L'angolo del Kult!

IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI di Dan O’Bannon in Blu-Ray

 

 

 

 

 

Nel nutrito novero dei film nati sulla scia del ‘Cult’ di George A. Romero, “La Notte dei Morti Viventi”, e che hanno come protagonisti gli Zombi, merita un posto di riguardo questo “Il Ritorno dei Morti Viventi” che al capolavoro del 1968 fa esplicito e devoto riferimento nel titolo. Koch Media, attraverso la sussidiaria Midnight Factory, e nella collana ‘Midnight Classics’, ha da poco pubblicato un box ‘Limited Edition’ a tre dischi (+ Booklet da collezione) che riporta all’attenzione degli appassionati il film di Dan O’Bannon del 1985.

 

 

 

Dopo “L’armata delle Tenebre” (1992) di Sam Raimi, “Carrie – Lo sguardo di Satana” (1976) di Brian De Palma, “Il tunnel dell’orrore” di Tobe Hooper (1981), “Il Ritorno dei Morti Viventi” (1985) è il quarto film che entra a far parte della collana Midnight Classics curata da Koch Media; e possiamo fin d’ora anticiparvi i prossimi film che verranno pubblicati e che sono “Non aprite quella porta” (1974) di Tobe Hooper, “Grosso guaio a Chinatown” (1986) di John Carpenter, “Non aprite quella porta 2” (1986) ancora di Tobe Hooper. Il Ritorno dei Morti Viventi” è film che, all’epoca della sua uscita, è stato immeritatamente sottovalutato e ignorato in Italia (e peraltro vietato ai minori di 18 anni), mentre invece la sua pubblicazione da parte di Midnight Factory tende ad evidenziare la notevole originalità del suo impianto filmico. Intanto, al contrario del nostro paese, il film ebbe un buon successo nelle sale statunitensi, incassando al botteghino la cifra niente male di 14.237.000 dollari. Dopo aver citato e reso omaggio (nelle scene iniziali) al film capostipite di George A. Romero, “Il Ritorno dei Morti Viventi” ne prende quindi le distanze mettendo in scena ‘zombi’ che hanno ben poco in comune con quelli di romeriana memoria. Al grido di slogan promozionali quali «Sono tornati…sono affamati…e NON sono vegetariani» o «Sono tornati dalla tomba e sono pronti a farvi la festa!», il racconto, nonostante una sceneggiatura appena abbozzata, prende la sua forma macabra rispettando un meccanismo di gioco al massacro, qua e là condito di goliardia e grande ironia nei confronti dei sistemi di sicurezza americani in fatto di salute pubblica e sulla gestione del Potere centrale che nel tentativo di porre rimedio ai danni ne provoca ben altri e più consistenti. Insomma il classico leif-motif del catastrofismo dovuto ad esperimenti scientifici e militari che procurano alterazioni dell’ambiente, delle quali la gente viene tenuta all’oscuro, e che degenerano in quelle situazioni horror cui rimanda il film. Tra l’altro il regista ‘ragionava’ pure in termini di zombi aggressivi e veloci, come se ne erano già visti in “Incubo sulla città contaminata” (1980), di Umberto Lenzi, e sarebbero ricomparsi per “28 giorni dopo” (2002) di Danny Boyle e “L’alba dei morti dementi” (2004) di Edgar Wright, e non sullo stereotipo più conclamato di morti viventi che avanzano barcollando incerti. Altri riferimenti palesi, seppur connotati da una maniera esilarante (sulle note in sottofondo di “Partytime” dei 45 Grave), riconducono lo spettatore più navigato sulla materia nella direzione dei film sui morti viventi degli anni Trenta e Quaranta in cui si mostrava la fase del risveglio degli zombi; un elemento caratterizzante anche pellicole di culto quali “La Notte dei Morti Viventi” di Romero e “Zombi 2” di Lucio Fulci. A differenza poi della saga romeriana (considerando tutti i film che Romero ha dedicato agli ‘amati’ zombi; ben sei), che in filigrana lancia un chiaro messaggio sociale e politico, il film di Dan O’Bannon è solamente un divertente film horror, arricchito da riferimenti cinefili e scene ‘cult’. Zombi, o Zombie, come certamente saprete, è un termine di origine haitiana legato alla tradizione magica vudù, ed è entrato in epoca contemporanea nell’immaginario comune (attraverso la letteratura e il cinema), ad indicare la figura di un morto vivente, un cadavere che deambula. ===Consulta la Filmografia=== dei Zombie Movie. E risale addirittura al 1932 “L’isola degli