Vinile

TU CHE M’ASCOLTI INSEGNAMI di Fabrizio De Andrè in Vinile

 

ARTISTA: FABRIZIO DE ANDRE’

TITOLO: Tu che m’ascolti insegnami
ETICHETTA: RCA/Sony Music [4 LP]
ANNO: 2017

 

Venti anni fa moriva Fabrizio De Andrè e di lui siamo certamente tutti orfani, le sue canzoni, i testi, le sue poesie ci mancano e ancor più se ne avverte il peso dell’assenza nella prospettiva (possibile ed eventuale) dell’oblio cui verrebbe destinato dai nostri figli. Così questa magnifica raccolta quadrupla in vinile mette a segno due obbiettivi, uno di lasciare, a memoria futura, solida traccia di sintesi eccelsa della poetica del grande cantautore genovese, a beneficio di questa generazione di ‘millennial‘ che potrebbe obnubilarne la conoscenza, l’altro di aggiungere un tassello importante al parco sempre più consistente del catalogo dei dischi in vinile approntato dalla Sony Music, secondo una strategia volta a riproporre il materiale di molti grandi artisti della musica italiana da conservare nella memoria con la massima qualità audio possibile. 

Come è già accaduto per i “Masters” di Lucio Battisti e per “Come è profondo il Mare” di Lucio Dalla, i brani proposti sono stati rimasterizzati in alta definizione 24BIT/192KHZ partendo dai master analogici originali di studio per raggiungere così un risultato ottimale per coloro che si pongono all’ascolto su LP e su CD di queste opere comunque datate. “Tu che m’ascolti insegnami” è uscito già da circa un anno ma non è affatto ‘consumato’ per non poterne parlare oggi; nella selezione dei 78 brani inclusi (nell’edizione a 4 LP i brani sono ridotti a 40), operata dalla moglie di Fabrizio, Dori Ghezzi, è stata racchiusa una buona fetta della produzione di De Andrè, suddivisa secondo tematiche ben precise, spalmate sui quattro dischi in vinile 180 grammi, che individuano con maggiore dettaglio l’universo poetico di ‘Faber’ e ne descrivono in modo perfetto la sensibilità unica: FEMMINE UN GIORNO E POI MADRI PER SEMPRE (L’amore e l’universo femminile), IL POLLINE DI DIO, DI DIO IL SORRISO (La spiritualità il sogno), DEV’ESSERCI UN MODO DI VIVERE SENZA DOLORE (Guerra e pace, potere giustizia libertà), SOTTO IL VENTO E LE VELE (L’infanzia la vita e oltre). Ognuno dei quattro dischi, in pratica, è stato trattato come se fosse un concept album. Lo scopo primario di chi ha realizzato questa raccolta (cura tecnica di Stefano Barzan e consulenza artistica di Dori Ghezzi per la scelta dei brani) è stato quello di non tradire l’originale afflato dell’opera di De Andrè, con inutili e superflui orpelli che ne rendessero più appetibile la fruizione al pubblico di oggi a scapito dell’autenticità più genuina. Si è voluto (consapevolmente), attraverso l’attento lavoro di rimasterizzazione, ridar vita a tutta la bellezza e la freschezza delle registrazioni originali con l’idea così di preservarle per sempre. Nel caso poi di De Andrè, artista mai incline a soggiacere alle mode e ai compromessi facili, si tratta di un patrimonio di ‘Musica & Cultura’ assolutamente ineludibile. Dori Ghezzi – depositaria del patrimonio artistico – così ne ha voluto spiegarne il senso: «È il tentativo di creare delle raccolte che fossero dei ‘Concept Album’, attraverso dimensioni emotive che sono state care a Fabrizio. Ma non si tratta di categorie nette e chiuse, ma piuttosto chiavi di lettura in grado di aprirsi a nuovi percorsi». Il titolo (“Tu che m’ascolti insegnami”) dato alla pluri-raccolta – e preso da un verso de “Il cantico dei drogati” presente nel disco del 1968 “Tutti morimmo a stento” che nelle ultime strofe recitava così: «Tu che m’ascolti insegnami un alfabeto che sia differente da quello della mia vigliaccheria» – rispecchia da vicino il pensiero di Fabrizio che sovente amava ripetere: «Se vuoi dire cose che abbiano un senso, devi saper ascoltare gli altri». Nella conferenza stampa di presentazione del progetto, a proposito di De Andrè, così si è espressa la moglie (dal 1989) e compagna (fin dal 1974) di una vita Dori Ghezzi: «Fabrizio non cantava mai in prima persona, il soggetto delle sue canzoni non era mai l’‘Io’ ed è per questo ci si commuove ascoltandolo; si ispirava alle persone e trasformava la realtà in racconto. Per questo infatti non cantava mai di me». I testi delle sue canzoni, condite con il linguaggio dell’ironia, narrano storie di emarginati, di ribelli e prostitute, di anime perse, e sono considerate vere e proprie poesie, tanto da essere state inserite a più riprese in diverse antologie scolastiche di letteratura. Spirito libero, e Principe libero, che dichiarava senza mezzi termini: «Essere anarchico è darsi delle regole prima che te le diano gli altri». E Fabrizio era sempre pronto, con i suoi testi sferzanti, a colpire con i suoi strali i benpensanti e i farisei, i giudici forcaioli e l’arroganza del potere. I versi di De Andrè, ruvidi, scarni, sarcastici, non hanno mai ceduto alla retorica del sentimentalismo. E bella è la copertina del quadruplo long playing, sulla quale si evidenziano quattro immagini particolarmente evocative che si dividono equamente la superficie e catturano De Andrè in quattro diverse fasi della sua vita. Fabrizio moriva a Milano l’11 gennaio 1999, un mese prima di compiere 59 anni, all’Istituto dei tumori del capoluogo lombardo, dove era ricoverato per l’aggravarsi della malattia che gli era stata diagnosticata nell’agosto precedente, un carcinoma polmonare. Ricordiamo pure la terribile esperienza vissuta nel 1979 in Sardegna, assieme a Dori Ghezzi, del rapimento e sequestro subito da parte dell’Anonima sarda, durato quattro mesi. Fabrizio De André era nato nel 1940 a Genova, quella Genova che aveva «la faccia di tutti gli esclusi conosciuti nella città vecchia, le ‘graziose’ di via del Campo, i ‘fiori che sbocciano dal letame’». Fabrizio – poeta e cantante popolare al contempo, artista simbolo della natura alta e bassa dell’animo umano – è stato di sicuro uno dei padri della canzone italiana, con lui il nostro paese scopre finalmente i temi sociali e politici. Con le sue ballate sempre sospese tra mito e realtà, Fabrizio aveva una straordinaria capacità di andare dritto alla sostanza delle cose di cui parlava nelle sue canzoni, la sua musica va ascoltata sempre con attenzione e forte concentrazione per riuscirne ad estrapolare al meglio il senso compiuto delle liriche e le emozioni più profonde. Il suo canzoniere universale ha un valore culturale e artistico inestimabile rinvigorito dal fatto d’aver attinto alle fonti più disparate contaminandosi con altre culture; che potevano essere l’“Antologia di Spoon River” (che ha dato vita a “Non al denaro, non all’amore né al cielo”) così come i Vangeli apocrifi (alla base de “La Buona Novella”), i “Fiori del Male” di Baudelaire come la tradizione provenzale o quella popolare sarda e genovese o le ballate medioevali e la musica del Mediterraneo. «Dai diamanti non nasce niente/ dal letame nascono i fiori» egli cantava in “Via del campo” o «Chi derise la nostra sconfitta/ e l’estrema vergogna ed il modo/ soffocato da identica stretta/ impari a conoscere il nodo. Chi la terra ci sparse sull’ossa/ e riprese tranquillo il cammino/ giunga anch’egli stravolto alla fossa/ con la nebbia del primo mattino/ La donna che celò in un sorriso/ il disagio di darci memoria/ ritrovi ogni notte sul viso/ un insulto del tempo e una scoria» in “Ballata degli impiccati”. De Andrè è cresciuto nella Genova piccolo grande ‘porto’ di fermenti culturali, epicentro storico della musica d’autore italiana – la stessa nella quale si muovevano personaggi come Luigi Tenco, Gino Paoli, Paolo Villaggio, grande amico di Faber, ed ancora Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Bruno Lauzi, Giorgio Calabrese, che a partire dagli anni Sessanta hanno dato vita ad un movimento artistico che ha preso il nome di Scuola Genovese – al centro della cultura del suo tempo con la sua arte e il suo spirito libero, e la voglia di raccontare la verità della vita e il mistero della morte, e il coraggio di essere ‘contro’ che cantava nei propri versi cupi, superando a piè pari i canoni stantii della ‘canzonetta’ all’italiana. Pur essendo nato da una famiglia borghese, ha sempre prediletto «i quartieri dove il sole del buon Dio/ non dà i suoi raggi/ le calate dei vecchi moli/ l’aria spessa carica di sale/ gonfia di odori» (da “Città vecchia”). Amava la Sardegna dove era andato a vivere nella seconda metà degli anni Settanta con Dori, seguendo il suo naturale riserbo e il suo desiderio di eclissarsi che esprimeva attraverso le parole: «L’isolamento ti consente di non stare nel mucchio. E’ la sola condizione idonea a non essere contaminati da passioni di parte, uno stato di tranquillità dell’animo che permette di abbandonarsi all’assoluto». Fabrizio è stato influenzato profondamente dagli chansonnier francesi (con in testa Georges Brassens), oltre che da Bob Dylan e Leonard Cohen; dal primo ha preso in prestito “Desolation Row”, divenuta “Via della Povertà” in un testo scritto assieme a Francesco De Gregori, e “Romance in Durango”, dal secondo si fece traduttore di alcune canzoni importanti quali “Suzanne”, “Giovanna d’Arco” (“Joan of Arc”) e “Seems So Long Ago, Nancy”, diventata semplicemente “Nancy”, tre piccoli capolavori dedicati alle donne. Riguardo ad un aspetto della sua fede religiosa, De Andrè – personaggio inquieto, magnetico e affascinante -, in un concerto tenuto al teatro Brancaccio di Roma nel 1998, pochi mesi prima di morire, a proposito del controverso “La Buona Novella” del 1970, il suo atto di fede laico, affermava: «Quando scrissi “La Buona Novella” era il 1969. Si era quindi, in piena lotta studentesca e le persone meno attente consideravano quel disco come anacronistico. Non avevano capito che “La Buona Novella” voleva essere un’allegoria: un paragone fra le istanze della rivolta del ’68 e le istanze, spiritualmente più elevate ma simili da un punto di vista etico-sociale, innalzate da un signore, ben millenovecentosessantanove anni prima, contro gli abusi del potere, contro i soprusi della autorità, in nome di un egualitarismo e di una fratellanza universale. Quel signore si chiamava Gesù di Nazareth. E secondo me è stato, ed è rimasto, il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. Quando ho scritto l’album non ho voluto inoltrarmi in strade per me difficilmente percorribili, come la metafisica o addirittura la teologia. Poi ho pensato che se Dio non esistesse bisognerebbe inventarselo, il che è esattamente quello che ha fatto l’uomo da quando ha messo piede sulla terra. Probabilmente ne “La Buona Novella” i personaggi del Vangelo perdono un po’ di sacralizzazione; ma io credo e spero soprattutto a vantaggio di una loro migliore e maggiore umanizzazione». La sua discografia si compone di album importantissimi quali “Tutti morimmo a stento” (nel quale su tutte eccelle il “Recitativo”), concept-album all’apparenza ridondante e barocco e tuttavia, sebbene sia stato inciso nel 1968, nei primi anni di carriera, ancor oggi capace di rappresenta uno dei momenti più alti ed importanti dell’opera dell’artista genovese. E significative e delicate appaiono “Leggenda di Natale”, ispirata da un testo di Georges Brassens, “Inverno” e “Ballata degli impiccati”. In “Non al denaro, non all’amore né al cielo” brilla quella metafora sarcastica di tutte le invidie e le bassezze umane che è “Un giudice”. “Storia di un Impiegato” del 1973, uno dei suoi album più controversi, nel raccontare di un anonimo impiegato che, sull’onda delle manifestazioni parigine del Maggio ‘68, è contagiato dal fuoco rivoluzionario, diventa cartina tornasole dell’amara e profetica riflessione del cantautore sul come la contestazione possa trasformarsi in terrorismo. “Volume 8” del 1975, identificato come passaggio evolutivo (della canzone italiana degli anni Settanta) ad una forma espressiva di ‘poesia cantata’, nasceva dall’incontro con Francesco De Gregori e veniva segnato da un linguaggio sempre più ricercato, grazie all’utilizzo di figure retoriche, fantasie e metafore. Su tutte le canzoni spicca la struggente “Amico fragile”. Con “Rimini” del 1978, composto insieme a Massimo Bubola, si celebra l’approdo nella patria del Federico Fellini de “I Vitelloni”, mentre gli album ‘Live’ incisi nel 1979 in tour assieme alla Premiata Forneria Marconi, testimoniano del desiderio dell’artista di proporre al pubblico i classici del proprio repertorio con arrangiamenti in chiave rock. Ne “L’indiano” del 1981 De Andrè racconta della drammatica esperienza del sequestro subìto in Sardegna assieme a Dori Ghezzi, ‘disegnando’ i suoi rapitori come indiani Sioux, allo stesso tempo criminali ed oppressi dal sistema. Stemperava la disavventura vissuta così, con queste parole: «Sono stato rapito da una banda di Cherokee che, prima ancora di volere i soldi, voleva dimostrare il coraggio di rapire una persona». È del 1984 il suo progetto più originale, “Crêuza de mä”, concepito in collaborazione con Mauro Pagani, fuoriuscito dalla PFM nel 1977, una pietra miliare della nascente World Music nostrana (premiato dalla critica come Miglior Album dell’Anno” e degli interi anni Ottanta) ed inno alla sua città, Genova (della quale rimangono sulla sua pelle «il sapore di mare, il profumo della sua cucina, ma anche il puzzo del porto e del pesce marcio»). Album pure contraddistinto dalle ricche e variegate influenze della musica del Mediterraneo e interamente scritto e cantato in genovese, la lingua che Fabrizio definisce «l’idioma neolatino più ricco di fonemi arabi», spaziando tra gli strumenti della tradizione nordafricana, greca, occitana (dalla gaida macedone alla chitarra andalusa, dallo shannaj turco al liuto arabo), l’elettrificazione occidentale (grazie alla presenza dotta di Pagani, fine studioso di musica etnica di matrice araba) e l’universo poetico del cantautore. “Anime salve” (da leggersi e intendersi come ‘spirito libero’), il suo ultimo splendido album, interamente acustico, uscito poco più di due anni prima della scomparsa, è del settembre 1996 ed è stato realizzato in collaborazione – questa volta – con Ivano Fossati, un altro genovese, un altro importante cantautore della ‘scuola’ nata nel capoluogo ligure, mescolando in maniera incantevole elementi etnici, folk, jazz e (‘of course!’) canzone d’autore, tra ballate dolenti (la title-track) o acustiche (“Khorakhanè”) o tenere (“Dolcenera”) e invenzioni letterarie (“Princesa”, sui ritmi della bossanova o la dura “Disamistade”). E nel contesto più ampio dell’arte di De André la splendida e conclusiva “Smisurata Preghiera” assume – al giorno d’oggi – i toni da testamento spirituale. E cosa dire delle innumerevoli canzoni che ci ha regalato e che formano il nutrito canzoniere di De Andrè; non possiamo approfondirne i significati ma soffermarci solamente su alcune di questa, quelle dei primissimi anni di attività. “La Canzone di Marinella” è uno dei suoi capolavori (e in assoluto il brano suo più famoso, anche grazie alla versione cantata da Mina), una tenera fiaba sospesa nei fumi del tempo e ispirata dalla storia vera della morte di una prostituta. Uscì per la prima volta nei 1964 come Lato B del 45 giri “Valzer per un amore” (ed. Karim); successivamente ripubblicata come singolo su etichetta Bluebell e inserita nell’album “Volume 3”. Fabrizio raccontava in proposito alla canzone: «È uno dei pezzi cui tengo di più, anche perché ha segnato la svolta della mia vita. È la storia vera di una ragazza, figlia di contadini, che a sedici anni rimase orfana e senza casa, sottrattale da parenti predoni. Fu quindi costretta al marciapiede tra i paesini dell’Astigiano. Due anni dopo, un cliente la derubò, la uccise e la gettò nel Tanaro. Lessi questa storia su un quotidiano ed ebbi l’impulso di fare qualcosa per lei nell’unico modo in cui potevo, con una canzone: decisi di cambiarle la morte, visto che non potevo più cambiarle la vita, e scrissi questo testo come una specie di riscatto. Allora pensavo, e forse lo penso ancora, che se lei, da qualche parte, ha uno spiraglio attraverso il quale può vedere che qualcuno si occupa di lei, forse ne sarà contenta». Non sarà la prima volta che un episodio di cronaca verrà sublimato da De Andrè in musica. “Preghiera in Gennaio”, come solo più tardi ammise Fabrizio, venne scritta (traendo spunto da una poesia di Francis Jammers, “Prière pour aller au paradis avec les anes”, ‘Preghiera per andare in paradiso con gli asini’) di getto in una notte insonne per l’amico Luigi Tenco dopo la costernazione seguita al suo suicidio del 27 gennaio 1967 a seguito della bocciatura al Festival di Sanremo della sua canzone “Ciao Amore, Ciao”: «Ascolta la sua voce/ che ormai canta nel vento/ Dio di misericordia, vedrai, sarai contento». De Andrè fu uno dei primi ad accorrere all’obitorio e rimase molto scosso sia dalla tragedia in sé sia dalla vista dell’amico con una garza che gli fasciava la testa e le labbra viola della morte. Dopo Sanremo i due avrebbero dovuto lavorare insieme ad alcuni progetti, e si era persino paventata l’ipotesi di un album da realizzare a quattro mani: «Sfottendoci – ebbe a dichiarare Fabrizio – dicevamo tra noi che ci saremmo scambiati le parti, il suo comunismo con la mia anarchia». La canzone, tra le altre cose, è un commovente tentativo di riscatto per cui si chiede a Dio di fare il contrario di quello che hanno deciso gli uomini, cioè di perdonare un suicida. “La guerra di Piero” è la canzone anti-militarista di Fabrizio per eccellenza, quasi la risposta italiana agli inni pacifisti di Bob Dylan e Joan Baez, e di sicuro tra le più celebri scritte nel nostro paese contro la guerra. Questo dichiarò Fabrizio in un’intervista all’Unità nel marzo 1981: «Le canzoni hanno un senso, non perché possano evitare le guerre: non è facendo canzoni contro i conflitti bellici che si eviteranno le guerre. Tuttavia esse entrano a far parte del patrimonio culturale di un popolo, sono parte della coscienza, se non altro a livello subliminale. Dunque possono essere un buon deterrente. È questa la loro importanza». Fu proprio questa canzone a far nascere in Fernanda Pivano il desiderio di conoscere il cantautore al quale sarebbe poi rimasto legato da un’amicizia profonda durata tutta la vita. “La Ballata dell’Amore cieco (o della vanità)”, parabola crudele della vanità femminile, era il Lato B di un 45 giri inciso nel 1966 (penultimo per la Karim) e successivamente venne reinterpretata da De Andrè ed inserita nell’album “Canzoni”. La morale di questo brano, dal ritmo allegro ma dal testo piuttosto macabro, è che la vanità fine a se stessa non potrà mai essere appagata, in alcun caso, nemmeno in conseguenza delle azioni più orribili e violente, ed alla fine lascerà sempre un sapore amaro in bocca. Il testo racconta infatti di un uomo innamorato di una donna che non è interessata a ricambiarlo, ma che gli chiede di continuo prove d’amore sempre più crudeli ed estreme solo per appagare la propria smodata vanità. La ballata medievale di “Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers” (scritta con Paolo Villaggio) e’ degna dei monologhi “storici” più oltraggiosi del teatro di Dario Fo e portò a De Andrè una certa notorietà quando venne pubblicata nel 1965, per lo scalpore suscitato dalle accuse di oscenità e conseguente denuncia per offese alla morale da parte di un ignoto, solo perché raccontava di un incontro amoroso tra un Re ed una prostituta chiamata senza mezzi termini ‘puttana’. Il commento del cantautore fu il seguente: «Definire pornografica una pagina come “Carlo Martello” è inammissibile. A meno che per pornografia non si intenda chiamare le cose col loro vero nome, rifiutando l’ipocrisia dei doppi sensi e delle metafore. Con questa canzone ho voluto demitizzare quel certo alone che siamo abituati a porre intorno ai personaggi storici. Tendiamo a divinizzarli, dimenticando che furono uomini come noi, con voglie e difetti umani. La mia, dunque, non è oscenità ma lotta alla retorica che, nonostante il cosiddetto progresso, continua a condizionarci. Il guaio è che la gente è innamorata dei suoi miti, e non sempre gradisce vederseli demolire». E poi ancora “Via del campo” e “Bocca di rosa”, filastrocche incantate in cui la prostituzione viene ancora una volta redenta in chiave mitica. A febbraio 2018 Fabrizio De Andrè è stato portato sugli schermi televisivi di RaiUno nel film tv “Il Principe Libero” diretto da Luca Facchini, con Luca Marinelli (attore romano in forte crescita, protagonista tra gli altri di “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti e “Non essere cattivo” di Claudio Caligari) a vestirne i panni.

Va reso merito alla Sony Music che, grazie a tecnologie innovative, provvede di volta in volta con i suoi progetti a conservare un patrimonio musicale che è ormai parte integrante della storia del nostro paese da cinquant’anni a questa parte e a far vivere per sempre la voce di artisti (come Battisti, come Dalla e lo stesso De Andrè) che ne sono corpo integrante. «Conservare un patrimonio che va restituito al futuro, senza tradire la bellezza naturale e originale, regalando nuova vitalità, restituendo tutti quei dettagli che le vecchie tecnologie non erano in grado di darci» è il senso della progettualità portata avanti dalla Sony in relazione alla musica cantautorale nostrana della seconda parte del secolo scorso presente nel suo catalogo. “Tu che m’ascolti insegnami” è il secondo progetto di Sony Music dedicato al restauro e alla rimasterizzazione dei grandi successi dei più grandi cantautori del passato, dopo la raccolta su Lucio Battisti “Masters”. Alla prova d’ascolto effettuata sui vinili che compongono l’album la voce di Fabrizio De André emerge con straordinaria presenza ‘fisica’ e grande forza emotiva, nitida e stentorea, mostrando per intero la sublime meraviglia dell’insieme, corredato dall’efficace contributo di strumenti musicali puntuali e mai invasivi. Ogni più piccola sfumatura viene percepita con limpidezza e purezza prima sconosciute; può essere preso a esempio illuminante la chitarra che sostiene “Ho visto Nina volare”, che sgorga dai diffusori con mirabile espressività. “Tu che mi ascolti insegnami” è disponibile in tre differenti formati: un CD Bookset con 4 dischi, un Box Edizione Limitata da 8 LP da 180gr e infine in ‘Gatefold Essential Selection’ da 4 LP in vinile 180 grammi. L’acquisto del quadruplo album di De Andrè, la ‘Essential Selection’ che noi caldeggiamo, può davvero significare l’entrare in possesso di un pezzo importante della cultura musicale italiana, un patrimonio da mettere a disposizione per il futuro, utile a restituire in modo completo, soprattutto alle nuove generazioni, i temi principali della poetica d’uno dei massimi cantautori italiani di sempre.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

