STILL ALICE di Richard Glatzer e Wash Westmoreland in Blu-Ray
Bene, se c’era un’attrice in credito con la fortuna – intendendo con ciò il conseguimenti del premio massimo rappresentato dall’Oscar – questa era Julianne Moore che, nell’ultima ‘Notte degli Oscar’, alla quinta ‘Nomination’ (dopo “Boogie Nights – L’altra Hollywood”, “The Hours”, “Fine di una storia”, “Lontano dal Paradiso”; per le prime due candidata come Attrice Non protagonista”), si è vista finalmente assegnare l’ambita statuetta in virtù della sua magistrale interpretazione in “Still Alice”.
La perseveranza, l’eleganza e la qualità delle interpretazioni con cui Julianne Moore alla fine ha coronato il suo massimo (e meritato) sogno di grandezza, che l’ha proiettata nell’empireo delle più grandi attrici cinematografiche contemporanee, erano doti da tempo riconosciute dalla critica. Ed il pubblico l’ha eletta attrice tra le più amate ed apprezzate. Eppure ce n’è voluto di tempo per arrivare a tanto; anni e anni di ruoli da comprimaria, ma sempre originale e coraggiosa nelle sue performance, a cesellare personaggi in piccole parti che si sono distinti in tanti film pur non essendo lei la protagonista principale. Ed anche quando ha conquistato maggiore spazio grazie alle sopracitate ‘Nomination’, e tutti l’hanno cercata (tra questi molti autori di grido del cinema indipendente), non ha mai rinunciato a continuare a lavorare in opere (all’apparenza) minori, e qualche volta – a dire il vero – mediocri, pur di non venire meno ad un coerente approccio con il mestiere di attrice. “Still Alice” – scritto e diretto da Richard Glatzer (che una malattia non meno terribile, la sclerosi laterale amiotrofica, diagnosticata poco prima dell’inizio delle riprese di “Still Alice”, s’è portato via lo scorso 10 marzo) e Wash Westmoreland, compagni anche nella vita, e presentato al Festival Internazionale del Cinema di Roma 2014 – si innesta nel filone (sufficientemente nutrito: “Away From Her” di Sarah Polley del 2007, “Il figlio della sposa” di Juan José Campanella del 2001 e “Compagna di viaggio” di Peter Dal Monte del 1996 per esempio) dei film dedicati all’Alzheimer, ma racconta questa terribile malattia degenerativa (quella del ‘lento abbandono della vita’, della progressiva perdita di coscienza del proprio corpo e della propria mente) offrendo allo spettatore il racconto del progredire del morbo dal punto di vista della malata. Il film è ispirato al romanzo best-seller (arrivato in Italia con il titolo di “Perdersi”) della neuropsichiatra americana Lisa Genova che aveva seguito da vicino l’evolversi del male sul corpo e sulla psiche della nonna. Julianne riveste il ruolo di Alice Howland, una professoressa di linguistica alla Columbia University di New York, nel pieno delle proprie facoltà, all’apice della sua carriera accademica e della propria affermazione come donna realizzata sotto tutti i punti di vista, che inizia – appena cinquantenne – la sua lotta (precoce) contro l’Alzheimer, la terribile malattia che cancella un po’ per volta tutti i suoi ricordi ed il senso di orientamento nella quotidianità delle cose: il primo segnale è dato da un vuoto di memoria, da una momentanea amnesia che non le fa riconoscere luoghi abituali del suo muoversi d’ogni giorno. Il pubblico apprezza, perché mostra d’essere assai coinvolto e sensibilizzato (o forse la verità è che viene solo ricattato emotivamente) da questo tipo di dramma, e i film sulle malattia (d’ogni genere) da tempo hanno preso piede e spazio in quel di Hollywood. Non è solo patetismo (anche se spesso lo è) quello che il cinema sa offrire, perché c’è in realtà pure una componente terapeutica che offre agli spettatori qualche strumento per combattere le proprie fragilità, per sentirsi meno soli di fronte ad un dramma che può cogliere loro stessi o gli affetti più cari e vicini. La strepitosa ed emozionale interpretazione di Julianne Moore, la splendida ‘rossa di Hollywood’, fa il resto; molto misurata nei toni, rende alla perfezione le tappe del disarmante progredire della malattia. Da parte loro invece i registi si sono fortemente impegnati ad essere onesti e a non scivolare nella retorica della malattia, e possiamo dire che alla fin fine ci sono riusciti, abili nel ricreare (con delicatezza e rispetto per il dolore) un’atmosfera di intima riservatezza, favoriti soprattutto dalla scelta, già evidenziata, di osservare lo sviluppo degli eventi attraverso gli occhi di Alice. Tra gli interpreti citiamo principalmente Alec Baldwin nel ruolo del marito e Kristen Stewart in quello della figlia più piccola. Da pochissimi mesi è disponibile in commercio l’edizione riversata in Alta Definizione (ed edita da CG Entertainment) del film che conserva per intero le qualità precipue della versione cinematografica. Le immagini sono nitide e pulite, prive di artefatti dovuti ad una cattiva compressione (solo qualche rumore video si percepisce nelle scene meno illuminate), con una definizione più che apprezzabile, anche se scelte di regia hanno privilegiato un impatto più soft e meno contrastato che si traduce in una fotografia dai colori autunnali dai dettagli piuttosto morbidi e dal cromatismo caldo. Sul versante audio, nonostante il film non assuma particolare rilievo in quanto ad effetti sonori (se si eccettuano passaggi d’ambienza ben disseminati lungo il film), mentre registriamo una versione originale in semplice DTS HD Master Audio 2.0, abbiamo la traccia nella nostra rilasciata in un confortevole DTS HD Master Audio 5.1 lossless (disponibile anche il Dolby Digital 5.1 e 2.0); emerge soprattutto una colonna sonora musicale quanto mai indovinata sotto il profilo malinconico della narrazione. Il reparto dei Contenuti Extra propone numerose interviste (ai registi Richard Glatzer e Wash Westmoreland, ai produttori Pamela Koffler e Declan Baldwin, agli attori Julianne Moore, Alec Baldwin, Kristen Stewart, Hunter Parrish, Kate Bosworth e Shane McRae) per un totale che supera i novanta minuti; oltre al trailer e ad una galleria fotografica.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
(immagini per cortese concessione della Good Films/CG Entertainment)
NOTE TECNICHE
Il Film
STILL ALICE
(Still Alice)
Usa, 2014, 102’
Regia: Richard Glatzer, Wash Westmoreland
Cast: Julianne Moore, Kristen Stewart, Alec Baldwin, Kate Bosworth, Hunter Parrish.
Informazioni tecniche del Blu-Ray
Video: 1.85:1 1920x1080p/ AVC
Aspect Ratio: Italiano DTS HD Master Audio 5.1
Originale DTS HD Master Audio 2.0
Italiano, originale Dolby Digital 5.1
Distributore: Good Films/CG Entertainment