L'angolo del Kult!

STRADE DI FUOCO di Walter Hill in Blu-Ray

 

 

 

Chi negli anni Ottanta seguiva la musica rock, Springsteen in primis, e con lui tutta la magnifica schiera di ‘beautiful loser’ dell’epoca, ed era appassionato del cinema di Walter Hill, ed aveva eletto a film di culto “I cavalieri dalle lunghe ombre” con quella straordinaria colonna sonora composta da Ry Cooder, certamente ricorderà questo film oggi (forse) dimenticato, che merita assolutamente d’essere recuperato alla visione ora che finalmente si è reso disponibile nel formato in Alta Definizione, anche in ragione della sua eccellente colonna sonora musicale.

Nei suoi film d’Azione – e “Strade di fuoco” lo è – Walter Hill tendeva a ricomporre atmosfere tipiche del genere Western che calava in un contesto ‘urbano’ senza dar loro una precisa collocazione temporale. Nel periodo di maggiore successo del regista (tra la seconda metà degli anni Settanta e tutti gli Ottanta) il suo Cinema si fondava principalmente sulla contaminazione dei generi servita in modo originale. E in questo film, oltre a Western ed Action già citati, entrano in gioco la Commedia, il Musical, l’Epico-Fumettistico; quest’ultimo in largo anticipo sulle mode che hanno preso il largo nel nuovo millennio dei film dal taglio di graphic novels. Nella prefazione le parole “una favola Rock & Roll, in qualche luogo, in un certo tempo” hanno una rilevanza significativa; l’estetica che Hill licenzia agli spettatori è palese quando mescola stereotipi e topoi dai chiari riferimenti agli anni Cinquanta (i giubbotti di pelle, le motociclette e le reminiscenze degli Hells Angels, le insegne al neon) e agli anni Ottanta (il montaggio da video-clip, una solida componente di violenza ‘patinata’). “Strade di fuoco“, con il sottotitolo “A Rock & Roll Fable“, è così un western post-moderno stilizzato nel quale si racconta di Tom Cody, una sorta di ‘cavaliere solitario’ che torna nella sua città chiamato per salvare la bella di turno (ed ex-girlfriend), una cantante rock rapita durante uno dei suoi concerti dai Bombers, teppisti (o è meglio definirli con accezione western ‘banditi’?) motorizzati capeggiati dal cattivo di turno, Raven Shaddock. Cody in realtà un mercenario che và là dove qualcuno paga un ingaggio, così come lo era l’Uomo senza Nome Clint Eastwood nella Trilogia del Dollaro di Sergio Leone. Tutto il plot narrativo, nel rispetto degli schemi dei racconti della ‘frontiera’, volge il suo epilogo nell’inevitabile duello finale. Il merito va riconosciuto a Walter Hill, tra i più distintivi e riconoscibili ‘action movie director’ di Hollywood, profondo ammiratore di Howard Hawks ed erede più accreditato della violenza lirica di Sam Peckinpah (per il quale aveva scritto la sceneggiatura di “Getaway”). Ebbe modo di dichiarare il regista: “il film nel suo disegno progettuale è stato orientato alle comic strip, ad una pseudo parodia di un cinema epico nella struttura, eroico nello stile action, lirico nello stile visuale e con dialoghi stereotipati dei film western”. Una “Favola Rock & Roll” si diceva, perché al di là del plot narrativo il film si sviluppa secondo uno schema che ha nella musica il maggiore elemento catalizzatore; è come se alcuni accattivanti video-clip musicali fossero stati amalgamati dall’action (che riguarda personaggio e situazioni). Michael Paré è il bel tenebroso Tom Cody mentre il cattivissimo Raven è interpretato da Willem Dafoe che, pur avendo alle spalle già qualche partecipazione cinematografica, si metteva definitivamente in luce con questo ruolo. Il ruolo femminile della glamour rock-star Ellen Aim è appannaggio di una giovane ed affascinante Diane Lane, all’epoca appena 19-enne. “Strade di fuoco“ arrivava sugli schermi qualche anno dopo (cinque per l’esattezza) de “I guerrieri della notte” del 1979, film che aveva definitivamente certificato la bontà del verbo cinematografico di Walter Hill, e per molti versi ne richiama ambientazione sub-urbana e parte dei contenuti narrativi; tanto più che il film avrebbe dovuto proprio intitolarsi “Streets Of Fire”. I primi sei lavori di Hill (“L’eroe della strada”, “Driver l’imprendibile”, “I guerrieri della notte”, “I cavalieri dalle lunghe ombre”, “I guerrieri della palude silenziosa”, “48 ore”) hanno ottenuto il consenso sempre crescente di pubblico e di critica ed oggi sono considerati dei classici. Il film però fu un flop al botteghino americano – dove incassò 8 milioni di dollari a fronte dei 14,5 spesi – e pure la critica ci mise del suo con giudizi negativi che personalmente non condivido. Sì, è vero, la sceneggiatura e i dialoghi non saranno il massimo, e sono tagliati con l’accetta, ma tutto il resto funziona a meraviglia, dai numeri musicali all’ottima colonna sonora con musiche composte da Ry Cooder, all’azione, alle coreografie e al montaggio, al carisma dei tre personaggi protagonisti, all’efficacia del buon corollario di interpreti: Rick Moranis che è Billy Fish, boyfriend e manager di Ellen Aim, Amy Madigan nei panni della rude e determinate McCoy, dai trascorsi militari, partner di Cody dai modi sbrigativi. Walter si è circondato di fidi e abituali (e prestigiosi) collaboratori come il direttore della fotografia Andrew Lazslo, Ry Cooder artefice delle musiche di tantissime colonne sonore per i suoi film, il co-sceneggiatore Larry Gross, lo scenografo John Vallone. Originariamente il film era stato concepito come il primo di una trilogia dal titolo “The Adventures of Tom Cody” ma dopo il flop al box-office vennero cancellati gli altri due pianificati in sede di pre-produzione. Il flop poi non ha impedito che il film avesse un suo seguito di appassionati che hanno avuto modo di apprezzarne qualità singole  sparse qua e là, e ben presto “Streets of Fire”, che omaggiava nel titolo la famosa canzone di Bruce Springsteen che non è stato possibile utilizzare per motivi di copyright, divenne un ‘Cult Movie’. Sembra stupido, trasandato, eppure se non si guarda troppo allo spessore dello script offre certezze per un buonissimo intrattenimento. A trent’anni di distanza dalla sua uscita il film regge bene il tempo, ed il confronto con altre opere di genere che hanno infarcito (o inflazionato) il cinema degli ultimi decenni, in misura tale da giustificare in pieno d’essere stato pubblicato in Blu-Ray.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione della Universal Pictures/Pulp Video/CG Entertainment)