A proposito di Fabrizio De Andrè vogliamo segnalare il libro:

FABRIZIO DE ANDRE’: IL LIBRO DEL MONDO di Walter Pistarini
Giunti Editore, luglio 2018, pp. 288, euro 19,90
Collana: Bizarre a cura di Riccardo Bertoncelli

 

 


(immagini per cortese concessione della Sony Music)

 

 

 

Tu che m’ascolti insegnami – Fabrizio De André (2017) [317:46]
Tracklist (LP): 
LP 1 – FEMMINE UN GIORNO E POI MADRI PER SEMPRE
(L’amore e l’universo femminile)
Lato 1
1. Ho visto Nina volare – 3:58
2. Hotel Supramonte – 4:34
3. Valzer per un amore – 3:37
4. Verranno a chiederti il nostro amore – 4:20
5. Prinçesa – 4:56
Lato 2
1. Un malato di cuore – 4:19
2. Canzone dell’amore perduto – 3:22
3. Andrea/Tema di Rimini [strumentale] – 6:06
4. Amore che vieni amore che vai – 2:52
5. Jamin-a – 4:56
LP 2 – IL POLLINE DI DIO, DI DIO IL SORRISO
(La spiritualità il sogno)
Lato 1
1. Smisurata preghiera – 4:45
2. Il sogno di Maria – 4:07
3. Ave Maria – 1:53
4. Se ti tagliassero a pezzetti – 5:04
5. La cattiva strada – 4:39
Lato 2
1. Anime salve – 5:50
2. Preghiera in Gennaio – 3:30
3. Il pescatore – 2:19
4. Il testamento di Tito – 5:53
5. Il suonatore Jones – 4:32
LP 3 – DEV’ESSERCI UN MODO DI VIVERE SENZA DOLORE
(Guerra e pace, potere giustizia libertà)
Lato 1
1. Introduzione – 1:42
2. Canzone del Maggio – 2:25
3. Il bombarolo – 4:20
4. Un giudice – 2:57
5. La guerra di Piero – 3:03
6. Girotondo – 3:07
7. Sidún – 5:40
Lato 2
1. Fiume Sand Creek – 5:25
2. Disamistade – 5:12
3. Don Raffaè – 4:09
4. La domenica delle salme – 6:10
5. Le nuvole – 2:07
LP 4 – SOTTO IL VENTO E LE VELE
(L’infanzia la vita e oltre)
Lato 1
1. Coda di Lupo – 5:26
2. Amico fragile – 5:31
3. Cantico dei drogati – 7:10
4. Un ottico – 4:41
Lato 2
1. Crêuza de mä – 6:12
2. L’infanzia di Maria – 5:01
3. Khorakhané (a forza di essere vento) – 5:28
4. La collina – 4:02

 

 


(immagini per cortese concessione della Sony Music)

 

 

Queste le tre versioni disponibili di “Tu Che M’ascolti Insegnami”
4 CD BOOKSET
BOX 8LP 180 gr IN EDIZIONE LIMITATA
GATEFOLD 4 LP 180 gr ESSENTIAL SELECTION

 

DETTAGLIO DEI BRANI:
CD 1
FEMMINE UN GIORNO E POI MADRI PER SEMPRE 
(L’amore e l’universo femminile)
01 HO VISTO NINA VOLARE
F. De André | I. Fossati
Il Volatore Ed. Musicali S.r.l. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s. | Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1996 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Anime salve (1996)

02 HOTEL SUPRAMONTE
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1981 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Fabrizio De André (L’Indiano) (1981)

03 VALZER PER UN AMORE
(Musica tratta dal “Valzer campestre” della “Suite Siciliana” di G. Marinuzzi jr.)
G. Marinuzzi | F. De André
G. Ricordi & C. S.p.A.
℗ 1974 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Canzoni (1974)

04 UN MALATO DI CUORE
F. De André | N. Piovani | F. De André | G. Bentivoglio
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1971 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Non al denaro non all’amore né al cielo (1971)

05 TRE MADRI
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album La buona novella (1970)

06 CANZONE DELL’AMORE PERDUTO
F. De André
(Musica tratta dall’ “Adagio” del Concerto in Re maggiore
per tromba, archi e continuo di G.P. Telemann)
Leonardi Edizioni S.r.l. | La Cascina Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1974 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Canzoni (1974)

07 GIOVANNA D’ARCO
(Or. Joan of Arc di L. Cohen)
L. Cohen | F. De André
Universal/MCA Music Italy S.r.l.
℗ 1974 Sony Music Entertainment Italy S.p.A. 
dall’album Canzoni (1974)

08 ANDREA | TEMA DI RIMINI
(STRUMENTALE)
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1978 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Rimini (1978)

09 LE PASSANTI
(Or. Les passantes di G. Brassens)
(da una poesia di Antoine Pol)
G. Brassens | A. Pol | F. De André
Universal Music Italia S.r.l.
℗ 1974 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Canzoni (1974)

10 D’Ä MÆ RIVA
F. De André | M. Pagani
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1984 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Crêuza de mä (1984)

11 FRANZISKA
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1981 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Fabrizio De André (L’Indiano) (1981)

12 AMORE CHE VIENI AMORE CHE VAI
F. De André
Leonardi Edizioni S.r.l. | La Cascina Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 3 (1968)

13 VIA DEL CAMPO
E. Jannacci | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l. |
Nuvole Ed. Musicali S.a.s. | Impala Ed. Musicali S.r.l. 
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 1 (1967)

14 GIUGNO ’73
F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1975 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 8 (1975)

15 LA CANZONE DI MARINELLA
F. De André
Leonardi Edizioni S.r.l. | La Cascina Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 3 (1968)

16 PRINÇESA
(Liberamente tratta dall’omonimo romanzo-intervista
di Maurizio Jannelli e Fernanda Farias | Ediz. Sensibili Alle
Foglie – Roma)
F. De André | I. Fossati | F. De André | I. Fossati | M. Jannelli
Il Volatore Ed. Musicali S.r.l. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s. |
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1996 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Anime salve (1996)

17 VERRANNO A CHIEDERTI DEL NOSTRO AMORE
F. De André | N. Piovani | F. De André | G. Bentivoglio
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1973 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Storia di un impiegato (1973)

18 LA STAGIONE DEL TUO AMORE
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 1 (1967)

19 BOCCA DI ROSA
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 1 (1967)

20 JAMIN-A
F. De André | M. Pagani
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1984 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Crêuza de mä (1984)

CD 2
IL POLLINE DI DIO, DI DIO IL SORRISO 
(La spiritualità il sogno)
01 SMISURATA PREGHIERA
(Liberamente tratta dalla Summa di Maqroll. Il gabbiere di Álvaro Mutis | Ediz. Einaudi – Torino)
F. De André | I. Fossati | F. De André | I. Fossati | A. Mutis
Il Volatore Ed. Musicali S.r.l. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s. | Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1996 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Anime salve (1996)

02 SE TI TAGLIASSERO A PEZZETTI
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1981 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Fabrizio De André (L’Indiano) (1981)

03 INVERNO
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Tutti morimmo a stento (1968)

04 IL PESCATORE
F. De André | G.P. Reverberi | F. Zauli | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
Singolo (1970)

05 IL SOGNO DI MARIA
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album La buona novella (1970)

06 AVE MARIA
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album La buona novella (1970)

07 ANIME SALVE
F. De André | I. Fossati
Il Volatore Ed. Musicali S.r.l. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s. | Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1996 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Anime salve (1996)
con Ivano Fossati

