RAY di Taylor Hackford: Soundtrack
i CD della Colonna Sonora
Contemporaneamente all’uscita del film sul grande schermo è stata pubblicata la colonna sonora, poi, qualche mese dopo, è uscito “More Music from Ray” (Rhino/WEA) con l’integrazione di altri brani che non hanno trovato spazio nel primo CD. “Ray – O.S.T.” (Rhino/WEA), come il film, ripercorre le tappe principali della carriera dell’artista – vero apripista della musica soul, molti fanno risalire la nascita del genere direttamente al 1954, anno di pubblicazione dello straordinario singolo dell’Atlantic Records “I’ve Got Woman” – suggerendo pure una chiave di lettura psicanalitica della sua determinazione ad affermarsi legata ad un tragico episodio dell’infanzia. Gli inizi difficili, l’incontro e l’amicizia con Quincy Jones, l’approdo alla Atlantic con le figure di Ahmet Ertegun e Jerry Wexler ad affinarne lo stile tra jazz, rhythm’n’blues e soul music, il repentino voltafaccia che condusse ‘The Genius’ ad accettare il faraonico contratto per la ABC e con esso l’inizio del controllo totale della propria produzione, la parentesi country di “I Can’t Stop Loving You”. Ed in mezzo le controverse relazioni con le sue donne, le persone che hanno speculato sulla sua cecità, i problemi con l’eroina. Le tappe principali della sua vita scandite dai brani di questo disco della colonna sonora: 17 brani (i classici) tratti dai suoi dischi più significativi (“Night Time Is The Right Time“, “Talkin’ Bout You”, “This Little Girl of Mine”, “Georgia on My Mind“, “Hit the Road Jack“, “Hallelujah I Love Her So“, “What’d I Say“). Materiale già edito in abbondanza ma interessanti sono alcune esecuzioni dal vivo tratte da “Live in Japan”. Oggettivamente non si può ritenere esaustiva questa compilation così “More Music from Ray” aggiunge materiale tratto dal film e della sterminata discografia del cantante, brani appena meno celebri dei precedenti ma autentiche perle musicali. Registrazioni per l’Atlantic e la ABC degli anni ’50 e ’60, in rigoroso ordine cronologico. Tra queste “Leave My Woman Alone”, “Lonely Avenue”, “I Believe to My Soul”, “But On the Other Hand Baby” e “The Danger Zone”. Per i collezionisti il pezzo forte è rappresentato da 3 brani che lo stesso Ray Charles ha registrato nel 2003, durante la preparazione del film, e che servivano al regista per essere utilizzati durante le riprese: “Drown in My Own Tears/You Don’t Know Me“, “Every Day I Have the Blues” cantata da Chris Thomas King con Ray al piano, ed infine “Baby Let Me Hold Your Hand” che vede Slash, ex-chitarrista Guns N’ Roses esibirsi in un magnifico assolo.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA