L'angolo del Kult!

SCANNERS di David Cronenberg in Blu-Ray

 

 

 

 

 

 

Anche l’arrivo di “Scanners” di David Cronenberg in Blu-Ray, così come “Brood – La covata malefica”, si deve al lancio di un progetto Start Up di ‘Crowfunding’ messo in cantiere da CG Entertainment tra gli appassionati cultori del cinema del regista canadese, e non solo.
 

 

 

 

 

 


Scanners” nell’81 è stato il primo film a rivelare al grosso pubblico il talento di David Cronenberg ed è universalmente indicato come uno dei moderni capolavori del cinema orrorifico. In esso risalta evidente la tematica che ha accompagnato un po’ tutta la cinematografia del regista canadese, ovvero quell’ossessività intorno ai rapporti tra carne e psiche e alla ‘mutazione del corpo’, metafora di un ben diverso oggetto del contendere, e puntando dritto verso l’ipocrisia normalizzata nella società civile. Penso soprattutto agli splendidi esempi de “La zona morta” o “La mosca”, certamente tra i suoi lavori più riusciti nella prima parte della sua carriera, quella che gli ha permesso di farsi conoscere al grosso pubblico. Ancora oggi David Cronenberg ===Consulta la Filmografia=== continua ad esprimere una elevata coerenza stilistica che lo collocano nel novero degli autori più importanti del Cinema internazionale; i suoi film non sono indirizzati alle grandi platee ma a quel nugolo nutrito di appassionati che non guardano ai numeri del box-office bensì alla capacità di coinvolgimento insita in essi. «L’arte é sovversiva perché fa appello all’inconscio. Non sono un freudiano, ma credo nell’equazione “civiltà uguale repressione”. L’arte è a favore di tutto ciò che viene represso. Quindi è contro la civiltà, contro la società con le sue norme stabilite. Più un film è collegato con l’inconscio, più è sovversivo. Come lo sono i sogni», su queste basi ha edificato il suo magistrale contributo alla Settima Arte. I temi della malattia, dell’infezione che contamina, della sessualità e della scienza si intrecciano nelle sue opere, Cronenberg scruta e indaga nelle mutazioni genetiche che abitano all’interno dell’essere umano, si interessa all’ossessione per i risvolti oscuri della psiche umana, guarda alla medicina messa a servizio della follia di un singolo individuo, le malformazioni fisiche diventano un fattore estraniante dalla società. Attraverso le scelte estetiche dell’autore, e la sua affascinante poetica, si approda ad una diversa percezione della realtà e differenti piani di realtà si fondono senza soluzione di continuità. Le visioni cronenberghiane richiedono apertura e disponibilità mentali, bisogna avere la capacità di ‘leggere’ tra le pieghe delle immagini i ‘luoghi’ della mente in bilico tra il comprensibile e l’incomprensibile, e bisogna anche essere duttili e disposti a mettere in discussione tutti gli archetipi del cinema, altrimenti l’approccio con il cinema di Cronenberg può trasformarsi in pratica imbarazzante. Così accade pure che, quel progressivo sconfinamento della realtà nell’incubo, molto spesso venga utilizzata la definizione ‘Horror’ in relazione alla maggior parte dei suoi film, ma l’etichetta in sé è davvero riduttiva del peso specifico del corpo filmico del regista. I personaggi dei suoi film affrontano difficoltà e dolori e, in funzione di questi, modificano progressivamente il loro comportamento e la loro morale. Si pensi ad esempio a “La Zona Morta”, opera emblematica ed affascinante, in cui già nell’83 veniva esplicitata con assoluta lucidità la poetica di Cronenberg e si aprono le porte alla galleria dei ‘diversi’ disegnati dal regista. Vale la pena anche collocare il film di Cronenberg nel contesto storico-cinematografico dell’epoca in cui è stato realizzato nel 1981. L’anno prima Stanley Kubrick aveva ‘nobilitato’ l’Horror terrorizzando le platee con l’epocale “Shining”, tratto da un romanzo di Stephen King, e sempre dallo scrittore del Maine Brian De Palma qualche anno prima, nel ’76, aveva diretto l’inquietante e ancestrale thriller metafisico “Carrie – Lo sguardo di Satana”, e successivamente, nel 1983 John Carpenter, un altro importantissimo ‘maestro del brivido e della paura’, avrebbe portato in sala un film come “Christine – La macchina infernale”. E non andrebbero neppure trascurati film come “Alien” di Ridley Scott (1979) o “La Cosa” (1982), ancora di Carpenter, dal contesto più Fanta-Horror. In questo ambito di rivoluzionario ed innovativo impatto con la materia cinematografica Horror bisogno rimarcare il ruolo fondamentale avuto da David Cronenberg con questo suo film seminale, esponente tra i principali del sottogenere ‘body horror’, con tematiche già anticipate dallo stesso regista in “Il demone sotto la pelle” del ’75 e “Brood – Civata Malefica” del 