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TWIN PEAKS: FUOCO CAMMINA CON ME di David Lynch in Blu-Ray

 

 

 

 

 

Il Blu-Ray di “Twin Peaks – Fuoco cammina con me”, prequel dell’acclamata serie realizzata nel 1990 da David Lynch, è disponibile già da qualche mese sul mercato dell’Home Entertainment, realizzato da Raro Video e distribuito da CG Entertainment.

 

 

 


David Lynch ===Consulta la Filmografia===, con “Twin Peaks” è stato l’artefice di una incredibile rivoluzione nel modo di concepire i serial TV all’inizio dei ’90 aprendo la strada a tanti altri prodotti di qualità (leggi “X-Files” ‘et similia’). Cadde però nella trappola di dare un prequel cinematografico alla fortunata serie lasciandosi (forse) sedurre dalle sirene di un sicuro successo al botteghino. Così non fu, anche perché la linearità narrativa (benché originale e rivoluzionaria per quegli anni) esibita nei telefilm qui veniva sacrificata in favore di un surrealismo difficilmente decifrabile dallo spettatore medio nel raccontare l’antefatto che portava alla morte di Laura Palmer (e dava una pur qualche spiegazione a tanti interrogativi rimasti in sospeso). Dopo “Eraserhead”, film surreale e d’avanguardia diventato di ‘Culto’ ad onta dell’iniziale flop distributivo, dopo “Elephant Man” (1980), “Dune” (1984) e “Velluto Blu” (1986), nel 1990 scoppiava una vera e propria ‘lynchmania’ grazie al successo quasi contemporaneo di “Cuore selvaggio”, Palma d’Oro al Festival di Cannes premiato da una guria capeggiata da Bernardo Bertolucci, e di “Twin Peaks” (“I segreti di Twin Peaks”, 1990-91), serial trasmesso con enorme successo sui canali televisivi di tante nazioni. Ma questa sorta di moda si rivelava allora piuttosto effimera, perché dopo le prime puntate molto seguite negli Usa (che facevano rimbalzare dovunque l’interrogativo “Chi ha ucciso Laura Palmer?”) ed una seconda serie di episodi decisa sull’onda dell’inatteso successo, l’inconsueto serial registrava ben presto un clamoroso calo dell’audience e, contemporaneamente, una veloce discesa (allora) dell’astro Lynch. La sua successiva opera per il Cinema – quel “Twin Peaks: Fuoco cammina con me” (1992) che riprendeva personaggi ed ambientazioni del programma televisivo – ‘passava’ a Cannes lasciandosi alle spalle una scia di indifferenza, quando non di evidente disappunto; due anni soli dopo “Cuore selvaggio”. Con “Twin Peaks: Fuoco cammina con me”, girato nei dintorni di Seattle e successivamente a Los Angeles per le riprese negli interni, Lynch ritornava ai luoghi e ai personaggi del celebrato serial televisivo realizzato nel 1990, “Twin Peaks”, non tanto per realizzarne un seguito quanto piuttosto un prequel che raccontasse quello che è accaduto prima dei fatti là raccontati. La sceneggiatura è opera dello stesso Lynch assieme a Robert Engels, già collaboratore nella scrittura di alcuni episodi della serie principe, e tra i suoi collaboratori, oltre a Angelo Badalamenti, fidato compositore per la Colonna Sonora, il regista riconferma pure il Direttore della Fotografia Ron Garcia. Il lavoro di Badalamenti per questo film è egregio, visto che egli non sfrutta i temi principali della serie – che riprende parzialmente in maniera molto vaga – ma ne conserva solamente le atmosfere sospese e l’incedere sinuoso perfettamente in linea con la narrazione. Sinossi: Gordon Cole convoca l’agente Chester Desmond per parlare del misterioso omicidio di Teresa Banks; Cole introduce Chester al suo nuovo partner, Sam Stanley, e i due ricevono indizi da Lil, la danzatrice. Desmond e Stanley esaminano il corpo di Teresa, capendo che manca il suo anello e che la lettera “T”, su un minuscolo foglietto, è stata inserita sotto l’unghia della sua mano. Desmond e Stanley scoprono del recente passato della vittima, e Desmond svanisce dopo aver preso l’anello di Teresa nel campeggio per roulottes dove ella viveva. Nel frattempo, a Philadelphia, il ‘perduto da tempo’ Agente Phillip Jeffries riappare, e dice a Cole che è stato in un incubo per due anni. Jeffries scompare nell’aria, e l’agente Dale Cooper è mandato a investigare sulla scomparsa di Desmond. Arrivato al campeggio per roulottes vede le parole ‘Let’s Rock’ sul parabrezza della macchina di Desmond. Gli indizi sull’omicidio di Teresa Banks hanno portato ad un vicolo cieco. Un anno dopo, a Twin Peaks, Laura Palmer e Donna Hayward vanno a scuola… Gli interpreti sono praticamente gli stessi del serial TV fatte salve alcune eccezioni relative a defezioni in corso di pre-produzione come quelle di Sherilyn Fenn e Lara Flynn Boyle. Mentre il personaggio della Feen, Audrey Horne, viene eliminato del tutto, la Boyle, nel ruolo di Donna Hayward, l’amica di Laura Palmer e personaggio basilare della narrazione, viene sostituita da Moira Kelly. Oltre agli interpreti già noti – Kyle MacLachlan accetta di esserci per l’amicizia e la riconoscenza che lo legano a Lynch ma limita la sua presenza al prologo e ad alcune brevi sequenze – ci sono presenze importanti per alcune parti minori, come Kiefer Sutherland e i cantanti David Bowie e Chris