 

 

NOTE TECNICHE
Il Film

STRADE DI FUOCO
(Streets Of Fire)
Usa, 1984, 90’
Regia: Walter Hill
Cast: Michael Paré (Tom Cody), Diane Lane (Ellen Aim), Willem Dafoe (Raven Shaddock), Rick Moranis (Billy Fish), Amy Madigan (McCoy), Deborah Van Valkenburgh (Reva), Bill Paxton (Clyde), Rick Rossovich (Officer Cooley), Richard Lawson (Ed Price), Elizabeth Daily (Baby Doll), Marine Jahan (Ballerina al Torchie’s).
Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect Ratio: 1.85:1 Anamorfico 1080p
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1
            Italiano, Inglese Dolby Digital 2.0
Distributore: Pulp Video/CG Entertainment

 

 

 

Colonna Sonora
Le musiche originali che si ascoltano in sottofondo sono opera di Ry Cooder, l’album della colonna sonora, prodotto da Jimmy Iovine e pubblicato su etichetta MCA Records, contiene 10 brani musicali inediti, interpretati da diversi artisti:
Nowhere Fast (Jim Steinman) eseguita dai Fire Inc.
– Sorcerer (Stevie Nicks) eseguita da Marilyn Martin
– Deeper and Deeper (The Fixx) eseguita dai Fixx
 – Countdown to love (Kenny Vance, Marty Kupersmith) eseguita da Greg Phillinganes
– One Bad Stud (Jerry Leiber, Mike Stoller), eseguita dai Blasters
Tonight Is What It Means to Be Young (Jim Steinman) eseguita dai Fire Inc.
– Never Be You (Tom Petty, Benmont Tench), eseguita da Maria McKee
I Can Dream About You (Dan Hartman) eseguita da Dan Hartman
– Hold That Snake (Ry Cooder, Jim Dickinson) eseguita da Ry Cooder
– Blue Shadows (Dave Alvin) eseguita dai Blasters

A proposito delle canzoni presenti nel film:
I Can Dream About You” è la canzone più importante inserita nella colonna sonora, scritta ed cantata da Dan Hartman ma che nel film è interpretata dal fantomatico gruppo dei Sorels. A proposito di questo una curiosità: nella finzione cinematografica la voce che canta il brano è di Winston Ford mentre invece per la colonna sonora Hartman ha voluto incidere di persona il brano che poi è diventato un grande successo pubblicato come singolo, raggiungendo il #6 della classifica Billboard Hot 100 e il #12 della UK Singles Chart. Pare che la canzone fosse stata scritta da Hartman con l’intento di affidarla a Daryl Hall & John Oates che però declinarono l’offerta, salvo poi recuperare il brano trent’anni dopo, nel 2004, in una versione (con il testo in parte modificato) inserita nell’album “Our Kind of Soul”. Di “I Can Dream About You” vennero confezionati due video-clip, uno legato alle immagini di “Strade di fuoco” ed uno in cui si vede Hartman fare il barista all’Hard Rock di Londra in cui un televisore diffonde le immagini del pezzo cantato nel film dai Sorels. Ma attenzione nel film non c’è solamente “I Can Dream About You” a catalizzare l’attenzione; ci sono altri due brani anch’essi pubblicati a 45 giri, scritti da Jim Steinman ed affidati ai Fire Inc. (un gruppo di studio assemblato per l’occasione) con la cantante Holly Sherwood, mentre nella finzione è Diane Lane ad interpretarli: la trascinante e indimenticabile “Nowhere Fast” e l’appassionata “Tonight Is What It Means to Be Young“.
Potete ascoltare i brani qui segnalati a questo link del nostro sito:
DAN HARTMAN – I CAN DREAM ABOUT YOU e gli altri video-Clip di STRADE DI FUOCO