zombies”, con Bela Lugosi, il film che viene riconosciuto come il primo del genere. Con il film cult (e come detto) capostipite del filone, “La Notte dei Morti Viventi” del 1968, George A. Romero dava definitivamente i contorni all’immagine apocalittica degli Zombie quali gruppo nutrito di morti, poi resuscitati e diventati cannibali, pronti a sancire la fine della civiltà. Originariamente “Il Ritorno dei Morti Viventi”, tratto dall’omonimo romanzo di John A. Russo, ovvero colui che aveva scritto insieme a George A. Romero la sceneggiatura de “La Notte dei Morti Viventi”, ma rimaneggiato da O’Bannon per «… non ‘frugare nel giardino’ di Romero» – sono sue parole – e per dargli una vena ironica molto più accentuata, era stato concepito nel 1985 in 3D. Avrebbe dovuto dirigerlo Tobe Hopper (in quel periodo però impegnato a dirigere “Space Vampires”). Venne invece affidato a Dan O’Bannon (morto a Los Angeles nel 2009, all’età di 63 anni, in seguito alle complicazioni della malattia di Crohn, contro cui ha lottato per trent’anni) che faceva così il suo esordio alla regia (avrebbe diretto successivamente un solo altro film, “The Resurrected”, nel 1992) ma che era già una figura di spicco nell’ambiente fanta-horror avendo alle spalle già un importante curriculum da sceneggiatore (“Dark Star”, 1974, di John Carpenter, “Alien”, 1979, di Ridley Scott, “Heavy Metal”, 1981, di Gerald Potterton) ed effettista (sempre “Dark Star” e pure “Guerre Stellari”, 1977, di George Lucas), ed avrebbe ancora fornito il suo contributo alla scrittura di film quali “Space Vampires”, 1985, “Invaders”, 1986, entrambi firmati da Tobe Hooper, “Atto di forza”, 1990, di Paul Verhoeven, “Screamers – urla dallo spazio”, 1995, di Christian Duguay. Tra i momenti del film che allentano la (più o meno alta) tensione zombie-orrorifica vi è lo spogliarello della ragazza punk, Trash (interpretato dall’incantevole Linnea Quigley, celebre Scream Queen), durante un festino al cimitero, che dopo essersi denudata si mette a ballare su una tomba. Un’altra particolarità insolita introdotta nel film da O’Bannon è quella di donare agli zombi la capacità di parlare (uno di questi, in una gag esilarante, parla alla radio della macchina di polizia chiedendo: «Send more cops!», ‘mandate altri poliziotti!’) così che nella scena in cui una donna-zombie viene interrogata in relazione ai suoi impulsi primari, apprendiamo che i morti viventi sono ghiotti esclusivamente di cervello. Altri momenti divertenti sono costituiti dalla scena in cui si tenta di uccidere in ogni modo un morto vivente (prima con un piccone e poi con un seghetto che ne mozza la testa), quella del cane sezionato che ricomincia a vivere. “Il Ritorno dei Morti Viventi”, che in effetti dava inizio al cosiddetto filone ‘zom-com’ (commedia-zombi, successivamente consacrato dal cult inglese “L’alba dei morti dementi” (di Edgar Wright, 2004) che indubbiamente deve molto al film di O’Bannon, ha avuto quattro sequel che hanno dato vita ad una vera e propria serie: “Il ritorno dei morti viventi 2”, nel 1987, diretto da Ken Wiederhorn, “Il ritorno dei morti viventi 3”, nel 1993, per la regia di Brian Yuzna, “Return of the Living Dead 4: Rave to the Grave” (2005) e “Return of the Living Dead: Necropolis” (2005), entrambi diretti da Ellory Elkayem; gli ultimi due realizzati esclusivamente per il mercato dell’Home Video, e mai giunti sul mercato italiano, rintracciabili solo in qualche sito specializzato. La Fotografia è di Jules Brenner, il montaggio di Robert Gordon decisamente buono e gli effetti speciali, curati da Kevin e Robert McCarthy, fanno il loro dovere, mantenendosi volutamente sopra le righe; musiche di Matt Clifford. Nella colonna Sonora, uscita su etichetta Restless e composta da brani psychobilly, glam e post punk, si distinguono pezzi dei Cramps (“Surfin’ Dead”), 45 Grave (“Partytime – Zombie version”), Flesheaters (“Eyes Without a Face”), Roky Erickson (“Burn the Flames”), Damned (“Dead Beat Dance”), Tall Boys (“Take a Walk”), Jet Black Berries (“Love Under Will”), SSQ (“Tonight – We’ll Make Love Until We Die” e “Trash’s Theme”), tutti perfettamente in linea con la materia trattata nel film.


