THE IMITATION GAME di Alexandre Desplat
ARTISTA: ALEXANDRE DESPLAT
TITOLO: The Imitation Game
ETICHETTA: Sony Classical
ANNO: 2014
Abbiamo fatto cenno, in una delle occasioni precedenti, come questo sia stato un anno particolarmente prolifico per un compositore sulla cresta dell’onda (ed in fortissima crescita mediatica e professionale) qual è Alexandre Desplat ===Consulta la Filmografia===; e nell’ultima tornata sono state ben cinque le colonne sonore del francese entrate a far parte della rosa da cui si è selezionata poi la cinquina che si è contesa la statuetta alla ‘Notte degli Oscar’ hollywoodiana: “Godzilla”, “Monuments Men”, “Unbroken”, “Grand Budapest Hotel” e “The Imitation Game” (le ultime due a far parte della cinquina finale). Non poteva proprio sfuggire questa volta a Desplat la vittoria che è arrivata grazie allo score composto per “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson, a regalargli un trionfo arrivato dopo sei ‘Nomination’ andate a vuoto. La partitura di “The Imitation Game” invece è lo score del film firmato dall’emergente regista norvegese Morten Tyldum ed interpretato da Benedict Cumberbatch e Keira Knightley: un biopic sulla vita di uno degli eroi misconosciuti della Gran Bretagna, quell’Alan Turing, pioniere della moderna informatica, finito in prigione con l’accusa d’essere omosessuale nonostante avesse avuto il merito di decifrare i codici della macchina tedesca Enigma durante la Seconda Guerra Mondiale. Una storia avvincente che per certi versi ricorda quella di “Monuments Men”, altro film musicato dal francese in tempi recenti. Fin dal tema d’apertura si palesano le qualità di uno score che, tra quelli indicati, ha mostrato subito le credenziali migliori a testimonianza dell’ottimo lavoro di Desplat. La partitura ha capacità descrittive, doti drammaturgiche, un buon abbrivio thriller in linea con lo sviluppo narrativo e suscita un forte coinvolgimento emotivo; Alexandre concentra il suo sforzo soprattutto sul personaggio principale, sulla sua tormentosa diversità. Il tema dedicato a Turing (“Alan”) ha la stessa struttura del “main” ma con una gradazione più dark. “Enigma” inizia con un misterioso solo di piano per poi esplodere in un inquieto mix di percussioni e archi sferzati. Il film ricorda “A Beautiful Mind” di Ron Howard e “Crosswords” rimanda proprio alle atmosfere del lavoro di James Horner. Si distinguono poi “Alone With Numbers”, “The Machine Christopher”, entrambi condotti al pianoforte con bella sensibilità, e l’epilogo affidato a “Alan Turing’s Legacy”. In definitiva vanno sottolineate le grandi qualità descrittive della musica composta per il film da Desplat che coglie intimamente nel segno, dritto al cuore dello spettatore cinematografico. Nella sua carriera ancora lunga Alexandre Desplat può già vantare collaborazioni importanti con registi del calibro di Wes Anderson, Stephen Daldry, George Clooney, Terrence Malick, Stephen Frears, Roman Polanski, David Fincher, Ang Lee e Lasse Hallstrom.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA