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TEOREMA di Pier Paolo Pasolini in 4K ULTRA-HD

 

 

 

 

 

 

 

La versione restaurata di uno dei film più controversi di Pier Paolo Pasolini, “Teorema” del 1968, presentata alla 79° Mostra del Cinema di Venezia lo scorso settembre nel centenario della nascita del regista, è disponibile per l’Home Video in una impeccabile edizione curata da Plaion Pictures.

 

 

 

 

 

Scritto da Pasolini nel ’68 (nello stesso anno l’intellettuale bolognese lo ha trasformato anche in romanzo), il film venne presentato in anteprima, lo stesso anno, proprio alla Mostra del Cinema di Venezia. Il restauro di “Teorema” è stato realizzato dalla Cineteca di Bologna e Mondo TV Group, in collaborazione con Cinema Communications Services, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. E “Teorema” è tornato proprio al Festival di Venezia, nella sezione Venezia Classici, dopo che lì era stato presentato originariamente nel 1968 (alla XXIX Mostra del Cinema) circondato da numerose polemiche ed il premio assegnato a Laura Betti: la Coppa Volpi per la Miglior Interpretazione Femminile. Film controverso e dall’iter travagliato perché in un primo momento premiato dall’OCIC – Organisation Catholique Internationale du Cinéma, premio poi sconfessato qualche mese dopo dagli stessi (persino Papa Paolo VI disapprovò il premio), quindi attaccato da L’Osservatore Romano (con il bollino rosso di ‘escluso per tutti’), messa al bando e sequestrato «per oscenità» viste le scene di «amplessi carnali, lascive e libidinose, e per i rapporti omosessuali», processato (con iniziale condanna del regista e del produttore), infine assolto. Addirittura il sequestro avvenne dopo che un avvocato aveva sporto denuncia perché turbato dal fatto che alcuni momenti di sesso fossero accompagnati dal “Requiem” di Mozart. Successivamente il tribunale di Venezia assolveva sia il produttore, Donato Leoni, che Pasolini, e “Teorema”, dopo un paio di mesi tornava a circolare nelle sale. Sono state innumerevoli le iniziative della Cineteca di Bologna in omaggio al poeta, intellettuale e regista che nasceva proprio a Bologna il 5 marzo 1922. Nel novero dei film diretti da Pier Paolo Pasolini  “Teorema” rimane un’opera importante e avanti per i suoi tempi (e per questo forse anche sottovalutata), capace di interrogare le coscienze dell’epoca contemporanea. Un’opera provocatoria e dirompente per la società abbottonata dell’epoca, un film-manifesto che mette a fuoco la famiglia borghese con i suoi riti, dove soltanto alla domestica contadina (interpretata da Laura Betti) sarà concesso di ascendere in cielo come una santa. Al servizio di Pasolini un grande cast composto da attori del calibro di Terence Stamp, Massimo Girotti, Silvana Mangano, Anne Wiazemsky, Laura Betti, con quest’ultima premiata con Coppa Volpi per la Miglior Interpretazione Femminile. Film tra i più enigmatici e scandalosi del cinema italiano, vi si narra di un giovane misterioso e sfuggente, ma dall’aspetto elegante, che irrompe per caso nella quotidianità di una famiglia borghese a sconvolgerne gli equilibri. Il fascino ambiguo e la carica erotica di cui è portatore il giovane ospite (Terence Stamp) coinvolge la padrona di casa (Silvana Mangano) così come suo marito (Massimo Girotti) e i due figli, nonché la serva (Laura Betti). Il giovane denuda tutti i componenti della famiglia della loro falsa rispettabilità borghese, come anche della loro fragile identità, e poi li abbandona al loro destino. “Teorema”, di base, si incentra su uno dei temi più cari al Pasolini intellettuale, ovvero la dissoluzione della borghesia. «Una borghesia sedotta e abbandonata, fatta a pezzi dall’irruzione deflagrante dell’eros e del sacro» ha sentenziato il direttore della Cineteca di Bologna, Gianluca Farinelli. Sappiamo bene come Pasolini sia stato oggetto in quegli anni di continue denunce e processi che avevano l’intento di mettere a tacere o di rendere inoffensivo una della personalità più geniali della nostra cultura. Quello intentato a “Teorema” è stato, come ricorda ancora Farinelli, «Solo uno dei 30 processi messi in piedi in 13 anni contro Pasolini. Il tribunale comunque aveva visto bene: assolse tutti ritenendo il film un’opera d’arte. “Teorema” non ha nulla di blasfemo, è il grido di rabbia e dolore verso una società che il senso del sacro l’ha perduto. Il grido finale di Girotti, che vaga nudo sulle pendici dell’Etna e da lì urla il suo deserto interiore. Come in certi quadri di Munch o di Bacon. Tra gli elementi attuali c’è il gusto di Pasolini per una trasformazione interiore attraverso l’arte e la performance». Certamente «A oltre mezzo secolo “Teorema” – ha chiosato il direttore della Cineteca di Bologna – rimane la perturbante parabola del nostro presente». Lo sconvolgimento che “Teorema” provoca, fu scritto nella sentenza, non è affatto di tipo sessuale, è essenzialmente ideologico e mistico. Trattandosi incontestabilmente di un’opera d’arte, “Teorema” non può essere sospettato di oscenità. In un’intervista nel 1970 Pasolini spiegava il senso della sua opera: «”Teorema” si fonda su un’ipotesi che si dimostra matematicamente per absurdum. Il quesito è questo: se una famiglia borghese venisse visitata da un giovane dio, Dioniso o Jehovah, che cosa succederebbe? Parto dunque da una pura ipotesi. L’ideologia comincia con questa constatazione: la società industriale si è formata in totale contraddizione con la società precedente, la civiltà contadina (rappresentata nel film dalla serva), la quale possedeva in proprio il sentimento del sacro. Successivamente questo sentimento del sacro si è trovato legato alle istituzioni ecclesiastiche ed è talvolta degenerato fino alla ferocia, specie quando alienato dal potere. Ecco, in ogni caso il sentimento del sacro era radicato nel cuore della vita umana. La civiltà borghese lo ha perduto. E con che cosa l’ha sostituito, questo sentimento del sacro, dopo la perdita? Con l’ideologia del benessere e del potere». E allora l’unico personaggio cui spetta un’ascensione verso un cielo di santi è la domestica Emilia che torna alla civiltà contadina alla quale appartiene, ricondotta a una dimensione arcaica e primordiale. Sinossi: Una ricca famiglia di industriali milanesi rompe ogni ipocrisia quando si trova ad accogliere un giovane di 25 anni, misterioso e affascinante. L’intera famiglia viene irretita dal ragazzo: la moglie ne va pazza, il giovane ha rapporti erotici con la figlia, il figlio, la domestica e pure con il marito. Quando il ragazzo riparte nessuno è più come prima, precipitano tutti in una crisi profonda: la madre scopre i piaceri del tradimento, la figlia diventa catatonica, il figlio lascia la famiglia e sceglie l’arte, il capofamiglia lascia la fabbrica agli operai, si spoglia nella stazione di Milano e inizia un viaggio avventuroso e solitario. Soltanto la domestica, di semplice origine contadina, rimane serena al punto da appare come una santa.
TECNICA
Uno dei capolavori di Pier Paolo Pasolini, “Teorema”, arriva sul mercato dell’Home Video in una versione completamente restaurata, per la prima volta disponibile anche in 4K in un elegante cofanetto che include pure il Blu-Ray del film. Il restauro operato dalla Cineteca di Bologna è migliorativa della precedente edizione in DVD e la visione domestica del 4K Ultra-HD è assolutamente confortevole ed appagante, tenendo conto dell’anno in cui il film è stato girato, il 1968, e ancor più apprezzabile per la difficoltà che si può incontrare nel restaurare un film originariamente a colori. Per il comparto sonoro non si è potuto, ovviamente, fare molto se non una generica pulizia dell’audio. Peccato per l’assoluta mancanza di Contenuti Extra.

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

NOTE TECNICHE
Il Film

TEOREMA
(Teorema)
Italia, 1968, 98’
Regia: Pier Paolo Pasolini
Cast: Silvana Mangano (Lucia, la madre), Terence Stamp (l’ospite), Massimo Girotti (Paolo, il padre), Anne Wiazemsky (Odetta, la figlia), Laura Betti (Emilia, la serva), Andrés José Cruz Soublette (Pietro, il figlio), Ninetto Davoli (Angelino, il postino), Carlo De Mejo (un ragazzo), Luigi Barbini (il ragazzo della stazione), Susanna Pasolini (la vecchia contadina).

Informazioni tecniche del 4K ULTRA-HD / Blu-Ray

Video:
DISCO UHD: 2160p @ 23,98 (4K-Dolby Vision), 1.85:1, UHD 66
DISCO BLU-RAY: 1080p @ 23.98 1.85:1 BD50
Audio:
DISCO UHD: Italiano 2.0 DRS-HD Master Audio
DISCO BLU-RAY: Italiano 2.0 DRS-HD Master Audio
Distributore: Plaion Pictures