08 LA CATTIVA STRADA
F. De André | F. De Gregori
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1975 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 8 (1975)

09 SPIRITUAL
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 1 (1967)

10 PREGHIERA IN GENNAIO
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André 
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 1 (1967)

11 DEUS TI SALVET MARIA (AVE MARIA SARDA)
(Canto tradizionale sardo rielaborato da un adattamento di Albino Puddu)
dall’album Fabrizio De André (L’Indiano) (1981)
℗ 1981 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
Voce: Mark Harris

12 SI CHIAMAVA GESÙ
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 1 (1967)

13 VERDI PASCOLI
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1981 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Fabrizio De André (L’Indiano) (1981)

14 OCEANO
F. De André | F. De Gregori
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1975 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 8 (1975)

15 IL RITORNO DI GIUSEPPE
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album La buona novella (1970)

16 IL TESTAMENTO DI TITO
F. De André | C. Castellari | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album La buona novella (1970)

17 S’I’ FOSSE FOCO
(da un sonetto di Cecco Angiolieri)
F. De André | G.P. Reverberi
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 3 (1968)

18 ‘Â ÇIMMA
F. De André | M. Pagani | F. De André | I. Fossati
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l. |
Macù Ed. Musicali S.a.s. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1990 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Le nuvole (1990)

19 VOLTA LA CARTA 
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1978 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Rimini (1978)

20 IL SUONATORE JONES
F. De André | N. Piovani | F. De André | G. Bentivoglio
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1971 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Non al denaro non all’amore né al cielo (1971)

CD 3
DEV’ESSERCI UN MODO DI VIVERE SENZA DOLORE
(Guerra e pace, potere giustizia libertà)
01 INTRODUZIONE
F. De André | N. Piovani | F. De André | G. Bentivoglio
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1973 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Storia di un impiegato (1973)

02 CANZONE DEL MAGGIO
(Liberamente tratta da un canto del maggio francese 1968)
F. De André | N. Piovani | F. De André | G. Bentivoglio
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1973 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Storia di un impiegato (1973)

03 GIROTONDO
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Tutti morimmo a stento (1968)

04 SIDÚN
F. De André | M. Pagani
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1984 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Crêuza de mä (1984)

05 TERZO INTERMEZZO
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Tutti morimmo a stento (1968)

06 IL RE FA RULLARE I TAMBURI 
Canzone popolare francese del XIV secolo
Adatt. di F. De André
SIAE
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 3 (1968)

07 CARLO MARTELLO RITORNA DALLA BATTAGLIA DI POITIERS
F. De André | P. Villaggio | F. De André
Leonardi Edizioni S.r.l. | La Cascina Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 1 (1967)

08 IL GORILLA
(Or. Le gorille di G. Brassens)
Testo italiano di F. De André
Warner Chappell Music Italiana S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 3 (1968)

09 BALLATA DELL’AMORE CIECO (O DELLA VANITÀ)
F. De André
Leonardi Edizioni S.r.l. | La Cascina Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1974 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Canzoni (1974)

10 LA GUERRA DI PIERO
F. De André
Leonardi Edizioni S.r.l. | La Cascina Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 3 (1968)

11 LA BALLATA DELL’EROE
F. De André
Leonardi Edizioni S.r.l. | La Cascina Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 3 (1968)

12 FIUME SAND CREEK
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1981 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Fabrizio De André (L’Indiano) (1981)

13 DISAMISTADE
F. De André | I. Fossati
Il Volatore Ed. Musicali S.r.l. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s. |
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1996 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Anime salve (1996)

14 UNA STORIA SBAGLIATA
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1980 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
Singolo (1980)

15 IL BOMBAROLO
F. De André | N. Piovani | F. De André | G. Bentivoglio
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1973 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Storia di un impiegato (1973)

16 AVVENTURA A DURANGO 
(Or. Romance in Durango di B. Dylan | J. Levy)
Ram’s Horn Music, Jackelope Publishing Co.Inc.
Per l’Italia Sony/ATV Music Publishing (Italy)
Testo italiano di F. De André | M. Bubola
℗ 1978 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Rimini (1978)

17 UN GIUDICE
F. De André | N. Piovani | F. De André | G. Bentivoglio
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1971 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Non al denaro non all’amore né al cielo (1971)

18 DON RAFFAÉ
F. De André | M. Pagani | F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l. | Macù Ed. Musicali S.a.s. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1990 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Le nuvole (1990)

19 QUELLO CHE NON HO
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1981 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Fabrizio De André (L’Indiano) (1981)

20 LA DOMENICA DELLE SALME
F. De André | M. Pagani
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l. | Macù Ed. Musicali S.a.s. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1990 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Le nuvole (1990)

21 LE NUVOLE
F. De André | M. Pagani
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l. | Macù Ed. Musicali S.a.s. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1990 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Le nuvole (1990)

CD 4
SOTTO IL VENTO E LE VELE
(L’infanzia la vita e oltre)
01 CODA DI LUPO
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1978 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Rimini (1978)

02 AMICO FRAGILE
F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1975 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 8 (1975)

03 CANZONE PER L’ESTATE
F. De André | F. De Gregori
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1975 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 8 (1975)

