di Leonard Cohen:

Album in studio
Songs of Leonard Cohen (Columbia, 1967)
Songs from a Room (Columbia, 1969)
Songs of Love and Hate (Columbia, 1971)
New Skin for the Old Ceremony (Columbia, 1974)
Death of a Ladies’ Man (Columbia, 1977)
Recent Songs (Columbia, 1979)
Various Positions (Columbia, 1984)
I’m Your Man (Columbia, 1988)
The Future (Columbia, 1992)
Ten New Songs (Columbia, 2001)
Dear Heather (Columbia, 2004)
Old Ideas (Columbia, 2012)
Popular Problems (Columbia, 2014)
You Want It Darker (Columbia, 20016)