TRAMA
In una anonima cittadina americana, Louisville, esiste un magazzino di forniture mediche di proprietà di un certo Burt, che è vicino ad un’impresa di pompe funebri. Il guardiano della ditta, Frank, ansioso di mostrare tutti gli articoli giacenti al suo nuovo giovane aiutante Freddie, fa vedere a questi degli strani contenitori appartenenti all’Esercito americano, nei quali giacciono da vari anni ben chiusi ermeticamente degli zombi. I due inavvertitamente li urtano liberando gas tossici e le stesse mostruose creature. Rimangono vittime dei gas, svengono ma si riprendono e avvertono il padrone Burt. Alcuni amici punk di Freddie lo cercano, arrivano sul posto per portarlo via con loro. Burt, Frank e Freddie alle prese con il primo zombi tentano di neutralizzarlo facendolo a pezzi e portandolo nel forno crematorio dell’amico delle pompe funebri. Distruggono il corpo ma il fumo scatena una violenta pioggia che cade nel vicino cimitero della Risurrezione risvegliando tutti i cadaveri che diventano così tutti pericolosissimi zombi intelligenti ed assetati di cervelli umani. Alcuni amici di Freddie sono le prime vittime dei mostri, altri riescono a rifugiarsi nella casa dell’amico di Burt, il proprietario delle pompe funebri. Insieme cercano di far fronte alla situazione sempre più drammatica e cruenta. Infermieri e poliziotti accorsi in aiuto vengono massacrati dagli zombi sempre agguerriti e famelici. Anche Frank e Freddie muoiono e si trasformano in morti viventi: Frank però preferisce uccidersi, Freddie invece tenta di ammazzare la sua ragazza Dina. Finalmente Burt riesce a mettersi in comunicazione con l’esercito americano che già aveva predisposto un piano d’emergenza per l’occasione: viene sganciata su Louisville una micidiale bomba atomica che causa oltre 4 mila morti ma riesce a far tornare la pace in quella cittadina e a far scomparire per sempre gli zombi dalla faccia della terra.  
TECNICA
Edizione Limitata da grande evento quella approntata per “Il Ritorno dei Morti Viventi” da Koch Media per la collana Midnight Classic, arricchita da una copertina esclusiva disegnata da Enzo Sciotti; cofanetto cartonato con 3 dischi contenenti il film con Master restaurato in 2k e oltre 6 ore di contenuti extra appetitosi, molti dei quali inediti, tra i quali c’è posto per il Workprint, la rarissima copia lavoro di 108 minuti, con tantissime scene diverse da quelle del Final Cut ma di qualità assai bassa, immagini che sembrano uscite da un nastro video dell’epoca. Blu-Ray dall’Aspect ratio originale di 1.85:1 (1920 x 1080/23.97p) e codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. Il film ha i suoi anni ed ovviamente, nonostante il lavoro di restauro messo in essere, mostra tutta la sua età, anche nella considerazione che all’epoca era stato concepito come B-Movie, con non troppi mezzi messi a disposizione del regista. Una grana assai accentuata nelle immagini è il primo elemento che si nota alla visione domestica che sembra proprio rimandare allo standard di certi film della metà degli anni Ottanta di cui abbiamo spesso denunciato i limiti su questo sito (scarsa illuminazione, profondità di campo quasi inesistente), ma fatta questa premessa, che intende dissipare le ombre di possibili critiche da parte degli integralisti della qualità video e audio degli anni Duemila, possiamo apprezzare l’ottimo lavoro di pulizia e di restauro in 2K approntati per l’occasione, in termini di resa dell’immagine. Intanto, Rispetto al DVD pubblicato in passato da MGM, il miglioramento qualitativo è considerevole. In Casi del genere per il comparto Audio, come ben sapete, non si possono fare miracoli di sorta; il DTS-HD Master Audio 2.0 (16 bit), con una leggera preferenza per l’originale inglese, ha una resa più che accettabile, visto che si è riusciti a rendere più intellegibili i dialoghi e meno ovattata e compressa la parte costituita dai pezzi punk-rock della colonna sonora. La ricchissima sezione dei Contenuti Extra, fiore all’occhiello della Limited Edition, che si dipana su due dischi ed aiuta a soddisfare appieno le esigenze degli appassionati rendere un ottimo servizio d’approfondimento, comprende il documentario definitivo di oltre 2 ore “More Brains” sulla genesi e sulla produzione del film (oltre ai ricordi sulla lavorazione da parte di chi c’era), il commento Audio degli espertoni in materia di ‘morti viventi’ Gary Smart (autore del libro “The compleat history of The Return Of The Living Dead“) e Chris Griffiths, le featurette “The Decade Of Darkness” (23’) dedicato al fecondo decennio degli Ottanta in fatto di Cinema Horror, “Come fare un morto vivente”, “Party Time: Il Ritorno dei Morti Viventi in musica” (28’), “Terre Sconsacrate: Una visita alle location del film” (10’), “I Morti sono risorti” (21’), “Designing The Dead” (14’) incentrato sul Production Designer William Stout, “Il Trailer Sanguinario”, ed altro ancora oltre ad uno Spot TV. Il tutto sottotitolato in italian, con l’eccezione – ‘of course!’ della copia work-print. Il film può essere visionato pure in una versione ‘Talking Dead’ in cui alcune divertenti didascalie elettroniche illustrano il pensiero degli zombie.

 

(Luigi Lozzi)                                                               © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 


(immagini per cortese concessione di Koch Media/Midnight Factory)

 

 

 

NOTE TECNICHE
Il Film

IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI 

(The Return Of the Living Dead)
Usa, 1985, 90’
Regia: Dan O’Bannon
Cast: Clu Gulager, James Karen, Don Calfa, Thom Mathews, Beverly Randolph, John Philbin, Jewel Shepard, Miguel A. Núñez Jr., Brian Peck, Mark Venturini, Linnea Quigley, Johnatan Terry, Derrick Brice.
Informazioni tecniche del Blu-Ray

Video: 1.85:1 1920x1080p/AVC MPEG-4
Audio: Italiano/Inglese DTS-HD Master Audio 2.0, Inglese DTS-HD Master Audio 5.1 
Distributore: MGM/Midnight Factory/Koch Media
Limited Edition (3 Blu-Ray Disc + Booklet)

 

 

 

 

Serie dei film di IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI:
Il ritorno dei morti viventi (Return of the Living Dead), 1985, Dan O’Bannon
Il ritorno dei morti viventi 2 (Return of the Living Dead 2), 1987, Ken Wiederhorn
Il ritorno dei morti viventi 3 (Return of the Living Dead 3), 1993, Brian Yuzna
Return of the Living Dead 4: Rave to the Grave, 2005, Ellory Elkayem
Return of the Living Dead: Necropolis, 2005, Ellory Elkayem

 

SCHEDE:

Il ritorno dei morti viventi 2 (1988)
Return of the Living Dead: Part II
Il ritorno dei morti viventi 2 (Return of the Living Dead: Part II) è un film di genere Horror e Sci-Fi di durata circa 89 minuti diretto da Ken Wiederhorn con protagonisti Thor Van Lingen, James Karen, Thom Mathews, Suzanne Snyder, Marsha Dietlein, Hanala Sagal, Jonathan Terry, Dana Ashbrook, Allan Trautman, Mitch Pileggi.
Prodotto da Greenfox nel 1988 in USA [Uscita Originale il 15/01/1988 (USA)]

 

Il ritorno dei morti viventi 3 (1993)
Return of the Living Dead III
Il ritorno dei morti viventi 3 (Return of the Living Dead III) è un film di genere Horror e Sci-Fi di durata circa 97 minuti diretto da Brian Yuzna con protagonisti Kent McCord, James T. Callahan, Sarah Douglas, Melinda Clarke, J. Trevor Edmond, Jill Andre, Mike Moroff, Julian Scott Urena, Sal Lopez, Dana Lee.
Prodotto da Bandai Visual Company nel 1993 in USA e Giappone [Uscita Originale il 29/10/1993 (USA)]