1979. Con “Scanners” quindi, a metà tra horror e fantascienza, in modo originale il regista ha continuato a battere i territori prediletti dei legami ‘inquinati’ tra corpo e mente. Gli ‘Scanner‘ sono individui dotati di straordinari e micidiali poteri telepatici che si scontrano in una lotta all’ultimo sangue schierati su due fronti opposti; sono capaci di penetrare nella mente altrui e sono in grado di sprigionare un’energia che qualcuno cerca di convogliare a fini propositivi, altri no. Sinossi: Cameron Vale scopre di avere dei particolari poteri telepatici ed è turbato dall’incapacità di controllare i propri poteri. È uno scanner, gli spiega il dottor Paul Ruth, responsabile del programma di ricerca della ConSec, una compagnia di misteriosa provenienza. Quando la ConSec tiene una pubblica presentazione per dimostrare come le forze mentali sovrannaturali possano essere sfruttate nel campo militare e della sicurezza, un volontario del pubblico, tale Darryl Revok, si dimostra un potentissimo telepate che riesce a far esplodere con la propria mente il cervello dello Scanner della ConSec. Da questo momento Revok diventa una scheggia impazzita. Convinto dal dottor Ruth, Cameron si mette alla ricerca di Revok, mentre vede morire davanti a sé altri scanner, uccisi da emissari del suo nemico. Alla fine riesce a trovare Revok e questi gli spiega in che modo sono diventati degli scanner. Ma ciò non lo convince a soprassedere davanti al fatto che deve ucciderlo. Tra i film più sconvolgenti e inquietanti di Cronenberg, “Scanners” costituisce quindi l’approdo della prima parte della carriera del cineasta canadese a quella nuova forma di carne/mente, che qui ‘esplode’ in un tripudio di orrorifici effetti. Il film riveste un ruolo basilare nella filmografia del regista canadese perché racchiude in sé tutte le tematiche che hanno definito la sua poetica, segnando un punto di svolta creativo e anticipando ciò che sarebbe venuto in seguito. È un film originale, visionario e coinvolgente che affronta il tema delle manipolazioni genetiche ad opera di medici senza scrupoli, costruito su pochissimi effetti speciali. Di grande impatto è la sequenza con uno di questi ‘diversi’ che fa (letteralmente) esplodere la testa di un individuo, convinto di saper leggere nel pensiero, durante un tesissimo esperimento extra-sensoriale. Ed è proprio la micidiale esplosione della testa ad essere diventata iconica, tanto da trasformarsi in una delle sequenze ‘splatter’ più memorabili sedimentatesi nell’immaginario collettivo. Non è da meno a questa scena nel finale del sanguinolento, metamorfico confronto tra i due fratelli, Cameron e Darryl. “Scanners” rimane innanzitutto un thriller angosciante e inquietante, in cui la tensione abbandona mai lo spettatore, anzi cresce progressivamente fino al citato duello finale. Dopo non essersi fatti sfuggire l’assoluta coincidenza tra il titolo del film ed uno strumento di uso comune ai giorni nostri, che all’epoca della realizzazione del film non era stato ancora concepito, ci possono essere utili le parole del dottor Ruth rivolte allo scanner Cameron: «La telepatia non è la lettura della mente, è un diretto legame tra due sistemi nervosi separati solo dallo spazio»; parola quasi profetiche che sembravano anticipare l’affermazione di internet, dei social network, del wi-fi e, persino, di programmi che consentono di intervenire in remoto su un altro computer. Da qui prende vita una delle scene più incredibili dell’intero cinema cronenberghiano, in cui Cameron attraverso la comunicazione di un telefono pubblico entra in contatto con il sistema centrale di un computer per carpirgli delle informazioni. Se questo non è anticipare i tempi, precorrere le tematiche dell’ibridazione uomo-macchina, avere una visione profetica del futuro, a quasi quarant’anni dalla sua realizzazione …! A guardarlo oggi, per qualche verso sembra essere un antesignano dei tanti film dedicati ai mutanti della Marvel, visti però su lato più ‘oscuro’ e meno supereroico. Michael Ironside nei panni di Stephen Lack grazie a questo film si è costruito fama di outsider in tanti film di genere, Patrick McGoohan, nel ruolo del dottor Ruth, è conosciuto per essere stato il ‘fuggitivo’ nella celebre serie britannica de “Il Prigioniero” (1967), e tra gli interpreti troviamo anche Jennifer O’Neill. Negli anni ’90 il film ha beneficiato di vari sequel, di scarsa qualità ma assurti al rango di ‘cult’ per il solo fatto di essere di portare il nome dell’originario film. “Scanners” resta una pietra miliare del cinema Horror che ha aperto degnamente un decennio (gli anni Ottanta) ricco di idee e di gioielli cinematografici di genere ed ha mantenuto intatto il suo appeal cinematografico.

TECNICA
Il Blu-Ray di “Scannersè stato realizzato da CG Entertainment (su licenza Raro Video) grazie ad un progetto Start-UP condotto in porto con l’aiuto dei fan che hanno partecipato con entusiasmo. La ‘Limited Edition’ viene presentato in una elegante slipcase numerato con i nomi dei partecipanti al progetto stampati all’interno, mentre l’edizione in commercio vanta un amaray trasparente, tipicamente prodotto da CG. Nonostante un buon lavoro di pulizia operato sul master messo a disposizione da Raro Video, la visione del Blu-Ray lascia qualche perplessità, si avvertono tutti (purtroppo) gli anni sulle spalle della pellicola che – lo ricordiamo – ha origine nel cinema indipendente. Il quadro ci viene presentato in 1080i nonostante sul retro della copertina sia indicato in 24p. L’aspect ratio poi, in 1.78:1, non corrisponde all’originale 1.85:1. La resa è altalenante, sebbene la qualità delle immagini sia ragionevolmente buona e (soprattutto) di gran lunga migliore di tutte le precedenti edizioni in DVD; il livello di saturazione dei colori non soddisfa. Sul fronte sonoro disponiamo della traccia italiana in DTS-HD Master Audio 2.0 che è problematica nella prima parte del film: oltre a presentare un leggerissimo ritardo di sincronizzazione nel labiale (comunque non penalizzante) ha la colonna sonora musicale (firmata da Howard Shore) che è bilanciata male rispetto ai dialoghi e sovente appare sovradimensionata fastidiosamente al punto da ‘soffocare’ i dialoghi. Mentre invece è eccellente la traccia lossless in DTS HD MA 5.1 per l’originale inglese. Gli extra propongono, oltre ai credit e al Trailer originale in SD, un interessante intervista (di circa 35 minuti) a Claudio Bartolini (critico) e Roberto Recchioni (autore di fumetti) sul film.

 

(Luigi Lozzi)                                            © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

 


(immagini per cortese concessione della Raro Video/CG Entertainment)

 

 

 

 

 

NOTE TECNICHE
Il Film

SCANNERS 

(Scanners)
Canada, 1981, 98’
Regia: David Cronenberg
Cast: Michael Ironside, Jennifer O’Neill, Stephen Lack, Patrick McGoohan, Lawrence Dane, Robert A. Silverman, Lee Broker, Mavor Moore, Adam Ludwig, Murray Cruchley, Fred Doederlein, Géza Kovács, Sonny Forbes, Jérôme Tiberghien, Denis Lacroix.

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect ratio: 1.78:1 1080i MPEG-4 AVC

Audio: Italiano, Inglese DTS-HD Master Audio 2.0 / Inglese DTS-HD Master Audio 5.1 / Italiano, Inglese Dolby Digital 2.0
Distributore: Raro Video/CG Entertainment

 

 

 

Consulta la pagina ufficiale del distributore www.cgentertainment.it