THE BLUES di Martin Scorsese in DVD
La straordinaria avventura attraverso la storia e gli stili del Blues in sette film che Martin Scorsese ha progettato e fortemente voluto.
Il 5 Settembre 2002, il Congresso degli Stati Uniti aveva proclamato il 2003 ‘Year of the Blues’, un modo per certificare il solenne riconoscimento all’impatto che questa musica continua ad avere sulla cultura contemporanea, in America quanto nel resto del mondo. Tutte le iniziative approntate per l’occasione hanno mirato a stimolare una consapevole passione per questo genere dalle origini lontanissime nel tempo. Si narra infatti che nel 1903, esattamente un secolo fa, il compositore afro-americano W.C. Handy abbia incontrato su un binario solitario a Tutwiler, Mississippi, un uomo che suonava la ‘musica più magica che egli avesse mai ascoltato’, un suono incredibile ed affascinante che presto sarebbe diventato la forma più distintiva delle radici musicali americane e che avrebbe in seguito costituito la base per i generi più moderni come il jazz, il rhythm and blues, il rock’n’roll, il soul e l’hip-hop. Nessuna celebrazione potrebbe essere stata più appropriata perché il Blues è la musica che nella immutabilità della sua struttura è anche quella più inossidabile e genuina, ideale banco di prova per i musicisti che abbiano voglia di dimostrare il proprio valore di strumentista. Già da qualche anno è disponibile un magnifico cofanetto contenente i 7 film della serie “The Blues” (i primi due dei quali sono circolati anche nelle sale) ideata e curata da Martin Scorsese – “Il grande Blues non può morire mai!”, ha dichiarato il regista italo-americano – e diretti da altrettanti grandi registi, più un 8^ DVD con contenuti speciali inediti. In nome di una memoria culturale che non deve essere smarrita questi lavori si propongono di tenere viva la tradizione e di ricordarne le vere origini che affondano nell’800, nella deportazione e nella schiavitù di un popolo. Chi conosce anche solo parzialmente la biografia dei registi coinvolti (Eastwood, Figgis, Wenders, lo stesso Scorsese) sa che per ciascuno di loro la musica è molto più di una semplice passione. “L’anima di un uomo – The Soul of A Man” l’ha diretto da Wim Wenders, uno di quei registi con una spiccata sensibilità nei confronti della musica che va alla ricerca delle sue radici culturali (lo dimostra lo splendido “Buena Vista Social Club” dedicato a Cuba). In questa occasione, non disponendo di materiale d’epoca, Wenders con assoluta padronanza del mezzo cinematografico ha provveduto a ricrearlo costruendo con precisione filologica la scena, addirittura invecchiando volontariamente le immagini. Ed il risultato è straordinario. Il secondo film, “Dal Mali al Mississippi”, è stato diretto proprio da colui che ha coordinato l’intero progetto, Martin Scorsese. Si coglie nel lavoro di Scorsese passione e rispetto per ‘la musica del diavolo’ ed una ricerca di autenticità nelle radici culturali americane. La sua indagine parte dai campi di cotone del Mississippi e riconduce il tutto sulle sponde del fiume Niger, nel Mali, ad avvalorare la tesi la ‘Madre Africa’ ha dato il battesimo a tutte le musiche ‘nere’ del mondo. “Piano Blues” è opera di Clint Eastwood, da sempre appassionato di jazz, e svela agli spettatori le meraviglie di uno strumento principe come il pianoforte, celebrando i più grandi bluesman attraverso una lunga conversazione che intrattiene con lo scomparso Ray Charles, gli incontri con Dave Brubeck, Dr. John, Fats Domino, Marcia Ball, Jay McShann, Pinetop Perkins e per mezzo di alcuni rari documenti d’epoca. Un affascinante affresco di un pezzo della cultura americana. Ognuno degli interpellati racconta gli stili che l’hanno influenzato e spiega con alcuni esempi il rapporto con questa musica, alla presenza di un Eastwood mai così timido e rispettoso di chi gli è dinanzi. Il risultato finale è di grande valore didattico per le nuove generazioni. “Warming By the Devil’s Fire” di Charles Burnett, unico regista afroamericano coinvolto nel progetto; con una tecnica di ripresa documentaristica, che mescola ‘fiction’ con filmati d’epoca, Burnett ripercorre la propria infanzia negli anni ’50 tra Los Angeles, dove la famiglia si era trasferita, e il Mississipi delle sue radici, con una madre che adorava il blues ed una nonna che all’opposto prediligeva il gospel e riteneva il blues la ‘musica del diavolo’. Il ragazzino torna nei luoghi d’origine e qui ha modo, sotto la guida di uno zio patito di blues, che lo porta in giro per il Mississippi con una macchina vinta ai dadi, di assaporare qualcosa che gli resterà impresso per tutta la vita… “Red, White and Blues” dell’inglese Mike Figgis, musicista a sua volta, si occupa della splendida avventura del British Blues (di matrice bianca) emerso nella terra d’Albione tra la fine dei ’50 e la prima metà del decennio successivo. In quel periodo si è formata la nuova generazione di musicisti che di lì a poco avrebbero costituito la spina dorsale del grande rock. Gente come Eric Clapton, Chris Farlowe, Van Morrison, George Fame, John Mayall, Peter Green, Jeff Beck, Mick Jagger, Keith Richard, con le loro testimonianze, rendono omaggio anzitutto ad oscuri pionieri, musicisti in big band sulla falsariga di quelle in azione oltreoceano, che nel secondo dopoguerra hanno dato inizio ad una fondamentale opera di divulgazione della musica proveniente dagli States. L’aspetto più curioso è che la rielaborazione operata in Inghilterra ha riacceso addirittura l’interesse degli americani per il Blues, prima di allora relegato nel dimenticatoio. “The Road To Memphis” di Richard Pearce e Robert Kenner, analizza l’importanza che Memphis (è stata dichiarata la ‘città del Blues’nel 1977 dal Congresso degli Stati Uniti) ha avuto in questo contesto. E lo fa raccontando i luoghi attraverso una sorta di ritorno a casa per una leggenda vivente come il mitico bluesman B.B. King che da qui ha mosso i suoi primi passi. Ma anche altri indimenticabili musicisti di rhythm and blues come Howlin’ Wolf e Otis Redding provengono da là. Vien posto l’accento sul fatto che la città del Tennessee ha dato i natali anche al re del rock’n’roll, Elvis Presley, e che quindi vi si sono intersecate le grandi anime della musica bianca e nera americane, e che la prima certamente si è generata dalla seconda. Blues Boy King ripercorre i momenti più importanti della sua straordinaria carriera e al contempo introduce le immagini di repertorio, con le esecuzioni originali, di artisti come Bobby Rush, Rufus Thomas, Ike Turner, James Cotton, Little Milton, oltre a materiale inedito su Redding e Wolf. “Godfathers and Sons” di Marc Levin, chiude in bellezza il tributo al blues con un docu-film che si propone di analizzare i legami culturali che giovani musicisti devono ai padri riconosciuti. Già il titolo prende ispirazione da un album, “Fathers and Sons” (la cover a raffigurare il soffitto della Cappella Sistina), prodotto nel ’68 da Marshall Chess che vedeva gli uni accanto agli altri Muddy Waters e Otis Spann, la tradizione, e Paul Butterfield, Mike Bloomfield e Sam Lay, il nuovo che avanzava. L’idea è quella della continuità che ogni esperienza musicale determina in chi ne abbraccia la causa; il rischio che si corre è smarrire il senso della storia e ritrovare poi le nuove generazioni di musicisti ignorare quello che in epoche passate è stato seminato a imperitura memoria; tutto questo viene esibito nel progetto dell’attuale boss della Chess Records (e spazio viene riservato alla storia dell’etichetta) di far suonare insieme alcuni componenti della storica band di Muddy Waters con il re dell’hip-hop contemporaneo Chuck D dei Public Enemy.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
Schede dei Film:
L’anima di un uomo – The Soul of A Man
Regia: Wim Wenders
(Dolmen/CG Home Video PRV 9005)
Formato Audio: Dolby Digital 5.1 Formato Video: 1.66:1 Anamorfico
Extra: Musiche di Blind Willie Johnson, Skip James, J.B. Lenoir, Bonnie Raitt, Beck, Lou Reed, Nick Cave, Cassandra Wilson, Lucinda Williams, Los Lobos, Jon Spencer and the Blues Explosion; note di produzione.
Dal Mali al Mississippi
Regia: Martin Scorsese
(Dolmen/CG Home Video PRV 9013)
Formato Audio: Dolby Digital 5.1 Formato Video: 1.85:1 Anamorfico
Extra: Musiche di Son House, Muddy Waters, John Lee Hooker, Son Thomas, Jelly Roll Kings, Bukka White, Mississippi Fred McDowell, Taj Mahal, Ali Farka Tourè, Salif Keita, Toumani Diabatè; note di produzione.
Piano BluesRegia: Clint Eastwood
Usa, 2003, 93’
Cast: Clint Eastwood, Ray Charles, Dave Brubeck, Fats Domino, Little Richard, Dr. John.
Video: 1.77:1 Audio: Inglese Dolby Digital 5.1 con sottotitoli italiani (448 Kpbs)
Dolmen/CG Home Video
Warming By the Devil’s Fire
Regia: Charles Burnett
Usa, 2003, 89’
Cast: Tommy Redmond Hicks, Nathaniel Lee Jr.
Video: 1.77:1 Audio: Inglese Dolby Digital 5.1 con sottotitoli italiani (448 Kpbs)
Dolmen/CG Home Video
Red, White and Blues
Regia: Mike Figgis
Usa, 2003, 93’
Cast: Jeff Beck, Tom Jones, B.B. King, Van Morrison, George Fame, Chris Farlowe, John Mayall, Eric Clapton, Peter Green.
Video: 1.78:1 anamorfico Audio: Inglese Dolby Digital 5.1 con sottotitoli italiani (448 Kpbs)
Inglese PCM Stereo 2.0 con sottotitoli italiani (1536 Kpbs)
Inglese Dolby Digital 2.0 con sottotitoli italiani (192 Kpbs)
Dolmen/CG Home Video
The Road To Memphis
Regia: Richard Pearce e Robert Kenner
Usa, 2003, 90’
Cast: B.B. King, Bobby Rush, Rosco Gordon, Ike Turner, Howlin’ Wolf, Rufus Thomas.
Video: 1.77:1 anamorfico Audio: Inglese Dolby Digital 5.1 con sottotitoli italiani (448 Kpbs)
Inglese PCM Stereo 2.0 con sottotitoli italiani (1536 Kpbs)
Inglese Dolby Digital 2.0 con sottotitoli italiani (192 Kpbs)
Dolmen/CG Home Video
Godfathers and Sons
Regia: Marc Levin
Usa, 2003, 99’
Cast: Chuck D, Marshall Chess, Muddy waters, Sonny Boy Williamson, Howlin’ Wolf, Koko Taylor, Otis Rush, Ike Turner.
Video: 1.77:1 anamorfico Audio: Inglese Dolby Digital 5.1 con sottotitoli italiani (448 Kpbs)
Inglese PCM Stereo 2.0 con sottotitoli italiani (1536 Kpbs)
Inglese Dolby Digital 2.0 con sottotitoli italiani (192 Kpbs)
Dolmen/CG Home Video