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PARANORMAN 3D di Chris Butler in Blu-Ray

 

Per coloro che hanno amato “Coraline e la Porta magica”, magistrale film d’animazione nominato agli Academy Awards, questo “ParaNorman” potrà addirittura apparire come un ulteriore, importante passo in avanti.

 

 

Realizzato con la tecnica oramai collaudata dello stop motion misto, a computer grafica (ed arricchito dal 3D stereoscopico), “ParaNorman” è basato sul romanzo di Neil Gaiman. All’epoca della sua uscita, tre anni fa, “Coraline”, prodotto dello studio Laika, si era imposto immediatamente come uno dei pochi esempi di 3D esemplarmente funzionale alla storia narrata. Ma “ParaNormal” riesce ad essere ancora più coinvolgente di “Coraline” perché, oltre ad un narrato avvincente, i realizzatori sono riusciti a mettere a punto una tecnica d’animazione assai evoluta. Lo stop motion è una tecnica innovativa per fare film che va allargando la schiera dei suoi utilizzatori; ci viene da pensare per esempio ai recenti “Pirati! Briganti da strapazzo” e “Frankeenweenie”. Qui l’11-enne Norman Babcock è un ragazzo dolce e solitario dalla folta e ispida capigliatura, diverso da tutti i suoi coetanei è tenuto in scarsa considerazione dai suoi stessi familiari, con l’eccezione di sua madre; i suoi migliori amici sono il docile e cicciottello Neil, un rospo, un professore ‘matto’, un paracadutista, un pompiere e un cane. Riesce però a comunicare con i morti e i fantasmi. Introverso e appassionato di horror (in televisione guarda B-movie italiani alla Mario Bava) che vede assieme alla nonna seduta sul divano a fare la maglia; col il piccolo non trascurabile particolare che la nonna è morta, ma per lui questo non è un problema. La cara nonnina riesce pure a fare dell’ironia sui film che vede il nipote e dice: “è inutile che urlino e fuggano, basterebbe parlare, ma certo è che se parlassero allora sarebbe un altro genere di film”. Per tirarsi fuori dall’empasse di una situazione che sembrerebbe penalizzarlo il giovane ha a disposizione un’unica freccia al suo arco, ovvero quella di risolvere il grosso problema della sua cittadina, Blithe Hollow, la maledizione di una strega cattiva fatta tre secoli prima che costringe la popolazione a subire l’invasione degli zombi. Perché egli è l’unico che può impedire l’avverarsi dell’antica iettatura … Il modello di riferimento del film è quello sdoganato da Tim Burton con i suoi film (“Nightmare Before Christmas”, “La sposa cadavere”) e che si schiera dalla parte dei mostri, che poi così tanta paura non fanno, professa la tolleranza e l’accettazione del diverso che non è mostruoso come qualcuno vorrebbe convincerci. E questo “ParaNormal” si muove equidistante tra tradizione (perfino i titoli di testa rimandano a quelli dei film dei ‘50) e modernità (quando accenna ai film d’orrore giapponesi), si configura come un horror dissacrante e divertente che va un po’ oltre i confini della semplice animazione d’intrattenimento e ambirebbe a lasciare qualche segno nella codifica stessa del genere horror, laddove percorre i suoi topoi e ne rappresenta gli stereotipi e i luoghi comuni. Si colgono riferimenti ‘nobili’ come detto a Tim Burton, a “Gli Argonauti” del ’63 di Ray Harryhausen, maestro riconosciuto della tecnica del ‘passo uno’, con il combattimento tra gli scheletri, guarda caso proprio in stop motion, addirittura a John Carpenter per l’utilizzo di un frammento del tema musicale di “Halloween”. Guardando poi il film, e facendo la conoscenza dei tanti personaggi che lo popolano, ci si renderà anche conto che quella diversità che accompagna il protagonista è invece una luce che lo guida a soddisfare il suo desiderio (bisogno) di comprendere. Per niente banale, direi, anzi una chiave di lettura delle difficoltà d’adattamento alla ‘normalità’ dei nostri adolescenti. “ParaNorman” è un prodotto perfetto per quei giovanissimi spettatori che si appassionano e si eccitano dinanzi a situazioni spaventevoli (non ‘spaventose’, badate bene!), è anche «un inno alla tolleranza e un prodotto contro il bullismo» (come dichiarato dai realizzatori) ed è un gioiello autentico per qualsiasi cinefilo illuminato. In effetti vengono riprodotti – in piccolo e felicemente – gli stessi meccanismi che sostengono il cinema horror destinato ad un pubblico adulto. L’esordiente Chris Butler proviene dall’entourage di Henry Selick (“Nightmare Before Christmas” e “Coraline”); essendosi occupato precedentemente della stesura dello storyboard de “La sposa cadavere” si è dimostrato il più pronto tra gli allevi di Selick non solo sotto il profilo prettamente animato ma pure per quel che concerne la capacità di indagare nell’immaginario e nell’universo adolescenziale. Ad aiutare Butler c’è pure Sam Fell (“Le avventure del topino Despereaux” e “Giù per il tubo”). «Amiamo molto Tim Burton, anche se forse siamo stati più ispirati da titoli degli anni Ottanta, come “Poltergeist”, “I Goonies” e in generale le pellicole della Amblin», hanno aggiunto Butler e Fell. Il Film ha ottenuto una ‘Nomination’ agli Oscar 2013 ed un’altra ai BAFTA Award come Miglior Film d’Animazione.
I 400mila stop-frame del film sono stati ripresi con circa una sessantina di videocamere Canon EOS 5D Mark II SLR, mentre per ottenere l’effetto 3D sono state impiegate due videocamere SLR messe in parallelo per catturare in ogni fotogramma personaggi e oggetti sia da destra che da sinistra. Il look del trasferimento in HD è assolutamente impeccabile, e pressoché perfetto in tutte le sue componenti. I toni (pur sempre) cupi e macabri appaiono splendidi. Un autentico gioiello per gli occhi e un prodotto referenziale per la fruizione tridimensionale, che immerge lo spettatore nel bel mezzo dell’azione, ancora più efficace se rapportato a “Coraline” che a suo tempo ci aveva notevolmente impressionato. Il dettaglio è puntuale, la definizione ben pronunciata fin nei più piccoli particolari (si guardi ai capelli di Norman, al suo spazzolino da denti a forma di zombie), il senso tridimensionale di profondità notevole, la palette cromatica è ricca e vibrante, i neri sono solidi, la texture dei volti e degli abiti è straordinaria. Nessun artefatto (grana e/o aliasing) risulta appena visibile. La traccia audio in DTS-HD Master Audio 5.1 – come detto dal sottoscritto in tante precedenti occasioni di recensioni di film d’animazione –, pur essendo magnifica, non ha la dinamicità e la spazialità dei prodotti ‘live-act’ e su cui molti dei lettori più navigati vorrebbero poter contare pure in queste occasioni, ma ciò non inficia assolutamente la qualità complessiva della visione casalinga, anzi ne è un valido supporto sonoro integrativo. Dettaglio sonoro, effetti d’ambienza e direzionalità, elementi distribuiti con efficacia su tutto l’arco dei diffusori sono di prim’ordine per un film animato. In più brilla anche la colonna sonora composta da Jon Brion. Il film non ha ottenuto al box-office i risultati che avrebbe meritato (poco più di 107 milioni di $ in tutto il mondo), per cui più che opportuno un suo recupero in Home Video. Contenuti extra: La sequenza preliminare animata; Sbirciando attraverso il velo: Il dietro le quinte di Paranorman; Curiosità dal Set.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione della Universal Pictures)

 

NOTE TECNICHE
Il Film

PARANORMAN 3D

(ParaNorman 3D)

Usa, 2012, 93’
Regia: Chris Butler
Cast: con le voci in lingua originale di Leslie Mann, Anna Kendrick, John Goodman, Casey Affleck, Jodelle Ferland.

 

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect Ratio: 2.40:1 1920x1080p/AVC MPEG-4
Audio: Inglese DTS HD Master Audio 5.1
             Italiano, Francese, Olandese, DTS Digital Surround 5.1
Distributore: Universal Pictures
Prezzo: Euro 24,90 (3D + Blu-Ray 2D)