NON ESSERE CATTIVO di Claudio Caligari in DVD
Domani a Campagnano (sulla Cassia nei pressi di Roma), nell’ambito dell’iniziativa ‘CINEMA NELLE BIBLIOTECHE’ === Leggi i Dettagli ===, promossa dalla Regione Lazio e realizzata dall’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), e con il sottoscritto a presentare il film, verrà proiettato “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, lo sfortunato regista scomparso poco dopo aver portato a termine la sua opera terza e prima che questa venisse presentata alla Mostra del Cinema di Venezia nel settembre 2015.
Regista sfortunato, si diceva, Claudio Caligari (Arona, 7 febbraio 1948 – Roma, 26 maggio 2015), per il male incurabile che se lo è portato via, dopo una lunga e sofferta malattia, ma anche per non aver avuto la possibilità di mostrare con maggiore compiutezza la qualità del suo talento ed aver diretto solo tre film. Inizi come documentarista, qualche collaborazione con altri registi, la possibilità concreta di fare da aiuto regista a Pier Paolo Pasolini per il film successivo a “Salò” se lo scrittore/regista non fosse stato ucciso. E proprio l’universo della periferia romana caro a Pasolini è stato lo scenario delle opere di Claudio Caligari ===Consulta la Filmografia===; in contesti però profondamente mutati rispetto al film “Accattone” del 1961 o al romanzo “Ragazzi di vita”, perché negli anni Ottanta arrivava prepotentemente l’eroina, colonizzatrice, a sconvolgere la vita dei giovani disadattati. Un Pasolini 2.0 potrebbe essere definito Caligari e i suoi film, “Non essere cattivo” compreso, stanno lì a testimoniarlo. Già i precedenti film diretti da Caligari erano diventati dei film di culto; “Amore tossico” (1983) e “L’odore della notte” (1998), quest’ultimo con Valerio Mastandrea in veste di attore protagonista. E proprio Valerio, diventato nel frattempo amico fraterno di Claudio, ha voluto ‘accompagnare’ in prima persona il film (che non ha potuto interpretare per impegni precedentemente assunti) nelle sue fasi realizzative, produttive e promozionali, impegnandosi a trovare i finanziamenti necessari a completare il montaggio, grazie al sostegno di amici e colleghi di Claudio, a farlo uscire in sala subito dopo la presentazione fuori concorso al Festival di Venezia, a presentarlo in varie altre manifestazioni dove ha raccolto consensi, da parte di critica e pubblico, e riconoscimenti vari, a segnalarlo come opera meritevole d’attenzione addirittura a Martin Scorsese, sempre attento alle dinamiche del cinema che viene dal basso ma questa volta stranamente ‘distratto’. Addirittura, “Non essere cattivo” è stato selezionato per rappresentare il Cinema Italiano nella corsa agli Oscar di quest’anno senza però riuscire poi a entrare nella cinquina dei film che si sono contesi l’Oscar al Miglior Film Straniero, andata alla fine allo splendido e terribile “Il figlio di Saul”.
E il film, con il sostegno di Mastandrea (e non solo con il suo) è progressivamente lievitato fino a trasformarsi anch’esso in un ‘Cult’, una sorta di tardivo risarcimento morale post mortem per il suo regista; ed il portarlo in giro per le Biblioteche del Lazio, come sta facendo l’ANAC, serve a dare un ulteriore impulso (culturale) a non trascurare un film importante e significativo come questo. Si diceva ‘Pasolini 2.0’ – «più di mezzo secolo dopo Claudio Caligari mette in scena l’esito finale del mondo pasoliniano» ha scritto Concita De Gregorio su La Repubblica – e in effetti i personaggi della periferia raccontata da Caligari costituiscono davvero lo step successivo a quella oggetto delle opere di Pasolini, e tanto affettuoso e ‘complice’ era lo sguardo di Pier Paolo nei confronti dei giovani che popolavano i quartieri di borgata dei Sessanta e Settanta altrettanto lo è quello di Claudio nei confronti di quelli degli Ottanta e Novanta, nel mostrare pietà per i personaggi, a fecondare speranza in un futuro diverso ma pure consapevole che l’impresa di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della droga è sovente disperata per persone borderline che vivono ‘pericolosamente’. Vittorio si chiamava il personaggio interpretato da Franco Citti in “Accattone”, il borgataro romano dallo stile di vita improntato al ‘sopravvivere’ giorno per giorno, e Vittorio si chiama uno dei due protagonisti del film di Caligari, interpretati da Luca Marinelli e Alessandro Borghi, una storia di amicizia e di caduta negli inferi. Badate bene il film, seppur girato nel 2015 è ambientato nella Ostia del 1995, venti anni prima, a sottolineare un altro piccolo grande spartiacque, un punto 3.0 per usare un riferimento già adottato, quello dell’ulteriore rivoluzione consumistica subentrata in quegli anni, con il proliferare di centri commerciali che alimentano il consumo ad ogni costo – elementi cui il film fa cenno – e l’arrivo di droghe sintetiche pericolose come l’eroina ma dilaganti a ritmi vertiginosi. Con i due lavori precedenti questo costituisce un’ideale trilogia sulla periferia romana degli ultimi decenni con “L’odore della notte” a raccontare principalmente delle bande di rapitori che portavano a compimento colpi in ville e appartamenti della Roma benestante in quel periodo denominate dell’Arancia Meccanica. Siamo nella Ostia del 1995, Vittorio e Cesare sono due ragazzi di vita e ‘fratelli di sangue’ che vivono simbioticamente e conducono un’esistenza di eccessi tra alcool, droghe, spaccio e nottate in discoteca, sebbene alla ricerca, ognuno, di una propria dimensione con piccole sostanziali differenze. Vittorio quando incontra Linda vede in lei una possibilità di costruire una vita normale, e lentamente si restituisce una propria dignità, mentre Cesare, pervaso da un furore esistenziale, errore dietro errore, sprofonda inesorabilmente, e a niente vale il tentativo del primo di aiutare l’amico a risollevarsi offrendogli un lavoro precario ma onesto. Va sottolineata, con un plauso incondizionato, la prova interpretativa dei due magnifici protagonisti, Luca Marinelli nel ruolo di Cesare e Alessandro Borghi in quello di Vittorio; e brave e convincenti sono anche le partner femminili Silvia D’Amico e Roberta Mattei. L’urgenza poetica di Caligari, nei suoi film e in quest’ultimo principalmente, espressa con uno stile asciutto ed essenziale, è stata quella di mettere in evidenza le storture della condizione umana ai giorni nostri, attraverso lo spaccato di questi giovani borgatari. Per chi lo avesse perso in sala recuperare “Non essere cattivo”, una produzione a basso costo e volutamente marginale, è un piccolo obbligo culturale da non ignorare, perché non tutto il cinema è fatto di lustrini e luci del palcoscenico, ed il fatto che un regista bravo qual è stato Claudio Caligari abbia potuto girare solo tre film in trent’anni e più la dice lunga sulla ‘sofferenza’ (non solo fisica) che c’è dietro la realizzazione di un’opera.
L’edizione in DVD ha un eccellente impatto visivo che testimonia della cura e dell’attenzione riservate alla fotografia di Maurizio Calvesi intento a ricomporre le atmosfere ‘sporche’ e soleggiate della cittadina sul mare alle porte di Roma dove si svolgono i fatti. L’audio è presente sia in Dolby Digital 5.1 che in 2.0 e risulta assolutamente pulito e confortevole nella resa. Il reparto degli extra propone oltre al trailer, sei clip tratte dal film e un breve Backstage (8’26”) in cui Valerio Mastandrea racconta la lavorazione del film. Nota Bene: nella versione in Blu-Ray sono presenti anche alcune scene tagliate.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
(immagini per cortese concessione della Good Films/CG Entertainment)
NOTE TECNICHE
Il Film
NON ESSERE CATTIVO
(Non essere cattivo)
Italia, 2015, 98’
Regia: Claudio Caligari
Cast: Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia D’Amico, Roberta Mattei, Alessandro Bernardini, Valentino Campitelli, Danilo Cappanelli, Manuel Rulli, Emanuela Fanelli, Giulia Greco, Claudia Ianniello, Elisabetta De Vito, Alice Clementi, Emanuele Grazioli, Luciano Miele, Stefano Focone, Massimo De Santis, Andrea Orano, Alex Cellentani.
Informazioni tecniche del DVD
Video: 2.35:1 anamorfico
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1/ Dolby Digital 2.0
Distributore: Good Films/CG Entertainment