Isaak; di quest’ultimo c’erano due brani nella colonna sonora di “Cuore Selvaggio”. Alla critica il film non piace, anzi crea qualche imbarazzo dopo le lodi sperticate riservate a “Cuore Selvaggio” appena due anni prima sempre a Cannes; molti lo vedono come un semplice remake della serie televisiva con l’aggiunta di un po’ più di sesso e di violenza, peraltro considerandola opera piuttosto incompiuta e non completamente riuscita. Questo ‘difetto’ però può essere visto invece come uno dei motivi d’interesse del film, che può avere il merito di aver prodotto negli spettatori un certo tipo di spiazzamento, un qualche turbamento. Rispetto alla serie TV il film è davvero un’altra cosa; è stata eliminata tutta una serie di allusioni, di lungaggini e di momenti ironici utili ad allungare la durata della serie. Ma è anche un’opera multiforme, eccessiva, inclassificabile, scomoda, con la quale Lynch ha cercato più di qualsiasi altra di lanciare una sfida allo spettatore, di provocarlo e di metterlo alla prova persino ‘fisicamente’. Negli anni si è consolidata l’idea in molti cultori e studiosi dell’opera del regista che egli abbia voluto – consapevolmente – perseguire una strada sperimentale da sottoporre al giudizio dello spettatore, con tutte le sue controindicazioni: non anti-narrativa, ma una modalità diversa di raccontare. E alla fine “Fuoco cammina con me” ‘sopravvive’ nella memoria dello spettatore. «Interiorità ed esteriorità; – dichiarava Lynch in un’intervista – è come quando si vede un iceberg. Noi sappiamo che quello che appare fuori dall’acqua è solo una parte molto piccola di tutto il resto. Certo. Ci sono persone che mostrano di più e altre di meno. Io sono interessato alle cose nascoste. Come uno psichiatra, suppongo. Magari un po’ più astratto. Mi piace ragionare visivamente sul rapporto tra interno ed esterno di un personaggio. E solitamente nei film questa interiorità vien fuori solo dai dialoghi». Indiscutibilmente la grande forza visionaria del Cinema di David Lynch e l’originalità del suo sguardo hanno rappresentato una novità dirompente e difficilmente trascurabile. Non sono molti i registi che hanno saputo mostrarci con tale intensità e coraggio il ‘cuore di tenebra’ nascosto nel profondo di ognuno di noi. «Non amo particolarmente il Cinema classico hollywoodiano, ma vado a vederlo, per assicurarmi che essi non esercitano alcun potere su di me… Preferisco i film che lasciano spazio al subconscio, come i film Noir… D’altra parte amo andare a curiosare nel subconscio delle persone, tuffarmi in quella zona infinita che si trova dietro la facciata del loro vuoto e pormi delle domande sulla loro anima, sui loro pensieri. Lo trovo affascinante. Mi sarebbe piaciuto fare lo psichiatra…»; sono sempre parole del regista. Un atteggiamento post-moderno, il suo, con il quale il regista ha fatto emergere le contraddizioni presenti nello stile e nella narrazione classici lavorando all’interno dei loro codici, creando ‘buchi’ che ne hanno minato dall’interno l’integrità. E ancora: «Vedo sempre più i film come separati da qualunque tipo di realtà. Sono piuttosto simili a fiabe e a sogni. Per me, non sono un modo per fare politica o una sorta di commento o un modo per insegnare qualcosa. Sono solo cose. È un altro mondo in cui scegli di entrare, se lo vuoi. Ma i film debbono obbedire a certe regole. Come la pittura. E queste regole sono astratte e si trovano nella natura. Una di queste è il Contrasto. Non può esserci una linea retta e piatta di felicità. La gente si addormenterebbe. Perciò ci sono conflitti e lotte per la vita o la morte». In buona sostanza con “Twin Peaks: Fuoco cammina con me” David Lynch sembra essere volutamente tornato alle sue origini, non solo perché quest’opera mostra di avere diversi punti in comune con i suoi esordi cinematografici, ma anche perché, dopo un periodo intenso in cui la sua fama aveva raggiunto livelli di popolarità consistenti, egli appare voler rivolgersi alla ristretta cerchia dei suoi seguaci più integerrimi e fidati, a quel drappello di appassionati (quasi) soddisfatti di essere tornati ad essere l’unico in grado di comprendere e di appassionarsi al Cinema del regista di Missoula. O forse – quando le aspettative generali si sono fatte più pressanti – egli ha voluto ribadire la sua idea di Cinema alla quale non è disposto a rinunciare; il successo su larga scala non gli interessa.
TECNICA
Trasferimento in Alta Definizione realizzato da Raro Video (e distribuzione CG Entertainment, www.cgentertainment.it) non del tutto impeccabile ma di sicuro migliorativo della precedente edizione in DVD in commercio. Buone luminosità e contrasto nonostante il master adottato presenti i difetti di una non perfetta conservazione; difetti che vanno a pesare in una qualche misura sul dettaglio. Il comparto audio privo di enfasi non gode appieno delle prerogative tipiche del DTS e del surround. Il Blu-Ray contiene una sezione extra comprendente un Backstage di sette minuti e un Trailer. Presente, inoltre, nella confezione l’interessante booklet curato da Bruno Di Marino.

