TRANSFORMERS 4 – L’ERA DELL’ESTINZIONE di Michael Bay
CONVINTI ANCHE GLI SCETTICI
Michael Bay, spesso criticato per il suo cinema adrenalinico e fracassone – ‘tutta apparenza e poca sostanza’ è il parere dei suoi detrattori – e per una concezione dello spettacolo come se si trattasse di un luna park vorticoso, condito da un florilegio di effetti speciali, dopo essere riuscito a trasformare – mi si perdoni l’involontario gioco di parole – “Transformers” in uno dei franchise più solidi e fruttuosi della storia del Cinema, ha realizzato il migliore degli episodi della serie che non dispiacerà a chi ha del Cinema una visione diversa.
In molti – e noi tra costoro – erano (o lo sono ancora) scettici riguardo questo tipo di proposta sovradimensionata ma al quarto appuntamento con l’universo dei megarobot lo spettacolo offerto, già prerogativa fondamentale dei precedenti episodi, sale di tono e di qualità specifica, e la visione in sala (meglio – per chi ne ha uno dei pochissimi presenti sul territorio italiano nella zona in cui vive – se su uno schermo IMAX 3D) alza di molto il livello dell’entertainment che è assicurato da un’estetica visiva d’altissimo livello, tale da lasciare a bocca aperta; un progetto decisamente ambizioso e di gran lunga migliorato sotto il profilo prettamente narrativo. Michael Bay ===Consulta la Filmografia=== aveva conquistato le platee cinematografiche con film dal montaggio frenetico delle scene d’azione, quali “Armageddon”, il doppio “Bad Boys” e “Pearl Harbour”, e si era poi dedicato, a partire dal 2007, con enormi profitti ai mega-robot alieni di “Transformers”, capaci di assumere forme differenti, saga mutuata dai giocattoli creati dalla Hasbro. Tocco registico riconoscibile, rumorosissimi scontri tra giganti in cui viene accentuato il clangore stridente delle lamiere con ricchezza di effetti sonori, le corse sfrenate, intrighi d’ogni tipo e nemici temibili che arrivano dallo spazio, sono i segni distintivi che caratterizzano la serie. Con “Transformers 4 – L’era dell’estinzione” poi Michael Bay sembra aver voluto dare inizio ad una nuova trilogia con cambiamenti che riguardano in primis il cast degli interpreti, per cui tenetevi pronti per un “Transformers 5” previsto già per il 2016 e successivamente per un episodio 6. Intanto in questo capitolo le scene sono meno caotiche e fracassone rispetto agli episodi precedenti, e poi ci hanno colpito e si fanno notare i progressi raggiunti nell’evoluzione creativa del cinema digitale che trovano la loro esaltazione nella sbalorditiva battaglia culminante tra giganti ad Hong Kong, con scene tra le più riuscite di tutto il film. Altre location sono il Texas e la Monumental Valley. Sono passati cinque anni dagli eventi che avevano portato alla distruzione di Chicago nel capitolo 3 e nel frattempo la CIA ha rinunciato a dare protezione ai Transformer Autobot, presenti sul nostro pianeta per insegnare alla razza umana il rispetto di alcuni fondamentali valori che vengono spesso dimenticati, cosicché lo stesso leader, Optimus Prime, deve nascondersi per salvaguardare la propria incolumità dalla minaccia rappresentata dai Decepticon e dagli agenti della CIA che vogliono eliminarlo. Fino a quando non accade che un aspirante inventore, Cade Yeager, casualmente lo ritrova in un cinema polveroso e abbandonato. In questo ritrovamento si può ‘leggere’ un ironico messaggio metalinguistico; perché, mentre si tratta di materia prettamente cinematografica, quella del film intendo, Optimus Prime ha individuato quale luogo più sicuro nel quale nascondersi proprio una sala cinematografica abbandonata; è il segno dei tempi. E l’autoironia non si ferma qui visto che un tizio all’inizio del film si lascia sfuggire un eloquente “Il cinema? Una schifezza, solo sequel o remake“. Il 3D dà una mano consistente alla riuscita estetica del film