TURBO 3D di David Soren in Blu-Ray

 

La Dreamworks Animation, artefice delle saghe di “Shrek” (4 film per il momento definitivi), “Madagascar ” (3 film ed è stato annunciato un quarto con data da stabilire) e “Kung Fu Panda” (atteso per il Natale 2015 il terzo episodio), ultimamente ha puntato tutte le sue carte su nuovi franchise (“I Croods” e “Turbo”, e prima di questi c’era stato “Le 5 Leggende”), con l’augurio nemmeno troppo velato di riuscire a dare avvio a nuove fortunate serie.

 

Turbo” è il ventisettesimo lungometraggio animato realizzato dalla DreamWorks Animation di Jeffrey Katzenberg (da distinguere dalla DreamWorks di Steven Spielberg, Katzenberg e David Geffen; sono due entità distinte) e nell’ultima estate di  contesa al box-office americano si è opposto a “Monsters University” della Disney-Pixar, non riuscendo alla prova dei fatti a reggerne il confronto. Ma questo è un altro discorso. Peraltro va ricordato che da circa un anno la DreamWorks Animation, in capo ad una revisione delle proprie strategia, è entrata nell’orbita della 20th Century Fox dopo tanti anni di collaborazione con Universal (prima) e Paramount (poi). “Turbo” è la storia della lumachina Theo che mentre ‘lavora’ (si fa per dire) in un campo di pomodori pensa alla grande e sogna di emulare le gesta del corridore automobilistico francese Guy Gagné. Sognare in fondo non costa nulla, ma il Cinema è Magia ed offre spesso l’appiglio giusto per realizzarli, quei sogni, così per un incredibile coincidenza di casualità, a seguito di un incidente provvidenziale (che evitiamo di raccontarvi), Theo si trasforma nel velocissimo Turbo e si ritrova a correre la 500 Miglia di Indianapolis dove batte proprio il suo idolo. Il film dunque è l’ennesimo elogio della diversità e si allinea a tanti altri prodotti del genere, metafore della vita e romanzo di formazione; alla lumaca in fondo stava stretta la dimensione routinaria della sua esistenza grigia e desiderava alimentare altre aspirazioni, pensare alla possibilità di avere  un futuro diverso. Essere una lumaca che sogna l’alta velocità è un po’ il non-sense della sceneggiatura, quel modo di ribaltare le situazioni, e lavorarci sopra, che è alla base di ogni script che voglia colpire nel segno. Il paradossale ‘cambio di marcia’ (scusate il gioco di parole) è il motore (ancora un gioco di parole, pardon!) della narrazione filmica, incentrata una volta di più sul ‘Sogno Americano’ che permette a tutti di ambire ad un traguardo all’apparenza irraggiungibile, ma è anche la parabola del perdente nato che (per un sortilegio) riesce ad affermarsi contro tutto e contro tutti, attraverso i passaggi obbligati dell’umiliazione, dell’incontro illuminante, del riscatto e della vittoria. Come d’abitudine sono alcuni celebri attori a prestare la loro voce nella versione originale (Ryan Reynolds, Paul Giamatti, Samuel L. Jackson, Snoop Dogg, Richard Jenkins), e nel contesto narrativo c’è come sempre il corollario di animali antropomorfizzati che (in generale) sono il pane di questo tipo di operazioni, ma a differenza di altri prodotti analoghi qui non si riesce a far scattare la scintilla della simpatia, dell’immedesimazione e della condivisione delle sventure con i personaggi protagonisti. Sembra essere però un film particolarmente indirizzato agli spettatori più piccoli, tutto appare semplicistico e piuttosto scontato; viene escluso questa volta – diremmo – il target degli adulti cui pure da tempo un certo tipo di animazione ‘colta’ e referenziale si rivolge. È spassosa la scena quando Theo che, accompagnato dal fratello Chet, incontra le Lumache da Corsa, un team di lumache dai gusci decorati come fossero delle mini auto da. In definitiva però non è proprio riuscitissimo “Turbo”, se confrontato agli altri film animati prodotti di recente dalla DreamWorks Animation prima citati; a conforto di quanto detto giungono anche le cifre; perché se “I Croods” ha incassato oltre 187 milioni di $ sul territorio americano (e oltre 587 in tutto il mondo) “Turbo” invece ha racimolato (si fa per dire) solo 83 milioni di $ (e quasi 200 worldwide). Nel paragone a distanza con i rivali della Disney/Pixar possiamo dire pure che mentre la casa di John Lasseter non sbaglia un colpo la DreamWorks ogni tanto fa cilecca ed alterna a prove straordinarie (pensiamo a “Kung Fu Panda 2”, “Dragon Trainer”, “I Croods” solo per citarne di recenti) altre piuttosto deludenti che sembrano più routine che frutto di un lavoro mirato di chi deve (tentare di) primeggiare sempre e comunque. Il 3D è abbastanza funzionale alle evoluzioni del protagonista che va ‘a tutta velocità’, e per il resto si segnala una corposa e fracassona colonna sonora che spazia da brani come “Jump Around” degli House of Pain a “We Are the Champions” dei Queen, da “Let the Bass Go” e “Drop it Like it’s Hot” di Snoop Dogg a “Eye of the Tiger” degli omonimi Eye Of The Tiger.
Edizione in Alta Definizione e in versione stereoscopica di impeccabile fattura. Per la qualità video e audio valgono le stesse considerazioni fatte per “I Croods”, ovvero che a questi livelli (di budget investiti) nel campo dell’animazione la bontà dei risultati è pressoché scontata, difficilmente una casa come la DreamWorks rischierebbe di realizzare un prodotto men che ottimo per non perdere il confronto con i rivali agguerriti del settore che poi si trasformerebbe anche in termini di perdita di appeal presso il grosso pubblico. Quindi, in queste occasioni, il nome del referente produttivo rappresenta la migliore garanzia di qualità. Il 3D come detto è funzionale alla narrazione, non sempre si percepisce la profondità di campo e non vengono proposti gli effetti pop-up che invece avevamo visto ne “I Croods”. Sul fronte sonoro invece da sottolineare la resa d’ambienza e la spazialità superlative delle scene relative alle corse automobilistiche, un autentico gioiello  di godibilità. I contenuti extra sono tutti inseriti sul disco Blu-Ray che contiene il film in 2D, tutti proposti in HD. C’è anzitutto lo speciale “Diventa Pittore!“, uno speciale di un’ora nel quale Dave Burgess, il leader del team d’Animazione, ci spiega come hanno preso vita i personaggi; si tratta di un extra che interesserà soprattutto coloro che vogliono approfondire gli aspetti tecnici del film. Ci sono poi featurette come “L’Angolo dei Campioni“, incentrato su una curiosa intervista a Turbo fatta nel corso di un immaginario notiziario sportivo, “Squadra Turbo: truccata“, imperniato sulle modifiche effettuate sul guscio/carrozzeria delle lumache protagoniste della corsa, e ancora “Video musicali di Fighetto” (sono sei video-clip), quindi una breve sequenza eliminata dal ‘Final Cut’, e ricostruita con alcuni disegni, e un breve stoyboard di una delle scene clou.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione di DreamWorks Animation/20th Century Fox Home Entertainment)

 

NOTE TECNICHE
Il Film

TURBO – 3D

(Turbo)

Usa 2013, 95’
Regia: David Soren
Cast: con le voci di Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson, Michelle Rodriguez, Maya Rudolph, Ken Jeong, Paul Giamatti, Luis Guzmán, Bill Hader, Richard Jenkins, Michael Peña, Kurtwood Smith, Snoop Dogg, Ben Schwartz nella versione originale e di Emiliano Coltorti, Enzo Avolio, Francesco Venditti, Diego Suarez, Franco Mannella, Massimo Lopez, Oreste Baldini in quella italiana.

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect Ratio: 2.35:1 1920x1080p – AVC MPEG-4
Audio:   Inglese DTS-HD Master Audio 7.1
               Italiano DTS 5.1
Distributore: 20th Century Fox Home Entertainment
(Blu-Ray 3D+Blu-Ray+DVD)