 

(Luigi Lozzi)                                               © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

 


(immagini per cortese concessione della Raro Video/CG Entertainment)

 

 

 

 

NOTE TECNICHE
Il Film

TWIN PEAKS: FUOCO CAMMINA CON ME 

(Twin Peaks: Fire Walk With Me)
Usa, 1992, 134’
Regia: David Lynch
Cast: Sheryl Lee, Chris Isaak, David Bowie, Ray Wise, Moira Kelly, Harry Dean Stanton, Kyle MacLachlan, David Lynch, Kiefer Sutherland, Dana Ashbrook, Peggy Lipton, Heather Graham, Jürgen Prochnow, Julee Cruise, Mädchen Amick, Al Strobel, Anne Gaybis, Calvin Lockhart, Catherine E. Coulson, Eric Da Re, Frances Bay, Frank Silva, Gary Bullock, Gary Hershberger, Grace Zabriskie, Ingrid Brucato, James Marshall, James Parks, John Nelson, Kimberly Ann Cole, Lenny von Dohlen, Lorna MacMillan, Michael J. Anderson, Miguel Ferrer, Paige Bennett, Pamela Gidley, Phoebe Augustine, Rick Aiello, Sandra Kinder, Victor Rivers, Walter Olkewicz

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect ratio: 1.78:1 1920x1080p/AVC MPEG-4

Audio: Inglese DTS-HD 5.1 / Italiano DTS-HD 2.0 
Distributore: Raro Video / CG Entertainment

 

 

 

Consulta la pagina ufficiale del distributore www.cgentertainment.it