04 RIMINI 
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1978 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Rimini (1978)

05 LE ACCIUGHE FANNO IL PALLONE
F. De André | I. Fossati
Il Volatore Ed. Musicali S.r.l. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s. | Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1996 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Anime salve (1996)

06 DOLCENERA
F. De André | I. Fossati
Il Volatore Ed. Musicali S.r.l. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s. | Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1996 Sony Music Entertainment Italy S.p.A
dall’album Anime salve (1996)

07 CANTO DEL SERVO PASTORE
F. De André | M. Bubola
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1981 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Fabrizio De André (L’Indiano) (1981)

08 LA CITTÀ VECCHIA
F. De André
Leonardi Edizioni S.r.l. | La Cascina Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1974 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Canzoni (1974)

09 ‘Â DUMÉNEGA
F. De André | M. Pagani
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1984 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Crêuza de mä (1984)

10 KHORAKHANÉ (A FORZA DI ESSERE VENTO)
F. De André | I. Fossati
Il Volatore Ed. Musicali S.r.l. | Nuvole Ed. Musicali S.a.s. | Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1996 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Anime salve (1996)
con Dori Ghezzi
parte finale in ròmanes tradotta da Giorgio Bezzecchi

11 CANTICO DEI DROGATI
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André | R. Mannerini
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Tutti morimmo a stento (1968)

12 UN OTTICO
F. De André | N. Piovani | F. De André | G. Bentivoglio
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1971 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Non al denaro non all’amore né al cielo (1971)

13 CRÊUZA DE MÄ 
F. De André | M. Pagani
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1984 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Crêuza de mä (1984)

14 LEGGENDA DI NATALE
(Ispirato a Le Père Nöel et la petite fille di Georges Brassens)
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Tutti morimmo a stento (1968)

15 L’INFANZIA DI MARIA
F. De André | G.P. Reverberi | F. De André
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album La buona novella (1970)

16 IL TESTAMENTO
F. De André
Leonardi Edizioni S.r.l. | La Cascina Ed. Musicali S.a.s.
℗ 1970 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Volume 3 (1968)

17 LA COLLINA
F. De André | N. Piovani | F. De André | G. Bentivoglio
Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.
℗ 1971 Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
dall’album Non al denaro non all’amore né al cielo (1971)

 

Discografia di Fabrizio de André:
Album
Tutto Fabrizio De André, 1966 [Karim] 
Volume I, 1967 [Bluebell/Produttori Associati/Ricordi/Sony BMG/RCA]Tutti morimmo a stento, 1968 [Bluebell/Produttori Associati/Ricordi/Sony BMG/RCA]Volume III, 1968 [Bluebell/Produttori Associati/Ricordi/Sony BMG/RCA]La buona novella, 1970 [Produttori Associati/Ricordi/Sony BMG/RCA]Non al denaro non all’amore né al cielo, 1971 [Produttori Associati/Ricordi/Sony BMG/RCA]Storia di un impiegato, 1973 [Produttori Associati/Ricordi/Sony BMG/RCA]Canzoni, 1974 [Produttori Associati/Ricordi/Sony BMG/RCA]Volume 8, 1975 [Produttori Associati/Ricordi/Sony BMG/RCA]Rimini, 1978 [Ricordi/Sony BMG/RCA]Fabrizio De André/PFM in Concerto, 1979 [Ricordi/Sony BMG/RCA]Fabrizio De André/PFM in Concerto Vol. 2, 1979 [Ricordi/Sony BMG/RCA]Fabrizio De André (anche conosciuto come “L’indiano”), 1981 [Ricordi/Sony BMG/RCA]Crêuza de mä, 1984 [Ricordi/Sony BMG/RCA]Le nuvole, 1990 [Ricordi/Sony BMG/RCA]Anime salve, 1996 [BMG Ricordi/Sony]

 

Concerti:
1979 – Fabrizio De André in concerto – Arrangiamenti PFM
1980 – Fabrizio De André in concerto – Arrangiamenti PFM Vol. 2º
1991 – 1991 concerti
1999 – De André in concerto
2001 – Fabrizio De André in concerto volume II 
2001 – Ed avevamo gli occhi troppo belli
2012 – La Bussola e Storia di un impiegato – Il concerto 1975/76
2012 – Fabrizio De André + PFM – Il concerto 1978/79
2012 – L’indiano – Il concerto 1981/82
2012 – Crêuza de mä – Il concerto 1984
2012 – Le nuvole – Il concerto 1991
2012 – In teatro – Il concerto 1992/93
2012 – Anime salve – Il concerto 1997
2012 – Mi innamoravo di tutto – Il concerto 1997/98

 

Antologie:
1976 – Fabrizio De André (noto come antologia nera, contiene la prima pubblicazione ufficiale su LP del brano Il pescatore)
1982 – Fabrizio De André (Profili musicali)
1986 – Fabrizio De André (noto come antologia blu)
1997 – Mi innamoravo di tutto (contiene un’interpretazione inedita de “La canzone di Marinella” eseguita con Mina)
1999 – Da Genova
2001 – Mediterraneo
2004 – Fabrizio De André (Platinum Deluxe)
2004 – Una musica per i dannati
2005 – In direzione ostinata e contraria
2006 – In direzione ostinata e contraria 2
2008 – Effedia – Sulla mia cattiva strada