e permette allo spettatore d’essere catapultato nel bel mezzo della scena. Le citazioni ad altri film sono numerose e riguardano “Bad Boys II”, “Prometheus”, “Independence Day” e perfino “Jurassic Park”; in questo ultimo caso sembra proprio che il cinema dei grandi numeri d’oggi non sappia affrancarsi dallo ‘scopiazzare’ i riferimenti adottati da altri blockbuster concorrenti della stessa stagione. Se ci pensate bene il “Godzilla” di Gareth Edwards uscito qualche mese fa aveva di suo riferimenti ai lucertoloni presenti nel celebre film di Spielberg, e “Transformers 4” propone addirittura un mega-robot modellato sulle sembianze di un mostro a metà strada tra Godzilla ed un Tirannosauro. “Transformers 4 – L’era dell’estinzione” ha incassato fino ad oggi la cifra considerevole di 1,032 miliardi di dollari, di cui 243 in patria. Un grosso risultato in particolare l’ha ottenuto in Cina, dove la saga è popolarissima, dove – con sottile strategia messa in atto dai realizzatori visto che il mercato cinematografico è in forte espansione da quelle parti – è ambientata gran parte della storia e dove il film è uscito in contemporanea con gli Usa; in soli 11 giorni ha incassato 219 milioni di dollari, record di tutti i tempi per il paese asiatico (in precedenza era “Avatar” a detenere il primato con 204 milioni). I cambi di formazione nel cast hanno registrato l’addio (‘mai dire mai’ però) di Shia LaBoeuf, e la ‘new entry’ del collaudato (in fatto di ‘action movie’) Mark Wahlberg nei panni di Cade Yeager. Mark era stato protagonista lo scorso anno del progetto minore – ma sempre d’intrattenimento si tratta – di Bay “Pain & Gain – Muscoli e denaro”. Accanto a lui la splendida 19-enne Nicola Peltz – Tessa, figlia del premuroso papà Wahlberg – a rinnovare la tradizione delle bellezze mozzafiato lanciate dalla saga come la bellezza mozzafiato Megan Fox nel primo e secondo film, la modella Rosie Huntington-Whiteley nel terzo. E c’è poi l’emergente 22-enne Jack Reynor che è lo spericolato pilota d’auto Shane. Quali comprimari c’è pure il navigato Stanley Tucci nei panni di un ‘villain’ che si redime e si schiera dalla parte dei protagonisti principali. Poi non ci sono più Josh Duhamel e Tyrese Gibson. Ma i protagonisti umani vengono inevitabilmente sovrastati (in tutti i sensi) dai vari robot (Autobot, Dinobot, Lockdown, Bumblebee, Galvatron, Hound, Crosshairs, Drift) e scivolano in secondo piano. Steven Spielberg, dopo aver lanciato il primo film torna in veste di produttore esecutivo.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
(immagini per cortese concessione di Paramount Pictures/Universal Pictures Italia)
Transformers 4 – L’era dell’estinzione
(Transformers: Age of Extinction, Usa, 2014)
Regia: Michael Bay
Cast: Mark Wahlberg, Stanley Tucci, Kelsey Grammer, Nicola Peltz, Jack Reynor, Bingbing Li, T.J. Miller, Abigail Klein, Sophia Myles, Peter Cullen, Titus Welliver, King, Victoria Summer, Cleo King, Geng Han, Kristin Miller White, John Goodman, Ken Watanabe.
Soggetto: Ehren Kruger
Sceneggiatura: Ehren Kruger
Fotografia: Amir Mokri
Montaggio: William Goldenberg, Paul Rubell, Roger Barton
Musica: Steve Jablonsky / Imagine Dragons
Effetti Speciali: Industrial Light & Magic, Legend3D, Method Studios, Prime Focus World
Genere: Fantascienza
Durata: 164’ min.
Produttori: Lorenzo di Bonaventura, Ian Bryce, Tom DeSanto, Don Murphy
Produttori esecutivi: Steven Spielberg, Michael Bay, Brian Goldner, Mark Vahradian
Casa di Produzione: Paramount Pictures, Hasbro, Di Bonaventura Pictures, Tom DeSanto/Don Murphy Production, Ian Bryce Productions; Jiaflix Enterprises e China Movie Channel
Distribuzione Int.: Paramount Pictures
Distribuzione Italiana: Paramount/Universal Pictures Italia
Uscita USA: 27 Giugno 2014
Data di uscita: 16 Luglio 2014
Sito ufficiale: http://www.transformersmovie.com/intl/it/#home