THE HIGHWAYMEN LIVE – AMERICAN OUTLAWS dei Highwaymen
ARTISTA: HIGHWAYMEN
TITOLO: The Highwaymen Live – American Outlaws
ETICHETTA: Columbia/Legacy/Sony
(3 CD + 1 DVD/Blu-Ray)
ANNO: 2016
Risale al 1985 la composizione degli Highwaymen, il supergruppo country composto da Willie Nelson, Kris Kristofferson e gli scomparsi Johnny Cash e Waylon Jennings, che non può non aver fornito suggestioni a Mark Knopfler quando ha concepito nello stesso 1987 i Notting Hillbillies, con Brendan Croker & Co. sul fronte ‘British Roots‘, e l’anno dopo ai più sofisticati e rocchettari Traveling Wilburys (Bob Dylan, George Harrison, Tom Petty, Roy Orbison, Jeff Lynne). Senza dimenticare che una trentina d’anni prima Presley, Jerry Lee Lewis, Carl Perkins e Cash erano stati protagonisti di quelle storiche session ai Sun Studio che in qualche modo, meno prosaicamente, mettono tutti d’accordo su chi abbia anticipato chi. Attivi tra il 1985 e il 1995 i quattro paladini del country integravano così, in modo gioioso e collaborativo, le loro attività solistiche con l’incisione di tre album (due su etichetta Columbia Records ed uno per la Liberty Records) ma soprattutto sdoganando nel mainstream un genere bistrattato dalla critica del tempo ma che è stato stella polare per le tendenze “alt” sviluppatesi nel nuovo millennio. I loro concerti hanno richiamato folle di nostalgici ma sono stati pure la cartina tornasole della forza d’un genere, il country, assai amato ad ogni latitudine. Diciamola tutta: Johnny Cash ha avuto la sua rivalutazione solo quando U2 e Springsteen ne hanno parlato con rispetto ed ammirazione; niente affatto quando era stato Dylan molto prima a sottolinearne i meriti. In una cavalcata nostalgica in territori country che oggi sono mainstream questo triplo CD mette a posto un debito con la storia ed è la summa delle esibizioni live della formazione; due dischi contengono un concerto del 1990 (il 14 marzo) al Nassau Coliseum di Uniondale, New York, all’epoca del promo tour per il secondo album, replicato per immagini nel DVD che integra la confezione, il terzo le performance ai festival del Farm Aid tenute tra ’92 e ’93 (c’è una magnifica versione di “One Too Many Mornings” di Dylan, che era comparsa su “Heroes”, il frutto della collaborazione tra Johnny Cash e Waylon Jennings del 1986, qui presente nella versione con l’aggiunta postuma dei contributi di Nelson e Kristofferson che hanno registrato le loro voci nel 2014 con la produzione dell’amico Mickey Raphael e il remixaggio di Tony Castle. C’è di tutto dal repertorio classico e solista dei quattro – amici prima che colleghi – ma mi piace sottolineare la cover di “Desperados Waiting for a Train” del compianto Guy Clark. Scrisse Waylon Jennings in “Waylon: un Autobiografia”, ricordando l’esperienza: «Siamo noi quattro, in piedi davanti ai microfoni. Gli Highwaymen, John, Kris, Willie e me. Non penso ci siano altre quattro persone come noi. John dice che ci siamo messi insieme perché abbiamo tutti un impegno a vita con la musica. Conosciamo le stesse canzoni, ma le cantiamo con un approccio differente. Possiamo fondere il primo Country della famiglia Carter con lo swing texano, con il Gospel del Sud e con il rockabilly, ed ognuno di noi si sente a proprio agio cantando vere e proprie ‘parti di vita’. Non c’è nessuno di noi che non abbia fatto i conti con la propria vulnerabilità umana, e sono state tante le volte nelle quali abbiamo affrontato i brutti momenti insieme… Questa è la nostra amicizia, capace di aprire tutte le porte che stanno tra di noi e soprattutto di mantenere insieme quattro persone così diverse». Le immagini (nei 160 minuti e trentacinque brani), come detto, propongono quasi per intero l’inedito concerto del ‘90, tenuto all’epoca del tour promozionale per il secondo album. Ed è un bel vedere e ascoltare.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA