SAN ANDREAS di Brad Peyton in Blu-Ray
Il genere catastrofico (circoscritto meglio in inglese, e nel linguaggio corrente come ‘Disaster Movie’) è da sempre uno dei più seguiti sul grande schermo ed affonda le sue radici addirittura all’epoca del Cinema Muto. Ha avuto un periodo di grande successo negli anni Settanta – “L’Avventura del Poseidon” (1972) di Ronald Neame, “L’Inferno di Cristallo” (1974) diretto da John Guillermin e Irwin Allen, con Paul Newman e Steve McQueen, “Terremoto” (1974) di Mark Robson, con Charlton Heston, che rimangono pietre miliari del genere – seguito negli anni Novanta da un ritorno in auge e film quali “Dante’s Peak – La furia della montagna”, (1997) di Roger Donaldoson, “Vulcano – Los Angeles 1997” (1997) di Mick Jackson e “Deep Impact” (1998) di Mimi Leder. Questo giusto per citare le tappe più significative.
Ora ecco profilarsi un nuovo momento propizio per il genere dopo che Roland Emmerich, il maestro dell’epica moderna, aveva dato inizio alle danze prima dirigendo “The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo” nel 2004 e poi “2012” nel 2009 (e anni prima, nel 1996, era stato artefice di “Independence Day” che, sebbene fosse un film di Fantascienza, mostrava scene di distruzione da catastrofe). Si tratta in ogni caso di opere che garantiscono un buon intrattenimento ma che non possono certamente aspirare al rango di capolavori del cinema (in quanto ai contenuti) tout-court e non ci si deve meravigliare se qualcuno di questi film, talvolta, appare più banale e di grana grossa di quelli che l’hanno preceduto. Tale è “San Andreas”, sorretto da magnifici effetti speciali digitali ma che sostanzialmente rimane un grossolano ‘Pop-Corn Movie’ utile a soddisfare le esigenze di ‘pancia’ degli spettatori più acclimatati con il genere. Sappiamo bene come la California sia tra i territori più esposti al rischio di terremoti, al pari di altri luoghi critici della Terra, su quella faglia che parte dal nord, nei pressi del confine con il Nevada, ed arriva giù dritta fino all’estremità sud della California, e che ha preso il nome di faglia di San Andreas (italianizzata in Sant’Andrea); ed il Big One, il terremoto che potrebbe deflagrare da quelle parti in una scossa devastante, rappresenti un vero e proprio incubo per gli abitanti. Quindi quale migliore scenario quello per impiantarvi un film catastrofico di quelli che, aiutati (ovviamente) dai progressi raggiunti dalle tecnologie di effetti speciali, trovano ampio gradimento nel popolo (e ‘popolare’ è il contesto in cui si cala) dei frequentatori delle sale cinematografiche. In “San Andreas”, un kolossal catastrofico dagli effetti impressionanti, si ipotizza che avvenga il ‘risveglio’ di questa temibile zona sismica con un terremoto, scoperto troppo in ritardo dai sismologi, che è il più disastroso di sempre e che rade al suolo San Francisco e come se non bastasse provoca uno tsunami che si abbatte sulla città a completare l’opera di distruzione. È diretto da Brad Peyton – 36-enne canadese, con all’attivo due film non certo memorabili ma che un buon seguito di pubblico ed una qualche visibilità l’hanno avuta: “Cani & Gatti – La Vendetta di Kitty” (2010) e “Viaggio nell’Isola Misteriosa” (2012), anche questo con Dwayne ‘The Rock’ Johnson protagonista -, seguace dichiarato di Roland Emmerich, e sceneggiato, fra gli altri, da Carlton Cuse uno dei realizzatori della serie di culto ”Lost”; un ‘Disaster Movie’ che rispetta le regole del genere, le scene di distruzione di massa, efficaci e imponenti, riescono a trasmettere il senso di impotenza dell’uomo verso simili calamità naturali, gli effetti devastanti del terremoto che sconquassa la California – tra scosse, palazzi che crollano e lo tsunami – vengono largamente accentuati dal numero terrificante di vittime, ma il film pecca per grossolana ingenuità, per certe scene e snodi narrativi per nulla plausibili, per una sceneggiatura schematica e semplicistica, per dialoghi elementari e costruiti su luoghi comuni. Nella sua forma cinematografica “San Andreas” è il trionfo dell’esasperazione del concetto di salvataggio all’ultimo secondo che tiene alto il livello di suspense ma lascia anche interdetti gli spettatori sul fatto che i protagonisti rimangano ogniqualvolta illesi con pochi graffi in barba alle più ovvie leggi della fisica. Il tutto fa da sfondo – o (forse è meglio dire) viceversa sono i protagonisti umani messi lì come figurine sullo scenario del terremoto? – alla vicenda di un soccorritore, il pilota di elicotteri (Dwayne Johnson) Ray Gaines, che è sull’orlo di un
tracollo mentale per un lutto mai elaborato e per via dell’ex-moglie che sta per convolare a nozze con un altro uomo e urge prendere in mano la situazione nel tentativo prima di salvare moglie e figlia adolescente, quindi ricomporre l’antica armonia d’una classica famiglia ‘middle class’; pure, tutto ciò, per tranquillizzare la giovane figlia in procinto di andare al college… Ad un certo punto allora il film vira inopinatamente (ma furbescamente) sul crinale del sentimentalismo e mostra più d’una lacuna. Gli effetti speciali sono fragorosi, roboanti, credibili, spettacolari e coinvolgenti per questo blockbuster da 100 milioni di dollari di budget, in cui la retorica patriottica – l’aspetto per noi più sgradevole – resta vivida sottotraccia per tutta la sua durata. Affiancano Dwayne ‘The Rock’ Johnson Carla Cugino nei panni della moglie prossima a divorziare dall’elicotterista, e Alexandra Daddario (la figlia Blake), mentre Paul Giamatti veste i panni del capo sismologo Lawrence Hayes che annuncia l’imminente catastrofe. Il linguaggio del film è semplicistico e sicuramente indirizzato più ad un target di pubblico adolescenziale, ma direi che anche gli adulti con la voglia di staccare la spina per un paio d’ore possono divertirsi.
Il comparto tecnico di “San Andreas” è di ottimo livello; sul grande schermo il film è passato in 3D (utilizzato con parsimonia senza esagerazione) come pure nella tridimensionalità è disponibile uno dei formati messi in vendita per l’Home Entertainment. Qualità dell’immagine superlativa, buono il livello della compressione, quadro video compatto senza criticità in quanto a grana, e scena ben dettagliata, numerose scene panoramiche (realistiche) di distruzione si portano dietro solo un leggero rumore video che non inficia la qualità della visione; perfettamente delineati gli elementi in primo piano come quelli in background. La palette cromatica ha colori naturali ma vira sulle tonalità cupe della distruzione, passando dal marrone al marrone scuro, nelle scene più drammatiche. Non allo stesso livello del Video risulta essere il comparto audio dove ‘cozzano’ tra di loro i dialoghi sul centrale, non sempre distintivi, con gli effetti sonori distribuiti sui canali satellitari e con il contributo del subwoofer nelle scene d’azione più intense, quando simula ottimamente il senso sonoro di un terremoto. La traccia italiana è in multicanale 5.1, mentre quella inglese è disponibile in Dolby Atmos. I Contenuti Extra prevedono: il commento di Brad Peyton, le featurette “San Andreas: The Real Fault Line”, “Dwayne Johnson to the Rescue”, “Scoring the Quake”, diverse scene eliminate (alcune delle quali con il commento del regista Brad Peyton, le papere sul set degli attori e degli stunt.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
(immagini per cortese concessione della Warner Bros. Entertainment Italia)
NOTE TECNICHE
Il Film
SAN ANDREAS
(San Andreas)
Usa, 2015, 114’
Regia: Brad Peyton
Cast: Dwayne Johnson, Alexandra Daddario, Art Parkinson, Colton Haynes, Carla Gugino, Hugo Johnstone-Burt, Archie Panjabi, Ioan Gruffudd, Kylie Minogue, Will Yun Lee, Paul Giamatti.
Informazioni tecniche del Blu-Ray
Aspect Ratio: 2.40:1 1920x1080p/ AVC-4
Audio: Inglese, Francese, Tedesco Dolby Atmos 7.1
Italiano, Spagnolo, Inglese Dolby Digital 5.1
Distributore: Warner Bros. Entertainment Italia